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Netanyahu pronto ad aprire un nuovo fronte in Libano | Razzo dallo Yemen cade nel centro di Israele

L'Egitto ribadisce il no alla presenza israeliana sul Corridoio Filadelfia

15 Set 2024 - 14:09

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 345. Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un'area aperta del centro di Israele.  Netanyahu in una discussione strategica con i responsabili della sicurezza avrebbe detto che l'obiettivo di Gerusalemme è di avviare un fronte di guerra con il Libano il prima possibile. L'Egitto, intanto, ha ribadito il suo rifiuto della presenza israeliana lungo il Corridoio Filadelfia e sul lato palestinese del valico di Rafah.

Gaza, raid su una scuola nel campo profughi di Nuseirat

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Il missile lanciato dagli Houthi verso il centro di Israele "non era un proiettile ipersonico" come sostenuto dai ribelli yemeniti. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l'esercito israeliano il missile sarebbe stato colpito da un missile intercettore Arrow che non la ha distrutto completamente. Il missile lanciato dagli Houthi quindi si è frantumato in aria e la testata, insieme ad altri pezzi, è caduta a terra.


Sono ripresi intensi gli scambi di fuoco tra Hezbollah e Israele: si registrano nel sud del Libano raid israeliani lungo il settore orientale e centrale della linea di demarcazione, mentre il Partito di Dio ha diffuso poco fa rivendicazioni di una serie di attacchi contro caserme israeliane a ridosso della stessa linea di divisione tra i due paesi. Un attacco aereo israeliano ha preso di mira inoltre la profondità del sud del Libano, nell'area di Jezzine, provocando un incendio nella zona di Mahmudiye.


I media libanesi riportano la notizia di una serie di attacchi aerei israeliani nella zona di Mahmoudiyeh nella parte meridionale del Libano a circa 10 chilometri a nord di Metula. 


Un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, ha dichiarato all'Afp che il gruppo terroristico ha ampie risorse per continuare a combattere Israele, nonostante le perdite subite in oltre 11 mesi di guerra a Gaza. "La resistenza ha un'elevata capacità di continuare", ha detto Hamdan durante un'intervista a Istanbul. "Ci sono stati martiri e sacrifici... ma in cambio, c'è stata un'accumulazione di esperienze e il reclutamento di nuove generazioni nella resistenza".


L'esercito israeliano rende noto di aver attaccato l'ex scuola Ghazi Al-Shawa di Beit Hanoun, nel nord della Striscia, dove si nascondeva un gruppo di terroristi di Hamas che aveva allestito un centro di comando per lanciare attacchi missilistici. Secondo i media palestinesi, la scuola veniva usata come rifugio per gli sfollati di Gaza. L'Idf afferma di aver preso misure per mitigare i danni ai civili durante l'attacco e accusa Hamas di utilizzare "sistematicamente" siti civili per scopi terroristici.


Dieci mesi dopo il recupero dei corpi di tre ostaggi a Gaza, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che sono stati uccisi indirettamente durante un attacco che aveva preso di mira il comandante della brigata Gaza settentrionale di Hamas, Ahmed Ghandour, che si nascondeva in un tunnel a Jabaliya. Il 10 novembre 2024, un raid dell'Idf ha colpito nei pressi del luogo in cui sono stati successivamente trovati i corpi del sergente Ron Sherman, del caporale Nik Beizer e del civile Elia Toledano, rapito al Nova festival.


L'alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, ha dichiarato al quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed che "l'operazione degli Houthi di bombardare Tel Aviv" di questa mattina "è il risultato naturale dell'invasione dell'intera regione da parte dell'entità israeliana". Da parte sua, la Jihad islamica si è congratulata con gli Houthi: "Lodiamo i razzi lanciati dagli eroi yemeniti nel cuore di Tel Aviv, che hanno esacerbato le crisi del nemico e dimostrato la sua debolezza. Il coraggio dimostrato dal popolo yemenita di fronte all'arroganza americana e alla tirannia sionista è la conferma del loro impegno a sostenere il popolo palestinese", ha commentato il movimento estremista palestinese.


"Penso a Hersh Goldberg, trovato morto a inizio settembre insieme ad altri cinque ostaggi a Gaza. Nel novembre dell'anno scorso avevo incontrato la madre Rachel, che mi ha compito per la sua umanità. L'accompagno in questo momento. Prego per le vittime e continuo ad essere vicino a tutte le famiglie degli ostaggi. Cessi il conflitto in Palestina e Israele, cessino le violenze, cessino gli odi, si rilascino gli ostaggi, continuino i negoziati e si trovino soluzioni di pace". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus.


Il primo ministro Benjamin Netanyahu, all'inizio della riunione di gabinetto della domenica, ha affermato che "gli Houthi dovrebbero sapere che chiunque cerchi di fare del male a Israele pagherà un caro prezzo". "Chi ha bisogno di un promemoria visiti il porto di Hodeida (in Yemen, attaccato nelle scorse settimane, ndr)", ha detto.


Un cecchino ha ucciso un dipendente delle Nazioni Unite sul tetto della sua casa nella Cisgiordania settentrionale, ha affermato l'Onu. Sufyan Jaber Abed Jawwad, dipendente dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, è il primo membro dell'Unrwa ucciso in Cisgiordania in più di un decennio. L'episodio, ha spiegato l'organizzazione Onu, ha avuto luogo nelle prime ore di giovedì mattina nel campo di el Faraa. Jawwad ha lasciato una moglie e cinque figli. La guerra a Gaza ha messo in ombra il conflitto in Cisgiordania, che ha visto settimane di operazioni militari israeliane e violenze che hanno raggiunto "livelli senza precedenti, mettendo a rischio le comunità", ha evidenziato l'Unrwa.


In un intervento televisivo, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha minacciato gli israeliani affermando che possono aspettarsi altri attacchi e "operazioni rilevanti" nel periodo che precede l'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Saree ha affermato che un missile ipersonico è stato lanciato contro un obiettivo militare non specificato nell'area di Tel Aviv, causando "paura e panico" in Israele, e "costringendo più di due milioni di sionisti a correre nei rifugi per la prima volta nella storia del nemico (per mano dello Yemen, ndr)".


I media libanesi affermano che l'esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini nel villaggio di Wazzani, nel Libano meridionale, invitando i civili della zona di confine a evacuare prima delle 16 dalle aree evidenziate a causa dell'attività di Hezbollah nella zona.


Quaranta razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso la Galilea e le alture del Golan, alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane, il resto ha colpito aree aperte provocando incendi. Lo ha riferito l'Idf affermando che non ci sono stati feriti. Il gruppo sciita pro-Iran Hezbollah ha rivendicato l'attacco affermando di aver bombardato una base militare israeliana con decine di razzi Katyusha in risposta ai raid israeliani in Libano, tra cui uno che ha colpito una motocicletta nel villaggio costiero di Sarafand, a sud di Sidone.


Un messaggio in ebraico è stato postato su X questa mattina da Hezam al-Asad, membro dell'ufficio politico del gruppo yemenita pro-Iran Houthi. L'uomo pungola Israele con un riferimento al razzo lanciato dallo Yemen e caduto questa mattina nel centro del Paese: "Sia nei vostri rifugi sotterranei che fuori, vi converrebbe ascoltare con molta attenzione questo pomeriggio ciò che verrà detto da Abdul-Malik al-Houthi (il leader del gruppo)".


La polizia israeliana ha arrestato 15 persone dopo la manifestazione contro il governo del premier Benjamin Netanyahu di ieri sera a Tel Aviv. Migliaia di israeliani sono scesi sabato nuovamente in piazza in tutto il Paese chiedendo al governo di garantire immediatamente il rilascio degli ostaggi ancora detenuti nella Striscia di Gaza.


Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un'area aperta del centro di Israele. Lo afferma l'esercito dello Stato ebraico specificando che non si registrano vittime o feriti.


Alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall'Asse Filadelfia e dal Corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. La proposta, riferita da Haaretz, consentirebbe a Israele di rimanere sulla rotta Filadelfia (al confine tra Gaza e l'Egitto) e nel corridoio Netzarim (che taglia in due Gaza) durante l'attuazione delle diverse fasi dell'accordo, a condizione che venga stabilito un calendario per il completo ritiro di Israele da Gaza e la fine della guerra.


Il primo ministro Benjamin Netanyahu in una discussione strategica con i responsabili della sicurezza avrebbe detto che l'obiettivo di Gerusalemme è di avviare un fronte di guerra con il Libano il prima possibile. Lo riferisce Channel 13. I funzionari della sicurezza ritengono che il fronte a nord richiederà una riduzione delle forze che combattono a Gaza. Secondo un collaboratore anonimo di Netanyahu, non sono stati fissati i tempi per il trasferimento, ma potrebbe avvenire tra qualche settimana o qualche mese. "La situazione nel nord non può continuare. L'Idf deve prepararsi per un'ampia campagna in Libano", ha detto il premier.

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