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Israele: "Pronti a salvacondotto a Sinwar in cambio ostaggi"

L'esercito pubblica un video del tunnel degli ostaggi uccisi. Le immagini rivelano le condizioni disumane in cui sono stati tenuti i rapiti

10 Set 2024 - 22:45

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 340. Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia.  L'esercito israeliano pubblica un video del tunnel degli ostaggi uccisi. All'interno del tunnel, sono stati trovati cibo e attrezzature che si presume siano state usate dagli ostaggi per sopravvivere per settimane. Sarebbe di almeno 19 morti (anche se inizialmente si era parlato di 40) il bilancio di un bombardamento israeliano su un accampamento all'interno della zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Residenti e operatori sanitari hanno affermato che almeno quattro missili hanno colpito la zona, incendiando diverse tende. Idf ha detto di aver "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area umanitaria". La replica di Hamas: "Palesi menzogne". Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ha dichiarato che le capacità militari di Hamas sono state gravemente danneggiate dopo oltre 11 mesi di guerra e che l'organizzazione non esiste più come formazione militare a Gaza. L'Egitto, intanto, avrebbe accettato di consentire al presidente dell'Anp Abu Mazen di entrare nella Striscia attraverso il valico di Rafah, a condizione che Israele approvi la visita.

Israele, migliaia di manifestanti a Tel Aviv contro il governo Netanyahu

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Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia. Lo ha detto il coordinatore del governo israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch, in un'intervista a Bloomberg ripresa da Haaretz. "Sono pronto a fornire un passaggio sicuro a Sinwar, alla sua famiglia, a chiunque voglia unirsi a lui", ha detto Hirsch. "Vogliamo indietro gli ostaggi. Vogliamo la smilitarizzazione, la deradicalizzazione ovviamente, un nuovo sistema che gestisca Gaza". 



L'Idf ha diffuso il video consegnato alle famiglie degli ostaggi Hersh, Eden, Ori, Almog, Carmel e Alex, uccisi a colpi di arma da fuoco da Hamas dopo oltre dieci mesi di prigionia, i cui corpi sono poi stati recuperati dall'esercito israeliano. Il video mostra l'interno di un cunicolo nel sud della Striscia di Gaza, rivelando le condizioni disumane in cui gli ostaggi sono stati detenuti. Il tunnel, accessibile da una stanza per bambini, si trova a circa 20 metri di profondità. All'interno, sono stati trovati cibo e attrezzature che si presume siano state usate dagli ostaggi per sopravvivere per settimane. Sono stati rinvenuti pochi litri d'acqua, dei secchi per fare i bisogni, bottiglie di urina, vestiti femminili stracciati, proiettili di kalashnikov e una porta blindata che chiudeva il tunnel per non farli scappare. 


Il segretario di Stato degli Usa, Anthony Blinken, ha condannato con inusuale durezza e in termini secchi la recente uccisione da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania palestinese di una giovane attivista con cittadinanza americana e turca, definendola "non provocata e ingiustificata". Le parole di Blinken sono arrivate a margine di un colloquio a Londra con il suo omologo britannico David Lammy, il quale aveva subito prima a sua volta fustigato come "scioccante" l'ultimo raid Israele a Khan Younis, invocando un cessate il fuoco immediato.



Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto ai giornalisti che le condizioni sono mature per una pausa di almeno sei settimane nei combattimenti a Gaza che includa il rilascio di molti degli ostaggi ancora detenuti lì. Tuttavia, non si è impegnato a porre fine in modo permanente ai combattimenti, come richiesto da Hamas, sollevando dubbi sulla fattibilità di un accordo.


"Anche coloro che continuano a sostenere (il premier israeliano Benyamin) Netanyahu sono complici del genocidio in corso. Saranno ritenuti responsabili". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante il suo intervento al vertice della Lega Araba in corso al Cairo, come riporta Anadolu. A margine dell'incontro del consiglio dei ministri della Lega Araba, Fidan ha avuto un incontro con l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, riferisce il ministero degli Esteri turco.


"Condanniamo il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta 'zona umanitaria' di Khan Yunis". Lo afferma il ministero degli Esteri turco in un comunicato. "Il governo genocida di (Benjamin) Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà", si legge nella nota del ministero degli Esteri di Ankara.


Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che le capacità militari di Hamas sono state gravemente danneggiate dopo oltre 11 mesi di guerra e che l'organizzazione non esiste più come formazione militare a Gaza. "Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas è impegnato nella guerriglia e noi stiamo ancora combattendo i terroristi di Hamas e perseguendo la leadership di Hamas", ha detto il ministro ai giornalisti stranieri.


L'esercito israeliano ha annunciato di ritenere "molto probabile" che le sue forze abbiano ucciso "indirettamente e involontariamente" l'attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, ferita a morte da un colpo di pistola alla testa nei giorni scorsi vicino a Nablus, in Cisgiordania, mentre partecipava a una protesta in difesa di agricoltori palestinesi. L'inchiesta "ha rivelato che è altamente probabile che sia stata colpita indirettamente e involontariamente dal fuoco dell'Idf, che non era diretto a lei ma al principale istigatore della rivolta", ha affermato l'esercito in una dichiarazione.


Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha definito "scioccante" l'ultimo raid di Israele sulla Striscia di Gaza, parlando con al fianco Anthony Blinken, dopo un incontro con il segretario di Stato americano, in visita a Londra. Lammy ha aggiunto che gli effetti di questo attacco, in termini di numero di morti, confermano la necessità di un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia e per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas.


Il Ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha affermato che almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano su un campo di Khan Yunis, in una zona umanitaria designata, rivedendo al ribasso il bilancio iniziale. Lo scrive il Times of Israel. La Difesa civile aveva precedentemente affermato che 40 persone erano state uccise nell'attacco di questa mattina. L'esercito israeliano aveva contestato tale bilancio, affermando di aver utilizzato munizioni precise contro un gruppo di militanti. Il Ministero ha però aggiunto che il bilancio dell'attacco potrebbe aumentare, visto che ci sono anche 60 feriti.


L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita. Lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Netanyahu a decidere se autorizzarla.


Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, così come sostenuto dall'esercito dello Stato ebraico. "Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza - spiega una nota su Telegram - sono una palese menzogna".


Sarebbe di almeno 40 morti il bilancio del bombardamento israeliano a Gaza ha affermato Hamas secondo quanto riferisce Reuters citata da Haaretz. La stessa notizia viene riportata da Ynet. 


Sotto la direzione dell'Idf, le forze aeree israeliane hanno "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area Umanitaria di Khan Yunis". Lo rende noto l'esercito israeliano su Telegram. "Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili", si legge nello stesso post. Nell'attacco sono morti almeno sei palestinesi.


Il capo dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha detto che la campagna di vaccinazione di massa a Gaza contro la poliomielite potrebbe essere sospesa dopo che l'Idf, l'esercito israeliano, ha fermato un convoglio sotto la minaccia delle armi subito dopo il checkpoint di Wadi Gaza con minacce di trattenere il personale delle Nazioni Unite. Il numero uno dell'agenzia, Phillip Lazzarini, ha aggiunto che il personale è stato poi rilasciato e si trova di nuovo in una struttura delle Nazioni Unite. 


Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno fermato un convoglio delle Nationi Unite nel nord della Striscia di Gaza. Le truppe israeliane hanno trattenuto il convoglio dopo aver ricevuto informazioni di intelligence sulla possibile presenza di "sospettati palestinesi" a bordo di uno dei veicoli. "Le truppe delle Idf hanno ritardato il convoglio al fine di interrogare i sospettati", hanno riferito. 


Tre palestinesi sono stati arrestati perché sospettati di pianificare un imminente attacco terroristico. Lo ha indicato l'agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet. Secondo lo Shin Bet, il trio proviene dalla città cisgiordana di Bani Naim, vicino a Hebron: nelle case di due membri della cellula sono state sequestrate armi che sarebbero state utilizzate nell'attacco. Tutti e tre sono attualmente interrogati dall'agenzia di sicurezza.

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