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Nella Striscia 10.569 morti, 4.324 minori. Netanyahu convoca i leader degli insediamenti ebraici in Cisgiordania
Prosegue la guerra in Medioriente. Il segretario Onu avverte: "A Gaza il numero dei bambini morti supera qualunque guerra". Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 12 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni. Ma Netanyahu avvisa che senza il rilascio di tutte le persone trattenute con la forza non ci saranno tregue. Il Papa torna a invocare la pace e avverte: "La guerra è sempre una sconfitta". Il premier israeliano convoca i leader degli insediamenti ebraici in Cisgiordania "per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria". La polizia israeliana ha fatto sapere di aver identificato i corpi di 843 cittadini uccisi nell'attacco di Hamas del 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. Hamas: "A Gaza già 10.569 morti, 4.324 bambini". E, parlando al New York Times, ha aggiunto: "Agito così per rilanciare la questione palestinese". A Tokyo si è concluso il vertice del G7. Nel documento finale si sottolinea il diritto di Israele a difendersi ma secondo le norme internazionali.
"I palestinesi stanno andando via dal nord della Striscia perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro". Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari aggiungendo che al sud "c'è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo. Lo capiscono bene".
Gli aerei da combattimento delle Forze di difesa di Israele hanno colpito stasera alcune "infrastrutture terroristiche" del movimento sciita libanese filo-iraniano Hezbollah in Libano. Secondo una nota delle stesse Idf, gli obiettivi colpiti includono "strutture e postazioni militari", insieme a una serie di "risorse tecnologiche utilizzate (...) contro Israele". Poco prima, i militari israeliani avevano colpito "una cellula terroristica in Libano vicino alla zona di Biranit, nel nord di Israele".
Cinquantamila palestinesi sono passati, seguendo le istruzioni dell'esercito israeliano, dal settore nord in quello meridionale della Striscia. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui il corridoio umanitario approntato anche per loro sarà messo a disposizione ancora domani a beneficio di quanti vogliano lasciare la zona dei combattimenti. "Essi comprendono che Hamas sta perdendo il controllo nel nord della Striscia", ha affermato Hagari. "La leadership di Hamas è tagliata fuori. Siede nei bunker, ha perso il contatto con la popolazione e con i suoi stessi terroristi".
L'organizzazione non governativa Human Rights Watch chiede un'indagine sull'attacco dell'esercito israeliano contro un'ambulanza "contrassegnata appena fuori" dal più grande ospedale di Gaza, il nosocomio "al-Shifa" la scorsa settimana definendolo un "possibile crimine di guerra". Il gruppo ha chiesto che l'indagine venga condotta dalla Commissione internazionale indipendente d'inchiesta del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e Israele. Le forze di difesa israeliane hanno affermato di aver preso di mira l'ambulanza perché utilizzata da Hamas. HRW, tuttavia, afferma di non aver trovato prove che l'ambulanza sia stata utilizzata per scopi militari dopo aver intervistato testimoni e verificato le immagini dell'ambulanza danneggiata e dell'area circostante.
"Senza la liberazione degli ostaggi non ci sarà nessun cessate il fuoco". Lo ha ripetuto il premier israeliano Benyamin Netanyahu mentre si moltiplicano le voci su una trattativa per una possibile tregua in cambio della liberazione di alcuni prigionieri.
"Non abbiamo prove che gli ostaggi in mano ad Hamas, compresi i cittadini Usa, siano ancora in vita". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che "potrebbe essere necessaria più di una pausa umanitaria per farli uscire tutti".
Per la prima volta dalla prima guerra del Libano del 1982, un'intera divisione di riservisti dell'esercito israeliano sta operando in territorio nemico: l'Idf ha dichiarato che negli ultimi giorni la 252ma ha preso il controllo di Beit Hanoun, area nel nord di Gaza, ha ucciso centinaia di terroristi, compresi membri anziani. Il comandante della divisione, generale Moran Omer, ha affermato che si tratta di un "momento decisivo". "Ci stiamo preparando da anni, è nostro dovere riportare pace e sicurezza ", ha affermato. "I nostri riservisti e le loro famiglie sono espressione della nostra unità, della volontà di difendere il popolo".
Dagli Usa è arrivata all'Italia la richiesta di due carabinieri da inserire nell'ufficio del Coordinatore della sicurezza per Israele e l'Autorità palestinese, a Gerusalemme. E la Difesa è orientata a dare l'ok. I carabinieri hanno una lunga esperienza nella missione Miadit di addestramento della polizia palestinese di stanza a Gerico (sono rientrati lo scorso 14 ottobre per il
deteriorarsi delle condizioni di sicurezza). "I carabinieri - ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto - sono stati chiamati direttamente agli americani perché a Gerico fino a tre settimane fa formavano la polizia palestinese: hanno quindi un rapporto di fiducia, di conoscenza e di rispetto che in una fase come questa è utilissimo".
Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza, ha detto che "la strada unica ed evidente per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale". Lo ha riferito la tv pubblica israeliana Kan.
Una fonte vicina ad Hamas conferma trattative in corso per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua.
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha paragonato il numero di bambini uccisi a Gaza con il bilancio dei conflitti nel mondo di cui dà conto ogni anno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "Ogni anno, il numero più alto di uccisioni di bambini da parte di qualsiasi attore in tutti i conflitti a cui assistiamo è al massimo di centinaia", ha detto Guterres. "In pochi giorni a Gaza abbiamo migliaia e migliaia di bambini uccisi, il che significa che c'è anche qualcosa di chiaramente sbagliato nel modo in cui vengono condotte le operazioni militari".
"Ci sono violazioni da parte di Hamas quando usa scudi umani. Ma quando si guarda il numero di civili che sono stati uccisi durante le operazioni militari, c'è qualcosa che è chiaramente sbagliato": lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Reuters Next, come si legge sul sito dell'agenzia. "È anche importante far capire a Israele - ha aggiunto - che è contro i suoi interessi vedere ogni giorno la terribile immagine dei drammatici bisogni umanitari del popolo palestinese. Ciò non aiuta Israele in relazione all'opinione pubblica globale".
"Innanzitutto Gaza non può essere un rifugio per i terroristi e non può essere governata dalle organizzazioni terroristiche. Ci deve essere un'unica autorità palestinese. Non ci deve essere alcuna presenza di lungo termine di Israele per la sicurezza di Gaza, il territorio di Gaza non può essere amputato o ridotto. Allo stesso tempo non ci può essere uno sfollamento forzato" dei palestinesi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all'Eurocamera di quelle che considera le sue priorità per un piano politico successivo alla guerra in Medioriente.
Una tv egiziana ha segnalato che il Cairo è vicino al raggiungimento di un accordo per una pausa umanitaria a Gaza e il rilascio di ostaggi. Lo ha riferito Haaretz.
La nave della Marina Vulcano, attrezzata con ospedale e sale operatorie, è in partenza per il Medioriente per accogliere feriti di Gaza. Sarà poi inviato anche un ospedale da campo da portare "direttamente a Gaza in accordo con i palestinesi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolineando che "siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno".
"Nulla può giustificare quanto successo. Non possiamo permettere che si ripeta mai più un attentato terroristico come quello di Hamas. Hamas non deve avere il futuro al governo di Gaza". Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando all'Eurocamera. "Il diritto di Israele di difendersi deve essere in linea con le leggi internazionali e umanitarie. Un assedio di Gaza non lo è. Chiediamo delle pause umanitarie, più la situazione peggiora più sarà difficile avere una pace duratura", ha sottolineato Michel spiegando che, alla conferenza di Parigi di domani, "concorderemo un maggior sostegno" per i palestinesi.
Un bombardamento israeliano ha provocato la distruzione della moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a Sud di Gaza. Lo riferiscono fonti locali. La moschea si trova in un campo profughi. Al momento dell'attacco era a quanto pare vuota, ma mezzi di soccorso stanno egualmente accorrendo sul posto.
Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di un cessate il fuoco a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dalla France Presse. Ieri Axios aveva riferito di una richiesta del presidente Usa Joe Biden al premier israeliano Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri.
Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha ricevuto in udienza l'ambasciatore di Palestina presso la Santa Sede, Issa Kassissieh. L'incontro è avvenuto a Roma nella sede della Conferenza Episcopale Italiana. L'ambasciatore ha presentato la gravità della situazione attuale segnata da un'escalation di violenza che ha provocato migliaia di feriti e oltre 10mila morti.
Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato oggi un incontro urgente con i dirigenti degli insediamenti ebraici in Cisgiordania. "Questo incontro - ha affermato in un comunicato - rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della Regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria", cioè in Cisgiordania.
Sale ancora il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a seguito dell'operazione militare israeliana nell'enclave palestinese. Secondo il ministero della Sanità di Hamas sinora sono morte 10.569 persone, tra cui 4.324 bambini. Lo riporta Al Jazeera.
L'esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l'intera Gaza. Lo ha annunciato il portavoce dell'esercito in lingua araba Avichay Adraae che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. "Se tieni a te stesso e ai tuoi cari - ha sottolineato - dirigiti a sud".
Israele non deve "rioccupare" Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, rispondendo alle domande in conferenza stampa da Tokyo, al termine del G7.
"Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano. Che il Signore ci porti a una pace giusta. Si soffre tanto, soffrono i bambini, soffrono gli ammalati, i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamolo, sempre è una sconfitta". Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale.
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La polizia ha identificato i corpi di 843 cittadini israeliani uccisi nell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. Lo ha fatto sapere la stessa polizia.
Israele ha reagito con attacchi aerei ai lanci di razzi dal Libano. Lo spiega sui social network il portavoce dell'esercito di Tel Aviv Daniel Hagari. "Gli aerei da guerra dell'Idf hanno attaccato obiettivi dell'organizzazione terroristica Hezbollah, tra cui un magazzino di Amaleh, posizioni di lancio, infrastrutture". Azioni mirate a "colpire il terrorismo e siti in cui si trovano i mezzi dell'organizzazione terroristica Hezbollah. L'attacco è stato effettuato in risposta al fuoco proveniente dal territorio libanese".
Gli Stati Uniti si oppongono alla rioccupazione di Gaza da parte di Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel, che spiega: "La nostra opinione è che i palestinesi devono essere in prima linea in queste decisioni. Gaza è terra palestinese e rimarrà terra palestinese. Allo stesso tempo siamo d'accordo con Israele che non si tornerà allo status quo del 6 ottobre e che Gaza non potrà e non dovrà essere più una base da cui lanciare attacchi contro il popolo di Israele o chiunque altro".
Un convoglio umanitario della Croce Rossa è stato colpito a Gaza. Lo rende noto la stessa organizzazione.
"Molte, molte migliaia di palestinesi sono morti": lo ha riconosciuto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, incalzato dai reporter in un briefing.
"Molte, molte migliaia di palestinesi sono morti": lo ha riconosciuto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, incalzato dai reporter in un briefing.