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Ultimo aggiornamento: 10 mesi fa

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Gli Usa avvertono Israele: "Rischio disastro a Rafah" | Colloqui a Il Cairo sul cessate il fuoco

Putin: lavoriamo con Hamas per aiutare gli ostaggi. Hillary Clinton: "Netanyahu non affidabile, dovrebbe andarsene"

09 Feb 2024 - 00:08

La guerra in Medioriente giunge al giorno 125. Gli Stati Uniti mettono in guardia Israele su un'operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono sfollati centinaia di migliaia di civili. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone sono morte e altre decine sono rimaste ferite in bombardamenti effettuati da aerei israeliani su Rafah e su Deir al-Balah, nel sud e nel centro della Striscia. Putin fa sapere che il ministero degli Esteri russo sta lavorando con l'ala politica di Hamas per aiutare gli ostaggi. E una delegazione del movimento islamista è a Il Cairo per "completare i colloqui relativi al cessate il fuoco". Intanto l'ex segretaria di Stato americana Hillary Clinton critica la gestione della guerra tra Israele e Hamas da parte del primo ministro Netanyahu e ne chiede la cacciata: "Dovrebbe andarsene: non è un leader affidabile".


L'intelligence americana ha riferito al Congresso che Israele ha indebolito le capacitàdi Hamas ma non è vicina all'eliminazione del movimento. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i funzionari americani hanno sollevato dubbi sulla distruzione o eliminazione di Hamas come obiettivo realistico. 


Una trentina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele. Lo ha reso noto l'esercito, aggiungendo che tutti sono caduti in aree disabitate e uno è stato intercettato. Le sirene d'allarme sono scattate nell'Alta Galilea.


Gli Stati Uniti mettono in guardia Israele su un'operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono sfollati centinaia di migliaia di civili. Il rischio, ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel, è quello di un "disastro". Mercoledì sera il premier israeliano Netanyahu aveva annunciato di aver ordinato all'esercito di muoversi verso Rafah.


Israele ha rilasciato 71 palestinesi arrestati durante le operazioni militari nella Striscia di Gaza, tra cui 19 donne: lo ha reso noto la polizia di frontiera dello Stato ebraico. I detenuti, arrestati in diverse zone del Territorio costiero, sono stati liberati attraverso il valico di Kerem Shalom.


Una delegazione di Hamas è arrivata questa mattina a Il Cairo per "completare i colloqui relativi al cessate il fuoco". Lo ha fatto su Telegram la fazione islamica spiegando che la delegazione "è guidata dal leader Halil al-Khaya".


Un uomo armato palestinese che ha aperto il fuoco contro le truppe israeliane vicino alla città di Dayr Sharaf, in Cisgiordania, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. L'esercito israeliano ha affermato che i riservisti del 7037° battaglione che operavano in una postazione militare vicino alla città hanno risposto al fuoco contro l'uomo armato. Altri due palestinesi sarebbero rimasti feriti nello scontro.


Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il ministero degli Esteri russo sta lavorando con l'ala politica di Hamas per aiutare gli ostaggi. Ne dànotizia l'agenzia Interfax. "Sapete che dopo l'aggravarsi della situazione in Medioriente, la Russia sta facendo di tutto per aiutare le persone tenute in ostaggio. È noto che il nostro ministero degli Esteri sta lavorando con l'ala politica di Hamas, e in generale ci sono stati alcuni risultati", ha detto Putin durante l'incontro con il rabbino capo della Russia Berl Lazar e il capo della Federazione delle comunità ebraiche Alexander Boroda.


L'attacco mirato sferrato ieri da un drone statunitense contro un'autovettura nell'area di Al Mashtal, a est di Baghdad, ha portato alla morte di uno dei leader di Kataib Hezbollah, milizia irachena filo iraniana ritenuta responsabile dell'attacco contro le forze Usa in Giordania, che il mese scorso ha causato la morte di tre militari statunitensi. Lo ha confermato tramite una nota il dipartimento della Difesa Usa.


L'ex segretaria di Stato americana Hillary Clinton critica la gestione della guerra tra Israele e Hamas da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu e ne chiede la cacciata. "Netanyahu dovrebbe andarsene: non è un leader affidabile. È stato sotto il suo controllo che è avvenuta l'aggressione. E se è un ostacolo a un cessate il fuoco deve assolutamente andarsene", ha detto la Clinton.


Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non danno a Israele "la licenza per disumanizzare gli altri", ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken.


L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone sono morte e altre decine sono rimaste ferite mercoledì sera in bombardamenti effettuati da aerei israeliani su Rafah e su Deir al-Balah, nel sud e nel centro della Striscia di Gaza. 


Le autorità israeliane sarebbero disposte a lasciare fuggire "in esilio" il leader del movimento islamista palestinese di Hamas, Yahya Sinwar, in cambio della liberazione di tutti gli ostaggi e della fine del controllo che i combattenti esercitano sulla Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti anonime all'emittente "Nbc News".

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