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Netanyahu: "Non lasceremo Gaza senza gli ostaggi" | Wall Street Journal: "50 ostaggi israeliani ancora vivi, 66 morti"

Israele: "Ucciso un comandante del massacro del 7 ottobre". Tel Aviv approva i piani per un'offensiva in Libano: "Con una guerra totale Hezbollah sarà distrutto"

di Redazione online
20 Giu 2024 - 21:58

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 258. La rivelazione del Wall Street Journal: "Solo 50 ostaggi ancora in vita, 66 sarebbero morti". Netanyahu avvisa: "Non lasceremo Gaza senza gli ostaggi". L'esercito israeliano annuncia che "uno dei comandanti della squadra d'elite Nukhba di Hamas che ha attaccato Israele il 7 ottobre è stato ucciso in un raid aereo a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Cresce il timore di uno scontro totale imminente tra Israele e gli Hezbollah libanesi. L'esercito israeliano ha fatto sapere che i piani operativi per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e validati", accelerando "la prontezza delle forze sul terreno". L'annuncio arriva nel mezzo dei ripetuti attacchi di Hezbollah e dei gruppi palestinesi alleati in Libano nel nord di Israele, che fanno crescere il timore di un conflitto più ampio. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah avverte: "Nessun luogo di Israele sarà risparmiato in caso di guerra totale".

Bombe su Rafah e sfollati in fuga nel sud della Striscia

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© Afp
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La popolazione di Gaza soffre anche per l'ondata di caldo estremo, a causa dell'accesso insufficiente a cibo, acqua e cure. Lo ha detto un portavoce dell'Onu che ha spiegato come negli insediamenti di Deir al Balah, Khan Younis e Al Mawasi, l'accesso all'acqua sia basso e si registri anche una "proliferazione di insetti, roditori e serpenti e una quasi totale mancanza nelle strutture di strumenti e accessori per l'igiene".



"Sono pronto a subire attacchi personali a condizione che Israele riceva dagli Usa le munizioni di cui ha bisogno nella guerra per la sua esistenza". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu in risposta alle affermazioni di John Kirby, portavoce del consiglio di sicurezza nazionale americano, che aveva definito "deludente e irritante" l'ultimo video del premier sulla questione delle armi. 


"Non lasceremo Gaza finché non ritorneranno tutti gli ostaggi e non andremo via finché non avremo eliminato le capacità militari e governative di Hamas". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu che in giornata ha incontrato le famiglie degli ostaggi uccisi nell'encalve palestinese. "Non abbiamo alcuna possibilità di arrenderci, non abbiamo alcuna possibilità di rinunciare alla vittoria. Questa - ha spiegato - è la mia posizione. Chi si oppone, si opponga apertamente. Ci impegniamo - ha concluso - a riportare indietro tutti i 120 rapiti, sia i vivi sii i morti, Anche se a tappe non rinunceremo a nessuno".


"Deludente, offensivo, irritante e falso visto che nessuno altro paese sta facendo più di noi". Lo afferma il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby a chi gli chiedeva del video dei giorni scorsi in cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu criticava gli Stati Uniti per aver trattenuto le armi dirette a Israele. 


Una raffica di circa 25 razzi è stata lanciata da Hezbollah dal Libano verso il nord di Israele. Lo affermano le Forze di difesa israeliane. Non ci sono stati feriti nell'attacco.
 


Sono ingenti i danni provocati dalla vandalizzazione di Israele dalla parte palestinese del valico di Rafah, tali che "ci vorrebbe almeno un mese per ripararli". Lo ha detto una fonte della sicurezza egiziana, precisando che la soluzione allo studio è quella di costruire un passaggio alternativo tra il Paese e la Striscia di Gaza. "L'aggressione israeliana dei giorni scorsi ha scavato buche profonde davanti al cancello dal lato palestinese, ha divelto le strade con i bulldozer. E ha dato fuoco alle sale di arrivo del terminal e ha distrutto ciò che contenevano. Israele ha anche demolito gran parte del passaggio, impedendo ai camion degli aiuti di attraversarlo e alle ambulanze e alle persone di uscire da Gaza". Secondo la fonte, l'obiettivo sarebbe costringere la parte palestinese e quella egiziana a utilizzare il terminal commerciale di Kerem Shalom, già sotto il controllo israeliano, come alternativa permanente al valico di Rafah. Ipotesi che non sarebbe sufficiente alle necessità della popolazione palestinese e, inoltre, non sarebbe conforme agli accordi del 2005. In alternativa si pensa di costruire un altro passaggio tra l'Egitto e Gaza per trasportare aiuti, persone e feriti, sempre nel caso di un ritiro israeliano dalla Rafah palestinese. La sua realizzazione, secondo la fonte, richiederà circa dieci giorni.



"Cipro è uno Stato membro dell'Ue, ogni minaccia a Cipro è una minaccia a tutta l'Unione Europea". Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea, commentando le dichiarazioni di Hezbollah sul possibile coinvolgimento di Cipro nell'allargamento del conflitto nel Medio Oriente. "Seguiamo da vicino le tensioni fra Libano e Israele e diamo il benvenuto agli sforzi di Usa e Francia per calmare la situazione: è necessaria la de-escalation e l'Ue è in contatto con i rappresentanti del Libano e altri partner nella regione", ha aggiunto.


L'inviato speciale americano Amos Hochstein ha avvertito i funzionari libanesi che se Hezbollah non mette fine agli attacchi quotidiani contro il nord di Israele, potrebbe ritrovarsi come obiettivo di un'operazione israeliana limitata, appoggiata dagli Usa. Lo ha riferito l'emittente pubblica Kan. Secondo la tv, Hochstein ha detto ai funzionari che è necessaria una soluzione diplomatica per respingere il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran dal confine, altrimenti Israele lancerà un attacco limitato con l'appoggio degli Stati Uniti. Hochstein è nella regione nel tentativo di evitare un'escalation. 


Uno dei comandanti della squadra d'elite Nukhba di Hamas che ha attaccato Israele il 7 ottobre è stato ucciso in un raid aereo a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano, come riportano i media nazionali. Secondo l'Idf, Ahmed Hassan Salameh A-Swarkeh ha comando i terroristi che fecero irruzione nelle città israeliane il 7 ottobre e in seguito è stato dietro gli attacchi dei cecchini contro le forze israeliane a Beit Hanoun. "Prima dell'attacco sono state prese misure per evitare danni ai civili. Nessun civile è stato ferito", ha affermato l'essercito in un comunicato. 


Uno dei comandanti della squadra d'elite Nukhba di Hamas che ha attaccato Israele il 7 ottobre è stato ucciso in un raid aereo a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano (Idf), come riportano i media nazionali.


Gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre ancora in vita a Gaza potrebbero essere solo 50, un numero inferiore rispetto a ciò che sembra ritenere Israele. Lo hanno riferito al Wall Street Journal mediatori dei negoziati e un funzionario americano. Questa stima, che si basa in parte anche su dati dell'intelligence israeliana, è che 66 persone prigioniere nella Striscia potrebbero essere morte, ossia 25 in più di quanto Israele ha valutato pubblicamente. 


Continuano le manifestazioni in Israele guidate dai familiari degli ostaggi per fare pressioni sul governo affinché raggiunga un accordo per il rilascio delle persone sequestrate da Hamas. I partecipanti hanno bloccato l'autostrada Ayalon a Tel Aviv, nel quinto giorno della "Settimana dei disordini". Lo riportano i media israeliani. Tra le persone che stanno bloccando il traffico ci sono, tra gli altri, Yifat Calderon, il cui cugino Ofer Calderon è tenuto in ostaggio, e Shay Moses, nipote di Gadi Moses. 


Oltre il 70% delle infrastrutture della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è stato distrutto a causa delle operazioni militari israeliane. Lo ha dichiarato il sindaco della città. "L'esercito di occupazione israeliano ha distrutto più del 70% delle strutture e delle infrastrutture della città", ha dichiarato Ahmed Al sufi al canale televisivo palestinese Al Aqsa. Il sindaco ha inoltre affermato che l'esercito israeliano sta distruggendo sistematicamente i quartieri residenziali e i campi profughi della città e dei suoi sobborghi, come ha riportato il quotidiano Al Quds. 


Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha affermato che una guerra che coinvolgesse il Libano avrebbe implicazioni regionali e che il gruppo armato sciita libanese attaccherebbe qualsiasi altro Paese della regione che abbia assistito Israele nello sforzo bellico, citando Cipro, che ha ospitato le forze israeliane per esercitazioni. Il presidente cipriota Nikos Christodoulides ha affermato da parte sua che Nicosia "non è in alcun modo coinvolta" in alcuna operazione militare nella regione. Cipro è "parte della soluzione, non del problema", ha detto Christodoulides ricordando il corridoio marittimo Cipro-Gaza utilizzato per fornire aiuti all'enclave palestinese.


Nove palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha colpito un gruppo di cittadini e commercianti nel sud della Striscia di Gaza mentre aspettavano convogli di camion umanitari che trasportavano merci attraverso il valico di Kerem Shalom. Lo riferiscono fonti mediche, come riporta Haaretz.