Il presidente americano: "Attacco sarebbe un errore". Borrell: "Gaza da grande prigione a grande cimitero a cielo aperto"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 165. È scontro tra Stati Uniti e Israele sulla missione d'attacco a Rafah. Lunga telefonata tra Biden e Netanyahu con quest'ultimo che prosegue dritto: "Raggiungeremo nostri obiettivi". Washington replica duramente: "Sarebbe un errore". Media: "Raid israeliano su Rafah provoca 14 morti". La Commissione Ue chiede allo Stato ebraico nuovamente l'apertura di ulteriori vie di accesso via terra a Gaza. Intanto Israele lancia un nuovo attacco contro l'ospedale Al Shifa, annunciando di averne preso il controllo e di aver arrestato 80 miliziani. Nell'operazione "è stato ucciso Faiq Mabhuoch, capo delle operazioni di sicurezza di Hamas", precisa il portavoce militare. L'Alto rappresentante Ue per gli Esteri, Josep Borrell, punta il dito: "Prima della guerra Gaza era una grande prigione a cielo aperto, oggi è un grande cimitero a cielo aperto". Immediata la replica del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz: "È tempo che Borrell finisca di attaccare Israele e riconosca il suo diritto all'autodifesa contro i crimini di Hamas". Allarme dell'Unicef: da ottobre "uccisi 13mila bambini, non era mai successo".
Aerei da combattimento israeliani hanno preso di mira la rotonda Kuwait, luogo di distribuzione di cibo a Gaza City, colpendo un gruppo di palestinesi responsabili delle forniture e delle consegne degli aiuti e provocando almeno 23 morti.
Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di al Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web citando funzionari palestinesi.
"Al fine di proseguire i combattimenti e su richiesta del presidente Joe Biden, il primo ministro Netanyahu invierà negli Usa il ministro per gli affari strategici Ron Dermer e il capo della Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi". Lo ha annunciato l'ufficio del premier aggiungendo che ci sarà anche un rappresentante dell'Idf. Il premier, ribadisce la nota, "ha chiarito di essere determinato ad agire a Rafah per eliminare definitivamente il resto dei battaglioni di Hamas, fornendo allo stesso tempo soluzioni umanitarie alla popolazione civile". Biden aveva chiesto la presenza a Washington di un team israeliano per discutere di Rafah.
Il presidente Usa Joe Biden ha detto al premier israeliano Benyamin Netanyahu che non sta cercando di indebolirlo politicamente e di non aver intenzione di intervenire nella politica interna israeliana. Lo riporta Axios, citando alcune fonti a conoscenza dei contenuti dell'ultima telefonata fra i due leader. Netanyahu nel corso del colloquio si sarebbe lamentato con Biden delle parole del leader dei democratici in Senato Chuck Schumer, che lo ha definito un "ostacolo alla pace", e avrebbe detto che gli attacchi pubblici nei suoi confronti sono un'interferenza politica.
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 31.819, di cui 93 nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 73.934, secondo la stessa fonte.
L'intera popolazione di Gaza sta vivendo "gravi livelli di insicurezza alimentare acuta". E' l'allarme lanciato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando l'urgenza di aumentare la consegna di aiuti umanitari nel territorio palestinese. "Il 100% della popolazione di Gaza si trova a livelli gravi di insicurezza alimentare acuta. Questa è la prima volta che un'intera popolazione è stata classificata in questo modo", ha detto Blinken in una conferenza stampa nelle Filippine dove è in visita ufficiale.
Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha acconsentito a inviare una delegazione di funzionari governativi a Washington per discutere le preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo i suoi piani per l'invasione della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la Casa Bianca, ribadendo che invadere la citta', dove centinaia di migliaia di palestinesi hanno trovato rifugio dai bombardamenti israeliani degli ultimi mesi, "metterebbe potenzialmente a rischio oltre un milione di civili".
"L'imminente carestia nella parte settentrionale di Gaza è un disastro interamente provocato dall'uomo. Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato. Dobbiamo agire ora per prevenire l'impensabile, l'inaccettabile, l'ingiustificabile". Lo scrive il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un post su X in merito alla situazione umanitaria a Gaza.
Attacchi aerei israeliani hanno colpito due case e un appartamento a Rafah, nel sud di Gaza, provocando la morte di almeno 14 persone, tra cui donne e bambini, e molti feriti. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. In dettaglio il raid ha preso di mira i quartieri di Musabah, Khirbet Al-Adas e Al-Jeneina.