Raid di Israele contro Hezbollah alla periferia sud di Beirut
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Iran: "La follia israeliana ha superato il limite". Dal Libano lanciati 130 razzi verso il nord di Israele. Wsj: "Accordo sugli ostaggi improbabile entro la fine del mandato di Biden". Hamas: "Netanyahu pone condizioni impossibili per far saltare l'accordo".
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 350. Un attacco israeliano alla roccaforte di Hezbollah alla periferia meridionale di Beirut ha provocato almeno 14 morti e 66 feriti. Nel raid è stato ucciso Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d'élite degli Hezbollah. I miliziani hanno lanciato una raffica di razzi (circa 130) dal Libano verso il nord di Israele. L'Iran: "La follia israeliana ha superato il limite". Secondo il ministero della Salute libanese, sono almeno 37 i morti e migliaia i feriti dopo le esplosioni dei cercapersone in dotazione ai membri di Hezbollah, saltati in aria così come migliaia di altri dispositivi wireless (pannelli solari, cellulari, radio, automobili ed elettrodomestici) in tutto il Libano. Intanto, sul fronte Gaza, secondo il Wall Street Journal un accordo sugli ostaggi è improbabile entro fine mandato di Biden. E Hamas rincara: "Netanyahu pone condizioni impossibili per far saltare l'accordo". La replica della Casa Bianca: "Nessuno ha abbandonato la speranza di un'intesa".
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Hezbollah in una dichiarazione conferma la morte del comandante in capo Ibrahim Aqil. Lo riporta The Times of Israel. Aqil è stato ucciso in un attacco aereo israeliano.
"L'attacco con i cercapersone in Libano mostra che Israele è pronto a commettere qualsiasi crimine, non importa quanto estremo". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Ali Bahreini, durante il Consiglio di Sicurezza, chiedendo alla comunità internazionale e all'organo delle Nazioni Unite di condannare le sue azioni.
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno 14 persone sono state uccise e altre 66 sono rimaste ferite in un attacco israeliano nella periferia sud di Beirut. Lo riporta l'agenza di stampa Wam.
L'ambasciata iraniana in Libano ha condannato la "follia israeliana" dopo l'attacco mortale alla roccaforte di Hezbollah sostenuto da Teheran a sud di Beirut, con cui Israele afferma di aver ucciso un comandante di spicco del gruppo libanese. "Condanniamo con la massima fermezza la follia e l'arroganza israeliana che ha superato ogni limite prendendo di mira le aree residenziali nei sobborghi meridionali di Beirut", ha scritto l'ambasciata su X.
L'Onu è "molto preoccupata" per la situazione in Libano dopo l'esplosione a Beirut e chiede "moderazione". Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro.
Israele è passato a un nuovo livello di scontro con Hezbollah in cui non vi sono più linee rosse: lo ha dichiarato Dmitri Gendelman, consigliere del premier israeliano Benjamin Netanyahu. "Qualsiasi forza ostile a nord dei nostri confini è un bersaglio legittimo, e se non rinuncia ad attaccare Israele potrà essere eliminato", ha concluso.
Il portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato in conferenza stampa che almeno 10 comandanti di Hezbollah sono stati uccisi con Ibrahim Aqil a Beirut. Secondo il ministero della Sanità libanese, il bilancio del raid (ancora provvisorio) è salito a 12 morti e 66 feriti.
Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che un convoglio carico di medicinali e forniture mediche è arrivato nei suoi magazzini nel sud di Gaza per la prima volta dall'inizio della guerra nell'enclave palestinese, 11 mesi fa. Il convoglio è stato inviato mercoledì n coordinamento con l'Organizzazione mondiale della sanità dai magazzini centrali del ministero nella città di Nablus, in Cisgiordania. Lo riporta Al Jazeera. Si tratta della prima volta che il ministero è riuscito a inviare medicinali direttamente dai suoi magazzini principali all'enclave assediata dall'inizio della guerra, ha affermato il ministro della Salute palestinese Majid Abu Ramadan, che ha aggiunto che si prevede che altri cinque camion saranno inviati "nei prossimi giorni".
"Nessuno ha abbandonato la speranza di raggiungere un accordo sulla tregua a Gaza, nessuno ha mollato". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, rispondendo alle indiscrezioni del Wall Street Journal secondo le quali diversi alti funzionari statunitensi hanno ammesso che un accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas è improbabile prima della fine del mandato del presidente.
Il video di soldati israeliani che spingono tre cadaveri giù dal tetto in Cisgiordania è "profondamente inquietante". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby sottolineando che "se sarà confermata la veridicità del filmato servirà un'indagine accurata".
Hezbollah afferma di aver lanciato razzi contro una base dell'intelligence israeliana nel nord di Israele, accusata di omicidi mirati, definendola la risposta al raid dello Stato ebraico contro la roccaforte del gruppo a sud di Beirut. Il gruppo sostenuto dall'Iran ha dichiarato che i suoi combattenti hanno preso di mira "il principale quartier generale dell'intelligence nella regione settentrionale, responsabile degli omicidi, con raffiche di razzi Katyusha", aggiungendo che l'attacco era "in risposta agli attacchi del nemico israeliano" nel sud del Libano.
Il ministero della Salute libanese ha annunciato che il bilancio del raid israeliano alla periferia di Beirut è salito a 8 morti e 59 feriti.
È di almeno tre morti e 17 feriti il bilancio del raid israeliano nella periferia sud di Beirut. Lo afferma il ministero della Sanità libanese.
Una fonte vicina a Hezbollah afferma che Ibrahim Aqil, capo della forza Al-Radwan, unità d'élite degli Hezbollah, è stato ucciso nell'attacco alla periferia di Beirut.
Secondo l'agenzia del Libano National Information Agency (Nna), l'attacco israeliano che ha colpito il sobborgo di Dahieh, nella periferia sud di Beirut, ha provocato almeno cinque morti, tutti bambini.
Una fonte di sicurezza riferisce di un attacco israeliano alla roccaforte di Hezbollah alla periferia meridionale di Beirut. L'Idf ha confermato di aver effettuato un "raid mirato" sulla città.
Media libanesi affermano che l'obiettivo del raid aereo israeliano sulla periferia sud di Beirut potrebbe essere Naim Qassem, numero due di Hezbollah. Qassem non ha un ruolo politico rilevante all'interno del Partito di Dio ma è una figura di rappresentanza pubblica visto che il leader, Hasan Nasrallah, è da anni nascosto in località segreta.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rinviato il suo viaggio previsto negli Usa per la prossima settimana in occasione dell'assemblea generale dell'Onu. Lo scrive Haaretz, nel pieno delle tensioni tra Israele e Hezbollah.
L'esercito israeliano afferma che 130 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo riporta Haaretz. Hezbollah ha riferito di aver risposto ai raid aerei israeliani nel sud del Libano con una serie di lanci di razzi sull'Alta Galilea: "In risposta alle aggressioni nemiche sulle località del sud del Libano i combattenti della resistenza islamica hanno colpito...". Alcuni missili sono stati intercettati.
Media libanesi, ripresi dal Times of Israel, riferiscono di una nuova ondata di attacchi aerei israeliani nel Libano meridionale. Gli attacchi sono stati segnalati a Mays al-Jabal, Aitaroun e Kafr Kila.
Durante il raid di giovedì nella città di Qabatiya, nella Cisgiordania settentrionale, alcuni soldati israeliani sono stati ripresi mentre spingevano tre corpi apparentemente senza vita giù dai tetti. L'episodio, su cui ora indaga l'esercito, è l'ultimo di una serie di presunte violazioni da parte delle forze israeliane dall'inizio della guerra con Hamas, che secondo i gruppi per i diritti umani dimostrano un uso eccessivo della forza nei confronti dei palestinesi. Lo riporta Haartez. "Si tratta di un incidente grave che non coincide con i nostri valori", ha affermato l'esercito aggiungendo che l'incidente è "in fase di revisione".
I funzionari del Pentagono sono sempre più preoccupati che Israele possa lanciare una guerra di terra nel sud del Libano nel prossimo futuro. Lo riporta il Wall Street Journal. Il giornale afferma che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha fatto commenti in tal senso all'inizio di questa settimana, e che gli attacchi ai dispositivi di comunicazione di Hezbollah, attribuiti a Israele, hanno aumentato tali apprensioni.
Secondo quanto diffuso dall'agenzia Wafa, almeno otto palestinesi sono stati uccisi e altri quattro feriti in un attacco aereo israeliano che ha colpito un edificio nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.
Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, "pone deliberatamente condizioni impossibili per far saltare qualsiasi possibilita' di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi e prigionieri". E' quanto afferma il movimento islamista palestinese Hamas in una nota citata dall'emittente egiziana "Al Qahera News". Secondo Hamas, per finalizzare un accordo e' necessario che gli Stati Uniti facciano pressione su Israele.
Un accordo fra Israele e Hamas è improbabile prima della fine del mandato di Joe Biden. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti americane, secondo le quali l'amministrazione Biden non smetterà comunque di perseguire un accordo, ritenendolo l'unica via per mettere fine alla guerra a Gaza. Il pessimismo è legato a due motivi. Uno è il numero dei prigionieri che Israele dovrebbe rilasciare per riportare a casa gli ostaggi. Il secondo è legato ad Hamas che avanza richieste e poi rifiuta di dire sì una volta che gli Stati Uniti e Israele le hanno accettate.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto oggi, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24, di non vedere "rischi gravi" per i militari italiani impegnati in Libano nel quadro dell'operazione UNIFIL, alla luce del riscbio di allargamento del conflitto mediorientale. "I nostri militari non sono impegnati in operazioni di guerra", ha segnalato Tajani, ricordando che il ministro della Difesa Guido Crosetto "ha già più volte sollecitato i vertici Onu affinché sia garantita la sicurezza dei nostri militari, che sono oltre 1.000".
Israele potrebbe aver pianificato per circa 15 anni le esplosioni dei dispositivi di comunicazione usati da Hezbollah. Lo ha riferito all'Abc un funzionario dell'intelligence americana, sottolineando che un'operazione del genere richiede un lungo processo che comporta la creazione di società fittizie con molteplici livelli di sotterfugi per consentire agli agenti di inserirsi nella catena di fornitura. Alcuni dei soggetti coinvolti, ha aggiunto il funzionario, probabilmente non sapevano di essere al servizio dell'intelligence israeliana. La fonte ha anche osservato che in passato la Cia ha evitato di ricorrere a un attacco del genere perché era considerato un rischio elevato per i civili.
Una persona è morta in un attacco contro un'auto vicino all'aeroporto di Damasco. Lo scrive Haaretz. L'attacco è stato attribuito a Israele dalla stampa siriana.
Due razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo riporta il quotidiano "Times of Israel", precisando che sono caduti in un'area aperta nei pressi della città settentrionale di Metulla, senza causare feriti.
In un video di circa tre minuti pubblicato sui suoi social, il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto direttamente ai libanesi assicurando che "una via diplomatica esiste" e che "la guerra non è ineluttabile". "Nessuno ha interesse in un'escalation", ha aggiunto. "Niente, nessuna avventura regionale, nessun interesse privato, nessuna fedeltà a una qualsiasi causa merita di far scoppiare un conflitto in Libano", ha proseguito, assicurando ai libanesi, "cari amici", che la Francia è sempre "al loro fianco".
L'esercito israeliano ha riferito di aver condotto nuovi raid aerei in Libano contro sistemi lanciarazzi di Hezbollah "pronti a essere utilizzati immediatamente contro il territorio israeliano". "Da questo pomeriggio, le forze aeree hanno colpito circa 100 lanciarazzi e altre infrastrutture terroristiche per un totale di 1.000 cannoni", ha affermato un comunicato dell'Idf.