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Raid nello Yemen, Israele: "Abbiamo colpito obiettivi militari" | Houthi: "Risponderemo attaccando civili a Tel Aviv"

Salva di 45 razzi contro Tel Aviv dal Libano: Hezbollah rivendica. Netanyahu: combattere l'Iran e le sue metastasi, arriveremo ovunque

di Redazione online
20 Lug 2024 - 22:26
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 288. Raid su Hodeida, Tel Aviv: "Abbiamo colpito obiettivi militari Houthi". La replica del gruppo di ribelli yemenita: "Ci sono morti e feriti, risponderemo". Minacce contro obiettivi civili a Tel Aviv. La capitale israeliana attaccata anche dal Libano con Hezbollah che rivendica. Al Jazeera: "Attacco di Israele sul campo profughi di Nuseirat, decine di vittime". Scontro Corte internazionale di Giustizia dell'Onu-Netanyahu: "Lo Stato di Israele ha l'obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei territori palestinesi occupati il più rapidamente possibile, di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati". La replica di Netanyahu: "Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra". Secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono vicini alla "linea di arrivo". 

Israele lancia l'operazione "Long arm" contro gli Houthi

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"L'Italia ha un KC767 in volo in quella zona ma non per compiti di rifornimento in volo, ma per trasporto in combinazione con un C130 per la normale attività a Gibuti e Mogadiscio. Attività esclusivamente italiane". Replica così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ad un post che indicava su una mappa la presenza di un aereo di rifornimento italiano vicino Hodeidah, il porto colpito da Israele nella sua operazione contro gli Houthi.


Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che Israele ha attaccato in Yemen impianti elettrici e petroliferi, che sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza". Lo riporta il sito dell'israeliano Haaretz. "Non ci fermeremo" - aggiunge la fonte -. Ciò include "obiettivi civili e strutture nemiche. Dichiariamo che l'area di Tel Aviv non sarà sicura", conclude.


I raid israeliani nello Yemen annunciano una "pericolosa nuova fase", secondo Hezbollah.


"Long arm": questo il nome che l'Idf ha dato all'operazione sul porto di Hodeidah in Yemen, contro gli Houthi. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari spiegando che "il messaggio è che Israele sa agire a distanza". "Si è trattato - ha aggiunto - di un attacco complesso che ha richiesto pianificazione e preparazione". "Siamo preparati in tutti i settori. La protezione - ha concluso riferendosi ad una eventuale risposta degli Houthi - non è ermetica e bisogna agire secondo le istruzioni".


"Non abbiamo intenzione di attaccare il popolo yemenita. I nostri piloti hanno attaccato il porto di Hodeidah, rotta di rifornimento per il trasferimento di armi iraniane". Lo ha affermato il portavoce dell'Idf, tenente colonnello Daniel Hagari. "Gli Houthi, diretti dall'Iran, hanno attaccato decine di navi, il loro terrorismo è controllato dall'Iran e danneggia il Canale di Suez e il commercio mondiale", ha aggiunto.


"Il porto che abbiamo attaccato è stato utilizzato per scopi militari, come punto di ingresso per armi mortali fornite agli Houthi dall'Iran. Hanno usato queste armi per attaccare Israele, i paesi della regione e un'importante rotta marittima internazionale nel mondo. L'azione rende chiaro ai nostri nemici che non c'è posto dove non possa arrivare la lunga mano dello Stato di Israele". Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, commentando l'attacco avvenuto oggi sullo Yemen. "L'attacco è arrivato in risposta diretta a quello in cui sono stati uccisi un cittadino israeliano e altri civili sono rimasti feriti, e successivamente all'aggressione degli Houthi contro Israele dall'inizio della guerra", ha aggiunto.


"Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro - dovrebbe opporsi all'asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l'Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Questa operazione - ha aggiunto - ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele". "Israele si aspetta - ha continuato il premier - che la comunità internazionale aumenti i suoi sforzi contro l'Iran e le sue metastasi, per frenare l'aggressione iraniana e per proteggere la libertà di navigazione internazionale". Netanyahu ha poi spiegato che il porto attaccato da Israele "non è un porto innocente. Era utilizzato per scopi militari, era utilizzato come punto di ingresso per le armi mortali fornite agli Houthi dall'Iran. Hanno usato quest'arma per attaccare Israele, per attaccare i paesi della regione, per attaccare una rotta marittima internazionale, una delle rotte marittime più importanti del mondo". "Negli ultimi otto mesi gli Houthi - ha ricordato il premier - hanno lanciato centinaia di missili balistici, missili da crociera e droni contro Israele. Tutto questo è stato intercettato con successo dai sistemi di difesa israeliani, con l'aiuto dei nostri amici Usa e anche con l'aiuto di altri paesi. Voglio ringraziarli". "Come Hamas e Hezbollah, gli Houthi - ha denunciato - sono parte integrante dell'asse del male iraniano. Questo asse non funziona solo contro Israele, ma minaccia la pace del mondo intero". "Infine, ho un messaggio per i nemici di Israele: ci tuteleremo in ogni modo, su ogni fronte. Chiunque ci faccia del male pagherà un  prezzo molto alto per la sua aggressività".


Un funzionario dei ribelli Houthi dello Yemen ha avvertito che Israele "pagherà" per i suoi attacchi di oggi sulla città portuale di Hodeida controllata dai ribelli sostenuti dall'Iran. "L'entità sionista pagherà il prezzo per aver preso di mira le strutture civili e noi risponderemo all'escalation con un'escalation", ha detto Mohammed Al-Bukhaiti, membro del politburo Houthi, sul suo account X.


Il raid israeliano ha colpito il porto di Hodeida che era "usato dagli Houthi per ricevere le armi trasferite dall'Iran". Lo ha detto l'Idf secondo cui l'attacco "danneggerà le entrate degli Houthi". L'esercito ha poi spiegato che il raid è stato un "attacco israeliano" e che "gli Usa sono stati informati prima del raid".


"L'incendio che attualmente brucia a Hodeida è visibile in tutto il Medioriente e il significato è chiaro". Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant. "Gli Houthi ci hanno attaccato più di 200 volte. La prima volta che hanno fatto del male a un cittadino israeliano, noi - ha sottolineato - li abbiamo colpiti. E lo faremo ovunque sarà richiesto". "Il sangue dei cittadini israeliani ha un prezzo. Ciò è stato chiarito in Libano, a Gaza, nello Yemen e in altri luoghi: se oseranno attaccarci, il risultato sarà identico".


Fonti dei ribelli yemeniti Houthi hanno detto al canale libanese Al-Mayadeen, affiliato a Hezbollah, che ci sarà "una risposta" all'attacco effettuato da Israele contro la città portuale di Hodeida.


Aerei da guerra israeliani hanno colpito "poco fa obiettivi del regime terrorista degli Houthi nell'area del porto di Hodeida nello Yemen". Lo ha detto il portavoce militare israeliano spiegando che l'attacco "è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti". "Non ci sono cambiamenti - ha spiegato ancora - nelle linee guida del comando del fronte interno. In caso di cambiamenti avviseremo la popolazione israeliana".


Il ministero della Sanità del gruppo Houthi yemenita ha addossato a Israele la responsabilità dei raid su Hodeida aggiungendo che gli attacchi hanno causato morti e feriti. Lo riferisce la tv degli Houthi al Masirah, senza specificare il bilancio.


Secondo il canale libanese Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, responsabili degli attacchi a Hodeida sarebbero i caccia israeliani F35. Il report afferma che sono state colpite le raffinerie di petrolio del porto di Hodeida. Le immagini rilanciate dai media arabi e israeliani mostrano un enorme incendio e denso fumo nero che si leva dai siti colpiti.


Attacchi ed esplosioni vengono riferiti in questi minuti nella città di Hodeida controllata dagli Houthi, nello Yemen occidentale. Le immagini che circolano sui social mostrano il fumo che si alza da un sito preso di mira. Gli attacchi arrivano un giorno dopo che un drone Houthi ha colpito Tel Aviv, uccidendo un uomo. Lo riportano i media israeliani citando la tv degli Houthi Al Masirah, secondo cui si tratta di un raid di Usa e Gran Bretagna. Secondo al Arabiya, invece, sarebbe un attacco israeliano. Da Israele al momento non ci sono conferme.
 


Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore. Hezbollah ha rivendicato l'attacco. L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che alcune delle esplosioni hanno provocato lo scoppio di incendi.  La prima salva di 30 razzi ha preso di mira le alture del Golan settentrionale, alcuni sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree aperte. Una raffica di 10 razzi è stata lanciata contro la Galilea occidentale e altri cinque contro l'Alta Galilea. Gli attacchi non hanno causato feriti.


È salito a 38.919 morti e 89.622 feriti il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre. È quanto riferisce il ministero della Sanità di Gaza nel suo ultimo aggiornamento, di cui riferisce Al-Jazeera, precisando che migliaia di persone sono ancora disperse sotto le macerie degli edifici distrutti negli attacchi israeliani.


"Il nostro obiettivo politico" in Medioriente è "due popoli e due Stati che si riconoscano tra di loro. Non è di facile realizzazione perché quando si avvicina il momento del dialogo gli estremisti entrano in azione. Perché Hamas ha compiuto quella strage il 7 ottobre? Perché  Israele stava concludendo un accordo storico con l'Arabia Saudita". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani all'evento Anuman 2024. "Hamas ha organizzato una spedizione punitiva che neanche la Gestapo e le SS avrebbero pensato per la violenza inaudita che si è scatenata contro la popolazione civile, compresi bambini e neonati", ha aggiunto. Questo "per provocare la reazione violenta di Israele".


Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato i recenti attacchi israeliani a Gaza, affermando che "l'annientamento è la destinazione finale e più vicina per il regime sionista, che ricorre ai crimini solo per sopravvivere". "Con false scuse, l'esercito israeliano prende di mira gli edifici educativi di Gaza, come la scuola di Al-falah, attualmente utilizzata per ospitare i palestinesi sfollati", ha scritto Kanani sul suo account X.


L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver colpito ieri un edificio nella zona umanitaria di Deir al-Balah che sarebbe stato utilizzato da una società legata ad Hamas per convogliare fondi al gruppo terroristico. L'edificio ospitava gli uffici della società Elkahira, che secondo l'Idf, era una "parte centrale dell'infrastruttura utilizzata per immagazzinare e trasferire grandi quantità di fondi alle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, nonché per svolgere attività terroristiche" fin dall'inizio della guerra. L'esercito ha dichiarato che l'attacco è stato eseguito dopo aver ordinato l'evacuazione dei civili palestinesi nella zona e che un jet da combattimento ha lanciato "munizioni di precisione" nell'attacco, per mitigare i danni ai civili.


L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di avere eliminato a Rafah, nel sud di Gaza, numerosi terroristi armati nelle ultime ore. L'Idf ha specificato nel suo aggiornamento quotidiano che le truppe della Brigata Givati hanno ingaggiato diversi scontri con terroristi e che la 401ma brigata corazzata sta svolgendo "attività significative" contro siti e uomini di Hamas nel quartiere nord-occidentale di Tel Sultan a Rafah.


Almeno 25 persone sono state uccise in raid israeliani lanciati nelle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.


Dopo il parere della Corte dell'Onu dell'Aja che ha definito "illegale l'occupazione" di Israele della Cisgiordania Hamas passa all'attacco. Con un messaggio su Telegram la fazione islamica ha chiesto alla Comunità internazionale una "azione immediata per mettere fine all'occupazione e tradurre le decisioni del tribunale in passi seri sul campo". 


I negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono vicini alla "linea di arrivo": lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken parlando all'Aspen Security Forum. "Siamo all'interno della linea delle ultime 10 yard ma spesso sono le più difficili", ha spiegato.

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