Gaza, l'esercito di Israele salva un ostaggio dopo uno scontro a fuoco
© Soroka hospital
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Portavoce Onu: "Le operazioni a Gaza non si fermano"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 326. Almeno un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che i coloni israeliani hanno aperto il fuoco nel villaggio di Wadi Rahhal, in Cisgiordania, vicino a Betlemme. Hamas risponde chiedendo una giornata di rabbia proprio in Cisgiordania. Il portavoce dell'Ufficio Onu per gli aiuti umanitari (Ocha), Jens Laerke, ha smentito che siano state fermate le operazioni di soccorso salvavita nella Striscia di Gaza. "Non c'è stata alcuna decisione di fermarle, non c'è mai stata, siamo lì da 10 mesi, quindi sono in corso dove possibile". Nella Striscia un nuovo raid israeliano ha provocato diversi morti. Un ostaggio israeliano, Qaid Farhan al-Qadi, 53 anni, appartenente a una comunità beduina, è stato tratto in salvo vivo dalle truppe dell'Idf dopo uno scontro a fuoco con miliziani di Hamas in un tunnel nel sud della Striscia.
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Gli Stati Uniti restano impegnati a difendere Israele nel caso di un attacco dell'Iran. Lo conferma a Channel 12 il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Kirby ha dichiarato che è difficile prevedere le probabilità di un attacco, ma la Casa Bianca prende sul serio la retorica iraniana. "Riteniamo che siano ancora pronti e in posizione per lanciare un attacco se lo volessero, ed è per questo che abbiamo questa postura di forza rafforzata nella regione", afferma. "Il nostro messaggio all'Iran è coerente, lo è stato e rimarrà coerente", afferma. "Uno, non fatelo. Non c'è motivo di intensificare la situazione. Non c'è motivo di iniziare potenzialmente una sorta di guerra regionale totale. E numero due, saremo preparati a difendere Israele se si arriverà a questo".
I negoziati per un cessate il fuoco per porre fine alla guerra a Gaza proseguono in Qatar, ha affermato un funzionario statunitense, dopo che un precedente round di colloqui si è concluso al Cairo in mezzo alle crescenti tensioni regionali. L'uomo di punta del presidente statunitense Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, è a Doha per i colloqui volti a porre fine al conflitto di 10 mesi tra Israele e Hamas, ha affermato il funzionario a condizione di mantenere l'anonimato.
Il portavoce dell'Ufficio Onu per gli aiuti umanitari (Ocha), Jens Laerke, ha smentito che siano state fermate le operazioni di soccorso salvavita nella Striscia di Gaza. "Non c'è stata alcuna decisione di fermarle, non c'è mai stata, siamo lì da 10 mesi, quindi sono in corso dove possibile. Voglio ricordarvi che solo l'11% del territorio della Striscia di Gaza non è sotto ordini di evacuazione, quindi stiamo cercando di lavorare con quel numero e di portare avanti le operazioni", ha detto Laerke.
Una delegazione di Israele partirà per Doha, la capitale del Qatar, per partecipare a colloqui sul cessate il fuoco domani. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan, citando un alto funzionario.
Qaid Farhan al-Qadi, membro della minoranza araba beduina di Israele rapito il 7 ottobre scorso da Hamas, è stato trovato "per caso" durante un'operazione israeliana in una rete di tunnel nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno detto al New York Times due alti funzionari israeliani. Secondo la ricostruzione fatta dalle due fonti, una squadra guidata da Flotilla 13, versione israeliana dei Navy SEAL, stava setacciando i tunnel alla ricerca di segni di Hamas quando ha trovato al-Qadi da solo, senza guardie, in una stanza a circa 22 metri sottoterra.
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Un ostaggio israeliano è stato tratto in salvo vivo dalle truppe dell'Idf da un tunnel nella Striscia di Gaza meridionale, ha annunciato l'esercito. Per la liberazione dell'ostaggio c'è stato uno scontro a fuoco con Hamas, in cui otto miliziani sono rimasti uccisi. Il presidente israeliano Isaac Herzog si dice "felicissimo" per il salvataggio di Qaid Farhan Al-Qadi, 53 anni, appartenente alla comunità beduina. L'operazione è ancora in corso. "Mi congratulo con le forze di difesa israeliano - afferma -, con lo Shin Bet e con tutti i servizi di sicurezza e invio le mie benedizioni alla sua famiglia per il suo ritorno. E' un momento di gioia per lo Stato di Israele e per la società israeliana nel suo insieme".
L'esercito israeliano e la polizia hanno avviato indagini sull'uccisione di un uomo palestinese avvenuta nel villaggio di Wadi Rahhal, in Cisgiordania, vicino a Betlemme. Secondo l'Idf, l'incidente è iniziato dopo che diversi palestinesi hanno lanciato pietre contro veicoli israeliani su un'autostrada nella zona. Coloni israeliani sono arrivati nell'area del villaggio per affrontare i palestinesi e ne è scoppiato uno scontro, secondo l'esercito. Le truppe inviate hanno aperto il fuoco, colpendo diversi palestinesi negli scontri. L'esercito ha dichiarato di essere a conoscenza del fatto che durante l'incidente un uomo è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco e altri tre sono rimasti feriti. La vittima era Khalil Salem Khalawi, 37 anni. Era un cittadino israeliano ma viveva in Cisgiordania. L'idf ha aperto l'inchiesta sulla condotta delle truppe, mentre la polizia sta indagando anche sullo scontro fra civili e coloni.
Dopo l'uccisione di un arabo israeliano in scontri con i coloni durante la notte vicino Betlemme, Hamas chiede una giornata di "rabbia e mobilitazione" in Cisgiordania, esortando i residenti palestinesi ad "affrontare i coloni con tutti i mezzi". Lo riferiscono i media israeliani. In seguito all'annuncio di uno sciopero generale in alcune zone della Cisgiordania, Hamas esorta i manifestanti ad aumentare la tensione nei "punti di contatto e scontro" con i coloni.
Il rischio a breve termine di una guerra più ampia in Medioriente si è leggermente attenuato dopo gli attacchi che Israele e Hezbollah si sono inflitti a vicenda senza un'ulteriore escalation. Secondo Washington, però, l'Iran rappresenta ancora un pericolo significativo, "visto che sta valutando la possibilità di colpire lo Stato ebraico". Lo ha sottolineato il generale Charles Q.Brown, capo di Stato maggiore degli Stati Uniti.
Le Forze armate israeliane hanno bombardato due diverse località nel nord di Gaza. Il bilancio del raid, secondo la Difesa civile palestinese, è di almeno nove morti che sono stati recuperati dalle squadre di soccorso. Lo riporta Al Jazeera, precisando che cinque persone sono state uccise in un attacco all'edificio Al-Taj in Yarmouk Street. Altri quattro sono morti in un attacco su Jaffa Street, nel quartiere Tuffah. Tra le vittime ci sono anche bambini.
Il ministero della Salute dell'Anp ha dichiarato che un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che i coloni israeliani hanno aperto il fuoco nel villaggio di Wadi Rahhal, in Cisgiordania, vicino a Betlemme. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo i media palestinesi, decine di coloni israeliani sono entrati nel villaggio e hanno aggredito gli abitanti. Le autorità israeliane non hanno commentato.