Israele chiede evacuazioni da altri quartieri nel nord di Gaza
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 222. Hamas: "Respingeremo ogni piano per Gaza che non ci includa". Erdogan attacca Israele: "Se non sarà fermato punterà alla Turchia. Continueremo a stare dalla parte di Hamas che lotta per l'indipendenza del suo territorio e difende l'Anatolia". L'esercito israeliano chiede ai palestinesi di altri quartieri del nord di Gaza di evacuare, mentre prosegue l'operazione contro i fondamentalisti a Jabalya. Gli Stati Uniti ritengono che lo Stato ebraico abbia ammassato abbastanza truppe per lanciare l'attacco a Rafah.
Hezbollah ha rivendicato un attacco con droni su una base militare nel nord di Israele, vicino a Tiberiade.
"Finché Hamas resta a Gaza, nessun altro governerà la Strscia: certamente non l'Autorità nazionale palestinese". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in risposta alle dichiarazioni del ministro della difesa Yoav Gallant. "Non sono disposto a passare da Hamastan a Fatahstan", ha detto riferendosi alla parte politica dominante dell'Anp, Fatah.
Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir e il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi hanno chiesto di destituire il ministro della Difesa Yoav Gallant dopo che ha chiesto al premier Netanyahu di "dichiarare che Israele non governerà la Striscia di Gaza". "Un simile ministro della Difesa deve essere sostituito per raggiungere gli obiettivi della guerra", ha detto Ben Gvir citato da Haaretz. "Dal punto di vista (di Gallant), non c'è differenza se Gaza sarà controllata dai soldati israeliani o dagli assassini di Hamas".
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dato istruzioni al capo dell'Idf di prepararsi a chiudere le trasmissioni di Al Jazeera in Cisgiordania. Lo riferisce la radio militare israeliana.
"Le nostre forze stanno combattendo in tutta la Striscia di Gaza, a Jabalya, Zaitun e Rafah. Lo facciamo evacuando la popolazione civile e adempiendo al nostro impegno nei confronti dei loro bisogni umanitari. I nostri sforzi responsabili stanno dando i loro frutti". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui "finora a Rafah è stato evacuato dalle zone di combattimento quasi mezzo milione di persone. La catastrofe umanitaria di cui hanno parlato non si èmaterializzata, né si materializzerà".
L'esercito israeliano afferma che una raffica di circa 60 razzi e' stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele, mirando principalmente al Monte Meron, in cima al quale si trova una sensibile base di controllo del traffico aereo. Lo riporta il Times of Israel. L'Idf ha spiegato che molti dei razzi sono stati intercettati dalle difese aeree, mentre alcuni hanno causato "lievi danni". Non si registrano feriti.
"Non pensate che Israele si fermerè a Gaza, se questo Stato terrorista non viene fermato, prima o poi metterà gli occhi sull'Anatolia con l'illusione che sia una terra promessa". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il premier israeliano Benjamin Netanyahu è destinato a morire in carcere come Ratko Mladic, condannato all'ergastolo per il genocidio di Srebrenica. "Prima o poi il macellaio di Gaza, Netanyahu e coloro che prendono parte al genocidio di Gaza attenderanno la stessa fine", ha detto Erdogan,
L'Ue chiede a Israele di porre fine "immediatamente" alle operazioni militari in corso a Rafah perché queste stanno ulteriormente peggiorando una situazione umanitaria già molto difficile e porteranno "inevitabilmente" nuove tensioni nei rapporti tra l'Unione e Israele. È quanto scrive in una nota l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.
Almeno 10 sfollati palestinesi sarebbero morti in bombardamenti israeliani su una clinica dell'Unrwa nel quartiere Sabra di Gaza City. Lo riferisce l'emittente al Jazeera. L'Unrwa, si legge inoltre, ha affermato che l'esercito israeliano ha ripetutamente colpito le sue strutture durante la guerra, danneggiandone almeno 171.
L'amministrazione Biden ha comunicato ai parlamentari che invierà a Israele un pacchetto di oltre 1 miliardo di dollari in armi e munizioni. Lo riferiscono due assistenti del Congresso, parlando a condizione di mantenere l'anonimato. Il nuovo pacchetto comprende circa 700 milioni di dollari di munizioni per carri armati, 500 milioni di dollari di veicoli tattici e 60 milioni di dollari di proiettili da mortaio. Si tratterà della prima spedizione di armi a Israele annunciata dall'amministrazione da quando, all'inizio del mese, ha sospeso un altro trasferimento di armi, che consisteva in 3.500 bombe.
L'esercito israeliano ha annunciato che nel raid della notte scorsa nell'area di Tiro in Libano è stato ucciso "Hussain Ibrahim Mekky comandante di campo degli Hezbollah nel Fronte sud". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Mekky "era responsabile della pianificazione ed esecuzione di numerosi attacchi terroristici contro civili israeliani sin dall'inizio della guerra". Mekky, ha aggiunto il portavoce, "in precedenza era stato comandante delle forze Hezbollah della regione costiera".
L'amministrazione Biden ha notificato al Congresso che intende procede con la vendita di armi per un miliardo di dollari a Israele. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la decisione di procedere mette in evidenza la riluttanza dell'amministrazione a ampliare ancora di più il divario con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Il pacchetto dovrebbe includere 700 milioni di dollari di munizioni per carri armati, 500 milioni di dollari di veicoli tattici e 60 milioni di colpi di mortaio. Il pacchetto di armi arriva una settimana dopo la pausa alle spedizioni delle bombe ad alta carica.
Un comandante di Hezbollah è stato ucciso in un attacco di droni a Tiro, attribuito a Israele. Lo riferiscono fonti di sicurezza libanesi, citate dal sito israeliano Ynetnews.