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Ultimo aggiornamento: 11 mesi fa

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M.O., in Giordania uccisi 3 soldati americani | "Usa valutano stop fornitura di alcune armi a Israele", ma Casa Bianca smentisce

Le Nazioni Unite: "Scioccante lo stop ai finanziamenti, serve proseguire". Appello dell'Onu: "Garantire fondi all'Unrwa". Media Usa: "Ostaggi, intesa vicina"

29 Gen 2024 - 00:18

La guerra in Medioriente giunge al giorno 114. L'amministrazione Biden sta valutando di rallentare o sospendere la fornitura di alcune armi offensive a Israele per convincere il governo Netanyahu a ridurre l'offensiva militare a Gaza. Lo riporta Nbc News. Secondo il governo giordano, l'attacco è avvenuto in Siria. La notizia è stata smentita dalla Casa Bianca. Anche l'Italia, insieme ad altri 8 Stati, sospende i fondi all'Unrwa, dopo la notizia sul coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti negli attentati del 7 ottobre di Hamas. L'agenzia Onu: "Scioccante lo stop ai finanziamenti". I negoziatori guidati dagli americani, intanto, si stanno avvicinando a un accordo in base al quale Israele sospenderebbe la guerra per due mesi in cambio del rilascio di oltre 100 ostaggi. Lo scrive il New York Times, riferendo che l'intesa potrebbe essere siglata nelle prossime due settimane. Tre soldati americani sono stati uccisi in un attacco con droni in Giordania. Lo riferisce la Cnn. Feriti anche almeno due dozzine di militari. Biden: "Perseguiremo i responsabili".


Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha affermato che gli attacchi di ieri contro le forze statunitensi al confine tra Siria e Giordania sono direttamente legati alla guerra a Gaza. Citato dalla Reuters online, Abu Zuhri ha detto che "l'uccisione di tre soldati americani è un messaggio all'amministrazione americana che, a meno che non si fermi l'uccisione di innocenti a Gaza, dovrà confrontarsi con l'intera nazione araba. La continua aggressione americano-sionista a Gaza è capace di far esplodere la situazione nella regione".


"Abbiamo avuto una brutta giornata in Medio Oriente e risponderemo". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden a margine di un evento elettorale in South Carolina rispondendo a una domanda sull'attacco in Giordania nel quale sono morti tre soldati americani. 


"Questo sfrontato attacco agli Stati Uniti è l'ennesima conseguenza orribile e tragica della debolezza e della resa di Joe Biden". Lo scrive Donald Trump sul suo social Truth, affermando che con lui presidente non si sarebbero state la guerra in Ucraina, l'attacco di Hamas a Israele e questo attacco e ammonendo che invece ora "siamo sull'orlo delle terza guerra mondiale".


Migliaia di nazionalisti religiosi sono radunati a Gerusalemme per partecipare a un conferenza per la colonizzazione ebraica di Gaza: una manifestazione a cui, secondo la radio dei coloni Canale 7, presenziano 12 ministri - fra cui i ministri del Likud Miki Zohar, Haim Katz e May Golan - e 15 dei 120 deputati. "Gaza - ha detto uno degli oratori - fa parte della Terra d'Israele. Laddove l'aratro ebraico scava il suo solco, là passa il nostro confine". Sul podio è esposta una grande carta geografica che mostra gli insediamenti ebraici rimossi da Gaza nel 2005 da Ariel Sharon e quelli che i nazionalisti vorrebbero edificare ora.


"L'incontro è stato costruttivo ma ci sono ancora divari significativi tra le parti che saranno discussi in altri incontri in questa settimana". Lo ha detto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu sulla riunione svoltasi a Parigi per una intesa sul rilascio degli ostaggi israeliani.


Nell'incontro di Parigi per un possibile accordo sugli ostaggi ancora a Gaza sono stati compiuti "alcuni progressi". Lo ha detto una fonte diplomatica alla tv israeliana Kan ripresa dai media. 


È terminato a Parigi l'incontro tra il capo del Mossad David Barnea con il premier del Qatar Mohammed bin Hamad bin Khalifa Al Thani, il capo della Cia Bill e quello dell'intelligence egiziana Abbas Kamel sui negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito Haaretz. 


L'attacco che ha ucciso tre militari americani non e' avvenuto sul suolo giordano ma in Siria, prendendo di mira la base americana di Al-Tanf. Lo ha precisato un portavoce del governo giordano, Muhannad al Mubaidin, alla tv pubblica del proprio Paese, come riportano alcuni media Usa.


"I tre militari americani che abbiamo perso erano patrioti nel senso più alto e il loro sacrificio estremo non sarà dimenticato dalla nostra nazione". Lo afferma il presidente Joe Biden in una nota sull'attacco con droni in Giordania contro una postazione Usa, promettendo che "porteremo avanti il loro impegno nella lotta al terrorismo".


"Stiamo ancora raccogliendo informazioni su questo attacco, ma sappiamo che e' stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall'Iran che operano in Siria e Iraq". Lo afferma Joe Biden in una nota sull'attacco con droni in Giordania contro una postazione Usa, esprimendo il dolore e il cordoglio per la morte di tre militari americani. 


Tre soldati americani sono stati uccisi in un attacco con droni in Giordania. Lo riferisce la Cnn. Feriti anche almeno due dozzine di militari.


La Casa Bianca ha smentito la notizia di Nbc News secondo cui l'amministrazione Biden sta valutando di sospendere o rallentare la fornitura di alcune armi offensive a Israele per convincerla a ridurre l'offensiva Gaza. "Israele ha il diritto e l'obbligo di difendersi dalla minaccia di Hamas, rispettando il diritto umanitario internazionale e proteggendo le vite dei civili, e restiamo impegnati a sostenere Israele nella sua lotta contro Hamas. Lo facciamo dal 7 ottobre e continueremo a farlo. Non c'è stato alcun cambiamento nella nostra politica", ha detto un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. 


L'amministrazione Biden sta valutando di rallentare o sospendere la fornitura di alcune armi offensive a Israele per convincere il governo Netanyahu a ridurre l'offensiva militare a Gaza. Lo riporta Nbc News citando tre dirigenti americani e un ex, e precisando che non è stata presa alcuna decisione. 


"Secondo me sì", potrebbe cambiare qualcosa nelle prossime ore con la mediazione a Parigi: "Qatar ed Egitto sono due Paesi che stanno lavorando, e possono interloquire con Hamas, gli altri Paesi non possono farlo e l'Italia non lo fa, noi parliamo con l'Anp" ma "serve che qualcuno parli coi terroristi, lo stanno facendo Qatar ed Egitto e speriamo che si possa arrivare a buon fine, che si possano liberare gli ostaggi" e "mi auguro che possa essere più breve possibile il tempo che ci separa da questa situazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


Anche la Francia, come l'Italia e altri 8 Stati, ha annunciato che sospenderà i finanziamenti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, dopo le accuse di presunto coinvolgimento del personale nell'attacco del 7 ottobre da parte del gruppo militante Hamas contro Israele. "La Francia non ha previsto un nuovo pagamento per la prima metà del 2024. Poi deciderà, quando sarà il momento, sulle azioni da intraprendere, insieme alle Nazioni Unite e ai principali donatori", ha affermato il ministero degli Esteri, definendo le accuse "eccezionalmente gravi". 



La presidenza palestinese, guidata da Mahmoud Abbas, ha espresso il suo "fermo rifiuto della campagna repressiva condotta dal governo israeliano contro l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa)". Lo rende noto l'agenzia di stampa palestinese Wafa. "La campagna mira a liquidare la questione dei rifugiati palestinesi, contraddicendo la risoluzione 302 dell'Onu, sulla base della quale l'Unrwa è stata istituita il 18 dicembre 1949, e altre risoluzioni dell'Onu relative alla questione dei rifugiati", ha affermato la Presidenza in una nota. E, quindi, ha invitato i Paesi che hanno preso posizione contro l'Unrwa prima della conclusione delle indagini sulle accuse israeliane a riconsiderare le loro posizioni. "Tali posizioni, se mantenute, punirebbero in modo sproporzionato milioni di persone senza giusta causa".


All'Angelus papa Francesco ha invocato la ricerca della pace e l'arrivo degli aiuti umanitari anche per il "Medio Oriente, Palestina e Israele, e ovunque dove si combatte". "Si rispettino le popolazioni - ha affermato -. Penso sempre in modo accorato a a tutte le vittime, specialmente civili causate dalla guerra in Ucraina. Per favore, si ascolti il loro grido di pace, il grido della gente che è stanca della violenza e vuole che si fermi la guerra, che è un disastro per i popoli e distrugge l'umanità".


Il capo del Mossad David Barnea è arrivato a Parigi per incontrare in giornata delegazioni degli Usa, del Qatar e dell'Egitto su un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo hanno confermato 3 fonti citate da Haaretz. Barnea vedrà il direttore della Cia Bill Burns, i premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel. Sul tavolo negoziale una pausa nella guerra di 2 mesi in cambio del rilascio di oltre 100 ostaggi.


Il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è salito a 26.422, secondo quanto afferma l'ultimo bilancio del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. Nelle ultime 24 ore, si sono aggiunte altre 165 vittime, mentre il bilancio dei feriti è salito a 65.087, sempre secondo Hamas, che nei suoi bilanci non distingue fra civili e miliziani.


Intensi combattimenti sono in corso nelle ultime ore a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Vi prendono parte unità speciali, la brigata dei paracadutisti e anche l'aviazione. Diversi "terroristi" sono stati eliminati ed "ingenti quantità di armi" sono state localizzate.


Dopo 114 giorni di combattimenti, ben l'80% del sistema di tunnel di Hamas sotto Gaza sarebbe intatto. Lo riferisce il Wall Street Journal citando funzionari israeliani e statunitensi, secondo cui e' difficile valutare quanta parte del labirinto sotterraneo sia stata distrutta finora dalle truppe israeliane.


Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha chiesto agli Stati di "garantire la continuità" dell'Agenzia per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, dopo che molti finanziamenti sono stati bloccati per le accuse rivolte ad alcuni membri dell'organizzazione di essere coinvolti nei raid del 7 settembre su Israele.


Le parti che stanno negoziando un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza hanno finalizzato una bozza di accordo che sospenderebbe il conflitto tra Israele e Hamas per due mesi, in cambio della liberazione di oltre cento ostaggi che sono ancora nelle mani del movimento islamista palestinese. Fonti anonime hanno riferito al "New York Times" che un accordo definitivo potrebbe arrivare entro due settimane.


Il canale televisivo saudita Al-Hadt ha riferito che un missile americano ha distrutto un drone appartenente ai ribelli Houthi vicino allo stretto di Bab al-Mandab al largo delle coste dello Yemen. Un membro dell'ufficio politico dei ribelli Houthi, Muhammad al-Bahiti, ha annunciato che "le operazioni militari contro Israele continueranno finché non cesserà l'aggressione a Gaza". Lo scrive Ynet.

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