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Ultimo aggiornamento: 7 mesi fa

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Gaza, approvata per la prima volta la risoluzione Onu sulla tregua: astenuti gli Usa | Netanyahu annulla visita a Washington: "Grave passo indietro della Casa Bianca"

Israele: "Una vergogna che l'Onu non condanni Hamas". Bloccati gli aiuti dell'Unrwa nella Striscia. A Doha continuano le trattative sullo scambio tra detenuti e ostaggi ma un accordo sembra lontano

26 Mar 2024 - 00:02

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 171. L'Onu approva la risoluzione con 14 voti a favore (astenuti gli Usa) e chiede per la prima volta il cessate il fuoco a Gaza. Il segretario generale dell'Onu Guterres sottolinea "il crescente consenso internazionale nel dire a Israele che è necessaria una tregua". Netanyahu critica gli Usa, per l'astensione, e annulla la visita della delegazione israeliana a Washington. Alla gente stremata, non arriveranno più gli aiuti dell'Unrwa. Israele ha infatti deciso di bloccare i convogli alimentari dell'organizzazione delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi verso il nord della Striscia. Intanto continuano le trattative a Doha. Ma Hamas è insoddisfatto: "Non si fa cenno al cessate il fuoco e al ritiro dalla Striscia. Lo stallo è colpa degli Usa".


"Il movimento di Hamas ha informato i mediatori che il movimento si attiene alla sua posizione e visione presentata il 14 marzo perché la risposta dell'occupazione non ha risposto a nessuna delle richieste fondamentali del nostro popolo e della nostra resistenza: un cessate il fuoco completo, il ritiro dalla Striscia di Gaza, il ritorno degli sfollati e un vero scambio di prigionieri". Lo scrive l'organizzazione su Telegram. "Il movimento ribadisce che Netanyahu e il suo governo estremista hanno la piena responsabilità di aver vanificato tutti gli sforzi negoziali e di aver ostacolato il raggiungimento di un accordo fino ad oggi". 



"Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l'ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa". Lo ha detto il ministro Esteri israeliano Israel Katz su X, dopo la risoluzione votata all'Onu.


"Il fatto che la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu non condanni l'attacco di Hamas del 7 ottobre e' una vergogna". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan. "Hamas ha iniziato la guerra, da questo testo sembra che la guerra sia iniziata da sola - ha aggiunto - Israele non voleva questa guerra". "Non subordinare il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi danneggia gli sforzi, tutti avrebbero dovuto votare contro questa vergognosa risoluzione", ha detto ancora. Nessun membro del Cds ha votato contro (il testo ha ottenuto 14 voti a favore e l'astensione degli Usa).


"Siamo molto delusi". Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha commentato la decisione di Benyamin Netanyahu di non inviare la delegazione israeliana a Washington dopo l'astensione degli Usa all'Onu. 


Hamas "saluta" la decisione del consiglio di Sicurezza dell'Onu e sottolinea la sua "disponibilità a impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti". E' la reazione di Hamas su Telegram. 


Gli Stati Uniti erano "ansiosi" di discutere con la delegazione israeliana "alternative" all'offensiva di terra a Rafah "perché non crediamo che sia la cosa giusta da fare". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby rispondendo a una domanda sulla cancellazione da parte israeliana della missione a Washington. Tuttavia il funzionario, in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti, ha fatto notare la presenza in queste ore a Washington del ministro della Difesa israeliano Gallant, che avrà incontri con il segretario di Stato Blinken, con il capo del Pentagono Austin e con il soncisgliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. 


Il voto degli Usa "è un passo indietro chiaro dalle posizioni costanti degli Usa dall'inizio della guerra". Lo ha detto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu sulla posizione degli Usa al Palazzo di Vetro oggi. "Questo ritiro - ha aggiunto - colpisce lo sforzo bellico e per liberare i nostri ostaggi perché offre a Hamas la speranza che pressioni internazionali gli consentiranno di ottenere un cessate il fuoco senza liberare i nostri ostaggi".


La Francia ha chiesto un "cessate il fuoco permamente" a Gaza dopo il Ramadan. Lo ha detto l'ambasciatore di Parigi all'Onu Nicolas de Riviere dopo l'adozione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiede la tregua per il Ramadan.


L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha chiesto ad Hamas di liberare gli ostaggi dopo l'appello all'azione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco a Gaza. "Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco puo' iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l'unico percorso", ha detto.


Benyamin Netanyahu ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier indicando come motivo l'astensione degli Usa all'Onu alla risoluzione su Gaza.


Hamas ha accusato gli Stati Uniti di essere responsabili dello stallo nei colloqui per un cessate il fuoco a Gaza che il gruppo militante sta tenendo con il governo israeliano. In una dichiarazione il gruppo palestinese ha affermato che gli Stati Uniti non dovrebbero essere un mediatore a causa del loro sostegno a Israele. "L'amministrazione americana è la ragione principale dello stallo di qualsiasi accordo", ha dichiarato l'alto funzionario di Hamas Husam Badran, aggiungendo che Washington è "partner militare" di Israele e che questo la rende inadatta a svolgere il ruolo di mediatore.


Dopo mesi di stallo il Consiglio di Sicurezza ha finalmente approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l'astensione degli Usa, si "chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie". L'adozione è stata salutata con un lungo applauso.


Almeno otto sono stati i razzi lanciati su Ashdod dalla Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere l'esercito. Secondo i media, alcuni sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome e gli altri sono caduti in zone disabitate. Al momento non si hanno notizie né di danni né di vittime. Il lancio, secondo la stessa fonte, è stato rivendicato da Hamas. Era da gennaio che non si registravano lanci sulla città costiera, che non dista molto da Gaza. 


Hamas "sta distruggendo l'ospedale di Al-Shifa". Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari, aggiundendo che "170 terroristi sono stati neutralizzati all'interno o nei dintorni della struttura mentre sparavano contro le nostre forze. Sono stati inoltre arrestati centinaia di sospetti terroristi con legami confermati con Hamas o la Jihad islamica, rendendo questa operazione una delle più riuscite dall'inizio della guerra. Molti di questi terroristi erano coinvolti nella pianificazione e nell'esecuzione del brutale massacro del 7 ottobre 2023".


La possibilità di raggiungere un accordo sul rilascio degli ostaggi e una tregua a Gaza non è così vicino come lascia intendere Israele. Lo hanno fatto sapere fonti di Hamas citate da Haaretz secondo cui la delegazione che sta trattando a Doha ha trasmesso questo messaggio a Gaza, al leader della fazione Yahya Sinwar, aggiungendo che Israele sta cercando di mettere in stallo e proseguire l'offensiva, inclusa quella a Rafah. Secondo una fonte araba - citata dallo steso quotidiano - Hamas avrebbe fatto sapere di non nascondere la propria frustrazione che gli eventi di Ramada a Gerusalemme non avuto condotto ad aumentare la pressione su Israele.


Ventuno persone sono state uccise da un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza. Lo riporta il Guardian citando funzionari sanitari palestinesi che affermano che un attacco aereo israeliano su un condominio nel centro di Gaza ha sterminato due famiglie allargate. 


La Cina ha chiarito di sostenere un nuovo progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco "immediato" a Gaza, a pochi giorni dal veto opposto all'iniziativa analoga promossa dagli Stati Uniti. "La Cina sostiene questo progetto di risoluzione e loda l'Algeria e gli altri Paesi arabi per il loro duro lavoro in questo senso", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. "Speriamo che il Consiglio di Sicurezza lo approvi il prima possibile e invii un segnale forte per la cessazione delle ostilità", ha aggiunto Lin nel briefing quotidiano.


Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha sottolineato "il crescente consenso internazionale nel dire a Israele che è necessario un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. Nella conferenza stampa tenuta ad Amman, in Giordania, Guterres ha rimarcato che "all'inizio, la nostra voce era relativamente sola, ma ora vediamo sempre più comunità internazionale riconoscere la stessa cosa". Il segretario generale ha poi aggiunto: "E c'è anche un crescente consenso nel dire chiaramente agli israeliani che qualsiasi invasione di terra a Rafah potrebbe significare un catastrofico disastro umanitario".


Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà oggi una risoluzione che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza durante il mese sacro musulmano del Ramadan. Il voto arriva dopo che Russia e Cina venerdì hanno posto il veto a una risoluzione sponsorizzata dagli Stati Uniti che avrebbe sostenuto "un cessate il fuoco immediato e duraturo" nel conflitto tra Israele e Hamas.


Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ha espresso forti critiche contro il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per l'incapacità di agire sulla situazione a Gaza. "È in atto una brutale carestia, come sottolineano l'Oms e l'Unicef. È una tragedia senza precedenti che colpisce soprattutto i bambini. Non è un qualcosa che semplicemente passerà", ha dichiarato Store, intervistato dall'emittente pubblica norvegese Nrk. Per il premier è urgente che ci sia coesione sulla richiesta di un cessate il fuoco immediato e ha espresso rammarico per il fatto che una decisione non sia ancora stata raggiunta: "Si va avanti e indietro, tra veti degli americani e veti di altre potenze. Penso che debbano rendersi conto della loro responsabilità come Consiglio di Sicurezza", ha rimarcato Store.

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