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Wafa: "Decine di civili uccisi in vari raid sulla Striscia". La Francia a Israele: fermare l'operazione a Rafah
di Redazione online© Ansa
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 218. L'esercito israeliano colpisce "obiettivi terroristici di Hamas" nell'area di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo Joe Biden, un cessate il fuoco ci sarebbe "anche domani" se i fondamentalisti liberassero gli ostaggi. Hamas, da parte sua, pubblica un video che mostra un ostaggio israeliano, poi la doccia fredda: secondo i fondamentalisti è morto durante i bombardamenti di Tel Aviv. Intanto prosegue il pressing diplomatico. Per la Casa Bianca trovare un accordo per il cessate il fuoco è ancora possibile. Secondo la Cnn a congelare gli ultimi negoziati è stata la mancata intesa sulla durata della tregua: Hamas ha chiesto un cessate il fuoco per 12 settimane invece delle 6 previste dalle precedenti trattative. Ma da Tel Aviv è arrivato un secco "no". Intanto i tank e le truppe dell'esercito d'Israele hanno preso il controllo della strada principale che separa la zona orientale e occidentale di Rafah, di fatto circondando il lato est della città. L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.
Le sirene hanno risuonato negli insediamenti dell'Alta Galilea, dopo che alcuni razzi sono stati lanciati dal sud del Libano verso il nord di Israele. Lo riportano i media dello Stato ebraico.
Un cessate il fuoco "ci sarebbe già domani" se Hamas liberasse gli ostaggi. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.
L'esercito israeliano ha colpito "obiettivi terorristici di Hamas" nell'area di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare israeliano. Fonti palestinesi riferiscono di danni a decine di edifici.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha messo in guardia il governo israeliano da un'offensiva militare su Rafah, definita "irresponsabile". "Non credo che un'offensiva del genere sia possibile senza incredibili perdite umane". Rispondendo ad una domanda sulla fornitura di armi, Scholz ha affermato che Berlino fornisce armi solo in singoli casi e dove è chiaro che non possono essere utilizzate in situazioni potenzialmente lesive del diritto internazionale. In ogni caso, la Germania non fornisce armi a Israele come fanno gli Stati Uniti.
La Protezione Civile di Gaza stima che circa 10mila cadaveri siano intrappolati sotto le macerie degli edifici distrutti nella Striscia. "Per mesi abbiamo lavorato con attrezzature semplici, che ci sottraggono tempo e fatica", ha detto il portavoce Mahmoud Bassal. Israele avrebbe distrutto l'80% delle capacità della Protezione Civile.
Almeno 15 persone sono state uccise in due attacchi israeliani a Rafah. Funzionari dell'ospedale del Kuwait hanno riferito che i corpi sono stati portati oggi al centro medico. L'addetto stampa dell'ospedale, Saber Abu A'arar, ha detto alla Cnn che "15 palestinesi sono stati uccisi, tra cui quattro bambini e cinque donne" nei due attacchi.
L'amministazione Biden sta fornendo assistenza a Israele nel tentativo di scongiurare un'invasione a Rafah. Secondo quanto riferito dal Washington Post, l'amministrazione sta offendo intelligence per aiutare l'esercito israeliano a identificare l'esatta posizione dei leader di Hamas e dove si trovano. Gli Stati Uniti stanno inoltre offrendo aiuto per fornire migliaia di tende in modo che i palestinesi evacuati da Rafah possano avere un posto abitabile in cui vivere.
Hamas ritiene che gli Stati Uniti siano responsabili dell'invasione di Rafah e della ripresa dei combattimenti. Il gruppo palestinese afferma che i nuovi attacchi di terra israeliani in tutta la Striscia di Gaza, tra cui a Rafah, a Jabalia e a Zeitoun, dimostrano che Israele vuole continuare a "massacrare" i civili. "Riteniamo l'amministrazione americana e il suo presidente Biden pienamente responsabili dell'escalation", ha affermato Hamas in una nota, come riporta Al Jazeera.
Le brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato in un comunicato riportato da Al Jazeera che l'ostaggio israeliano ripreso nel breve video mostrato oggi è morto per le ferite riportate in un attacco aereo messo a segno da Israele piu' di un mese fa nella Striscia di Gaza. Nel filmato di 10 secondi diffuso oggi l'uomo si era identificato come Nadav Popplewell, 51 anni, rapito da Hamas il 7 ottobre scorso con la madre Channa Peri, rilasciata lo scorso novembre.
A Tel Aviv torneranno in piazza le famiglie degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas per chiedere un accordo per il loro rilascio. La protesta si incentrerà sui 38 rapiti dichiarati morti in prigionia a Gaza, visto che la manifestazione si svolgerà alla vigilia del Giorno nazionale dei caduti che si celebra in Israele a partire da domenica sera e che precede la Festa dell'Indipendenza nazionale.
Quattro razzi sono stati lanciati dalla zona di Rafah nella Striscia di Gaza verso il valico di Kerem Shalom in Israele. Lo rende noto l'esercito israeliano aggiungendo che uno dei razzi è stato intercettato dalle forze aeree, mentre gli altri sono caduti in aree aperte e che non ci sono feriti. Poco prima nella zona erano risuonate le sirene d'allarme.
Hamas ha diffuso sul suo canale Telegram il video di un ostaggio israeliano. Si tratta di Nadav Popplewell di 51 anni, rapito nel kibbutz di Nirim il 7 ottobre insieme alla madre, Anna Perry, poi rilasciata. Il video di circa 10 secondi di Popplewell, in cui l'ostaggio dichiara le sue generalità, si interrompe quasi subito ed appare un punto interrogativo. E' il terzo video di ostaggi diffuso da Hamas nel corso dell'ultimo mese.
Sono 34.971 le persone rimaste uccise nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre, stando agli ultimi dati diffusi oggi dal ministero della Sanità dell'enclave palestinese controllata da Hamas. Nella nota del ministero riportata da Al Jazeera si afferma inoltre che sarebbero oltre 10mila i corpi che si troverebbero ancora sotto le macerie. I feriti dall'inizio del conflitto sono 78.641.
L'esercito israeliano ha dichiarato oggi che sono "circa 300mila" le persone che hanno lasciato la zona orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per riparare nell'area umanitaria di Al-Mawasi, come indicato nella richiesta di evacuazione lanciata il 6 maggio. "Finora circa 300mila abitanti hanno raggiunto la zona umanitaria di Al-Mawasi", ha dichiarato l'esercito in un comunicato.
Almeno 47 persone, tra cui bambini, sono rimaste uccise negli attacchi aerei messi a segno la scorsa notte da Israele nel nord e nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando i dati raccolti in tre ospedali della zona.
Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, non si nasconde a Rafah, nel sud della Striscia dove, mei quartieri orientali della città, è in corso l'operazione dell'Idf. Lo hanno detto due fonti israeliane al corrente del dossier al sito di Times of Israel. Le due fonti hanno detto che Israele al momento non sa con certezza dove esattamente sia Sinwar, ma hanno citato l'intelligence secondo cui il leader di Hamas è ancora a Gaza e sarebbe nascosto nei tunnel dell'area di Khan Yunis a circa 7 chilometri da Rafah. Sinwar è il ricercato numero 1 di Israele insieme al comandante delle Brigate Qassam, Mohammed Deif.
"Decine di civili, fra cui un giornalista, sua moglie e suo figlio, sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti" in incursioni aeree israeliane in vari punti della Striscia di Gaza, secondo quanto scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo Wafa, che cita fonti locali, il cronista Bahaa Okasha e i suoi familiari sono morti in casa sua loro nel campo di Jabalia, nel nord. Altre vittime nel centro della citta' di Gaza, dove è stata colpita l'abitazione della famiglia Siam.
La Francia ha chiesto a Israele di cessare "senza indugio" l'operazione militare a Rafah che rischia di creare una "situazione catastrofica" per la popolazione della Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministero degli Esteri in un comunicato diffuso su X.
L'amministrazione Biden critica Israele per l'uso delle armi americane a Gaza ma senza sospenderne l'invio. Secondo il sommario del rapporto consegnato dal Dipartimento di Stato al Congresso, l'uso delle armi americane da parte di Israele ha probabilmente violato la legge internazionale, ma le prove sono non definitive. "La natura del conflitto a Gaza rende difficile raggiungere conclusioni definitive sui singoli incidenti" ma è "ragionevole" ritenere che le armi americane siano state usate dalle forze israeliane in modalità non in linea con la legge internazionale o con le migliori pratiche per limitare i danni ai civili.
Un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri resta "possibile": lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.