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M.O., Hamas: l'attacco iraniano una reazione "legittima" al raid sul consolato | Il G7 verso le sanzioni a Teheran

Gaza, almeno 11 morti in un raid israeliano su un campo profughi. Gli Usa: "La risposta di Israele sarà un attacco limitato in Iran"

di Redazione online
17 Apr 2024 - 20:58

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 194. Per Hamas l'attacco iraniano con droni, neutralizzato da Iron Dome e jet alleati, è "una reazione legittima al raid israeliano sul consolato". Israele specifica che non ci saranno pericoli per i Paesi arabi, col premier Netanyahu che conferma che lo Stato ebraico "deciderà la risposta all'Iran in autonomia". Intanto Teheran evacua del tutto alcune sue basi in Siria e lancia un duro avvertimento: "I sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un'azione militare contro l'Iran, siamo pronti a usare un'arma mai utilizzata prima". Gli Usa impongono nuove sanzioni contro Teheran. Anche al G7 si va verso analoghi provvedimenti contro l'Iran. Gaza, almeno 11 morti in un raid israeliano su un campo profughi.


"Nel nord di Gaza, neonati e bambini piccoli hanno cominciato a morire di malnutrizione e disidratazione. Oltre il confine ci sono cibo e acqua pulita, ma ci viene negato il permesso di fornire tali aiuti e salvare vite umane". Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini.


"Sostengo fermamente questo pacchetto per ottenere un sostegno fondamentale a Israele e all'Ucraina, fornire gli aiuti umanitari di cui hanno disperatamente bisogno i palestinesi a Gaza e rafforzare la sicurezza e la stabilità nell'Indo-Pacifico". Lo afferma Joe Biden dopo l'annuncio dello speaker della Camera Mike Johnson. "La Camera deve approvare il pacchetto questa settimana e il Senato dovrebbe seguirla rapidamente. Lo firmerò immediatamente per inviare un messaggio al mondo: siamo al fianco dei nostri amici e non permetteremo che l'Iran o la Russia abbiano successo", ha aggiunto.


Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha programmato per venerdì il voto sulla risoluzione che consentirebbe allo Stato palestinese di diventare membro a pieno titolo dell'Onu. Gli Stati Uniti hanno annunciato che useranno il diritto di veto contro la risoluzione. Il vice ambasciatore Usa all'Onu, Robert Wood, ha ribadito che "la questione dell'adesione palestinese è una decisione che andrebbe negoziata tra Israele e i palestinesi". 


La Turchia accusa Netanyahu di "trascinare la regione in guerra per restare al potere". Lo afferma Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan citato da Anadolu. 


L'attacco iraniano contro Israele è stata una "legittima e meritata" risposta all'incursione israeliana contro il consolato della Repubblica islamica in Siria: è quanto si legge in un comunicato diffuso da Hamas. "La reazione della Repubblica islamica conferma che il tempo in cui l'entità sionista poteva agire a suo piacimento nell'impunità è finito", conclude il comunicato, il primo commento dell'organizzazione radicale palestinese all'attacco di sabato. 


Un'intesa sulle sanzioni all'Iran da parte del G7 è sul tavolo dei ministri degli Esteri a Capri e il tema dovrebbe essere inserito nel documento finale. Lo si apprende da fonti che seguono il dossier, a margine dell'incontro dei capi delle diplomazie dei sette Grandi a Capri. "Si dovrebbe trattare di sanzioni individuali su persone coinvolte nella catena di rifornimento di droni e missili, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia", sottolineano le stesse fonti spiegando che sarebbe "un messaggio politico" dell'Occidente. 


Le forze di difesa israeliana hanno riferito che ci sono 14 soldati tra i 18 feriti nell'attacco lanciato dal gruppo libanese Hezbollah contro Arab Al-Aramshe, nel nord di Israele. Sei soldati sono rimasti gravemente feriti, due sono in condizioni moderate e altri sei hanno ferite lievi. Tutti sono stati ricoverati al Galilee Medical Center di Nahariya. Lo riporta il Times of Israel. Hezbollah ha lanciato un drone che si è schiantato contro un centro comunitario ad Arab Al-Aramshe. Sebbene la città sia stata in gran parte evacuata, i soldati israeliani sono di stanza lì e potrebbero aver utilizzato l'edificio come spazio di ritrovo. 


"Noi lavoreremo per cercare insieme di infliggere sanzioni all'Iran. Vedremo se si potrà trovare una soluzione, e che tipo di sanzioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Capri per il G7 Esteri. "Durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea l'orientamento dell'Ue era quello di dare sanzioni a chi dava missili e droni che poi venivano lanciati contro l'Ucraina, contro Israele o i mercantili nel Mar Rosso. Vediamo", ha aggiunto.


Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, è in visita a Istanbul, in Turchia. Secondo quanto riferisce il sito Iran Nuances, il ministro ha visitato il consolato iraniano. Amirabdollahian è atteso giovedì a New York per una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul conflitto nella Striscia di Gaza. 



I negoziati per il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono in una "fase delicata". Lo ha detto oggi il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, riferendo di "alcuni intoppi" che "stiamo cercando di superare per porre fine alle sofferenze".


Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato altri due attacchi compiuti contro due diverse basi militari israeliane in Alta Galilea: contro la base del controllo aereo sul monte Meron, distante diversi chilometri dalla linea di demarcazione col Libano, e contro la caserma di Arab Aramshe, a ridosso invece del fronte di guerra. Nei comunicati gli Hezbollah affermano che questi altri due attacchi sono in risposta, come i primi del mattino, ai raid israeliani condotti ieri nel sud del Libano e nei quali sono stati uccisi tre combattenti del partito.


"Israele si riserva il diritto all'autodifesa". Lo ha detto Benyamin Netanyahu incontrando i ministri degli Esteri di Gran Bretagna e Germania, che ha ringraziato per il loro sostegno "inequivoco" allo Stato ebraico e per la posizione dei loro rispettivi Paesi nella difesa contro l'attacco senza precedenti dell'Iran a Israele. In precedenza, sia Cameron sia Baerbock avevano chiesto di evitare escalation con Teheran. 


Non ci deve essere un'escalation da parte di Israele contro l'Iran dopo l'attacco con droni e missili condotto da Teheran. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico in visita nello Stato ebraico. Cameron ha affermato di sperare che la promessa risposta israeliana non aggravi la situazione in Medioriente sottolineando come in questo momento sia "meglio essere intelligenti piuttosto che duri". "La vera necessità è tornare a concentrarsi su Hamas, sugli ostaggi, sull'arrivo degli aiuti, su una pausa nel conflitto a Gaza", ha aggiunto il responsabile del Foreign Office.


"Consigliamo ai nemici di non commettere alcun errore strategico perché l'Iran è pronto a colpirli, soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi". Lo ha dichiarato il comandante delle forze aeree iraniane, Hamid Vahedi, durante le parate militari in occasione della Giornata nazionale dell'esercito. Oltre ai Sukhoi-24, la flotta aerea di Teheran è dotata di caccia più avanzati ed è "pronta a sferrare un tale colpo ai nemici, che non saranno in grado di compensare", ha aggiunto Vahedi.


"Gli Stati della regione, invece di avere legami con Israele, dovrebbero fare affidamento sulle proprie risorse e sulle forze musulmane". E' l'appello lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un discorso in occasione della Giornata delle Forze Armate che si celebra nella Repubblica islamica, come riporta Irna. "Non c'è nemmeno bisogno della presenza di forze straniere nella regione, perché le potenti forze armate iraniane possono portare potenza, pace e sicurezza nella regione".


Undici persone sono state uccise e numerose ferite, la maggior parte delle quali bambini, in un raid israeliano sul campo profughi di al-Maghazi. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Fonti locali hanno riferito che una serie di attacchi aerei israeliani hanno preso di mira le strutture abitative del campo profughi.


L'Iran ha completamente evacuato alcune sue basi in Siria, mentre altre vengono svuotate solo di notte, quando Teheran teme che sia più probabile che abbia luogo un attacco israeliano. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo cui il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha adottato "misure di emergenza". Le fonti citate hanno riferito che solo alcuni miliziani sono rimasti a guardia degli arsenali di armi, mentre la maggior parte è stata evacuata.


L'esercito israeliano sta proseguendo le operazioni nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui "nei raid aerei è stato eliminato un certo numero di terroristi e distrutto infrastrutture terroristiche". In uno dei raid - ha continuato la stessa fonte - "è stata attaccata una squadra terroristica che operava con un drone armato verso i soldati forze che operavano nell'area". Attaccati anche - ha continuato il portavoce militare - "postazioni di lancio dei razzi pronte per essere usate".


La risposta di Israele a Teheran includerà "un attacco limitato" sul territorio iraniano. Lo ha riferito un funzionario dell'amministrazione Biden alla Cbs.


Il Consiglio di sicurezza dell'Onu voterà giovedì sulla richiesta della Palestina di essere membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Lo hanno rivelato alcune fonti diplomatiche all'Afp. Nel mezzo dell'offensiva a Gaza, a inizio mese l'Autorità Nazionale Palestinese aveva presentato la richiesta che era già stata sottoposta al Palazzo di Vetro per la prima volta nel 2011.


Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni conto l'Iran dopo l'attacco ad Israele. Lo ha annunciato il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan. 

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