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Hamas: "Benzina sul fuoco". Ferma condanna di Washington da parte di Teheran. L'Iraq convoca l'incaricato Usa a Baghdad
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 120. Gli Stati Uniti hanno colpito unità iraniane d'elite e milizie alleate di Teheran in raid effettuati in Siria e Iraq. Il Pentagono precisa che sono stati colpiti 85 obiettivi con attacchi aerei. Almeno 18 miliziani filo-iraniani sono stati uccisi nei raid americani solo in Siria, secondo l'ong Osservatorio per i diritti umani nel Paese. È la rappresaglia promessa da Biden dopo l'uccisione di tre militari statunitensi al confine tra Giordania e Siria. La Russia chiede per questo una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ferma condanna da Teheran, mentre Hamas attacca: "Gli Usa gettano benzina sul fuoco". L'Iraq: "Violata la nostra sovranità". E convoca l'incaricato d'affari Usa a Baghdad. Il presidente Usa: "La nostra risposta continuerà nei tempi e nei modi che decideremo. Gli Stati Uniti "non vogliono il conflitto in Medioriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Ma tutti coloro che vogliono farci del male sappiano questo: se fate del male a un americano, reagiremo". Nuovi raid Usa e Gb su Sanaa.
Gli Usa hanno colpito sei missili anti-nave lanciati dai ribelli Houthi al largo dello Yemen. Lo riferisce il Comando centrale, Centcom, in un post su X.
"Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana di un certo numero di province yemenite non cambierà la nostra posizione. Le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l'assedio non sarà tolto, non importa quanto costi il sacrificio". Lo ha affermato su X Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi. "L'aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta, e andremo incontro a un'escalation con un'escalation", ha aggiunto.
Dall'inizio della guerra con Hamas, Israele ha colpito più di 50 obiettivi di Hezbollah in Siria e oltre 3.400 in Libano. Secondo il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, nei raid sono stati uccisi più di 200 "terroristi e comandanti" del movimento sciita.
La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sui raid americani in Iraq e Siria. Lo ha annunciato la missione di Mosca presso il Palazzo di Vetro, aggiungendo che la seduta è stata fissata per lunedì, secondo quanto riferisce la Tass.
L'aeronautica israeliana ha lanciato alcune copie di un giornale chiamato "The reality" sul centro della Striscia di Gaza nel quale esorta i residenti a "svegliarsi" perché Hamas "uccide i vostri figli". Lo riportano i media israeliani. Nel giornale sono contenuti articoli sulle recenti sanzioni dell'Unione europea contro il leader di Hamas Yahya Sinwar, sull'aumento degli aiuti umanitari o che tentano di smontare quanto sostenuto dai miliziani. "Hanno bruciato i soldi della gente per tunnel e armi", afferma il giornale. "Hanno distrutto tutto ciò che c'era di buono, vi hanno picchiato e torturato, hanno abbandonato le vostre famiglie per strada e si nascondono nei tunnel", si legge. "Te ne stai zitto? Tutto questo è solo una goccia nell'oceano. Il tuo futuro è nelle tue mani", prosegue il giornale.
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Gli Usa hanno annunciato di aver distrutti ieri otto droni al largo dello Yemen e quattro a terra. Lo riferisce il Comando Centrale, Centcom, in un post su X.
La Russia ha accusato gli Stati Uniti di "seminare caos e distruzione" in Medioriente dopo che Washington ha lanciato attacchi aerei di ritorsione contro i gruppi sostenuti dall'Iran in Iraq e Siria. "Washington, fiduciosa nella sua impunità, continua a seminare caos e distruzione in Medioriente", ha detto il ministero degli Esteri di Mosca, come riporta la Tass. Gli attacchi americani sono "deliberatamente mirati ad alimentare ulteriormente il conflitto", si aggiunge, chiedendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu di "occuparsi urgentemente della situazione in Medioriente" dopo questi nuovi raid.
Hamas ha condannato gli attacchi americani in Iraq e Siria, affermando che Washington ha versato "benzina sul fuoco" in Medio Oriente. Gli Stati Uniti "hanno la piena responsabilità delle ripercussioni di questo attacco aggressivo contro Iraq e Siria", ha affermato il gruppo in un comunicato. "Costoro gettano benzina sul fuoco, vi assicuriamo che la regione non troverà stabilità né pace finché l'aggressione sionista, i crimini genocidi e la pulizia etnica del popolo palestinese nella Striscia di Gaza non cesseranno".
L'Iraq convocherà l'incaricato d'affari americano a Baghdad in seguito agli attacchi nella notte. Lo riferisce il ministero degli Esteri iracheno.
Sono 27.238 i palestinesi uccisi e 66.452 quelli feriti negli attacchi israeliani contro Gaza. Lo indica il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Il ministero non fa distinzione tra combattenti e civili.
L'Iran ha "condannato fermamente" gli attacchi lanciati la notte scorsa dagli Stati Uniti, denunciando "una violazione della sovranità della Siria e dell'Iraq": lo ha affermato in un comunicato il portavoce diplomatico, Nasser Kanani. "L'attacco di ieri sera è un'azione avventurosa e un altro errore strategico da parte degli americani, che non farà altro che aumentare le tensioni e l'instabilità nella regione", si legge nella nota.
L'occupazione statunitense del territorio siriano "non può continuare": lo ha dichiarato oggi Damasco all'indomani dei raid Usa in rappresaglia per un attacco di droni che aveva ucciso tre soldati americani in Giordania. Gli attacchi hanno ucciso "un certo numero di civili e soldati, ne hanno feriti altri e hanno causato danni significativi a proprietà pubbliche e private", hanno affermato in un comunicato le forze armate siriane, aggiungendo: "L'occupazione di parti del territorio siriano da parte delle forze statunitensi non può continuare".
"L'Unicef stima che almeno 17.000 bambini nella Striscia di Gaza siano non accompagnati o separati. Ognuno rappresenta una storia straziante di perdita e dolore". Lo ha detto il responsabile della Comunicazione dell'Unicef per lo Stato della Palestina, Jonathan Crickx, durante una conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.
Il Movimento Mujahideen Palestinese ha "condannato fermamente" gli attacchi statunitensi in Iraq e Siria, ritenuti "un'estensione della continua aggressione americano-sionista-occidentale alla nostra nazione e alle sue risorse". Lo riferisce Sky News sul suo portale.
Gli Stati Uniti non attaccheranno l'Iran. Lo ha detto la Casa Bianca ribadendo che Washington "non vuole la guerra con Teheran".
Le autorità statunitensi non hanno avuto alcun tipo di comunicazione con le controparti iraniane, prima di lanciare gli attacchi aerei delle ultime ore contro dozzine di obiettivi delle milizie sostenute da Teheran in Iraq e in Siria. Lo rende noto la Casa Bianca, aggiungendo che non vi è stata alcuna comunicazione con le autorità iraniane dall'uccisione di tre militari statunitensi dopo un attacco di droni contro una base Usa in Giordania, domenica scorsa.
Gli Stati Uniti hanno avvertito l'Iraq prima degli attacchi contro i gruppi affiliati all'Iran sul suo territorio. Lo ha detto la Casa Bianca dopo che Baghdad aveva protestato per la "violazione della sua sovranita'".
Gli attacchi Usa hanno colpito "con successo tre strutture in Iraq e quattro in Siria". Lo riferisce la Casa Bianca precisando che i raid sono durati 30 minuti.
I raid americani sono "una violazione della sovranità" dell'Iraq. Lo ha detto il governo iracheno.