Migliaia in strada a Tel Aviv: "Netanyahu finalizzi l'accordo sugli ostaggi"
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La Corte penale internazionale sollecita l'arresto di Netanyahu e di Sinwar. Idf: senza un accordo Hezbollah attaccherà. Cento razzi lanciati nelle ultime 24 ore dal Libano verso Israele
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 323. Da Gaza fanno sapere che sono esaurite le forniture mediche vitali negli ospedali e nei centri sanitari, perché l'esercito israeliano continua a prenderli di mira. La Corte penale internazionale sollecita l'arresto di Netanyahu e di Sinwar. Continua intanto il lavoro diplomatico per arrivare a un accordo di tregua su Gaza. Una nuova proposta presentata a Il Cairo dalla delegazione israeliana includerebbe una presenza permanente di un'unità di ispezione dell'Onu lungo l'asse Filadelfia, al confine tra Egitto e Gaza, e dell'Ue a Rafah. Sarà proprio l'Egitto ad inviare la proposta aggiornata al leader di Hamas, Yahya Sinwar. Da parte della Casa Bianca c'è lieve ottimismo: "Colloqui costruttivi, sono stati fatti progressi". Secondo fonti palestinesi, i fondamentalisti intendono vendicare la morte di Ismail Haniyeh colpendo cittadini israeliani all'estero. L'esercito israeliano avverte che senza un accordo Hezbollah attaccherà. Sono stati circa 100 i razzi lanciati nelle ultime 24 ore dal Libano verso il nord di Israele.
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Una fonte palestinese ha detto all'emittente libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, che "l'incontro a Il Cairo con la delegazione di Hamas non ha portato a progressi evidenti". "Hamas ha confermato la sua adesione allo schema del 2 luglio e ha rifiutato la presenza di forze dell'Idf nell'asse di Filadelfia", ovvero quello lungo il confine tra Egitto e la Striscia di Gaza.
Un tunnel della Jihad islamica palestinese situato alla periferia di Deir Al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, è stato demolito. Lo affermano le forze di difesa israeliane. Secondo i militari, il tunnel era lungo circa 500 metri. E' stato individuato dall'82esimo Battaglione della settima Brigata corazzata e successivamente demolito dall'unità d'elite del genio bellico Yahalom. Lo riporta il Times of Israel.
"Ogni giorno che passa, la violenza si intensifica a Gaza: corpi di bambini piccoli che vengono estratti da sotto le macerie, bambini feriti che piangono per la paura senza che sia rimasto alcuno spazio o luogo sicuro per loro". Così dal suo profilo su X Adele Khodr, direttrice regionale dell'Unicef in Medio Oriente e Nord Afica.
Gli ospedali e i centri sanitari a Gaza soffrono di una grave carenza di medicinali e forniture mediche, poiché l'esercito israeliano continua a prenderli di mira, affermano i responsabili sanitari palestinesi in una nota. Il 60% dei medicinali essenziali e l'83% delle forniture mediche sono esaurite nei magazzini del ministero, si legge sul profilo Telegram.
Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha depositato una memoria in cui sollecita un collegio di giudici preliminari a "rendere urgentemente note le proprie decisioni" sulle richieste da lui presentate a maggio. Khan ha affermato che "qualsiasi ritardo ingiustificato in questi procedimenti incide negativamente sui diritti delle vittime". Citando possibili crimini di guerra e crimini contro l'umanità, Khan aveva richiesto mandati di arresto per il primo ministro israeliano Netanyahu, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e il leader di Hamas Yahya Sinwar.
Hamas ha dichiarato che almeno 40.334 persone sono state uccise, nella guerra tra Israele e i miliziani palestinesi, arrivata ormai all'undicesimo mese. Il bilancio include 69 morti nelle ultime 48 ore, secondo i dati del ministero, che parla inoltre di 93.356 feriti nella Striscia dall'inizio del conflitto.
Hezbollah rivendica nuovi attacchi nel nord di Israele. Il gruppo libanese afferma di aver effettuato un attacco suicida con droni contro i soldati israeliani posizionati vicino al villaggio di Yaara, aggiungendo di averli colpiti "con precisione".
Un nuovo avviso di evacuazione è stato diffuso dall'Idf per i palestinesi nell'area orientale di Deir Al-Balah e Maghazi, nella parte centrale di Gaza. La popolazione della zona è stata invitata a trasferirsi nella zona umanitaria designata da Israele, che attualmente si estende per circa 42 chilometri quadrati. Gli avvisi di evacuazione di solito precedono i raid dell'esercito israeliano contro obiettivi di Hamas.
Il canale egiziano Al Red ha riferito che "Israele informerà Il Cairo che è pronto a ritirarsi da cinque degli otto punti di sicurezza lungo l'Asse Filadelfia, al confine tra l'Egitto e Gaza". Il controllo del corridoio è uno dei nodi su cui stanno lavorando i negoziatori come atto preparatorio per l'accordo tra Israele e Hamas sulla liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza. Intanto, il quotidiano saudita Al Sharq scrive che "Israele ha chiesto il rilascio di cinque ostaggi vivi a settimana durante il cessate il fuoco se le fasi non saranno più tre ma una sola".
Un funzionario di Hamas ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp che la delegazione del movimento islamista palestinese, attualmente in viaggio verso il Cairo per i colloqui sulla tregua a Gaza, non parteciperà ai colloqui stessi. "La delegazione incontrerà alti funzionari dell'intelligence egiziana per essere informata sugli ultimi sviluppi dei negoziati in corso. Questo non significa che Hamas prenderà parte a questi negoziati", ha dichiarato il funzionario, che ha voluto mantenere l'anonimato.
Una delegazione di Hamas andra' oggi al Cairo per i colloqui con i negoziatori dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. Lo riferisce Al Jazeera.
Joe Biden ha parlato con l'emiro del Qatar e il presidente dell'Egitto Abdel Fattah Al-Sisi "per discutere gli sforzi diplomatici per la chiusura dell'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi". Lo afferma la Casa Bianca.