LIVE
Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Media: "Iran potrebbe attaccare Israele il 12 o 13 agosto" | Hamas: "Il sangue di Haniyeh porterà alla vittoria"

Erdogan: "L'uccisione del leader di Hamas allontana la tregua a Gaza". Il New York Times: "Usa pronti a inviare altri caccia in Medioriente"

di Redazione online
02 Ago 2024 - 19:48

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 301. Per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, "l'assassinio di Ismail Haniyeh, ha arrecato un duro colpo agli sforzi per il cessate il fuoco". Khalil Al-Hayya, alto funzionario di Hamas e possibile successore di Ismail Haniyeh: "Il suo sangue porterà alla vittoria". Secondo media arabi, l'Iran potrebbe attaccare Israele il 12 o 13 agosto, in occasione dell'anniversario della "Distruzione del Tempio". Per il Nyt, Washington sarebbe pronta a mandare altri caccia in Medioriente. In merito alle voci circolate sulla possibile chiusura dello spazio aereo, in accordo con gli Usa, in Grecia e a Cipro vista l'escalation, il governo cipriota chiarisce che "i voli da e per Cipro si svolgono normalmente".

Teheran, in migliaia ai funerali del leader di Hamas Ismail Haniyeh

1 di 14
© Ansa © Ansa © Ansa © Ansa

© Ansa

© Ansa




Fonti di intelligence occidentale hanno parlato nelle ultime ore della possibilità che l'Iran e Hezbollah scelgano "il giorno più triste del calendario ebraico" per rispondere alla serie di omicidi di Israele: il "Tisha B'Av", ovvero l'anniversario della "Distruzione del Tempio", che cade il 12 o 13 agosto. Lo riferisce Sky News Arabia.


Nel corso della telefonata di giovedì, il presidente Usa Joe Biden avrebbe intimato con fermezza al premier israeliano Benyamin Netanyahu di "smetterla di aumentare le tensioni nella regione e muoversi immediatamente verso un accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza". Lo riferisce Axios. Lo stesso presidente americano aveva dichiarato di essere "molto preoccupato" per l'aumento delle tensioni in Medioriente, sostenendo che l'assassinio in Iran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, "non ha aiutato" la situazione. 


Le sirene dell'allarme anti-aereo sono suonate in alcune città nel nord di Israele al confine con il Libano. Si tratta di insediamenti in gran parte già evacuati tra cui Zarit, Netua, Shtula e Shomera.
 


Il capo di stato maggiore della Difesa del Regno Unito Sir Antony David Radakin, ha incontrato il suo omologo israeliano Herzi Halevi. Lo rende noto l'Idf. Durante l'incontro, i comandanti hanno condotto una valutazione della situazione in cui hanno discusso questioni di sicurezza strategica e cooperazione nella regione. "L'esercito israeliano continuerà ad approfondire le relazioni con le Forze armate britanniche in base a un impegno congiunto per mantenere la sicurezza regionale e gli interessi comuni di entrambi gli eserciti', ha detto l'Idf.


Secondo fonti di Hamas, citate dal quotidiano con base a Londra Asharq al Awsat, Israele ha recentemente assassinato due leader del politburo di Hamas e tre comandanti militari in un tunnel sotto Gaza City. L'attacco dell'Idf avrebbe ucciso i leader politici di Hamas Rawhi Mushtaha e Sameh al Siraj insieme a tre comandanti dell'ala militare, le Brigate Izzedin al Qassam, Abdul Hadi Siam, Sami Odeh e Muhammad Hadid.


"Per quanto riguarda le voci e i post che circolano su Internet su una presunta sospensione del traffico aereo nello spazio aereo di Cipro, il governo cipriota chiarisce che queste non corrispondono alla realtà e che i voli da e per Cipro si svolgono normalmente". Lo scrive il profilo X del portavoce del governo di Cipro.


Cipro e Grecia hanno annunciato che sospenderanno il traffico aereo sul loro territorio nel pomeriggio. Una decisione presa in accordo con gli Usa. Il motivo non è stato specificato e non è chiaro cosa accadrà nelle prossime ore ma lo scoppio di una "guerra totale" in Medioriente potrebbe coinvolgere anche il Mediterraneo con pesanti ripercussioni sul traffico aereo internazionale. Cipro sospenderà il traffico aereo sul suo territorio a partire dalle 17 locali (le 16 in Italia) per alcune ore mentre la Grecia a partire dalle 18 locali (le 17 in Italia).


Khalil Al-Hayya, alto funzionario di Hamas e capo della Jihad islamica palestinese e possibile successore di Ismail Haniyeh, ucciso in un raid a Teheran, ha detto durante la sua cerimonia di sepoltura: "Siamo sicuri che il suo sangue porterà alla vittoria, alla dignità e alla liberazione". Al-Hayya ha precisato ai familiari di Haniyeh che lui non era "migliore o più caro" delle migliaia di bambini uccisi nella Striscia di Gaza.


Gli Stati Uniti si stanno preparando a inviare ulteriori aerei da combattimento in Medioriente in risposta alle minacce dell'Iran su un possibile attacco a Israele nei prossimi giorni. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali non è ancora chiaro quanti aerei saranno inviati.


"Come ha affermato il presidente Mahmoud Abbas, la leadership palestinese condanna duramente l'assassinio dell'ex primo ministro palestinese Ismail Haniyeh. Si è trattato di un gesto codardo e provocatorio, volto a diffondere la tensione nell'intera regione invece di proseguire i negoziati per stabilire il cessate il fuoco e porre termine allo sterminio dei palestinesi a Gaza. Ciò dimostra, ancora una volta, da un lato che Israele si considera al di sopra delle leggi e calpesta regolarmente il diritto internazionale, dall'altro che non ha a cuore la pace ma semina guerra". Lo ha detto l'ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh.
 


Il consigliere per la sicurezza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Tzachi Hanegbi, ha messo in guardia la leadership iraniana sulle dure conseguenze di un eventuale attacco contro Israele. "Attaccare Israele è qualcosa per il quale pagheranno un prezzo molto doloroso. Speriamo che non lo facciano. Sarebbe un errore. Israele è molto forte", ha detto Hanegbi durante un'intervista al tabloid tedesco Bild, ricordando che Israele ha intercettato il 99% dei razzi, dei missili da crociera e dei droni nell'attacco iraniano del 14 aprile.


La Francia ha chiesto ai propri connazionali che si trovano in viaggio in Iran di lasciare il Paese "prima possibile" a causa del rischio "aggravato" di escalation militare tra Israele e Teheran dopo l'eliminazione del leader di Hamas in Iran. Il ministero degli Affari Esteri francese, che non specifica il numero dei francesi potenzialmente interessati da questa nuova raccomandazione, ricorda che l'intero territorio iraniano è segnalato in rosso sulla mappa dei consigli di viaggio. "Si consiglia pertanto rigorosamente ai cittadini francesi di non recarsi in Iran, qualunque sia il motivo", aggiunge.



Tor Wennesland, coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medioriente, in una nota afferma di aver incontrato, nei giorni scorsi, funzionari di Qatar, Egitto e Libano, sottolineando il "crescente rischio di una grave escalation" nella regione. Lo riporta Al Jazeera. "È fondamentale che agiamo in modo deciso e collettivo per affrontare le minacce immediate e gettare le basi per una pace duratura", ha affermato Wennesland, aggiungendo che rimarrà impegnato con tutte le "parti rilevanti" per sostenere gli attuali sforzi di mediazione che tentano di impedire che la guerra di Gaza si trasformi in un conflitto regionale.


Israele ha organizzato spargimenti di sangue e distruzione nella Striscia di Gaza per 10 mesi, e ora ha esteso la gamma dei suoi crimini a Libano, Iran e Yemen, e se Tel Aviv non verrà fermata, la pace nella regione del Medio Oriente e in tutto il mondo sarà in pericolo: è quanto affermato oggi dal ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri Kani. "Negli ultimi dieci mesi, Israele ha causato spargimenti di sangue e distruzione nella Striscia di Gaza, e ora ha esteso la gamma dei suoi crimini a Beirut, Teheran e Yemen, e se i criminali terroristi non verranno fermati, metteranno seriamente in pericolo la pace e la sicurezza nella regione e nel mondo", ha affermato Kani.


Si concluderà oggi la due giorni di celebrazioni funebri per Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso in un raid su Teheran che il gruppo palestinese e l'Iran attribuiscono a Israele. Dopo le esequie di ieri nella capitale della Repubblica islamica, con la preghiera di Ali Khamenei, le commemorazioni si spostano a Doha, in Qatar, Paese nel quale Haniyeh risiedeva e dove verrà sepolto. Lo ricorda Al Jazeera.


La Turchia ha dichiarato, ieri notte, un giorno di lutto nazionale nella giornata odierna per commemorare il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso mentre si trovava a Teheran due giorni fa. "Per dimostrare il nostro sostegno alla causa palestinese e la nostra solidarietà ai nostri fratelli palestinesi, domani (venerdì 2 agosto) è stato dichiarato giorno di lutto nazionale a causa della martirio del presidente dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyye. Ricordo i martiri con misericordia e offro le mie condoglianze al popolo palestinese a nome mio e della mia nazione", ha scritto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sui social media, mentre l'agenzia Anadolu ha pubblicato video in cui si vedono bandiere turche a mezz'asta in varie località del Paese.


"L'assassinio del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha arrecato un duro colpo agli sforzi per il cessate il fuoco" mentre "Israele cerca di allargare il fuoco di Gaza all'intera regione". Lo ha affermato il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, durante una telefonata con il presidente americano, Joe Biden. Erdogan "ha sottolineato che l'amministrazione Netanyahu ha dimostrato ad ogni passo che non punta al cessate il fuoco o alla pace", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. Durante il colloquio, Erdogan ha anche criticato il fatto che il premier israeliano sia stato ospitato a Washington dall'amministrazione americana, affermando che "le scene al Congresso degli Usa hanno creato profonda delusione in Turchia e nel mondo".


Il presidente americano, Joe Biden, si è detto "molto preoccupato" per le crescenti tensioni in Medioriente, spiegando che l'uccisione del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, non aiuta i negoziati per un cessate il fuoco. Lo riporta The Times of Israel, citando le parole pronunciate da Biden presso la Joint Base Andrews, nel Maryland, dove ha accolto gli ex prigionieri americani liberati nel quadro di un accordo di scambio con la Russia. "Abbiamo le basi per un cessate il fuoco. Lui dovrebbe andare avanti e loro dovrebbero andare avanti ora", ha affermato Biden, parlando dell'ultima conversazione telefonica con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.


Almeno 4 persone sono state uccise in seguito ad un raid aereo israeliano su un condominio di Gaza City: lo riporta Al Jazeera sul suo sito, che cita media locali. In precedenza, la rete televisiva satellitare con sede in Qatar aveva riferito che secondo fonti della Mezzaluna Rossa Palestinese alcuni "martiri" erano stati estratti dalle macerie dell'edificio, che apparteneva alla famiglia Abu Hashem.


La compagnia aerea Ita ha sospeso i voli da e per Tel Aviv fino al 6 agosto compreso. "In virtù delle evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente e al fine di preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi, Ita Airways ha deciso" la sospensione sulla rotta, si legge in un comunicato pubblicato sul sito web della compagnia aerea italiana. Anche la tedesca Lufthansa e la svizzera Swiss ha annunciato la sospensione di tutti i voli per Tel Aviv, fino all'8 agosto. Le due compagnie hanno inoltre prorogato fino al 12 agosto la cancellazione dei voli per la capitale libanese Beirut. A preoccupare sono in particolare le crescenti tensioni tra Israele da una parte e l'Iran e i miliziani di Hezbollah dall'altra.


L'amministrazione Biden è convinta che l'Iran attaccherà Israele nei prossimi giorni per rappresaglia contro l'assassinio a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e si sta preparando a contrastarlo. Lo hanno detto tre dirigenti statunitensi ad Axios, prevedendo lo stesso schema dell'attacco del 13 aprile ma potenzialmente di portata più ampia, anche col possibile coinvolgimento di Hezbollah libanese.


Nella sua telefonata col premier israeliano Netanyahu, Joe Biden "ha sottolineato l'importanza degli sforzi in corso per ridurre le tensioni più ampie nella regione". Lo riferisce la Casa Bianca. Alla chiamata ha partecipato anche la vicepresidente Kamala Harris.


Il presidente americano Biden ha parlato con il premier israeliano Netanyahu e "ha ribadito il suo impegno per la sicurezza di Israele contro tutte le minacce provenienti dall'Iran, compresi i gruppi terroristici che sostiene come Hamas, Hezbollah e gli Houthi". Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. Il presidente inoltre "ha discusso gli sforzi per sostenere la difesa di Israele contro le minacce, compresi i missili balistici e i droni, per includere nuovi schieramenti militari difensivi americani".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri