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Gaza, accordo Israele-Egitto per il transito di aiuti al valico di Rafah | Ma Il Cairo smentisce | Interrotte le comunicazioni nella città

Attacco contro una base Hezbollah in Siria: sei morti. Secondo la Banca centrale di Israele, la guerra costerà oltre 63 miliardi di euro. Al Sisi: "Non costringete i palestinesi a lasciare Gaza"

di Redazione online
30 Mag 2024 - 21:21

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 237. Stato ebraico ed Egitto avrebbero concordato di riaprire agli aiuti umanitari il valico di frontiera di Rafah, nel sud di Gaza, per la prima volta da quando l'esercito il controllo del lato della Striscia a inizio maggio. Il Cairo ha però smentito le indiscrezioni israeliane: "Non c'è alcuna intesa". Intanto servizi di comunicazione nella città di confine sono stati interrotti. La Banca centrale israeliana stima che "la guerra costerà oltre 63 miliardi di euro". Intanto l'esercito attacca una base militare di Hezbollah in Siria, uccidendo almeno sei miliziani. E il presidente egiziano Al Sisi esorta la comunità internazionale a garantire che i palestinesi non siano costretti a lasciare Gaza. Il ministro della Difesa Gallant annuncia che ci sono "informazioni concrete sugli ostaggi detenuti a Rafah". Intanto, il ministero della Salute della Striscia accusa: "Colpita un'ambulanza, morti due paramedici". Un palestinese travolge e uccide in auto due israeliani in Cisgiordania. La Mezzaluna Rossa palestinese: due dipendenti sono rimasti uccisi in un attacco di Tel Aviv su Rafah. 

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L'Egitto smentisce che vi sia alcun accordo con Israele sulla riapertura del valico di Rafah. Lo ha detto una fonte di alto livello, smentendo le notizie riportate dai media israeliani. "Non è vero che c'è un accordo tra Egitto e Israele per riaprire il valico di Rafah. Il Cairo mantiene la sua posizione: senza il ritiro totale di Israele dal valico, non sarà possibile riaprirlo agli aiuti umanitari".


Israele ed Egitto hanno concordato di riaprire agli aiuti umanitari il valico di frontiera di Rafah, nel sud di Gaza, per la prima volta da quando lo Stato ebraico ha preso il controllo del lato della Striscia a inizio maggio. Lo riporta il Times of Israel. L'accordo è stato raggiunto dopo la pressione statunitense su entrambe le parti in conflitto.


La società palestinese per le telecomunicazioni ha riferito che "i servizi di comunicazione sono stati interrotti nella città di Rafah, a causa dei bombardamenti israeliani in corso".


La Jihad islamica ha diffuso un secondo video sui social dell'ostaggio israeliano Sasha Trufanov (27 anni) a due giorni di distanza dal primo. Lo hanno riferito i media. Trufanov è stato rapito il 7 ottobre scorso nel kibbutz di Nir Oz insieme a sua madre Lena, sua nonna Irena e alla fidanzata Sapir Cohen, poi rilasciate. In Israele il video - che è definito di propaganda - non è possibile vederlo al momento. 


Il partito Unitù Nazionale di Benny Gantz ha presentato un disegno di legge per chiedere di sciogliere la Knesset e indire elezioni anticipate. Lo riporta Haaretz. All'inizio del mese Gantz aveva annunciato l'intenzione di lasciare la coalizione di governo guidata dal premier Benjamin Netanyahu in assenza di un piano per il dopoguerra nella Striscia di Gaza.
 


La guerra contro Hamas costerà a Israele 253 miliardi di shekel, una cifra pari a 63 miliardi di euro, in spese per la difesa, spese per bisogni civili e perdite di entrate fiscali negli anni dal 2023 al 2025. Lo stima il governatore della Banca centrale israeliana Amir Yaron. Lo riporta il Times of Israel. Yaron ha avvertito che i costi per la sicurezza e la guerra civile sono "significativi" e rappresentano un onere di bilancio. "Un'economia prospera richiede sicurezza e la sicurezza richiede un'economia prospera - ha affermato -. Pertanto, la guerra non dovrebbe portare con sè un assegno in bianco per le spese permanenti per la difesa, ed è necessario trovare equilibri adeguati". 


"Certo che siamo preoccupati" per la situazione a Rafah e "abbiamo chiesto da tempo un immediato cessate il fuoco per permettere di aiutare la popolazione civile e liberare gli ostaggi in mano ad Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Stiamo lavorando perché gli aiuti umanitari arrivino il prima possibile e stiamo anche siamo pronti a votare a favore del documento dell'Oms sulla situazione sanitaria a Gaza. Siamo al lavoro per inviare i materiali di Food for Gaza, per cui abbiamo l'autorizzazione di Israele e Anp. Siamo fortemente impegnati per questo", ha aggiunto.
 


Un attacco di droni israeliani ha ucciso sette persone nel nord di Gaza. Il raid ha colpito un centro dove si rifugiavano gli sfollati, secondo quanto riferito da Al Jazeera. 
 


Ci sono "informazioni concrete riguardo agli ostaggi detenuti a Rafah". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant in una conversazione telefonica con il suo omologo Usa Lloyd Austin al quale ha ribadito "l'importanza di continuare a operare nell'area" della città più a sud della Striscia. Gallant, secondo il suo ufficio, ha poi aggiornato Austin "sugli sviluppi della guerra ad Hamas" nella cona e sui "venti tunnel scoperti dall'esercito sul posto". 


Le sirene di allarme risuonano di nuovo nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare di Tel Aviv. 


Cecchini israeliani hanno ucciso almeno tre civili nel quartiere Tal Al-Hawa di Gaza City, riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. I civili sono stati uccisi in strada vicino alla facoltà di Scienze applicate, ha detto Wafa. 


"Noi vogliamo riconoscere lo Stato palestinese, ci stiamo battendo per questo" ma "deve essere uno Stato che riconosca Israele e garantisca sicurezza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato ad Agorà su Rai3. "Mai più Olocausto, mai più 7 ottobre ma garantire al popolo palestinese di avere un proprio Stato", ha concluso. 


La Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che due dei suoi dipendenti sono stati uccisi mercoledì notte in un attacco israeliano nella parte occidentale di Rafah. I paramedici Haitham Tubasi e Suhail Hassouna si trovavano in un'ambulanza che portava i contrassegni dell'organizzazione e sono stati attaccati dall'Idf. Il ministero della Sanità di Gaza, guidato da Hamas, ha detto che i due erano in viaggio per recuperare corpi e feriti dalla zona. Dall'inizio della guerra, 19 lavoratori palestinesi della Mezzaluna Rossa sono rimasti uccisi. 


La World Centrale Kitchen (Wck) ha annunciato di aver sospeso le sue attività a Rafah, nel sud della Striscia, a causa "delle operazioni israeliane in città dove innumerevoli famiglie sono costrette a fuggire ancora una volta". "Gli attacchi in corso - ha detto su X l'Ong, di cui sette operatori umanitari sono stati uccisi dal fuoco dell'Idf lo scorso aprile a Gaza a seguito di un'errata identificazione - ci hanno costretto a sospendere il lavoro nella nostra cucina principale a Rafah e a trasferire molte delle nostre cucine comunitarie più a nord".


Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha esortato la comunità internazionale a garantire che i palestinesi della Striscia di Gaza non siano costretti a lasciare i loro territori. "Chiedo alla comunità internazionale di fornire immediata assistenza umanitaria a lungo termine alla Striscia di Gaza e di porre fine all'assedio israeliano", ha detto al Forum di cooperazione Cina-Stati arabi in corso a Pechino.


L'aeronautica israeliana ha lanciato un attacco missilistico contro una base militare della milizia sciita Hezbollah nella provincia siriana di Homs, uccidendo almeno sei combattenti. Lo riferisce la televisione Al Hadath con sede a Dubai. Gli aerei hanno lanciato missili contro l'insediamento di al-Furuklus, situato a circa 240 km dalla capitale Damasco.


Sono morti i due israeliani che erano rimasti gravemente feriti dopo essere stati investiti da un'auto nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Lo ha detto l'esercito israeliano.