LIVE
Ultimo aggiornamento: 4 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Raid israeliano nello Yemen, gli Houthi rispondono con "missili su Eilat" e avvertono: "Il nemico non è più al sicuro a Tel Aviv"

Almeno 6 morti e oltre 80 feriti. Netanyahu: "Guerra all'Iran e alle sue metastasi". Hamas: "Dall'inizio della guerra quasi 39mila vittime palestinesi"

di Redazione online
21 Lug 2024 - 16:13
 © Afp

© Afp

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 289. Sale la tensione tra Israele e gli Houthi. I ribelli yemeniti hanno fatto un primo bilancio dei raid di sabato sulla città portuale di Hodeida. Secondo media internazionali ci sarebbero 6 morti e oltre 80 feriti. Tel Aviv: "Colpiti obiettivi militari"La risposta degli Houthi non si è fatta attendere. Il portavoce militare del gruppo yemenita ha dichiarato che numerosi missili balistici sono stati lanciati verso Eilat, in Israele, e che un'operazione navale, aerea e missilistica congiunta ha colpito la nave americana Pumba nel Mar Rosso. E il leader Abdul Malik avverte: "Gli israeliani non sono più al sicuro a Tel Aviv". Intanto il portavoce del ministro degli Esteri iraniano Nasser Kanaani condanna fermamente gli attacchi aerei israeliani sullo Yemen, affermando che il popolo yemenita sta pagando il prezzo del suo sostegno ai palestinesi innocenti di Gaza, comprese donne e bambini. Secondo l'ultimo bollettino di Hamas dall'inizio della guerra le vittime palestinesi sono quasi 39mila. 

Israele lancia l'operazione "Long arm" contro gli Houthi

1 di 13
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


Giovedì prossimo una delegazione israeliana tornerà ai negoziati tenuti dai mediatori di Usa, Egitto e Qatar per un nuovo cessate il fuoco e per il rilascio degli o staggi. Lo ha deciso Benyamin Netanyahu che ha avuto, secondo quanto fa sapere il suo ufficio, un "dibattito approfondito sulla questione degli ostaggi insieme al gruppo negoziale e agli alti funzionari della sicurezza". 


Alcuni coloni, presumibilmente provenienti dall'insediamento illegale di Esh Kodesh, avrebbero aggredito alcuni attivisti stranieri filo-palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, ferendone diversi. Lo riporta il Times of Israel pubblicando un video dell'accaduto. Secondo l'organizzazione "Staring the occupation in the face", che conduce una campagna contro gli insediamenti, i coloni avrebbero picchiato con mazze di legno gli attivisti che stavano piantando ulivi nel terreno attorno alla città palestinese di Qusra, a sud di Nablus. 


L'aeronautica militare israeliana ha pubblicato un filmato che mostra l'attacco aereo contro il porto di Hodeida, nello Yemen, controllato dagli Houthi. Nel video si vedono missili lanciati dai caccia dell'aeronautica colpire quattro grandi gru per container nel porto, utilizzate per scaricare le spedizioni. L'attacco, condotto da decine di aerei israeliani, ha preso di mira, oltre alle gru, i depositi di carburante e le infrastrutture energetiche del porto. L'aeronautica è in stato di massima allerta per eventuali rappresaglie in risposta al raid. Ci si attende che non solo gli Houthi intensificheranno gli attacchi dopo il raid in Yemen, ma lo faranno anche altri gruppi sostenuti dall'Iran nella regione, tra cui quelli in Siria, Iraq e il gruppo Hezbollah in Libano. 


Le sirene di allarme anti razzi dal Libano sono risuonate per due volte in poco tempo nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. 


L'Idf afferma che uno dei circa venti agenti di Hamas uccisi in un recente attacco aereo a Gaza City era responsabile di un’aggressione mortale in Cisgiordania nel 2003 nei pressi della città di Ein Yabrud, in cui morirono tre soldati israeliani. L'uomo, identificato come Nimr Hamida, è stato ucciso in un attacco nel quartiere Shati di Gaza City all'inizio di questo mese, annunciato dall'esercito la scorsa settimana. Il membro di Hamas aveva fatto ritorno nella Striscia di Gaza nel 2011 in seguito all'accordo in base al quale Israele scambiò più di mille terroristi con il soldato ostaggio Gilad Shalit. 


"Il nemico israeliano non è più al sicuro in quella che viene chiamata Tel Aviv". Lo ha detto in una dichiarazione pubblica il leader degli Houthi Abdul Malik Al Houthi, citato da Mayadeen News. "Gli Houthi dello Yemen continueranno ad attaccare Israele, non ci saranno linee rosse nella risposta degli Houthi a Israele", ha aggiunto Mohammed Abdulsalam, portavoce del gruppo sostenuto dall'Iran ad Al Jazeera. 


Con l'attacco su Hodeidah "il nemico ha iniziato una guerra aperta" e "nella natura della risposta" gli Houthi non rispetteranno "nessuna linea rossa". Lo afferma ad Al Jazeera Mohammed Abdel Salam, portavoce del gruppo ribelle yemenita. "Il confronto con il nemico sionista sarà aperta e senza frontiere", ha aggiunto ribadendo la volontà di colpire Israele "in profondità". L'obiettivo, ha dichiarato ancora, saranno "tutte le installazioni sensibili a vari livelli. Non temiamo alcuna escalation e ci muoviamo per una giusta causa. Il nostro obiettivo primario è difendere il popolo palestinese oppresso". 


Hezbollah annuncia la morte di tre combattenti, che porta così a 378 il numero di quelli rimasti uccisi tra Libano e Siria dall'8 ottobre, quando il gruppo sciita libanese ha lanciato le ostilità contro Israele a sostegno di Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal quotidiano libanese L'Orient Le Jour, due combattenti sarebbero rimasti uccisi in un attacco messo a segno da Israele nella città di Houla, nel sud del Libano, mentre il terzo sarebbe morto in un attacco israeliano della scorsa notte ad Adloun. 



L'Idf ha annunciato l'avvio di una campagna di vaccinazione antipolio per i soldati impegnati nella Striscia di Gaza. La mossa arriva dopo che il Ministero della Salute ha riferito che il poliovirus di tipo 2 è stato trovato in campioni di acque reflue nella Striscia di Gaza la scorsa settimana. La campagna di vaccinazione su larga scala - viene spiegato - è rivolta a tutte le forze armate in servizio regolare e ai riservisti, e non è obbligatoria.
 


Altre 64 persone sono rimaste uccise nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, dove dall'inizio della guerra, lo scorso 7 ottobre, sono morti almeno 38.983 palestinesi, secondo il ministero della Sanità dell'enclave controllata da Hamas. Nelle ultime 24 ore sono rimaste ferite altre 105 persone: sale così a 89.727 il numero complessivo di feriti dall'inizio dell'offensiva israeliana.
 


Il bilancio dei morti nell'attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Odeidah in Yemen è salito a 6. Lo hanno riferito i media israeliani che citano fonti internazionali che hanno confermato in circa 80 il numero dei feriti fino a questo momento.


Il portavoce militare del gruppo Houthi yemenita, sostenuto dall'Iran, ha dichiarato che numerosi missili balistici sono stati lanciati verso Eilat, in Israele, e che un'operazione navale, aerea e missilistica congiunta ha colpito la nave americana Pumba nel Mar Rosso. Lo riferisce la tv di proprietà degli Houthi Al Masirah. Secondo il portavoce, Yahya Saree, entrambi gli attacchi hanno avuto "successo". E ha aggiunto che gli Houthi continueranno ad attaccare Israele finché continuerà "l'aggressione" al popolo palestinese. Saree ha quindi annunciato "importanti dichiarazioni nelle prossime ore".


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà il presidente statunitense Joe Biden martedì a Washington. Lo ha fatto sapere il suo ufficio spiegando che Netanyahu partirà per gli Usa domani mattina. In un primo momento era stato stabilito che il premier partisse stasera e che l'incontro con Biden si tenesse lunedì.


Teheran ha condannato gli attacchi delle forze israeliane contro la città portuale yemenita di Hodeida, sul Mar Rosso, avvenuti all'indomani dell'attacco con droni su Tel Aviv da parte degli Houthi sostenuti dall'Iran. "Finché continua l'aggressione del regime sionista in Palestina, soprattutto a Gaza, la pace non tornerà nella regione", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani, avvertendo del pericolo di inasprimento della tensione a Gaza e di espansione della guerra nella regione "come risultato del pericoloso avventurismo degli israeliani".


Nella notte le forze aree israeliane hanno colpito alcuni depositi di munizioni di Hezbollah nel sud del Libano contenenti missili e artiglieria. Lo rende noto l'Idf sul proprio canale Telegram.


Il sistema di difesa aerea dell'esercito israeliano ha intercettato un missile terra-terra diretto verso il territorio israeliano lanciato dallo Yemen. Lo rende noto l'Idf aggiungendo che il missile non ha raggiunto Israele. Le sirene sono risuonate nel Paese per la possibilità di caduta di schegge.


Tre morti e oltre 80 feriti. È il bilancio degli attacchi israeliani nella città portuale yemenita di Hodeida reso noto dagli Houthi. "Il bilancio delle vittime dei raid israeliani a Hodeida è salito a tre martiri e 87 feriti", ha riferito l'agenzia dei ribelli yemeniti Saba citando il ministro della Salute.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri