© Ansa
© Ansa
I tank e le truppe dell'esercito d'Israele hanno preso il controllo della strada principale che separa la zona orientale e occidentale di Rafah
di Redazione online© Ansa
© Ansa
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 217. Per la Casa Bianca trovare un accordo per il cessate il fuoco è ancora possibile. Secondo la Cnn a congelare gli ultimi negoziati è stata la mancata intesa sulla durata della tregua: Hamas ha chiesto un cessate il fuoco per 12 settimane invece delle 6 previste dalle precedenti trattative. Ma da Tel Aviv è arrivato un secco "no". Intanto i tank e le truppe dell'esercito d'Israele hanno preso il controllo della strada principale che separa la zona orientale e occidentale di Rafah, di fatto circondando il lato est della città. L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. I
L'amministrazione Biden critica Israele per l'uso delle armi americane a Gaza ma senza sospenderne l'invio. Secondo il sommario del rapporto consegnato dal Dipartimento di Stato al Congresso, l'uso delle armi americane da parte di Israele ha probabilmente violato la legge internazionale, ma le prove sono non definitive. "La natura del conflitto a Gaza rende difficile raggiungere conclusioni definitive sui singoli incidenti" ma è "ragionevole" ritenere che le armi americane siano state usate dalle forze israeliane in modalità non in linea con la legge internazionale o con le migliori pratiche per limitare i danni ai civili.
Un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri resta "possibile": lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.
Un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri resta "possibile": lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.
Il Sudafrica ha chiesto al tribunale di giustizia dell'Aja "nuove misure d'emergenza contro Israele" dopo la decisione di entrare a Rafah. È la terza volta che Pretoria chiede misure aggiuntive alla più alta corte delle Nazioni Unite, dopo l'udienza di fine dicembre, accusando Israele di perpetrare "un genocidio" a Gaza, accusa negata con veemenza da Israele.
Il Sudafrica ha chiesto al tribunale di giustizia dell'Aja "nuove misure d'emergenza contro Israele" dopo la decisione di entrare a Rafah. È la terza volta che Pretoria chiede misure aggiuntive alla più alta corte delle Nazioni Unite, dopo l'udienza di fine dicembre, accusando Israele di perpetrare "un genocidio" a Gaza, accusa negata con veemenza da Israele.
Hamas terra' consultazioni "con i leader delle frazioni della resistenza palestinese per riconsiderare la sua strategia nei negoziati". Lo ha fatto saper il movimento islamico su Telegram attribuendo questa scelta "alla luce del comportamento di Netanyahu, del suo rigetto della proposta dei mediatori, l'attacco a Rafah e l'occupazione dei valichi". Di fatto, afferma Hamas, i colloqui tornano "al punto di partenza".
L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di "riconsiderare favorevolmente la questione". Il via libera del Cds (dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto) è condizione necessaria per un'eventuale approvazione piena. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.
"Avete aperto le Nazioni Unite ai nazisti moderni". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, prima del voto in Assemblea Generale della risoluzione che riconoscerebbe la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo dell'organizzazione internazionale. "Questo giorno verrà ricordato nell'infamia di uno Stato terrorista palestinese che sarebbe guidato dall'Hitler dei nostri tempi. State facendo a pezzi la Carta Onu con le vostre mani", ha aggiunto il diplomatico passando alcune pagine del documento in un tritacarte.
Quattro soldati israeliani sono stati uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere l'esercito.
Il Gabinetto di guerra israeliano ha deciso "all'unanimità" di "intensificare l'operazione a Rafah". Lo riferiscono i media dello Stato ebraico, secondo cui la decisione è stata presa nonostante il presidente americano Joe Biden abbia annunciato lo stop di alcune forniture di armi a Tel Aviv se l'esercito avesse invaso la città di confine nel sud della Striscia di Gaza.
L'attacco di terra israeliano a Rafah porterebbe a una "colossale catastrofe umanitaria". L'allarme è stato lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
I tank e le truppe di Israele hanno preso il controllo della strada principale che separa la parte orientale da quella occidentale di Rafah, circondando l'intero lato orientale della città nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta Reuters, citando testimonianze di "esplosioni e sparatorie quasi costanti".
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken presenterà questa settimana un rapporto al Congresso che criticherà Israele ma alla fine concluderà che l'amministrazione Biden ha accettato le assicurazioni da Israele che l'Idf st usando armi americane in conformità con il diritto internazionale. Lo riporta Axios. Citando tre funzionari statunitensi, il sito di notizie afferma che il rapporto di Blinken potrebbe essere presentato già oggi. Il rapporto sull'uso delle armi da parte di Israele e di altri sei Paesi coinvolti ind iversi conflitti armati, che sarà reso pubblico, era originariamente previsto per l'8 maggio, ma il dipartimento di Stato ha richiesto una proroga.
Il movimento islamista palestinese di Hamas e Israele devono dimostrare "flessibilità" durante i negoziati per garantire una tregua a Gaza che assicuri un "accesso completo e duraturo" agli aiuti umanitari destinati ai residenti della Striscia. Lo riferisce una nota della diplomazia egiziana dopo un colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, avvenuto su iniziativa statunitense. I due hanno "concordato sull'importanza di esortare le parti a mostrare flessibilità e a compiere gli sforzi necessari per raggiungere un accordo di tregua", si legge nella nota. Il ministro egiziano ha ribadito a Blinken "i pericoli delle operazioni militari israeliane nella parte palestinese di Rafah" e Blinken ha affermato il "rifiuto categorico dello sfollamento forzato dei palestinesi dalle loro terre". Infine ii due hanno discusso sulle "ripercussioni del controllo israeliano sulla parte palestinese del valico di Rafah e dei rischi futuri del protrarsi di questa situazione".
La durata del cessate il fuoco iniziale è stato il maggiore punto critico che di fatto ha congelato gli ultimi negoziati tra Hamas e Israele. Lo ha riferito la Cnn che cita tre fonti secondo cui Hamas ha chiesto che Israele concordasse su un cessate il fuoco con un periodo temporale di 12 settimane al posto delle 6 previste nelle precedenti trattative con i mediatori egiziani e del Qatar. Una richiesta a cui Israele si è detto "fermamente contrario" poiché crede che "non sarebbe stato diverso dall'accettare una fine effettiva della guerra".
L'Unrwa stima che circa 110mila persone siano fuggite da Rafah in cerca di sicurezza con l'intensificarsi dei bombardamenti delle forze israeliane. "Ma nessun luogo è sicuro nella Striscia di Gaza e le condizioni di vita sono atroci. L'unica speranza è un immediato cessate il fuoco", si legge sul profilo X dell'agenzia.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro persone sono rimaste uccise stanotte in un bombardamento israeliano che ha colpito un edificio residenziale nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Le vittime appartengono tutte alla stessa famiglia e tra loro c'e' anche un bambino. Morti e feriti a causa dei raid di Israele vengono segnalati anche nella città di Gaza e a Nuseirat, nel centro dell'enclave palestinese.
"La palla è interamente nelle mani" di Israele in vista di un accordo di tregua nella Striscia di Gaza: lo ha detto oggi il movimento islamico palestinese Hamas dopo la partenza della sua delegazione dall'Egitto dove si stanno svolgendo i colloqui. "La delegazione negoziatrice ha lasciato il Cairo in direzione di Doha. L'occupazione ha respinto la proposta avanzata dai mediatori e da noi accettata. Di conseguenza la palla è ora tutta nel campo" di Israele, ha affermato Hamas in una lettera inviata ad altre fazioni palestinesi.
Aerei da combattimento di Israele hanno colpito stanotte edifici e altre infrastrutture appartenenti a Hezbollah nel sud del Libano. Lo rendono noto le Forze di difesa israeliane (Idf). In un comunicato citato dai media locali le Idf specificano di aver effettuato operazioni sulle città di Kafr Kila, Alma ash-Shab e Yaroun. L'esercito ha aggiunto che i raid sono stati effettuati dopo ripetuti attacchi di razzi e droni sul nord di Israele da parte delle milizie islamiste libanes.
L'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, chiude il suo quartier generale di Gerusalemme est dopo un tentativo di incendio da parte di "estremisti israeliani".
Diverse persone sono state arrestate dalla polizia di Boston al Massachusetts Institute of Technology, dove un gruppo di manifestanti filo-palestinesi aveva bloccato un parcheggio del campus. Al Mit, come in altri atenei Usa, i manifestanti chiedono agli amministratori dell'università di porre fine a tutti i contratti di ricerca con il ministero della Difesa di Israele, il cui valore è stimato in 11 milioni di dollari dal 2005. A Boston sono almeno cinque le università coinvolte nella protesta, comprese Harvard e la Northeastern University.