Israele: "Attacco a operatori umanitari grave errore, via i responsabili". Riaperto il valico di Erez per gli aiuti a Gaza dopo telefonata Biden-Netanyahu. Il presidente Usa plaude: "fanno come abbiamo chiesto"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 182. Lo Stato ebraico riapre il valico di Erez per il trasporto degli aiuti umanitari a Gaza dopo la telefonata intercorsa tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. E il presidente Usa plaude: "Stanno facendo quello che abbiamo chiesto". Il segretario di Stato americano Antony Blinken plaude alle azioni israeliane ma avverte: "Sono sviluppi positivi, il vero test però sono i risultati ed è ciò che vogliamo vedere nelle prossime settimane". Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, si congratula con gli Usa "per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi". L'esercito israeliano comunica che i responsabili dell'attacco nella Striscia, in cui sono rimasti uccisi sette operatori umanitari del Wck (World Central Kitchen), saranno sollevati dall'incarico. "È stato un grave errore. Coloro che hanno approvato il raid erano convinti di colpire operativi armati di Hamas". Intanto, è stata chiusa la sede dell'ambasciata israeliana a Roma. L'allarme è scattato in seguito alle notizie su possibili attacchi in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco. Hezbollah: "Svolta nella guerra, l'Iran risponderà".
Joe Biden ha scritto ai leader di Egitto e Qatar esortandoli a fare pressione su Hamas per un accordo con Israele sugli ostaggi. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione americana, secondo quanto riportato dai media. Le lettere sono state portate a Il Cairo dal direttore della Cia Bill Burns.
Hamas ha rifiutato la più recente controproposta avanzata da Israele all'inizio di questa settimana. Lo ha detto un diplomatico a conoscenza delle discussioni alla Cnn. "Hanno rifiutato e hanno affermato che non include alcuna risposta alle loro richieste", ha detto il diplomatico. Hamas ritiene che "la proposta israeliana non contenga nulla di nuovo, quindi non vede la necessita' di modificare la sua proposta", ha aggiunto il funzionario.
"Israele sta facendo quello che ho chiesto sugli aiuti a Gaza". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden.
"L'Iran risponderà senza dubbio all'attacco israeliano contro il consolato iraniano a Damasco": lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo. "Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell'Iran a Israele", ha aggiunto Nasrallah riferendosi al leader iraniano. "L'attacco al consolato (iraniano di Damasco) costituisce una svolta nella guerra in corso e la regione è entrata in una nuova fase", ha detto Nasrallah.
"Le scuse dell'esercito israeliano per l'oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese": lo ha dichiarato Erin Gore, ceo di Wck (World Central Kitchen) in seguito ai risultati dell'inchiesta dell'esercito israeliano sull'uccisione di 7 operatori umanitari a Gaza. Lo riporta il sito di Wck rinnovando la richiesta della creazione di una commissione indipendente per indagare sulle uccisioni: "L'Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza".
È stata chiusa, a quanto si apprende, la sede dell'ambasciata israeliana a Roma in via Michele Mercati, nei pressi di Villa Borghese. Come in altre sedi diplomatiche di Tel Aviv, l'allarme è scattato in seguito alle notizie su possibili attacchi in seguito al raid al consolato iraniano a Damasco.
"La gente a Gaza ha bisogno adesso degli aiuti umanitari". Lo afferma il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbok, aggiungendo: "Ci aspettiamo che il governo di Israele implementi velocemente i suoi annunci. Basta con i pretesti".
Circa 30 ambasciate israeliane sono state chiuse nel mondo nel timore di attacchi, dopo le minacce lanciate da Teheran in risposta al raid al consolato iraniano a Damasco che ha ucciso alti funzionari iraniani. Lo ha riferito il quotidiano isrealiano Haaretz, citando una fonte diplomatica secondo cui le misure di sicurezza sono state accresciute in tutte le istituzioni israeliane nel mondo dal 7 ottobre 2023.
I risultati dell'inchiesta dell'esercito sull'uccisione dei sette operatori umanitari a Gaza hanno mostrato "che quell'incidente non sarebbe dovuto accadere". Dall'indagine presentata al capo di Stato maggiore Herzi Halevi emerge che "coloro che hanno approvato il raid erano convinti di colpire operativi armati di Hamas e non impiegati della Ong Wck. L'attacco è un grave errore che deriva da una seria mancanza dovuta a un'identificazione errata, a errori nelle decisioni e a un attacco contrario a standard operativi". L'esercito israeliano, si precisa ancora, "solleverà i responsabili dal loro incarico".
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza. Ventotto paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Lo riporta Sky News.
"Le azioni di Israele e l'apertura del valico di Erez sono sviluppi positivi, ma il vero test sono i risultati e ciò che vogliamo vedere nei prossimi giorni e settimane". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, aggiungendo che "un dato importante sarà il numero di camion che entra a Gaza e se possono muoversi, specie nel nord. Vogliamo vedere risolti i colli di bottiglia ed essere sicuri che i cooperanti, cioè chi porta gli aiuti, possano lavorare in sicurezza".
Un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nel campo profughi di Nour Shams, a est di Tulkarem in Cisgiordania. Lo hanno fatto sapere fonti mediche, citate dall'agenzia Wafa, che hanno identificato l'uomo in Saed Abu Alawiya, ucciso "dai proiettili di un cecchino dell'occupazione".
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, si è congratulato con gli Usa "per aver chiarito che qualsiasi cessate il fuoco a Gaza sarà subordinato al rilascio degli ostaggi". "Continueremo a lavorare insieme ai nostri alleati in tutto il mondo - ha aggiunto su X - per preservare il diritto di Israele a continuare la guerra finché gli ostaggi non saranno rilasciati e Hamas sarà definitivamente sconfitto".
Gli Usa plaudono ai "passi annunciati stasera dal governo israeliano su richiesta del presidente (Biden) dopo la telefonata col primo ministro Netanyahu", tra cui "l'impegno ad aprire il porto di Ashdod per la consegna diretta di assistenza a Gaza, ad aprire il valico di Erez per una nuova rotta di assistenza per raggiungere il nord di Gaza e ad aumentare significativamente le consegne dalla Giordania direttamente a Gaza", e chiedono che ora siano "attuati pienamente e rapidamente". Lo afferma la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa Adrienne Watson.
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la riapertura del valico di Erez tra Israele e il nord della Striscia di Gaza per la prima volta dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso. Lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn, aggiungendo che la riapertura serve a consentire più aiuti umanitari a Gaza. Il governo di Tel Aviv ha inoltre approvato l'utilizzo del porto israeliano di Ashdod per contribuire a trasferire maggiori aiuti all'enclave. Il provvedimento è arrivato poche ore dopo una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e Netanyahu.
Israele intraprenderà "azioni immediate" per aumentare l'afflusso di aiuti alla popolazione di Gaza attraverso il porto di Ashdod e il valico di Kerem Shalom. Lo ha deciso il gabinetto di guerra, come riportano i media locali.