Noa abbraccia il padre. I quattro rilasciati incontrano Netanyahu, che afferma: "Non ci fermeremo finché non avremo completato la missione". Hamas: "Nell'operazione uccisi 200 palestinesi". Secondo la Cnn sono "solo" 100
di Redazione online© Tgcom24
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 246. Forze speciali dell'esercito israeliano hanno recuperato ancora in vita quattro ostaggi israeliani nelle mani di Hamas a Gaza: si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. I quattro sono in buone condizioni di salute. Si trovavano in due luoghi diversi a Nuseirat. Noa è diventata la ragazza simbolo del sequestro del 7 ottobre per un video del suo rapimento che aveva fatto il giro del mondo: in quelle immagini si vedeva la donna caricata a forza su una motocicletta dai miliziani di Hamas mentre urlava, piangeva e gridava "non uccidetemi" prima di essere portata via. Secondo la Cnn, nell'operazione, in cui è morto un ufficiale israeliano, sono rimasti uccisi quasi 100 palestinesi. Hamas, invece, parla di almeno 210 morti. Netanyahu: "Non ci fermeremo finché non avremo completato la missione e riportato a casa tutti i rapiti". E chiede a Gantz di non lasciare il governo. Borrell: "A Gaza il bagno di sangue deve finire". Media: "Abu Mazen vuole una riunione del Consiglio Onu sul sanguinoso massacro compiuto dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Nuseirat". Intanto, l'Onu inserisce Israele nella "lista nera" per aver commesso gravi violazioni contro i bambini.
Benyamin Netanyahu ha chiesto a Benny Gantz di non lasciare il governo di emergenza nazionale israeliano. "Non rinunciamo all'unità, anche oggi dobbiamo continuare a mostrare responsabilità", l'appello del premier su X. Il leader centrista stasera avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa per annunciare le sue dimissioni, in dissenso con la linea del premier sulla guerra e sul futuro politico della Striscia. Gantz, dopo il blitz dell'esercito che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi, ha poi cancellato l'appuntamento.
"Le notizie provenienti da Gaza di un altro massacro di civili sono terribili. Lo condanniamo con la massima fermezza. Il bagno di sangue deve finire immediatamente. Il piano in tre fasi Usa è la strada da seguire per un cessate il fuoco duraturo e per porre fine alle uccisioni". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.
"Il nostro popolo non si arrenderà e la resistenza continuerà per difendere i nostri diritti di fronte a questo nemico criminale". Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh nel giorno dell'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, che ha portato al salvataggio di quattro ostaggi. Secondo la fazione palestinese 210 persone sono morte nel campo di Nuseirat.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha chiesto una sessione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per discutere le ripercussioni del "sanguinoso massacro compiuto dalle forze di occupazione israeliane nel campo di Nuseirat". Lo ha riferito l'agenzia Wafa.
L'ufficiale morto nel salvataggio dei 4 ostaggi israeliani a Nuseirat era alla guida delle forze che hanno condotto l'operazione. Lo ha fatto sapere l'esercito sottolineando che "Zamora è un eroe di Israele che ha amato e protetto il suo Paese". "L'esercito - ha detto il portavoce militare - saluta la sua memoria".
Nell'operazione militare che ha portato alla liberazione degli ostaggi israeliani i palestinesi rimasti uccisi sarebbero almeno 210, secondo quanto afferma Hamas, che parla anche di 400 feriti nella zona del campo profughi di Nuseirat.
"Non ci fermeremo finché non avremo completato la missione e riportato a casa tutti i nostri rapiti". Lo ha detto Benyamin Netanyahu ringraziando il ministro della Difesa Yaov Gallant, il capo di stato maggiore Herzi Halevi, quello dello Shin Bet Ronen Bar e tutta la squadra che ha partecipato alla liberazione. "Ancora una volta, avete dimostrato che Israele non si arrende al terrorismo e agisce - ha sottolineato - con creatività e coraggio senza limiti, per riportare a casa i nostri rapiti".
Un ufficiale dell'unità Antiterrorismo d'elite Yamam ferito nell'operazione di salvataggio dei quattro ostaggi a Gaza è morto per le ferite riportate. Lo riferisce la polizia, secondo quanto riporta Times of Israel. L'ufficiale capo, Sanon Zamora, è stato portato in condizioni critiche in un ospedale in Israele, dove poco dopo è stata accertata la sua morte.
Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant hanno approvato l'operazione per salvare quattro ostaggi giovedì sera, quando una riunione del gabinetto di guerra e del gabinetto di sicurezza è stata annullata. Lo riporta Ynet. Secondo le informazioni, gli incontri sono stati annullati per consentire a Netanyahu e Gallant di preparare l'operazione. Inoltre, Netanyahu avrebbe ossrvato la missione dall'interno di una sala di guerra del servizio di sicurezza dello Shin Bet.
"Sono molto emozionato, non parlo ebraico da così tanto tempo". Queste le prime paroel che Noa Argamani ha pronunciato nella conversazione con il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo la sua liberazione da Gaza. "Neppure per un minuto - ha risposto Netanyahu - abbiamo smesso di pensare a te e non ci siamo mai arresi. Non so se ci hai creduto, ma noi non ci siamo arresi".
Il ministro del gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha cancellato la conferenza stampa di questa sera sulla scadenza dell'ultimatum dato al premier Benyamin Netanyahu sul cambio di politica nella guerra a Gaza, pena l'uscita dal governo. L'annuncio è arrivato subito dopo la notizia che l'idf ha liberato 4 ostaggi israeliani a Gaza.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog hanno parlato con Noa Argamani, la ragazza ostaggio che, insieme ad altri tre sequestrati, è stata liberata a Gaza. Noa è in buone condizioni ed è sottoposta a controlli in un ospedale del centro di Israele.
"L'eroica operazione dell'Idf che ha liberato e riportato a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan è un trionfo miracoloso. Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura". Lo dichiara il Forum delle famiglie degli ostaggi. "Continuiamo a chiedere alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas affinché accetti l'accordo proposto e rilasci gli altri 120 ostaggi tenuti prigionieri. Ogni girono è un giorno di troppo".
Lo Shin Bet e l'Idf hanno confermato il recupero dei 4 ostaggi vivi nel centro della Striscia di Gaza. "Gli ostaggi - hanno detto in una nota congiunta - sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell'esercito da due luoghi diversi, durante l'operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutte le forze per salvare i rapiti".
Le forze speciali dell'esercito israeliano hanno recuperato ancora in vita quattro ostaggi israeliani nelle mani di Hamas a Gaza. Si tratta di Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov. Lo ha riferito la tv Kan. I quattro erano in due luoghi diversi a Nuseirat.
La liberazione dei quattro ostaggi è avvenuta "in un'audace operazione" nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo quanto ha annunciato l'esercito israeliano. Gli ostaggi salvati erano stati tutti rapiti dai terroristi del movimento integralista islamico palestinese il 7 ottobre, al festival musicale Supernova, vicino alla comunità meridionale di Re'im. Le forze speciali israeliane hanno contemporaneamente fatto irruzione in due siti di Hamas nella zona centrale di Gaza, a Nuseirat. In un luogo è stato tratto in salvo Argamani, mentre Meir Jan, Kozlov e Ziv si trovavano nel secondo sito "bonificato". Gli ostaggi salvati sono tutti in buone condizioni, secondo le prime valutazioni mediche. Sono stati portati all'ospedale di Tel Hashmer per ulteriori esami.
Le sirene di allarme per i razzi da Gaza stanno risuonando nel kibbutz Kissufim, uno dei più colpiti nell'attacco del 7 ottobre. Lo ha detto il portavoce militare. L'allarme è scattato quasi in contemporanea con l'operazione dell'Idf in corso nel campo profughi di Nuseirat e a Dei Al-Balah nel centro della Striscia.
Le forze di difesa di Israele stanno attaccando la zona di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. E' quanto si apprende dal canale Telegram dell'Idf, che afferma di aver "preso di mira strutture terroristiche". Il media palestinese "Qudr News Network" riferisce di decine di morti nel campo profughi della città.
Un attacco aereo israeliano contro una casa nel quartiere Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro persone e ne ha ferite altre 14. Lo riferisce - come riporta Al Jazeera - l'agenzia di stampa Wafa, secondo cui la maggior parte dei feriti sono donne e bambini.
Le forze americane hanno distrutto quattro droni e due missili balistici antinave nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Lo ha annunciato il Comando centrale Usa in un post su X precisando di aver anche distrutto una motovedetta dei ribelli sostenuti dall'Iran. Gli Houthi hanno lanciato quattro missili balistici antinave sul Mar Rosso nelle ultime 24 ore, ma "non sono stati segnalati feriti o danni da parte di navi statunitensi, della coalizione o commerciali", ha aggiunto il comando militare.