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Ultimo aggiornamento: 7 mesi fa

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Israele, Netanyahu: "Entreremo a Rafah con o senza accordo e annienteremo Hamas" | Ma gli Usa ribadiscono: "Non vogliamo un'operazione di terra"

Il molo temporaneo per l'ingresso di aiuti a Gaza sarà completato nei prossimi giorni

di Redazione online
30 Apr 2024 - 23:57

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 207. Il primo ministro israeliano Netanyahu dichiara che "noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale". Gli Stati Uniti però si oppongono: "La nostra posizione è sempre la stessa: non vogliamo un'operazione di terra a Rafah", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby. Una fonte diplomatica francese afferma che nei negoziati c'è stata una convergenza sul numero di ostaggi da rilasciare in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.


La Casa Bianca sta considerando di portare negli Stati Uniti alcuni palestinesi da Gaza come rifugiati. Lo riporta Cbs. Diversi funzionari dell'amministrazione Biden stanno valutando praticamente quali potrebbero essere le opzioni per far arrivare palestinesi che hanno familiari che sono cittadini americani. 


Il ministro dell'Interno israeliano Moshe Arbel ha respinto una richiesta di ingresso a Gaza al direttore generale dell'Unwra Philippe Lazzarini. Lo ha riferito Kan tv.



Israele aprirà un nuovo valico a scopo umanitario nel nord di Gaza questa settimana dopo che il presidente degli Stati Uniti Biden lo ha richiesto durante una telefonata al premier israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha reso noto la Casa Bianca.


Il segretario di Stato americano Antony Blinken chiede ad Hamas di accettare "senza ulteriori ritardi" la proposta per una tregua a Gaza. 


Una fonte di Hamas ha detto alla rete televisiva saudita al Arabiya, ripresa da Haaretz, che l'accordo proposto da Israele riflette alcune delle condizioni per un cessate il fuoco stabilite dalla stessa fazione palestinese.


"La Corte penale internazionale dell'Aia non ha alcuna autorità sullo stato di Israele". Lo ha detto il premier Netanyahu denunciando che "la possibilità che emetta mandati di arresto per crimini di guerra contro comandanti dell'Idf e leader di Stato, è uno scandalo su scala storica. Sarà la prima volta che un Paese democratico, che lotta per la propria vita secondo tutte le regole del diritto internazionale, verrà accusato di crimini di guerra. Se dovesse accadere, sarebbe una macchia indelebile per tutta l'umanità. Un crimine d'odio antisemita, che aggiungerebbe benzina all'antisemitismo".


"La nostra posizione è sempre la stessa: non vogliamo un'operazione di terra a Rafah". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti rispondendo a una domanda sulle ultime dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu sul fatto che l'operazione a Rafah si farà comunque, con o senza l'accordo sugli ostaggi.


"Il molo temporaneo per l'ingresso di aiuti a Gaza sarà completato nei prossimi giorni". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti sottolineando che i lavori di costruzione stanno procedendo "molto velocemente".


La Corte internazionale di giustizia dell'Aja, la massima corte delle Nazioni Unite, ha respinto la richiesta del Nicaragua di ordinare alla Germania di sospendere gli aiuti militari e di altro tipo a Israele. Lo riporta Haaretz. La Corte ha affermato che le condizioni legali per emettere un simile ordine non erano soddisfatte. La Germania ha sostenuto nel corso delle udienze di non aver quasi esportato armi in Israele da quando è iniziata l'offensiva a Gaza.




Gli investigatori della Corte penale internazionale (Cpi) hanno raccolto testimonianze tra il personale dei due maggiori ospedali di Gaza. Lo riporta la Reuters sul suo sito: questa è la prima conferma che rappresentanti della Cpi hanno parlato con i medici dell'ospedale Shifa e del Nasser di possibili crimini di guerra. "Le fonti, che hanno chiesto di non essere identificate per la delicatezza dell'argomento, hanno detto che gli investigatori della Cpi hanno raccolto testimonianze dal personale che ha lavorato nel principale ospedale di Gaza City, l'al Shifa, e nel Nasser, principale ospedale di Khan Younis", scrive Reuters.


Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. Noi entreremo a Rafah e annienteremo tutti i battaglioni di Hamas presenti lì, con o senza un accordo, per ottenere la vittoria totale".


Funzionari di Hamas hanno lasciato il Cairo dopo i colloqui con funzionari egiziani su una nuova proposta di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto il canale satellitare egiziano Al-Qahera News, ripreso da Haaretz. Il canale tv, che ha stretti legami con le agenzie di sicurezza egiziane, ha detto che una delegazione di Hamas tornerà al Cairo con una risposta scritta alla proposta di cessate il fuoco.


Una fonte diplomatica francese ha detto a Reuters che nei negoziati c'è stata una convergenza sul numero di ostaggi rilasciati in cambio dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, ma che permangono ostacoli sulla natura a lungo termine della tregua. "Non siamo lontani da un accordo, ma non è la prima volta" (che si era vicini ma poi è saltata l'intesa, ndr), ha aggiunto la fonte.


Se non ci sarà un accordo per il cessate il fuoco con Hamas "nei prossimi giorni" Israele lancerà l'offensiva a Rafah. È quanto riferisce la radio israeliana dell'esercito citando fonti della sicurezza. "Se nei prossimi giorni non ci saranno progressi nei negoziati per un accordo, verrà dato l'ordine di lanciare un'operazione a Rafah", si legge in un post sui social network della radio, che cita "funzionari della sicurezza". I negoziatori di Hamas starebbero preparando una risposta scritta all'ultima proposta di accordo, che prevedrebbe un cessate il fuoco di 40 giorni. Il quotidiano Ynet riporta che il piano per l'operazione a Rafah è stato completato e che l'Idf stima che nelle prossime 48-72 ore verrà presa una decisione.


In seguito al lancio di razzi da Gaza contro le città meridionali di Sderot e Ashdod nella giornata di lunedì, le forze di difesa israeliane hanno confermato di avere colpito, con aerei da combattimento, tunnel, postazioni di lancio di missili anticarro e altre infrastrutture di estremisti palestinesi nella Striscia di Gaza. Secondo quanto spiegato dall'Idf, un razzo lanciato su Sderot è stato intercettato dal sistema di difesa Iron Dome e due proiettili lanciati verso Ashdod sono caduti in mare, vicino alla città costiera.


Almeno 34 civili sono stati uccisi nei raid compiuti lunedì da Israele nella Striscia di Gaza, di cui 26 nella sola Rafah. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. I caccia israeliani hanno lanciato raid sulle aree a ovest della città di confine e sulla periferia orientale di Beit Hanoun, nella Striscia settentrionale.


Gli Houthi hanno reso noto di aver attaccato dallo Yemen le navi portacontainer Msc Orion e Cyclades, rispettivamente nell'Oceano Indiano e nel Mar Rosso. La prima imbarcazione, battente bandiera portoghese, è stata presa di mira da droni mentre navigava tra i porti di Sines (Portogallo) e Salalah (Oman). La Orion è di proprietà della Zodiac Maritime e in parte ascrivibile all'uomo d'affari israeliano Eyal Ofer. La Cyclades era in rotta da Gibuti alla città saudita di Jeddah quando è stata attaccata. Secondo la società britannica di sicurezza marittima Ambrey, la portacontainer battente bandiera di Malta è stata presa di mira da tre missili nel Mar Rosso.


Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo egiziano, Abdel Fattah Al Sisi. La telefonata, riferisce una nota, si è incentrata sull'ultima proposta inviata ad Hamas per concordare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.


"Gli Stati Uniti non supportano l'indagine della Corte penale internazionale contro Israele". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. "Non crediamo abbia la giurisdizione", ha aggiunto.


La Columbia University ha cominciato a sospendere gli studenti delle proteste pro Gaza che si sono rifiutati di sgomberare il campus. Lo riporta la Cnn.