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Ultimo aggiornamento: 7 mesi fa

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Gaza, a Rafah attaccato veicolo Onu: un morto | Gli Usa: "A Gaza uccisi più civili che terroristi"

Blinken: "Divario tra le intenzioni di Israele e la protezione dei civili". Tel Aviv: "Avanti con l'operazione per portare gli ostaggi a casa"

di Redazione online
13 Mag 2024 - 18:28

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 220. Un veicolo dell'Onu è stato attaccato nei pressi del valico di Rafah e una persona (membro dello staff del dipartimento di Sicurezza e Protezione) è stata uccisa. La notizia è stata confermata dal segretario generale Antonio Guterres. "A Gaza sono stati uccisi più civili che terroristi e c'è un divario fra le intenzioni di Israele e i risultati in termini di protezione dei civili", ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Hamas: "Dall'inizio dell'offensiva più di 35mila morti". L'esercito israeliano stringe la morsa su Rafah: il portavoce dell'Idf ha spiegato in un video-messaggio che l'avanza procede per "sconfiggere Hamas e riportare a casa tutti gli ostaggi". 


"Non riteniamo che quello che sta accadendo a Gaza sia un genocidio". Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. 


Hamas ha incolpato Israele per gli spari a un veicolo dell'Onu nei pressi del valico di Rafah nel sud della Striscia. Lo riporta Haaretz. "Israele - ha detto la fazione - ha ucciso due cittadini stranieri (un uomo e una donna) che stavano viaggiando su un veicolo con la bandiera delle Nazioni Unite e segni identificativi. Israele e gli Usa hanno la responsabilità di mettere in pericolo i team stranieri a Gaza".


Il segretario generale Onu, Antonio Guterres, "condanna tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite e chiede un'indagine approfondita" sull'attacco al veicolo dell'organizzazione vicino al valico di Rafah. La vittima era un membro dello staff del dipartimento di Sicurezza e Protezione dell'Onu (Dss), e anche il ferito è membro dello stesso dipartimento. "Con il conflitto a Gaza che continua a mietere pesanti perdite - si legge in una nota del portavoce - Guterres ribadisce il suo appello urgente per un cessate il fuoco umanitario immediato e per il rilascio di tutti gli ostaggi".


Le Brigate al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno perso i contatti con i membri che avevano in custodia quattro ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza, tra cui Hersh Golberg-Polin, l'israelo-americano apparso in video diffuso nelle scorse settimane. Lo ha reso noto Hamas in un comunicato riportato da al Jazeera


"Più di 1.000 membri di Hamas" sono ricoverati in ospedali in Turchia per essere curati. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.


Un'indagine preliminare dell'Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un'altra gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell'Onu vicino il valico di Rafah. L'Idf, ha aggiunto Haaretz, sta accertando le circostanze del fatto e non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani. 


"O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme. La guerra a Gaza - ha aggiunto - "è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l'assassinio, la violenza, lo stupro". "Siamo determinati - ha proseguito - a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d'indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni".


Il sistema sanitario a Gaza è "a poche ore dal collasso" per mancanza di carburante. Lo fa sapere il governo di Hamas.


L'emittente araba Al Jazeera afferma che una donna palestinese è morta e altre dieci persone sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa della città di Gaza.


Media arabi affermano che un esponente del gruppo paramilitare Fronte democratico per la liberazione della Palestina (Fdlp) è rimasto ucciso in un bombardamento aereo israeliano sulla città di Gaza. La vittima sarebbe Talal Abu Zarifa, membro dell'ufficio politico dell'organizzazione di ispirazione marxista-leninista.