LIVE
Ultimo aggiornamento: 3 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Beirut, Israele attacca il quartier generale di Hezbollah: nel mirino il leader Nasrallah, uccisa la figlia | Si temono centinaia di morti | Iran: "L'escalation cambia le regole del gioco"

Teheran promette una "punzione adeguata" per l'attacco che ha provocato morti e feriti in Libano. Netanyahu definisce l'Onu una "palude antisemita". All'Assemblea delle Nazioni Unite, alcune delegazioni sono uscite dall'aula all'arrivo del premier israeliano

27 Set 2024 - 23:08

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 357 e si allarga al Libano contro Hezbollah. Mentre Netanyahu attacca l'Onu definendolo "palude antisemita", un attacco missilistico israeliano devasta sei edifici a Beirut. Si temono centinaia di morti. Il bersaglio era il leader del partito-milizia libanese, Hassan Nasrallah, che però si è salvato. Nel raid è stata uccisa la figlia della guida del movimento sciita, Zainab Nasrallah. L'Iran promette vendetta, parlando di "escalation che cambia le regole del gioco" e annunciando una "punizione adeguata" nei confronti dello Stato ebraico. Nella sala dell'Assemblea generale delle Nazioni unite, alcune delegazioni hanno lasciato l'aula all'arrivo del premier israeliano, comprese quelle turca e iraniana. Un funzionario della sicurezza di Tel Aviv ha rifeito che "l'operazione di terra in Libano sarà la più breve possibile". In mattinata una raffica di dieci razzi era partita dal Libano verso il nord di Israele: alcuni sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree disabitate. Secondo la stima di Al Jazeera, i raid dello Stato ebraico in Libano hanno causato la morte di più di 700 persone da lunedì. Per l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, la guerra in Libano "non garantirà la sicurezza di Israele".

Raid israeliano sul quartier generale di Hezbollah a Beirut, distrutte sei palazzine: "Obiettivo era Nasrallah"

1 di 12
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


L'esercito israeliano annuncia che sta attaccando magazzini con di armi di Hezbollah nascosti sotto edifici residenziali a Beirut.


L'esercito israeliano "non consentirà il trasferimento di armi al gruppo terroristico Hezbollah in nessun modo". Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari. "Lo stiamo dicendo, non permetteremo ai voli nemici con armi di atterrare all'aeroporto civile di Beirut. Questo è un aeroporto civile, per uso civile, e deve rimanere tale", ha aggiunto.


L'esercito israeliano intende colpire le "capacità strategiche" dell'organizzazione libanese Hezbollah nella sua roccaforte a Beirut, il quartiere meridionale Dahiyeh. Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, spiegando l'ordine di evacuazione lanciato agli abitanti di tre edifici presenti nel quartiere.


Nel bombardamento di Israele su Beirut sarebbero rimasti uccisi "importanti leader" di Hezbollah, ma al momento non ci sarebbero conferme della presenza di Nasrallah nel quartier generale del movimento, che era l'obiettivo del raid israeliano. Lo si apprende da qualificate fonti della sicurezza. Secondo le prime informazioni, nell'attacco potrebbero essere morti, o comunque colpiti, il presidente del consiglio esecutivo di Hezbollah e cugino di Nasrallah, Hashem Safieddime, e il parlamentare del partito Alì Ammar.


Secondo i media internazionali Zainab Nasrallah, figlia del segretario generale di Hezbollah, è rimasta uccisa nell'attacco israeliano a Beirut.


Le vittime dell'attacco aereo di Israele su Beirut potrebbero essere "centinaia", compresi molti civili. Lo si apprende da qualificate fonti della sicurezza libanese. Le operazioni di soccorso sono rese ancora più complicate dell'enorme quantitativo di macerie provocato dal bombardamento.


Gli Stati Uniti prenderanno "tutte misure necessarie" se i loro interessi saranno attaccati in Medio Oriente". Lo ha detto il Segretario di Stato, Antony Blinken, a margine dell'assemblea Onu a New York.


L'esercito israeliano ha affermato di aver colpito altri obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, mentre le sirene risuonavano nel nord dello Stato ebraico segnalando l'arrivo di razzi. "Nell'ultima ora, i jet da combattimento hanno colpito obiettivi appartenenti all'organizzazione terroristica di Hezbollah nel Libano meridionale, compresi lanciatori diretti verso civili israeliani e strutture in cui erano tenute armi", ha fatto sapere l'esercito meno di quattro ore dopo aver annunciato il suo ultimo attacco a Beirut.


L'esercito libanese sta creando un cordone protettivo attorno all'ambasciata statunitense, che si trova nella zona settentrionale di Beirut. Lo ha riferito una fonte della sicurezza.


"Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che "per ogni evenienza bisogna fare riferimento all'ambasciata italiana a Beirut e all'Unità di crisi".


Gli Stati Uniti non hanno avuto alcun ruolo nell'ultimo attacco israeliano a Beirut. Lo afferma il presidente Joe Biden.


Un funzionario israeliano ha riferito che "ci sono indicazioni che Hassan Nasrallah fosse nel complesso che è stato attaccato a Beirut e che se era lì ci sarebbero pochissime possibilità che ne sia uscito vivo".


Secondo una fonte statunitense intervistata dall'Abc il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e alcuni suoi uomini si trovavano a Beirut venerdì pomeriggio per una breve visita quando i caccia israeliani hanno lanciato il raid contro il quartier generale del gruppo sciita. Secondo l'emittente americana, è probabile che questa sia stata la finestra operativa individuata anche dall'intelligence israeliana per lanciare l'attacco.


La guerra in Libano "potrebbe portare a un'ulteriore escalation che coinvolge potenze esterne. Appoggio pienamente la proposta di un cessate il fuoco temporaneo, dobbiamo evitare una guerra regionale a tutti i costi. Non possiamo permetterci negoziati infiniti, come abbiamo fatto con Gaza". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, parlando al Consiglio di Sicurezza dopo gli attacchi di Israele a Beirut.


L'ambasciata iraniana in Libano afferma che l'attacco israeliano a Beirut rappresenta "un crimine riprovevole" per il quale lo Stato ebraico "riceverà la punizione adeguata".



L'Iran avverte Israele tramite la sua ambasciata in Libano, secondo la quale "l'attacco israeliano sferrato a Beirut è un'escalation che cambia le regole del gioco".


Gli Stati Uniti non hanno avuto alcun preavviso sull'attacco di Israele in Libano. Lo afferma la portavoce del Pentagono Sabrina Singh. 


Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, "si trova in un luogo sicuro ed è ancora vivo". Lo riferisce l'agenzia iraniana Tasnim citando fonti della sicurezza libanese.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu anticiperà il ritorno in Israele da New York dopo il massiccio attacco di Beirut. 


L'ufficio di Benjamin Netanyahu, ha diffuso una foto in cui si vede il primo ministro israeliano approvare al telefono l'attacco aereo al quartier generale di Hezbollah. Nella foto Netanyahu pare essere nel suo hotel di New York, insieme al suo segretario militare e al capo di stato maggiore.

© Tgcom24

© Tgcom24


Il primo ministro libanese Najib Mikati ha esortato la comunità internazionale a "impedire" a Israele di intraprendere una "guerra genocida" contro il Libano, dopo un massiccio attacco israeliano nei sobborghi meridionali di Beirut.


L'Onu segue con apprensione gli sviluppi sugli attacchi israeliani in Libano. "Le Nazioni Unite stanno seguendo con grande allarme" gli attacchi a Beirut, ha affermato il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric.


Hassan Nasrallah "sta bene". Lo ha affermato una fonte vicina al movimento sciita libanese, dopo il raid israeliano su Beirut, con obiettivo il quartier generale di Hezbollah. 


L'Aeronautica israeliana ha attacco il quartier generale principale di Hezbollah a Beirut con bombe penetranti di una tonnellata. Lo riferisce la tv pubblica Kan specificando che gli Stati uniti sono stati informati prima del raid. I media libanesi dicono che il leader Hassan Nasrallah non è stato colpito.


"Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medioriente in contatto costante con la nostra ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto. Per ogni evenienza fare riferimento a @ItalyinLebanon e all'Unità di crisi". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Due giorni fa il capo della Farnesina aveva lanciato un appello simile ai cittadini italiani.


1 di 12
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


Il portavoce dell'esercito israeliano ha dichiarato che l'Idf ha colpito questa sera "l'epicentro del terrore di Hezbollah" a Beirut.


L'obiettivo del raid israeliano a Dahye, nella periferia meridionale di Beirut, era Hassan Nasrallah, il segretario generale del movimento sciita Hezbollah. Lo riferiscono fonti citate dall'emittente saudita "Al Arabiya", secondo cui Nasrallah sarebbe sfuggito al tentativo di ucciderlo. Anche l'emittente pubblica israeliana "Kan" riferisce che l'obiettivo sarebbe stato Nasrallah.


I media libanesi stanno mostrando immagini del quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut colpito dall'esercito israeliano: un video fa vedere il risultato delle esplosioni con enormi colonne di fumo nero che si alzano verso il cielo. Le deflagrazioni, stando alle immagini, sono state multiple. Il raid ha causato la distruzione di sei palazzine. 


Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah sarebbe stato il vero obiettivo del raid israeliano a Beirut. Lo rendono noto media americani. Non è chiaro se l'attacco abbia avuto successo.


Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari ha dichiarato che il quartier generale centrale di Hezbollah, situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya a Beirut, è stato colpito questa sera.


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha abbandonato in tutta fretta il briefing con i giornalisti a New York dopo essere stato informato dell'attacco a Beirut.


Una forte esplosione è stata sentita a Beirut. Lo rende noto l'Afp. L'agenzia ufficiale libanese riferisce di una serie di attacchi israeliani nella periferia sud di Beirut. Nel sobborgo è situato il quartier generale di Hezbollah.


Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver preso di mira "con 23 missili balistici e alati e un drone tre cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso, mentre erano diretti a supportare Israele". Lo riporta Haaretz.


L'Idf, le forze armate israeliane hanno annunciato una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo scrive The Times of Israel.


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo discorso all'Assemblea Generale Onu lancia un durissimo attacco alle Nazioni Unite, definendole una "palude antisemita" e una "società terrapiattista anti-israeliana". "Stare con Israele è in linea con i vostri valori", ha detto dal podio dell'Onu.


All'ingresso del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella sala dell'Assemblea generale delle Nazioni unite per pronunciare il suo discorso dal podio, alcune delegazioni hanno lasciato l'aula. Fra queste quella della Turchia e dell'Iran. 


"Combatteremo fino alla vittoria totale". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu.


1 di 28
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha denunciato all'assemblea generale dell'Onu le "menzogne e calunnie" pronunciate contro il suo Paese. "Il mio Paese è in guerra, combatte per la sua sopravvivenza. Ma dopo aver sentito le bugie e le calunnie contro il mio Paese da molti oratori su questo podio, ho deciso di venire e mettere le cose in chiaro", ha detto.


"Se ci attaccate, vi colpiremo". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo discorso all'Assemblea Generale Onu rivolto all'Iran. "Teheran sta cercando di imporre il suo radicalismo ben oltre il Medioriente", ha aggiunto.


Uomini armati palestinesi hanno sparato e ucciso un'operatrice umanitaria di un ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti, aprendo il fuoco sulla sua auto in quello che i funzionari di Hamas hanno definito un caso di scambio di persona. Lo riferiscono i media israeliani.



Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato di aver preso di mira le città israeliane di Tel Aviv e Ashkelon con un missile balistico e un drone. Lo riporta il Guardian. Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che le loro operazioni non si fermeranno nei prossimi giorni finché non saranno terminate le offensive israeliane a Gaza e in Libano. "Condurremo altre operazioni militari contro il nemico israeliano in segno di vittoria per il sangue dei nostri fratelli in Palestina e Libano", ha affermato Yahya Sarea in un discorso televisivo.


Un funzionario della sicurezza israeliana afferma che qualsiasi operazione di terra in Libano sarà "la più breve" possibile.


"La guerra non è una soluzione e questi attacchi contro il Libano hanno creato un numero così elevato di vittime civili che non può essere giustificato semplicemente dal diritto all'autodifesa. Il modo in cui questa guerra viene condotta, con questo elevato numero di attacchi aerei e terrestri, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare le loro case, che sono state distrutte, quindi non avranno un posto dove tornare, non è certamente il modo per garantire la sicurezza di Israele. Penso che sia proprio il contrario". Così l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell.


"Abbiamo colpito Hezbollah molto duramente, in particolare nelle ultime settimane. Continueremo e aumenteremo questo sforzo: abbiamo in programma di portare sicurezza nelle città a nord e di far tornare a casa coloro che sono stati evacuati". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in un videomessaggio dalla città del nord di Safed, presa di mira da una serie di attacchi missilistici di Hezbollah negli ultimi giorni.


Più di 30mila persone, principalmente siriani, hanno attraversato il confine con la Siria dal Libano nelle ultime 72 ore, ha affermato venerdì l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel mezzo dei combattimenti tra le forze israeliane e Hezbollah.


Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver lanciato decine di attacchi contro i siti infrastrutturali di Hezbollah nel Libano meridionale e di aver colpito un lanciatore da cui sono stati lanciati razzi questa mattina verso Haifa e Krayot nel nord di Israele. La maggioranza dei "circa 10 proiettili" identificati nella Bassa Galilea è stata intercettata. L'Idf ha anche affermato di aver intercettato quattro droni provenienti dal Libano nella zona costiera di Rosh HaNikra, che si trova a nord di Haifa.


I raid israeliani hanno causato la morte di più di 700 persone in Libano da lunedì. È la stima di Al Jazeera. Seicento persone sono state uccise nei primi due giorni di attacchi.


Secondo l'agenzia di stampa siriana Sana, ripresa da Haaretz, cinque soldati siriani sono stati uccisi e uno ferito in un attacco israeliano contro obiettivi militari a Kfer Yabous, al confine tra Siria e Libano.


Nove persone sono state uccise in un attacco israeliano sulla città di Shebaa nel Libano meridionale: lo afferma il sindaco Mohammad Saab, come riporta il Guardian. Un attacco israeliano avvenuto intorno alle 3 del mattino ha ucciso nove persone della stessa famiglia nella città di Shebaa, al confine meridionale del Libano, tra cui quattro bambini.


Nella notte, l'ufficio del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione su X in merito ai "resoconti errati" sull'iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa. "È importante chiarire che, all'inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale e apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso".


Una raffica di dieci razzi è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane, spiegando che i razzi erano diretti verso la città costiera settentrionale di Haifa e hanno fatto scattare le sirene antiaeree della zona. Secondo quanto riferito, alcuni razzi sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree disabitate. Uno di essi è esploso in mare. Stando alle informazioni preliminari non sono stati registrati feriti.


Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bouhabib ha chiesto un cessate il fuoco immediato "su tutti i fronti", avvertendo che la continua violenza al confine della sua nazione "si trasformerà in un buco nero che inghiottirà la pace e la sicurezza internazionale e regionale". Parlando davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha condannato la "sistematica distruzione dei villaggi di confine libanesi" da parte di Israele e ha avvertito che "la crisi in Libano minaccia l'intero Medio Oriente", è indispensabile un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah "prima che la situazione vada fuori controllo, con un effetto domino, rendendo questa crisi impossibile da contenere". 


Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che sarebbe "un errore" da parte di Benyamin Netanyahu rifiutare la proposta di cessate il fuoco di Francia e Usa e che il premier israeliano si assumerebbe la "responsabilità" di un'escalation regionale. "La proposta avanzata è solida". La Francia si oppone al fatto che il Libano "diventi una nuova Gaza. Israele deve cessare i suoi raid e Hezbollah deve uscire dalla logica della rappresaglia", ha aggiunto.


L'ex presidente e candidato per i Repubblicani alla Casa Bianca, Donald Trump, ha ventilato l'ipotesi di stringere un accordo con l'Iran volto a porre fine alle ostilità se sarà eletto presidente il 5 novembre. "Lo farei", ha detto Trump senza fornire altri dettagli. All'ex presidente è stato anche chiesto in conferenza stampa come avrebbe impedito una guerra totale tra Israele e Hezbollah: "Devi farla finita, in un modo o nell'altro", ha risposto. "Bisogna che tutto questo finisca. L'intera faccenda è inaccettabile. Il 7 ottobre non sarebbe mai successo", ha concluso a un evento, secondo quanto riporta Hareetz.


Negli attacchi israeliani di oggi in tutto il Libano sono rimaste uccise 92 persone, mentre i feriti sono 153. Lo ha precisato il ministero della Sanità libanese. Secondo quanto riferito, i "raid del nemico israeliano" hanno causato la morte di 40 persone solo nel Libano meridionale, 25 nella regione di Baalbek-Hermel (est), 23 nella Bekaa (est) e 4 nella regione del Monte Libano (centro-orientale).


Gli allarmi anti-missile sono scattati poco prima della mezzanotte italiana in tutto il centro di Israele, tra l'altro a Gush Dan, nella pianura di Yehuda e anche nel sud di Sharon, per l'arrivo di un missile lanciato dallo Yemen. Il portavoce dell'Idf ha informato che "il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato con successo dal sistema Arrow. Le esplosioni sentite dalla popolazione sono state provocate dall'intercettazione".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri