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Duro attacco dell'Aja ad Israele: l'ira di Netanyahu | Blinken: Gaza, negoziati vicini alla linea di arrivo

Drone Houthi esplode nel centro di Tel Aviv: un morto e diversi feriti

di Redazione online
19 Lug 2024 - 23:13

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 287. Secondo il segretario di Stato americano Antony Blinke, i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono vicini alla "linea di arrivo". Intanto un drone lanciato dagli Houthi ha colpito il centro di Tel Aviv uccidendo un uomo e ferendo altre persone a pochi metri dall'ambasciata americana, le sirene di allarme non sono scattate. Il sindaco della città, Ron Huldai, ha dichiarato lo stato di massima allerta. Israele sta valutando l'ipotesi di cedere il controllo del valico di Rafah a Ue e palestinesi. 

Israele, drone esplode nel centro di Tel Aviv

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Dopo il parere della Corte dell'Onu dell'Aja che ha definito "illegale l'occupazione" di Israele della Cisgiordania Hamas passa all'attacco. Con un messaggio su Telegram la fazione islamica ha chiesto alla Comunità internazionale una "azione immediata per mettere fine all'occupazione e tradurre le decisioni del tribunale in passi seri sul campo". 


I negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono vicini alla "linea di arrivo": lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken parlando all'Aspen Security Forum. "Siamo all'interno della linea delle ultime 10 yard ma spesso sono le più difficili", ha spiegato.


"Una vittoria della giustizia". Così la presidenza di Abu Mazen ha definito il parere della Corte dell'Onu dell'Aja, sottolineando che esso afferma che "l'occupazione israeliana è illegale e che Israele deve porre fine alla sua occupazione e alla sua presenza in Cisgiordania, cessare immediatamente qualsiasi attività di insediamento ed evacuare i Territori". La presidenza dell'Autorita' nazionale palestinese ha poi chiesto alla Comunità internazionale di obbligare Israele, potenza occupante, a porre fine completamente e immediatamente alla sua occupazione e al suo progetto coloniale, senza restrizioni o condizioni".


"E' l'ennesima testimonianza di un'ingerenza esterna che non solo è controproducente per la sicurezza e la stabilità regionale e trascura il massacro del 7 ottobre e il terrorismo in Giudea e Samaria, ma serve come un altro esempio di 'giudizializzazione' di un conflitto politico". Lo ha detto Benny Gantz leader del partito centrista "Unita' nazionale", all'opposizione del governo di Benyamin Netanyahu, sul parere della Corte Onu dell'Aja. "Continueremo a difenderci da chi cerca la nostra distruzione e di proteggere l'unico e solo Stato ebraico".


"Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu sul parere della Corte Onu dell'Aja secondo cui "l'occupazione israeliana in Cisgiordania è illegale". "Nessuna falsa decisione dell'Aja - ha aggiunto - distorcerà questa verità storica, così come non si può contestare la legalità dell'insediamento israeliano in tutti i territori della nostra patria".


"Lo Stato di Israele ha l'obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei Territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile, di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati". Lo sostiene la Corte internazionale di Giustizia dell'Onu, nel suo "parere consultivo" alle richieste dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in merito alla presenza israeliana nei Territori palestinesi.


L'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele è "illegale". Lo afferma la Corte internazionale di giustizia dell'Onu.


"L'Iran sta finanziando, armando e dirigendo i suoi agenti terroristici nei loro attacchi contro Israele e il resto del mondo". Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari dopo l'attacco a Tel Aviv del drone degli Houthi. "Non permetteremo all'Iran e ai suoi agenti di terrorizzare - ha sottolineato - i nostri civili e continueremo a fare tutto il possibile per proteggere il popolo e i confini di Israele".



La Commissione Ue e l'Autorità Nazionale Palestinese hanno firmato una lettera d'intenti su un sostegno finanziario di emergenza a breve termine per 400 milioni di euro in sovvenzioni e prestiti, che sarà erogato in tre rate tra luglio e settembre, e sui principi per un programma di ripresa e resilienza per affrontare la critica situazione di bilancio dell'Anp e dell'economia palestinese. L'esecutivo Ue presenterà una proposta legislativa al riguardo a inizio di settembre, perché i pagamenti possano iniziare prima di fine anno con l'obiettivo di consentire all'Anp di raggiungere l'equilibrio di bilancio entro il 2026.


Il Regno Unito ricomincerà a finanziare l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Il nuovo ministro degli Esteri, David Lammy, ha dichiarato di aver ricevuto dall'Unrwa rassicurazioni sull'adozione di misure "garantire il rispetto dei più elevati standard di neutralita'". "Posso confermare alla Camera che stiamo annullando la sospensione dei finanziamenti all'Unrwa, la Gran Bretagna fornirà 21 milioni di sterline di fondi" all'agenzia, ha affermato. Lo riporta il Guardian.


"L'apparato di difesa sta lavorando per rafforzare immediatamente tutti i sistemi di difesa e regolerà i conti con chiunque danneggi lo Stato di Israele o diriga il terrore contro di esso". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, dopo l'attacco con droni su Tel Aviv, rivendicato dagli Houthi, che ha provocato la morte di almeno una persona.


Gli Houthi dello Yemen rivendicano la responsabilità dell'attacco con droni su Tel Aviv. La notizia era stata anticipata da fonti dell'emittente saudita Al Arabiya.


L'aviazione israeliana, nonostante avesse identificato il drone su Tel Aviv, non lo ha abbattuto "a causa di un errore umano". Lo ha fatto sapere il portavoce militare che ha definito il fatto "un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l'Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità, in quanto difensore dei cieli del Paese". "Il drone - ha proseguito - ha colpito direttamente un appartamento dopo essere entrato in città dal mare. L'origine del drone è ancora sotto indagine".


"Non ci sono stati danni al palazzo sede dell'ambasciata e non abbiamo notizie di feriti tra il nostro personale". Lo ha dichiarato - interpellato da Ynet - un funzionario del Dipartimento americano sull'attacco con droni degli Houthi a Tel Aviv. L'ambasciata Usa - che è una filiale di quella ufficiale a Gerusalemme - si trova non distante dal luogo dell'esplosione che ha causato un morto e diversi feriti.


Un report dell'emittente saudita Al Arabiya cita fonti che affermano che il gruppo Houthi, sostenuto dall'Iran, ha lanciato un missile balistico e quattro droni contro Israele durante la notte. Il missile e tre dei droni sarebbero stati abbattuti dalle forze statunitensi di stanza nella regione, mentre il quarto drone è riuscito a raggiungere Tel Aviv, dove è esploso in aria, causando la morte di una persona e il ferimento di altre.


Il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, ha dichiarato che la città è in stato di massima allerta dopo l'attacco con drone in cui è stata uccisa una persona. "La guerra è ancora dura e dolorosa. Le forze dell'ordine sono arrivate rapidamente sul posto e siamo preparati a eventuali sviluppi. Invito il pubblico a obbedire alle istruzioni".


Un drone ha colpito il centro di Tel Aviv uccidendo un uomo e ferendo altre persone a pochi metri dall'ambasciata americana, le sirene di allarme non sono scattate. Le forze di difesa israeliane confermano che un 'bersaglio aereo' è esploso a Tel Aviv. Il portavoce militare dei militanti Houthi dello Yemen ha dichiarato su X che il gruppo rivelerà i dettagli di un'operazione militare che ha preso di mira Tel Aviv.


Un attacco israeliano a un edificio dell'Unrwa nel quartiere Zeitou a Gaza ha provocato due morti e otto feriti. Lo riportano i media israeliani citando l'Idf, secondo cui la struttura era utilizzata come base di comando del gruppo terroristico Hamas.

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