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Abu Mazen all'Onu: "La Palestina è nostra, stop al genocidio | Smettetela di inviare armi a Israele"

Israele: "Da stamattina lanciati 57 razzi da Beirut". Idf ha lanciato nuovi attacchi aerei contro Hezbollah. Usa: "La richiesta di cessate il fuoco in Libano era coordinata con Tel Aviv"

27 Set 2024 - 11:19

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 356 e si allarga al Libano contro Hezbollah. Nella mattina di giovedì, stando a quanto reso noto dall'esercito, dal Libano sono stati lanciati 57 razzi verso Israele. Tel Aviv ha risposto con un attacco mirato su alcune zone di Beirut. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in una sessione di emergenza del Consiglio di sicurezza dichiara che "l'inferno si sta scatenando in Libano" e che il Paese è "sull'orlo del baratro". La proposta della Francia e degli Usa: "21 giorni di tregua". Benjamin Netanyahu tira dritto: "Nessun cessate il fuoco, colpiremo Hezbollah con tutte le nostre forze". Ma gli Usa più tardi precisano: "La richiesta di tregua in Libano era coordinata con Tel Aviv". Intanto, il presidente dell'Anp Abu Mazen, accolto da un lungo applauso all'Assemblea Generale dell'Onu, afferma: "Non ce ne andremo, la Palestina è la nostra terra". Accusando Israele di genocidio e chiedendone lo stop, nel suo intervento il leader palestinese rivolge un appello ai Paesi: "Smettete di mandare armi a Israele. Il mondo intero è responsabile di quel che succede alla nostra gente a Gaza". 

Centinaia di famiglie in fuga dal Libano meridionale

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Negli attacchi israeliani di oggi in tutto il Libano sono rimaste uccise 92 persone, mentre i feriti sono 153. Lo ha precisato il ministero della Sanità libanese. Secondo quanto riferito, i "raid del nemico israeliano" hanno causato la morte di 40 persone solo nel Libano meridionale, 25 nella regione di Baalbek-Hermel (est), 23 nella Bekaa (est) e 4 nella regione del Monte Libano (centro-orientale).


L'Iran sembra disposto a riprendere i negoziati sul nucleare, ma rifiuta il ritorno nei suoi siti degli ispettori il cui accreditamento è stato ritirato. Lo afferma il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. Gli iraniani "stanno mostrando segni di volontà di impegnarsi nuovamente, non solo con l'Aiea, ma anche con i nostri ex partner nell'accordo nucleare del 2015", ha detto Grossi, aggiungendo tuttavia che Teheran non vuole "rimettere nella lista gli ispettori" a cui è stato ritirato l'accreditamento. "E' un duro colpo e non pensiamo che sia costruttivo".


Dopo un servizio di Channel 12 dove si affermava che il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva raggiunto un accordo con gli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Libano, un funzionario israeliano ha affermato: "Come abbiamo detto, Israele era stato informato della proposta americana ma non ha mai accettato". Lo riporta il Times of Israel.



La Casa Bianca sottolinea che l'appello internazionale guidato dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Libano è stato "coordinato" con Israele, nonostante il governo di Benyamin Netanhyau abbia poi rifiutato la tregua e promesso di continuare a combattere Hezbollah. "La dichiarazione è stata coordinata con la parte israeliana", ha detto Jean-Pierre, aggiungendo comunque che i colloqui continuano all'Assemblea generale dell'Onu a New York. 


L'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha replicato al discorso del leader palestinese Abu Mazen in Assemblea Generale dicendo che "solo quando si presenta sulla piattaforma dell'Onu parla di una soluzione pacifica". "Non ci sono ipocrisia e menzogna più grandi di questa", ha aggiunto.


Il ministero della Difesa israeliano ha dichiarato di essersi assicurato un pacchetto di aiuti da 8,7 miliardi di dollari dagli Stati Uniti per sostenere gli sforzi militari in corso, tra cui l'ammodernamento dei sistemi di difesa aerea. "Il pacchetto include 3,5 miliardi di dollari per gli acquisti essenziali in tempo di guerra e 5,2 miliardi di dollari destinati ai sistemi di difesa aerea, tra cui Iron Dome, David's Sling e un sistema laser avanzato", ha affermato il ministero in una nota.


Il capo del Pentagono Lloyd Austin, rispondendo a una domanda su potenziali linee rosse per il supporto degli Usa a Israele, ha detto che gli Stati Uniti non cambieranno il loro impengo ad aiutare il loro alleato a proteggere se stesso e il suo territorio sovrano. 


"Una guerra su vasta scala tra Hezbollah e Israele potrebbe essere devastante per entrambe le parti". Lo ha affermato il segretario americano alla Difesa, Lloyd Austin. Lo riporta Al Jazeera. "Un cessate il fuoco in Libano può anche essere utilizzato per concludere e attuare un accordo per garantire un cessate il fuoco a Gaza", ha aggiunto. 


Benyamin Netanyahu e sua moglie Sara incontrando i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi che si sono uniti alla sua delegazione durante la visita a new York, il primo ministro israeliano ha detto che l'attacco contro Hezbollah al nord aiuterà nella liberazione dei rapiti detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Ynet. Netanyahu terrà un discorso venerdì all'assemblea generale delle Nazioni Unite. 


Accusando Israele di genocidio nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, il presidente palestinese Abu Mazen ha rivolto un appello al mondo: "Fermate il genocidio, smettete di mandare armi a Israele. Il mondo intero è responsabile di quel che succede alla nostra gente a Gaza".


 Il presidente dell'Anp Abu Mazen è stato accolto da un lungo applauso prima che pronunciasse il suo discorso alla 79esima Assemblea Generale dell'Onu. "Non ce ne andremo, non ce ne andremo. La Palestina è la nostra terra, non ce ne andremo. Se qualcuno se ne andrà sono coloro che la occupano", ha detto, accusando Israele di genocidio e chiedendone lo stop.


Sono saliti a 26 i morti oggi negli attacchi israeliani in tutto il Libano, secondo il bilancio più aggiornato fornito dal ministero della Sanità libanese. A differenza di quanto inizialmente comunicato, 20 persone sono state uccise a Younine , nel nord-est del Libano, di cui 19 siriani. Tre persone sono state uccise nelle città del distretto di Tiro, mentre una è morta a Kana e 2 nel Libano meridionale. Nel bilancio non sono conteggiati i morti nel recente attacco a Beirut. Lo riporta la Bbc.


L'emittente libanese Al-Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ha riferito che quattro persone sono state uccise nell'attacco delle Forze di difesa israeliane (Idf) nel quartiere Dahieh, nella periferia sud di Beirut, capitale del Libano. Il raid ha preso di mira Muhammad Sarur, noto come Abu Saleh e comandante delle unità aeree di Hezbollah.


Almeno 15 persone sono state uccise e molte sono rimaste ferite nell'attacco israeliano alla scuola Hafsa al-Faluja a Jabalia, nel nord di Gaza. Lo riferiscono l'agenzia di stampa palestinese Wafa e Al Jazeera.


Almeno 41.534 persone sono state uccise e 96.092 sono rimaste ferite dall'inizio delle operazioni delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza, avviate il 7 ottobre 2023 in seguito all'attacco del movimento islamista palestinese Hamas nello Stato ebraico. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, gestito dallo stesso gruppo islamista. Quelli forniti da Hamas sono dati che tuttavia non possono essere verificati in maniera indipendente e che includono sia vittime civili che membri del movimento palestinese. Si attesta invece a 348 il bilancio dei militari israeliani morti dall'avvio dell'offensiva di terra a Gaza. 


Secondo quanto riferito ai media israeliani da fonti della difesa, l'obiettivo dell'attacco aereo israeliano a Beirut è il capo delle forze aeree di Hezbollah. Lo riferisce il Times of Israel. 


L'esercito israeliano ha annunciato di aver compiuto attacchi mirati alla periferia meridionale di Beirut. Nel mirino, secondo fonti vicine a Hezbollah, un comandante del gruppo sciita libanese.


Il numero delle persone sfollate in Libano è stimato tra i 150 e i 200 mila. Lo ha riferito il ministro dell'Ambiente libanese, Nasser Yassine, che è anche a capo del Comitato di emergenza, precisando che "53 mila sfollati sono stati sistemati in rifugi e il resto è stato distribuito in case in affitto o presso parenti". Il ministro ha rilasciato queste dichiarazioni all'emittente radiofonica "Voix de tout le Liban", confermando che "le unità di emergenza a livello locale e centrale stanno operando e distribuendo aiuti fin dal primo giorno". "Nonostante alcune carenze di beni di prima necessità, in particolare coperte e materassi, dato l'elevato numero di sfollati e l'aggressività dei bombardamenti (israeliani) in corso, gli aiuti sono stati distribuiti a 37.500 persone", ha affermato Yassine.


L'esercito israeliano ha annunciato che da questa mattina sono stati lanciati 57 razzi dal Libano verso Israele. Lo riporta Haaretz. 


Gli aerei da caccia israeliani hanno colpito infrastrutture al confine tra Siria e Libano che, secondo l'Idf, venivano utilizzate da Hezbollah per contrabbandare armi. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano. Secondo l'esercito israeliano le armi introdotte illegalmente in Libano dalla Siria vengono utilizzate contro Israele. Il ministro dei trasporti libanese Ali Hamieh ha dichiarato che l'attacco ha colpito l'estremità siriana di un piccolo ponte che consente l'attraversamento del Libano.


Le Forze di difesa israeliane annunciano di aver lanciato una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano. Lo riporta il Times of Israel.


Sono 70.100 gli sfollati registrati ufficialmente in 533 centri di accoglienza in Libano. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell'Interno ad interim libanese, Bassam Mawlawi, nel corso di una conferenza stampa.


Hezbollah ha affermato di aver preso di mira i complessi industriali militari israeliani a nord di Haifa. 


Naufraga la proposta francese per la tregua in Medio Oriente. Il premier Benjamin Netanyahu ha infatti dato ordini all'esercito di andare avanti con i combattimenti. "La notizia riguardante un cessate il fuoco è errata, il primo ministro Benyamin Netanyahu non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito all'annuncio", ha dichiarato l'ufficio del premier. 


Almeno 23 cittadini siriani sono rimasti uccisi in un raid areo messo a segno la scorsa notte dalle forze israeliane contro un edificio nella città di Younine, nel nord-est del Libano. Lo ha detto il sindaco della città, Ali Kassas, citato dall'agenzia di stampa libanese Nnc. Altre otto persone, tra cui quattro libanesi, sono rimaste ferite.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle Forze di difesa israeliane di attenuare i propri attacchi in Libano. Lo riporta l'emittente Channel 12 News.


Il ministro degli Insediamenti e dei progetti nazionali Orit Strock del partito di estrema destra Religious Zionism di Smotrich afferma che "non esiste un mandato morale per un cessate il fuoco, né per 21 giorni né per 21 ore" ed esorta a "non ripetere gli errori del passato" ponendo fine ai combattimenti troppo presto. Lo riporta il Times of Israel. Come Strock si sono espressi i vari esponenti ultraortodossi al governo a partire dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich per il quale l'unico scenario possibile "è schiacciare Hezbollah"


 fronte dell`aumento esponenziale del bilancio delle vittime in Libano negli ultimi tre giorni, dovuto a un`escalation delle ostilità tra Israele e Hezbollah, Amnesty International ha sottolineato oggi, in una nota, "l'importanza fondamentale che tutte le parti in conflitto rispettino i propri obblighi secondo il diritto internazionale umanitario". Secondo il ministero della Salute libanese, infatti, sottolinea l'organizzazione umanitaria, nella sola giornata di lunedì 23 settembre almeno 558 persone, tra cui 50 bambini e 94 donne, sono state uccise e oltre 1800 ferite dagli attacchi israeliani in Libano, mentre Israele annunciava l'inizio dell'operazione "Northern Arrows". Nei giorni successivi molte altre persone sono state uccise.


"Israele dovrebbe accettare la proposta di cessate il fuoco di Biden e Macron, ma solo per sette giorni, per non permettere a Hezbollah di ricostruire i suoi sistemi di comando e controllo": lo ha detto il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, commentando la proposta avanzata da Stati Uniti e Francia. Lo riferisce Ynet. "Non accetteremo alcuna proposta che non includa l'allontanamento di Hezbollah dal nostro confine settentrionale", ha aggiunto.


Nelle ultime 24 ore Israele ha ucciso 81 persone in Libano e ne ha ferite 403. Lo riferisce il ministero della salute libanese nel suo ultimo aggiornamento sui sanguinosi attacchi aerei israeliani in varie regioni del paese contro Hezbollah. Con i quasi 600 uccisi registratisi nei primi due giorni della nuova offensiva israeliana, in 72 ore di raid Israele ha ucciso circa 700 persone. Nella guerra del 2006 tra Hezbollah e Israele, durata un mese, in Libano erano state uccise circa 1.200 persone.


L'esercito israeliano ha annunciato di aver attaccato nella notte 75 obiettivi militari del movimento islamista Hezbollah in Libano, nel sud del Paese e nella regione della Bekaa. L' aviazione israeliana sta attaccando in mattinata depositi di armi "appartenenti a Hezbollah" nei pressi di Tiro, nel sud del Libano. Nel frattempo, l'emittente libanese "Al-Mayadeen", vicina a Hezbollah, ha riportato di attacchi aerei anche nella città di Anqoun, vicino Sidone, e nell'area di Tiro. Lo riferisce Ynet.


Proseguono i bombardamenti dell'esercito israeliano su varie zone della Striscia di Gaza, provocando la morte e il ferimento di varie persone. Lo si apprende dall'agenzia di stampa palestinese "Wafa", secondo cui una persona è stata uccisa e almeno altre nove sono rimaste ferite negli attacchi dell'aviazione israeliana nel campo profughi di Jabaliya, nel nord di Gaza. I feriti sarebbero stati tutti trasferiti all'ospedale Martyr Kamal Adwan del campo. Inoltre, stando a quanto riferito da "Wafa", numerosi cittadini sono rimasti feriti ieri sera in un bombardamento delle Idf che ha preso di mira una tenda che ospitava sfollati a sud della città di Deir al Balah, nel centro della Striscia. Nel frattempo, nel centro della città di Khan Yunis, nel sud di Gaza, una persona è morta e altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lasciato Israele all'alba di oggi per la riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York: lo ha reso noto il governo, come riporta la Cnn. La partenza di Netanyahu era prevista in un primo tempo per mercoledì e il suo intervento all'Onu era atteso oggi, ma il viaggio è stato ritardato a causa dei combattimenti in corso tra Israele ed Hezbollah. L'intervento di Netanyahu all'Assemblea generale delle Nazioni Unite è previsto per domani.


"E' il momento di raggiungere un accordo sul confine fra Israele e Libano che garantisca la sicurezza e l'incolumità per consentire ai civili di tornare alle loro case. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato insieme a un appello congiunto per un cessate il fuoco temporaneo per dare alla diplomazia la possibilità di avere successo ed evitare una escalation oltre il confine". E' quanto si legge in una dichiarazione di Joe Biden e del presidente francese Emmanuel Macron, negoziata e approvata da Stati Uniti, Australia, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar.


Israele sta "violando la nostra sovranità" inviando "aerei da guerra e droni nei nostri cieli, uccidendo i nostri civili e distruggendo le case". Lo ha detto il primo ministro libanese Najib Mikati al consiglio di sicurezza dell'Onu. "Quello a cui stiamo assistendo oggi è una escalation senza precedenti. L'aggressore dice di colpire i combattenti e le armi, ma io assicuro che gli ospedali sono pieni di civili", ha messo in evidenza.


Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha ufficializzato, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, la proposta per un "cessate il fuoco di 21 giorni in Libano" che Parigi ha preparato con gli Usa. 


Gli Stati Uniti non stanno fornendo informazioni a Israele per le operazioni in Libano. Lo ha detto il Pentagono sottolineando che Washington sta facendo "una pressione a tutto campo" per una soluzione diplomatica alla crisi. 


"La situazione in Libano può raggiungere il punto di non ritorno, siamo oltre l'escalation. La tensione puo' estendersi nella regione e le conseguenze sarebbero incalcolabili". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot al Consiglio di Sicurezza Onu. 


"L'inferno si sta scatenando in Libano. Il Paese è sull'orlo del baratro". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, al Consiglio di Sicurezza. "Lunedì è stato il giorno più sanguinoso in Libano in una generazione", ha aggiunto. 

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