Israele accoglie favorevolmente il piano degli Stati Uniti per costruire un "molo temporaneo". Tajani: "L'Italia aderisce alla proposta del corridoio marittimo"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 153. Israele ha dato a Hezbollah una settimana di tempo per accettare la proposta di accordo statunitense, presentata nei giorni scorsi dall'inviato speciale americano, Amos Hochstein. Gli Usa hanno chiesto di inserire nella risoluzione Onu una tregua di sei settimane e il rilascio di tutti gli ostaggi, mentre Hamas ha affermato che nessun accordo è stato ancora raggiunto. Intanto Israele ha accolto favorevolmente il piano degli Stati Uniti per costruire un "molo temporaneo" sulla costa di Gaza per fornire aiuti umanitari via mare e coordinerà lo sviluppo del progetto con gli Stati Uniti. La missione, hanno riferito fonti della Casa Bianca, è stata discussa da Biden nell'incontro con Meloni a Washington. Tajani: "L'Italia aderisce alla proposta di un corridoio marittimo per Gaza".
Israele accoglie favorevolmente il piano degli Stati Uniti per costruire un "molo temporaneo" sulla costa di Gaza per fornire aiuti umanitari via mare e coordinerà lo sviluppo del progetto con gli Stati Uniti. Lo ha detto un funzionario israeliano, come riporta Times of Israel. Israele "sostiene pienamente" la creazione di una tale struttura, dice il funzionario in condizione di anonimato, dopo che funzionari statunitensi hanno detto che il presidente Joe Biden avrebbe annunciato nel suo discorso sullo stato dell'Unione che l'esercito americano costruirà un porto per ricevere rifornimenti per i civili nell'enclave palestinese.
"Per gli aiuti umanitari a Gaza, Biden non ha voluto aspettare Israele". Lo riferiscono alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Il presidente "ha voluto considerare tutte le opzioni senza aspettare Israele. Quindi gli aiuti arriveranno via aere, via mare e via terra". Intanto gli Usa, in collaborazione con Paesi alleati e partner hanno lanciato nuovi aiuti sulla Striscia per un totale di 28mila razioni alimentari. Nei tre precedenti lanci, hanno riferito i funzionari, sono stati lanciati un totale di oltre 112mila razioni alimentari.
Il direttore della Cia Bill Burns è in Medioriente per le trattative sugli ostaggi fra Israele e Hamas. Burns è arrivato ieri in Egitto e oggi, riporta Axios citando alcune fonti, è volato a Doha per continuare le trattative con il premier del Qatar.
"Joe Biden annuncerà l'invio di una missione militare d'emergenza sulla costa di Gaza per allestire un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti anticipando il discorso sullo Stato dell'Unione che il presidente terrà giovedì sera al Congresso. L'iniziativa, hanno precisato le fonti, è stata concordata con un gruppo di "alleati e partner umanitari in Medio Oriente e in Europa".
Il gabinetto di guerra e il gabinetto politico e di sicurezza sono stati convocati nella sede del ministero della Difesa a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali secondo cui un'atmosfera di pessimismo si è creata circa la possibilità che sulla liberazione degli ostaggi sia raggiunto un accordo prima dell'inizio del Ramadan.
Israele respinge le pressioni internazionali volte a evitare l'estensione della guerra a Rafah, all'estremità meridionale della Striscia di Gaza. "Il nostro esercito - ha detto il premier Benyamin Netanyahu, durante una cerimonia militare - continuerà a combattere contro tutti i battaglioni di Hamas, anche a Rafah. Rafah è l'ultima roccaforte di Hamas. Chi ci dice di non agire là ci chiede di perdere la guerra. Questo non avverrà". Netanyahu ha inoltre ribadito che gli obiettivi di Israele sono la "eliminazione del regime scellerato di Hamas, il recupero degli ostaggi e la rimozione di nuove minacce da Gaza su Israele".
"E' un errore pensare che i negoziati sugli ostaggi siano finiti". Lo afferma l'ambasciatore Usa in Israele Jack Lew. "Ci sono ancora contatti in corso. Ci sono persone che vanno e vengono. Divergenze vengono ridotte". Lew ha così risposto a un'osservazione sottopostagli da un moderatore durante un dibattito organizzato dall'Istituto di studi strategici di Tel Aviv. "Dobbiamo fare il possibile per riportare indietro gli ostaggi", ha detto ancora Lew, in uno dei suoi primi interventi pubblici in Israele da quando, quattro mesi fa, ha assunto l'incarico.
Un alto funzionario di Hamas ha accusato Israele di aver "vanificato" tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo per la tregua prima del Ramadan. Lo riporta il Guardian.
L'Italia aderisce "alla proposta, che si fa sempre più concreta, di un corridoio umanitario marittimo" per Gaza. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiegando di aver comunicato l'adesione dell'Italia a Ursula von der Leyen. "È una proposta che nasce da Cipro per aiutare la popolazione palestinese", ha aggiunto.
Israele ha dato a Hezbollah una settimana di tempo per accettare la proposta di accordo statunitense, presentata nei giorni scorsi dall'inviato speciale Usa, Amos Hochstein e che prevede, di fatto, l'allontanamento dei combattenti libanesi filo-iraniani dalla linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo scrive il quotidiano di Beirut al Akhbar, molto vicino allo stesso Partito di Dio. Secondo fonti informate non meglio precisate, Israele ha informato "paesi occidentali" di poter aspettare entro il 15 marzo. Altrimenti Israele è pronto a un'escalation militare che può condurre a una guerra su larga scala.
Si stanno affievolendo le speranze che un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e per arrivare a una tregua temporanea a Gaza possa essere raggiunto prima dell'inizio del Ramadan, la prossima settimana. Lo riferisce il New York Times citando funzionari vicini ai colloqui.
"L'occupazione dei territori palestinesi di lungo termine non può più essere ignorata. La Cina sostiene la causa palestinese e i suoi legittimi diritti di nazione". E' quanto ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, rinnovando il "pieno supporto" al dialogo e alla fine del conflitto. "L'auspicio - ha aggiunto Wang - è che la Palestina entri a pieno titolo nel connesso delle Nazioni Unite e l'invito ad alcuni membri del Consiglio di Sicurezza è di non creare ostacoli".
La tv degli Houthi, Al Masirah, ha riferito che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno lanciato due attacchi aerei contro l'aeroporto di Hodeida, in Yemen. I ribelli yemeniti avevano attaccato in precedenza un cargo greco nel golfo di Aden, uccidendo due membri dell'equipaggio.
È salito a tre il bilancio dei marinai uccisi nell'attacco missilistico degli Houthi contro una nave mercantile al largo dello Yemen. Lo annuncia il Comando centrale americano, aggiungendo che dopo il raid il cargo True Confidence, battente bandiera delle Barbados, è stato abbandonato ed è rimasto alla deriva con un incendio a bordo.