Gaza, raid su una scuola nel campo profughi di Nuseirat
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Onu: "Quello che sta accadendo nella Striscia è inaccettabile"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 343. Almeno sei civili palestinesi sono morti a Gaza a causa di attacchi israeliani, scrive l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Dopo la denuncia dell'Unrwa ("sei membri del nostro staff sono rimasti uccisi nell'attacco sul campo profughi di Nuseirat"), Il segretario dell'Onu, Antonio Guterres ha tuonato: "Quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile". In merito alle trattative per il cessate il fuoco, Hamas ha confermato che "non presenterà nuove richieste e non rifiuterà alcuna nuova condizione sull'accordo da parte di nessuna delle parti". Intanto, Hezbollah ha lanciato una raffica di razzi contro una base aerea israeliana.
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"Consentiremo ogni libera espressione anche di critica legittima contro qualsiasi governo, che sia quello israeliano, che sia quello palestinese o quello italiano, di chiunque, ma non formule di celebrazione di eccidi. Ci sono delle valutazioni che si stanno facendo in queste ore e in questi giorni e questo sarà il paradigma in base al quale saranno prese alcune decisioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi rispondendo a una domanda sulla possibilità di non consentire le manifestazioni pro Palestina in occasione dell'anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. "Siccome le uniche motivazioni con cui anche per legge per il nostro ordinamento può essere limitata la libertà di manifestazione del pensiero, di associazione, di riunione, è quella proprio di tutelare l'ordine pubblico, io credo che celebrare apertamente un eccidio, il valore politico storico di un eccidio per taluni, per noi è qualcosa che sollecita delle valutazioni di tutela dell'ordine pubblico".
L'Unrwa ha affermato che "il primo ciclo della campagna di vaccinazione contro la poliomielite si è concluso ieri" a Gaza, dove sono stati vaccinati "centinaia di migliaia di bambini, raggiungendo il 90% della copertura vaccinale". "La nostra prossima sfida - sostiene l'agenzia Onu - sarà quella di fornire la seconda dose, necessaria, nelle prossime settimane".
Almeno sei civili palestinesi sono morti nella Striscia di Gaza a causa di attacchi israeliani. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. In particolare, a Rafah, nel sud, cinque corpi sono stati estratti dalle macerie dopo un bombardamento di artiglieria, mentre il sesto morto è nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, dove è stata colpita una casa.
I parenti degli ostaggi hanno bloccato Namir Road a Tel Aviv, chiedendo un accordo per il rilascio dei prigionieri tenuti da Hamas. Lo riporta il Times of Israel. I dimostranti hanno dipinto nastri gialli lungo la strada e gridano: "Perché sono ancora a Gaza?". Gli agenti della polizia di frontiera hanno tentato di allontanare gli attivisti dalla strada. Si ritiene che 97 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora a Gaza, compresi i corpi di almeno 33 persone la cui morte è stata confermata dalle Idf.
Una fonte interna alla sezione politica di Hezbollah ha smentito poco fa la notizia, ripresa da media israeliani, secondo cui il partito armato libanese avrebbe ordinato agli abitanti del sud del Libano di lasciare la zona. La notizia è stata riportata dal quotidiano libanese an Nahar, noto per le sue posizioni ostili all'Iran e ai suoi alleati. Era stata poi ripresa dai media israeliani.
Hezbollah ha chiesto ai residenti dei villaggi nel sud del Libano di evacuare le loro abitazioni per timore di operazioni militari israeliane nella zona, sullo sfondo delle crescenti minacce di una guerra totale nel nord di Israele. Lo riferisce l'emittente televisiva Kan, citando il quotidiano libanese Al-Nahar.
Le milizie sciite libanesi di Hezbollah hanno annunciato di aver sparato dei razzi contro il quartier generale della difesa aerea israeliana nella località di Safed, vicino al confine tra Israele e Libano. Le forze di difesa israeliane hanno riferito che circa 20 razzi sono stati lanciati verso Safed, facendo scattare allarmi nella città e nelle cittadine circostanti. Il lancio ha provocato un grande incendio in una foresta vicina e ha causato lievi danni a un edificio in un'altra comunità, secondo quanto riferito dalle autorità. Non sono stati segnalati feriti nell'attacco.
L'Iran "continuerà a rispondere alle minacce sionista e delle superpotenze". Il capo di stato maggiore dell'esercito di Teheran, Habibollah Sayyari, parlando a Pechino allo Xiangshan Forum, ha affermato che "l'anarchia e un vuoto di sicurezza in Medioriente spingono l'Iran a cercare di rafforzare le sue capacità di sicurezza". Il sistema multipolare è "la base della futura cooperazione tra i Paesi del mondo", ha aggiunto Sayyari, rimarcando l'importanza della cooperazione tra i Paesi confinanti e che "la sicurezza regionale non richiede alcuna presenza di potenze extraregionali".