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Media: "Hamas non può rintracciare e liberare i 40 ostaggi richiesti da Israele" | Lo Stato ebraico all'Iran: "Se attaccate reagiremo"

Biden: "Netanyahu sta facendo un errore su Gaza". Le autorità israeliane acquistano 40mila tende per evacuare i palestinesi

di Redazione online
10 Apr 2024 - 15:45
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© Afp
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 187. Secondo la Cnn, i fondamentalisti della Striscia affermano di non essere in grado di identificare e rilasciare i 40 ostaggi richiesti dallo Stato ebraico (uomini giovani, compresi soldati) per la prima fase della tregua. Intanto si infiamma la situazione sul fronte iraniano. Dopo l'ennesima minaccia di Khamenei di ritorsioni per l'attacco israeliano a Damasco, Tel Aviv avverte: "Se attaccati sul nostro territorio reagiremo colpendo in Iran". Biden torna a criticare il premier israeliano Netanyahu: "Sta facendo un errore su Gaza, non sono d'accordo con il suo approccio". Gli Usa fanno sapere che la risposta di Hamas al cessate il fuoco finora è stata "meno che incoraggiante". Mentre Israele acquista 40mila tende per preparare l'evacuazione di centinaia di migliaia di palestinesi da Rafah, Gallant smentisce Netanyahu. "Il governo israeliano - afferma il ministro della Difesa - non ha ancora stabilito una data per un'operazione militare su larga scala" nella città nel sud di Gaza.



Hamas ha respinto il piano Usa per un cessate il fuoco temporaneo a Gaza. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti dei mediatori impegnati nei colloqui, secondo cui il gruppo palestinese intende presentare una sua roadmap per arrivare a una fine permanente del conflitto con Israele. Il rifiuto da parte di Hamas evidenzia l'ampio disaccordo tra le parti per quel che riguarda i possibili contorni dell'accordo. Secondo il quotidiano Usa, i rappresentanti di Hamas sono fiduciosi che la pressione diplomatica e interna su Israele dia loro una leva nei negoziati. 


Rapporti da Gaza hanno segnalato che tre figli del leader di Hamas all'estero Ismail Haniyeh sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. Secondo altri media si tratta di un attacco su un'auto che avrebbe coinvolto anche i nipoti del capo di Hamas. La conferma è arrivata dallo stesso Haniyeh, che ha detto: "Sono grato a Dio per l'onore che mi ha dato per la morte di tre dei miei figli e di alcuni dei mie nipoti". 


"La nostra libertà di operazioni a Gaza resta". Lo ha detto, citato dai media, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "Siamo sulla via della vittoria e - ha aggiunto - non ci fermeremo. Andremo a Rafah e ritorneremo a Khan Yunis".



Hamas afferma di non essere in grado al momento di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riferiscono un funzionario israeliano e una fonte vicina alle discussioni, sollevando il timore che possano essere morti più ostaggi rispetto al bilancio ufficiale. Il quadro stabilito dai negoziatori prevede che, durante una prima pausa di sei settimane nei combattimenti, Hamas dovrebbe rilasciare 40 degli ostaggi rimanenti, comprese tutte le donne, assieme a uomini malati e anziani. In cambio, centinaia di prigionieri palestinesi sarebbero rilasciati dalle carceri israeliane. Ai mediatori internazionali, tra cui Qatar ed Egitto, i fondamentalisti dichiarano di non avere 40 ostaggi viventi che corrispondano ai criteri richiesti da Israele: maschi più giovani, compresi i soldati.


Un cittadino libanese sottoposto a sanzioni statunitensi per il presunto trasferimento di denaro dall'Iran ad Hamas è stato ucciso alle porte di Beirut. Lo ha dichiarato una fonte della sicurezza alla France Presse. Il corpo dell'uomo, Mohammad Sarur, è stato trovato martedì in una villa nella città montana di Beit Mery, ha dichiarato la fonte all'Afp sotto richiesta di anonimato. E' stato colpito da più di cinque proiettili e aveva una somma di denaro non dichiarata che gli assassini non hanno toccato, ha aggiunto la fonte. 


Il comandante della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Aroldo Lazaro, ha affermato che il pericolo di un'escalation al confine tra Libano e Israele è reale. "L'Unifil chiede un ritorno alla cessazione delle ostilità e un passo verso un cessate il fuoco permanente e una soluzione a lungo termine del conflitto", ha affermato Lazaro in una nota, ripresa dai media internazionali.


"Se l'Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà in Iran": questa la riposta su X, in farsi, del ministro degli Esteri Israel Katz alle parole della Guida Suprema dell'Iran Ali' Khamenei. In una intervista radiofonica, Katz ha poi ribadito che 'l'Iran è la testa del serpente".


La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha ribadito la promessa di ritorsione contro Israele per l'uccisione di sette membri delle Guardie rivoluzionarie iraniane, provocata da un raid aereo sul consolato di Teheran a Damasco, in Siria. "Quando attaccano la sezione del nostro consolato, sembra che attacchino il nostro territorio", ha detto Khamenei, "il regime malvagio deve essere punito e sarà punito". Khamenei ha parlato durante una cerimonia di preghiera per celebrare la fine del mese sacro musulmano del Ramadan, affermando che l'attacco aereo è stato un "torto".


La Danimarca ha stanziato più di 14 milioni di dollari in sostegno umanitario alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania, ha riferito il governo danese. "Il governo sta fornendo un contributo umanitario straordinario alla Striscia di Gaza e alla Cisgiordania del valore di 100 milioni di corone danesi (14,55 milioni di dollari)", si legge in una nota, secondo la quale i fondi serviranno per fornire alla popolazione acqua potabile, distribuire cibo, fornire assistenza medica e curare malati e feriti, oltre a proteggere il personale dei servizi di emergenza.


La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha incontrato martedì alcuni familiari degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza. Durante l'incontro, Harris ha sottolineato che lei e il Presidente Joe Biden "non hanno priorità più alta del ricongiungimento degli ostaggi con i loro cari", secondo una nota della Casa Bianca, e ha fornito un aggiornamento sugli sforzi dell'amministrazione per un accordo sugli ostaggi.


Funzionari militari israeliani stimano che una risposta iraniana all'attacco al consolato di Teheran a Damasco non arriverà prima della festa musulmana di Eid al-Fitr, che termina il 12 aprile. Lo riporta l'emittente Channel 12. Le Forze di difesa israeliane (Idf) ritengono inoltre che la ritorsione prenderà di mira risorse militari o strategiche e non siti civili. Secondo il rapporto, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco proveniente da uno qualsiasi dei numerosi mandatari o dallo stesso Iran, così come alla possibilità di un attacco su più fronti.


L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 14 persone sono morte in un bombardamento delle forze di Israele che ieri sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 33.360 morti e 75.993 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas.


Il presidente americano Biden ha detto in un'intervista alla tv americana in lingua spagnola Univision che quanto sta facendo il premier israeliano Netanyahu, nella Striscia di Gaza è "un errore". "Non sono d'accordo con il suo approccio", ha aggiunto. Biden inoltre ha insistito sulla necessità di un cessate il fuoco "consentendo per le prossime sei, otto settimane l'accesso totale a tutto il cibo e le medicine" nella Striscia di Gaza.


La risposta di Hamas al cessate il fuoco finora è stata "meno che incoraggiante". Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan.


Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto che il suo governo non ha ancora stabilito una data per una operazione militare su larga scala nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Fonti anonime hanno riferito al portale di informazione "Axios" che durante la telefonata con il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, Gallant avrebbe smentito di fatto quanto affermato nei giorni scorsi dal premier Netanyahu.

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