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Fonte Israele: "Nessuna svolta nei colloqui con Hamas". Usa: stop bombe a Tel Aviv per timori su Rafah. Riaperto il valico di Kerem Shalom. Il Qatar: "Serve un'azione internazionale urgente"
di Redazione online© Afp
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 215. Il gruppo islamico denuncia: "Trovata una terza fossa comune all'interno dell'ospedale al-Shifa". Il portavoce dell'esercito di Israele chiarisce: "Non vogliamo ingannare nessuno: abbiamo presentato al governo un piano che prevede un altro anno di guerra a Gaza". Fonte Israele: "Nessuna svolta nei colloqui con Hamas". Intanto, gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di un carico di bombe dopo la mancata risposta di Israele alle "preoccupazioni" di Washington in merito all'annunciata offensiva su Rafah. Le forze militari di Tel Aviv hanno preso il controllo del valico di Rafah e per Hamas questa è la "conferma l'intenzione di interrompere gli sforzi di mediazione per il cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri". Netanyahu: "Il sì di Hamas alla tregua voleva solo sabotare il nostro ingresso a Rafah". Qatar: "Serve azione internazionale urgente su Rafah". Israele riapre il valico di Kerem Shalom con Gaza sud per l'ingresso degli aiuti umanitari.
Gli Stati Uniti stanno "attualmente rivalutando alcune spedizioni di assistenza di sicurezza a breve termine" a Israele. Lo ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin in un'audizione Commissione per gli stanziamenti del Senato sul bilancio del Pentagono per l'anno fiscale 2025. "Continueremo a fare ciò che è necessario per garantire che Israele abbia i mezzi per difendersi. Detto questo, stiamo attualmente rivalutando alcune spedizioni di armi a breve termine nel contesto degli eventi in corso a Rafah", ha dichiarato il capo del Pentagono.
Almeno 15.002 bambini sono morti nella Striscia di Gaza da quando è stata lanciata l'offensiva israeliana in seguito alla strage compiuta da Hamas il 7 ottobre. Lo scrive il servizio stampa delle autorità dell'enclave, secondo cui almeno 30 bambini sono morti di malnutrizione. Inoltre, circa 17.000 minori sono rimasti orfani o hanno perso uno dei genitori a causa dei combattimenti.
L'esercito israeliano in un raid ha ucciso Ahmed Ali, il comandante della Forza navale di Hamas a Gaza City. Lo ha annunciato l'Idf insieme allo Shin Bet. "Nel corso degli ultimi anni - ha spiegato l'esercito - Ali è stato coinvolto nei progetti dell'unità navale di Hamas nella Striscia di Gaza. Durante la guerra, è stato responsabile di attacchi contro Israele e le truppe di terra operanti nella Striscia di Gaza. La scorsa settimana, ha portato avanti attività terroristiche contro le truppe dell'Idf che operano nel centro di Gaza".
Sono stati 8 i lanci dalla zona di Rafah individuati dall'Idf verso le zone israeliane a ridosso della Striscia, dove prima erano risuonate le sirene di allarme anti razzi. Lo ha fatto sapere l'esercito, citato dai media.
Un responsabile israeliano ha detto a Reuters che Israele non vede alcun segno di una svolta nei colloqui mediati dall'Egitto su una tregua con Hamas che libererebbe alcuni ostaggi di Gaza, ma per ora sta mantenendo la sua delegazione composta da quelli che descrive come negoziatori di "medio livello" al Cairo.
Hamas ha annunciato che squadre mediche hanno trovato una terza fossa comune all'interno dell'ospedale al-Shifa di Gaza City, con 49 corpi recuperati finora. Secondo Hamas finora sono state trovate un totale di sette fosse comuni all'interno degli ospedali di Gaza.
Almeno tre persone sono morte e una quarta è rimasta ferita in un raid aereo compiuto da Israele nel sud del Libano. E' quanto riporta il quotidiano L'Orient Le Jour, citando una fonte della sicurezza, precisando tutte le vittime sono di nazionalità palestinese. Secondo il quotidiano, l'attacco aereo ha distrutto due abitazioni nella località di Khiam, danneggiando anche quelle vicine.
Israele ha distrutto decine di case in una città araba beduina nel deserto del Negev, sostenendo che erano state costruite senza i dovuti permessi. La demolizione di 47 abitazioni nel villaggio di Umm Al-Bain, iniziata mercoledì, sembra sia tra le più grandi demolizioni di massa degli ultimi anni. Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha celebrato le demolizioni come il risultato di un "lavoro intenso" volto a combattere l'edilizia illegale nel Negev.
"Non inganneremo l'opinione pubblica: anche dopo che ci saremo presi cura di Rafah, ci sarà il terrorismo. Hamas si sposterà a nord e si riorganizzerà". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari al quotidiano Yedioth Ahronot aggiungendo che l'Idf ha "presentato un piano al governo per combattimenti a Gaza che dovrebbero durare un anno". "Gaza - ha sottolineato - è forse uno dei teatri più difficili al mondo: sovraffollata e piena di tunnel. Andiamo incontro ad anni difficili e dovremo spiegarlo sia all'interno sia all'esterno". Hagari quindi ha detto che l'Idf si è assunto la responsabilità per il "fallimento" del 7 ottobre.
Sono ripresi al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. Lo ha detto una fonte di alto livello all'emittente statale egiziana Al Qahera. "I negoziati riprendono alla presenza di tutte le parti", ha detto la fonte vicina al dossier.
Hamas ha reso noto che i suoi combattenti stanno combattendo contro le truppe israeliane a est di Rafah. Lo riportano i media internazionali e anche Haaretz ha riportato che l'Idf sta continuando ad operare nella parte orientale di Rafah. Secondo il Guardian, i residenti hanno detto che i combattimenti erano ancora in periferia. Gruppi armati di Hamas, Jihad islamica e Fatah hanno affermato in dichiarazioni separate che gli scontri a fuoco sono continuati a Gaza centrale mentre i residenti del nord di Gaza hanno riferito di bombardamenti di carri armati israeliani contro le aree orientali della città.
Il Qatar ha invitato la comunità internazionale a prevenire un "genocidio" a Rafah dopo la presa da parte di Israele del valico di Gaza. Lo riporta il Guardian. In una dichiarazione lo Stato del Golfo, che ha mediato tra Israele e il gruppo militante Hamas, ha lanciato un appello "per un'azione internazionale urgente per evitare che la città venga invasa e venga commesso un crimine di genocidio".
Israele ha annunciato la riapertura del valico di Kerem Shalom con Gaza sud per l'ingresso degli aiuti umanitari. Lo ha fatto sapere il Cogat, l'ente israeliano per i Territori, ricordando che era stato chiuso "per il lancio dei razzi di Hamas nell'area". "Camion dall'Egitto con aiuti umanitari donati dalla Comunita' internazionale - ha aggiunto il Cogat - stanno gia' arrivando al valico".
Gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di un carico di bombe dopo la mancata risposta di Israele alle "preoccupazioni" di Washington in merito all'annunciata offensiva su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto un alto funzionario militare americano. "Abbiamo sospeso la consegna di una spedizione di armi" a Israele "la scorsa settimana: si tratta di 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili", ha detto la fonte dell'amministrazione Biden coperta da anonimato.
Almeno sette persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite oggi in un attacco aereo israeliano sulla città di Gaza, rende noto l'ospedale al-Ahli.
"Si sta concretizzando un'operazione di terra a Rafah, che non potrà che causare ulteriori, inaccettabili e devastanti conseguenze umanitarie. Sono urgenti il cessate il fuoco immediato e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Mentre a Gaza si diffonde la carestia, Israele deve garantire l'accesso umanitario". Lo scrive su X Josep Borrell, l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza.
Il rapporto dell'amministrazione Biden sulla violazione da parte di Israele del diritto umanitario americano e internazionale a Gaza è stato rinviato. Lo hanno riferito fonti a Politico.