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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Netanyahu agli israeliani: "Restate calmi, siamo pronti a difendere e attaccare" | Usa: "Più vicini che mai all'accordo sulla tregua a Gaza"

Nasrallah minaccia: "Hezbollah, Iran e Houthi colpiranno insieme lo Stato ebraico". Putin a Khamenei: "Evitare di colpire i civili nella risposta a Israele"

di Redazione online
07 Ago 2024 - 20:51

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 306. La tensione nella regione è altissima. Secondo il Wall Street Journal, l'Iran sta spostando lanciamissili e conduce esercitazioni in vista di un attacco. Hamas ha nominato il successore di Haniyeh alla guida del movimento: è Yahya Sinwar, il capo della fazione a Gaza e la mente del 7 ottobre, ricercato numero uno di Israele. Gli Usa lo bollano come "brutale terrorista", ma riconoscono che è lui a dover accettare la tregua nella Striscia, il cui accordo secondo Washington "non è mai stato così vicino". Il premier israeliano Netanyahu tranquillizza ai suoi: "Restate calmi, siamo pronti a difesa e attacco". Intanto Putin chiede a Teheran di evitare vittime civili nella risposta a Israele per l'uccisione del leader di Hamas. Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha annunciato che la risposta armata a Israele sarà data insieme a Iran e Yemen".

Gaza, l'esercito israeliano scopre decine di tunnel verso l'Egitto: uno era alto tre metri

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato al telefono col premier israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando "la determinazione della Francia nell'evitare una nuova escalation militare nella regione". In precedenza il numero uno dell'Eliseo aveva parlato anche con il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, invitandolo a "evitare un ciclo di rappresaglie che metterebbe a rischio le popolazioni e la stabilità regionale".


"Soffiano venti di guerra, tutti ci aspettiamo l'attacco dell'Iran, insieme a quello degli Houti e di Hezbollah in Libano meridionale. Vedremo che tipo di attacco sarà, se come quello dopo il raid israeliano al consolato iraniano a Damasco. Io credo che stavolta sarà invece più duro del precedente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aggiungendo: "Abbiamo avviato un'intensa attività diplomatica per evitare una nuova escalation, ma le cose sono di nuovo precipitate".


Le notizie di stupri, torture e abusi su prigionieri palestinesi sono "profondamente preoccupanti". Lo ha detto la portavoce della Casa, Bianca Karine Jean-Pierre, rispondendo a una domanda su quanto segnalato dal gruppo israeliano per i diritti umani B'Tselem.


L'Iran ha avvertito le compagnie aeree civili di tutto il mondo di evitare di volare nel suo spazio aereo stanotte. Lo ha riferito una fonte ufficiale egiziana, adducendo come giustificazione "esercitazioni militari". Di conseguenza, l'Egitto ha ordinato a tutte le sue compagnie aeree di evitare lo spazio aereo iraniano nelle prime ore del mattino di giovedì. L'avviso Notam riporta che l'istruzione è in vigore dall'1 alle 4 locali (dalle 3 alle 6 italiane).



"Sinwar è un brutale terrorista che ha sulle sue mani il sangue dei cittadini americani e non solo". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, aggiungendo che il nuovo leader di Hamas "dovrebbe essere affidato alla giustizia, ma ora bisogna proseguire con i negoziati fino alla fine e lui è la persona che deve accettare questo cessate il fuoco".


Hezbollah ha rivendicato il lancio di almeno altri dieci razzi dal Libano verso la zona di Safed, nel nord di Israele. Lo riporta The Times of Israel. Il gruppo fondamentalista ha affermato di aver preso di mira una base nemica che si trovava nell'area. Alcuni vettori sono stati intercettati dalle difese aeree, mentre altri sono caduti in zone aperte.


L'Ue "condanna fermamente" le dichiarazioni del ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich. "Affamare deliberatamente i civili è un crimine di guerra", dichiara l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell. L'affermazione di Smotrich secondo cui "potrebbe essere giustificato e morale" lasciare che Israele "faccia morire di fame due milioni di civili" fino alla "restituzione degli ostaggi" è definita "oltremodo ignominiosa. Dimostra, ancora una volta, il suo disprezzo per il diritto internazionale e per i principi fondamentali dell'umanità".


Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato che "siamo vicini più di quanto pensiamo di essere mai stati" a garantire il rilascio degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "C'è una buona proposta davanti ad entrambe le parti, ed entrambe devono accettare la proposta - ha proseguito, secondo quanto riferisce Haaretz -. Certamente non vogliamo vedere alcun tipo di guerra regionale totale. E non ci sono molte indicazioni che altre parti qui la vogliano vedere". Parlando del leader di Hamas, Yahya Sinwar, Kirby ha detto che "quell'uomo è un terrorista. Ha un sacco di sangue sulle mani", pur riconoscendo la sua centralità nei colloqui per il rilascio degli ostaggi. 


"Se ci sarà un'escalation", gli Stati Uniti sono "pronti a difendere Israele e noi stessi nel modo appropriato". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con un gruppo ristretto di giornalisti. 


La Turchia ha presentato formalmente alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja la richiesta di unirsi alla causa di genocidio promossa dal Sudafrica contro Israele per l'operazione militare nella Striscia di Gaza. Lo riporta Anadolu, aggiungendo che l'istanza è stata presentata alla Cig dell'ambasciatore turco nei Paesi Bassi. La Turchia è l'ultimo Paese a chiedere di unirsi al caso dopo Nicaragua, Colombia, Libia, Messico e Spagna. 


Hassan Fares Jeshi, un comandante di Hezbollah ritenuto responsabile del lancio di missili anticarro contro il nord di Israele, è stato ucciso in un raid condotto da droni a Joualiyya, nel sud del Libano. Lo riferiscono le forze israeliani di difesa, citate da The Times of Israel. Separatamente, aerei da combattimento hanno colpito edifici di proprietà di Hezbollah ad Aitaroun. In precedenza, i media libanesi avevano riportato la notizia di un raid con droni su Jouaiyya contro un veicolo, che avrebbe provocato la morte di due persone e il riferimento di sei. 


"Per come stanno le cose" il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, "potrebbe trascinare il Libano a pagare prezzi estremamente alti. Non possono nemmeno immaginare cosa potrebbe succedere". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, parlando ai militari dello Stato ebraico impegnati nella simulazione di un'eventuale guerra in Libano, secondo quanto riporta The Times of Israel. "Questo potrebbe anche degenerare in una guerra - ha aggiunto -. Non è una teoria, è la realtà".  


"Stiamo proseguendo verso la vittoria. So che i cittadini israeliani sono in allerta e vi chiedo una cosa: rimanete calmi e composti. Siamo preparati sia per la difesa sia per l'attacco, stiamo colpendo i nostri nemici e siamo anche determinati a difenderci", ha detto il primo ministro israeliano Netanyahu, che ha visitato la base di reclutamento dell'esercito di Tel Hashomer. Parlando alle truppe ha espresso il suo orgoglio per i soldati definendoli la "spina dorsale della nazione".


Dall'inizio della guerra con Israele nella Striscia di Gaza almeno 39.677 palestinesi sono stati uccisi e altri 91.645 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.


Sono 620 i palestinesi uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania dal 7 ottobre, giorno dell'attacco lanciato da Hamas contro Israele dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito oggi il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Nel comunicato riportato dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, il ministero ha riferito di 145 minori e nove donne tra le vittime.


"Continuo a seguire con grande preoccupazione la situazione in Medioriente. Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte affinché il conflitto non si allarghi e si cessi immediatamente il fuoco su tutti i fronti, a partire da Gaza dove la situazione umanitaria è gravissima e insostenibile". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Udienza generale, chiedendo di "unirvi alla mia preghiera anche per la martoriata Ucraina, il Myamar e il Sudan".


Caccia israeliani hanno colpito i lanciarazzi di Hamas situati accanto ai depositi di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza meridionale e utilizzati nei giorni scorsi per attacchi contro il sud di Israele. Lo rende noto l'esercito (Idf). Decine di razzi sono stati lanciati la scorsa settimana dal sud di Gaza, per lo più contro comunità israeliane al confine, ma sono stati effettuati anche diversi attacchi a lungo raggio nella zona di Gan Yavne, vicino ad Ashdod, e nelle città vicino a Kiryat Malachi. Secondo l'Idf, i tiri sono stati effettuati da lanciatori posizionati adiacenti a due magazzini di distribuzione di aiuti umanitari, uno dei quali appartenente all'Unrwa. "L'organizzazione terroristica di Hamas viola regolarmente il diritto internazionale, sfruttando sistematicamente gli edifici civili e la popolazione civile come scudi umani per attività terroristiche contro lo Stato di Israele", afferma l'Idf in una dichiarazione.


Il timore di una risposta iraniana è ancora alto, ma funzionari della Casa Bianca ritengono che gli sforzi del presidente americano Joe Biden per frenare l'Iran dopo l'assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran stiano dando i loro frutti e la repubblica islamica potrebbe riconsiderare il suo piano di risposta "pesante". Lo scrive il Washington Post.


Quella dell'Iran "potrebbe essere una risposta simile a quella di alcuni mesi fa, in occasione della reazione iraniana ad un attacco di Israele al consolato nel territorio della Siria". Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Morning News su Canale 5. "Noi stiamo facendo di tutto, il G7, i Paesi arabi, l'Iraq, tutti stiamo invitando l'Iran a utilizzare la massima prudenza in questa reazione", ha aggiunto Tajani. "L'appello naturalmente lo lanciamo anche a Israele: tutte le parti devono rendersi conto che superare un certo limite significa dar vita a una guerra regionale con conseguenze molto gravi", ha insistito il ministro.


Attacchi congiunti di Stati Uniti e Gran Bretagna sono stati condotti contro siti controllati dagli Houthi nello Yemen. Lo riferiscono i media arabi. Il canale televisivo Al-Masira, gestito dagli Houthi, afferma che gli attacchi hanno colpito l'area di Taizz, nel sud-ovest del Paese. L'attacco avrebbe colpito avamposti militari da dove sono stati lanciati missili verso il Mar Rosso.


Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, il tenente colonnello Avichay Adraee, ha invitato i residenti di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, a lasciare le loro case. Il portavoce, sulla piattaforma X, ha avvertito i residenti che "Hamas e le organizzazioni terroristiche stanno lanciando razzi dalla vostra zona verso lo Stato di Israele. L'Idf agirà con forza e immediatamente contro di loro. Per la vostra sicurezza, evacuate immediatamente nei rifugi noti nel centro di Gaza City".


I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito una base militare di Hezbollah, nella zona del villaggio di Yaroun in Libano, "dove erano presenti terroristi che stavano operando". Lo ha riferito l'esercito israeliano aggiungendo che i caccia hanno colpito anche un'infrastruttura di Hezbollah nella zona di Kfarkela, nel Libano meridionale.


Nell'ambito delle iniziative del Pentagono per aiutare a difendere Israele da possibili attacchi da parte dell'Iran e dei suoi alleati e per salvaguardare le truppe statunitensi, una dozzina di caccia F/A-18 della portaerei Uss Theodore Roosevelt sono diretti verso una base militare in Medio Oriente. Lo ha dichiarato - secondo quanto riporta l'Ap sul proprio sito - un funzionario statunitense precisando che i caccia e un aereo da sorveglianza E-2D Hawkeye sono decollati dalla portaerei nel Golfo dell'Oman.


"Sta al capo di Hamas Sinwar decidere sulla tregua a Gaza". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken.


"Non tollereremo attacchi contro le truppe Usa in Medioriente". Lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin.


L'Iran e Israele devono "evitare l'escalation del conflitto" in Medioriente. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando con i giornalisti ad Annapolis, in Maryland.

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