Da Usa e Gb nuove sanzioni contro l'Iran. Teheran all'Onu: "Se Israele ci attacca, lo rimpiangerà"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 195. Ankara annuncia: "Hamas deporrà le armi con il riconoscimento della Palestina". L'Iran all'Onu avverta: "Se Israele ci attacca, lo rimpiangerà". Non solo l'Ue prende provvedimenti contro Teheran, anche Usa e Gb annunciano nuove sanzioni. Intanto dirigenti Usa negano categoricamente le indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca avrebbe dato il via libera a un'operazione a Rafah se Israele rinunciasse a colpire l'Iran come rappresaglia per l'attacco dello scorso fine settimana.
L'amministrazione Biden è ancora preoccupata che un'invasione israeliana di Rafah, nel sud di Gaza, possa portare a un grande numero di vittime civili. Lo riferisce Axios, citando dirigenti Usa che hanno negato categoricamente le indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca avrebbe dato il via libera a un'operazione a Rafah se Israele rinunciasse a colpire l'Iran come rappresaglia per l'attacco dello scorso fine settimana.
Secondo la Turchia, Hamas deporrà le armi nel caso venga riconosciuta la Palestina. "Nei negoziati politici che abbiamo tenuto per anni con Hamas, mi hanno detto che accettavano la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967 e che, una volta fondato lo Stato palestinese, Hamas non avrebbe più avuto bisogno di un braccio armato e che avrebbe continuato come partito politico", ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan a Doha, come riporta Ntv, dopo avere incontrato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, atteso sabato in Turchia per un incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan.
"In caso di ulteriori attacchi da parte del regime israeliano, l'Iran non esiterebbe neanche un attimo a una risposta che gli faccia rimpiangere le sue azioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, durante il Consiglio di Sicurezza Onu. "Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l'attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità - ha aggiunto -. L'attacco di sabato notte dell'Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all'attacco israeliano".
Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l'adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.
"Gli Usa supportano vigorosamente uno Stato palestinese nell'ambito di un accordo di pace. E il presidente Joe Biden dal 7 ottobre ha ripetuto numerose volte che l'unica via per la pace è una soluzione dei due Stati. Ma azioni premature qui a New York, anche con le migliori intenzioni, non porteranno allo Stato palestinese". Lo ha detto l'ambasciatore americano all'Onu Robert Wood dopo aver posto il veto alla risoluzione sull'ammissione piena della Palestina alle Nazioni Unite.
Gli Usa hanno imposto ulteriori restrizioni alla delegazione del ministro degli Esteri iraniano a New York durante gli incontri Onu: lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel.
Gli Stati Uniti voteranno no alla proposta di risoluzione del Consiglio di sicurezza per l'ammissione a pieno titolo della Palestina alle Nazioni Unite: lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, secondo quanto riferisce la Cnn.
"È il momento di porre fine al sanguinoso ciclo di ritorsioni. La comunità internazionale deve lavorare insieme per prevenire qualsiasi azione che possa spingere l'intero Medio Oriente oltre il limite, con un impatto devastante sulla popolazione civile". Lo ha detto il segretario generale Onu, Antonio Guterres, in Consiglio di Sicurezza. "Negli ultimi giorni si è assistito a una pericolosa escalation, un errore di calcolo o un errore di comunicazione potrebbero portare all'impensabile, un conflitto regionale su vasta scala che sarebbe devastante", ha aggiunto chiedendo la "massima moderazione".
Un ragazzo palestinese di 13 anni, sopravvissuto a un attacco aereo israeliano che ha distrutto la casa della sua famiglia a novembre, è morto durante un lancio di aiuti alimentari a Gaza: è stato colpito alla testa da uno dei pacchi mentre correva nel disperato tentativo di afferrare una lattina di fave, riso o farina. LEGGI L'ARTICOLO
Il Regno Unito aderisce al nuovo pacchetto di sanzioni contro l'Iran annunciato oggi a Washington. Lo riportano i media britannici precisando che l'iniziativa è stata presa congiuntamente dall'amministrazione di Joe Biden e dal governo di Rishi Sunak dopo la recente rappresaglia di Teheran contro Israele. E che riguarda in particolare soggetti o entità indicate come coinvolte nella produzione di droni: strumento che la Repubblica Islamica ha usato nell'azione contro Israele e che fornisce da tempo anche alla Russia, per la guerra in Ucraina.
Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro l'Iran. "Siamo impegnati nella difesa di Israele, dei nostri soldati e dei nostri partner nella regione. E non esiteremo a intraprendere tutte le azioni necessarie contro gli attacchi di Teheran e dei suoi alleati", ha dichiarato il presidente Joe Biden.
L'Iran minaccia di attaccare i siti nucleari israeliani, che i Pasdaran affermano di aver individuato, in caso di "aggressione" da parte dello Stato ebraico. Lo annunciano le forze armate iraniane.
"A Gaza circa due case su tre sono state danneggiate o distrutte". Lo ha detto in un video postato su X il portavoce dell'Unicef, James Elder. "In generale a livello globale, il desiderio dei genitori è quello di dare ai propri figli una casa migliore, un sogno che nella Striscia di Gaza si è trasformato in un incubo", ha aggiunto.
Nel raid israeliano di mercoledì su Rafah sono morte otto persone di una stessa famiglia, tra cui cinque bambini. Lo scrive la Cnn, che cita funzionari dell'ospedale. L'attacco aereo è avvenuto nel quartiere di Al-Salam, nella parte meridionale di Rafah. I corpi delle vittime - tutti appartenenti alla famiglia Ayyad, sfollata da Gaza City, nella parte settentrionale dell'enclave - sono stati portati all'ospedale Abu Yousuf Najjar.
I funzionari israeliani hanno mal calcolato la gravità della risposta iraniana all'attacco del primo aprile al consolato di Teheran a Damasco, in cui sono rimasti uccisi diversi comandanti delle guardie della Rivoluzione islamica. Lo scrive il New York Times. "Gli israeliani hanno fatto male i calcoli, pensando che l'Iran non avrebbe reagito con forza", si legge nel documento che cita diverse fonti americane. Il giornale afferma che i funzionari Usa si sono arrabbiati per essere stati informati solo pochi minuti prima dell'attacco a Damasco, mentre due fonti israeliane hanno dichiarato al New York Times che i piani sono iniziati due mesi prima.
Pechino sostiene la Palestina "perché diventi membro a pieno titolo delle Nazioni Unite". E' quanto ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi nella conferenza stampa congiunta con l'omologa indonesiana Retno Marsudi tenuta a Giacarat, nel giorno del voto al Palazzo di Vetro. Wang, nel resoconto della diplomazia di Pechino, ha affermato anche che "il conflitto israelo-palestinese ha provocato un disastro umanitario e che un cessate il fuoco incondizionato e un meccanismo di soccorso umanitario dovrebbero essere istituiti il prima possibile per evitare un'ulteriore escalation della situazione".
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso "il terrorista Yussef Rafik Ahmed Shabat, responsabile del dipartimento delle Indagini interne di Hamas a Beit Hanun", nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "Shabat ha servito come ufficiale di sicurezza nell'intelligence militare di Hamas nel Battaglione di Beit Hanun". "La sua eliminazione - ha aggiunto - danneggia in modo significativo il dipartimento delle indagini dell'organizzazione terroristica". La stessa fonte ha aggiunto che in un raid è stato colpito "un veicolo in cui c'erano dieci terroristi".
Gli Stati Uniti hanno dato il via libera all'offensiva israeliana su Rafah, in cambio di una rinuncia del governo israeliano ad una ritorsione contro l'Iran. Lo sostiene il quotidiano del Qatar al Araby al Jadeed, citando fonti egiziane.
È improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all'emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che "tutto può sempre cambiare".
"Ribadiamo la condanna all'attacco senza precedenti contro Israele da parte dell'Iran. Assicureremo il massimo coordinamento su ogni futura misura che riduca la capacità dell'Iran di acquisire, produrre o trasferire armi". Lo afferma il G7 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali, che si dice "preoccupato per la crisi a Gaza dopo l'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Continueremo a lavorare per consegnare più aiuti umanitari ai palestinesi".
"L'Ue condanna l'attacco dell'Iran contro Israele. Occorre fare tutto il possibile per contribuire a portare stabilità nella regione ed evitare un'escalation. Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo a vertice concluso. L'Ue si impegna a "collaborare con i partner per porre fine alla crisi di Gaza, anche attraverso: il cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato degli ostaggi, la garanzia di un accesso illimitato agli aiuti umanitari".
I leader europei hanno deciso di imporre sanzioni all'Iran dopo l'attacco a Israele. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del vertice Ue. "L'idea - ha spiegato - è di colpire le compagnie che servono per i droni e per i missili, ma avremo più dettagli dopo il lavoro del Consiglio".
"Il Consiglio europeo ricorda le sue conclusioni del marzo 2024 in tutti i loro elementi e ribadisce il suo impegno a collaborare con i partner per porre fine senza indugio alla crisi a Gaza e attuare la risoluzione 2728 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, anche attraverso il raggiungimento di un cessate il fuoco immediato e la risoluzione incondizionata il rilascio di tutti gli ostaggi, nonché la fornitura di un accesso completo, rapido, sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari su larga scala per i palestinesi bisognosi. L'Unione europea resta fermamente impegnata a favore di una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati". E' quanto si legge nelle conclusioni sul Medioriente appena adottate dal Consiglio europeo.
Sette civili, tra cui una donna e tre bambini, sono stati uccisi in raid aerei israeliani contro un sito e una struttura residenziale nella citta' di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui la struttura residenziale ospitava sfollati.