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Ultimo aggiornamento: 3 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

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Israele in stato di allerta per anniversario del 7 ottobre | Media: "Attacco all'Iran imminente", Nethanyahu: "Ne abbiamo il diritto" | Trump: "Colpire i siti nucleari iraniani"

Macron: "Basta fornire a Tel Aviv le armi che usa a Gaza". L'ira del primo ministro israeliano: "Si vergogni, vinceremo comunque"

05 Ott 2024 - 21:47

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 365. "Israele è in stato di allerta nel timore di attentati in vista dell'anniversario del 7 ottobre". Lo rende noto l'esercito. Secondo i media israeliani, i militari sono impegnati nella pianificazione di una risposta imminente all'attacco missilistico dell'Iran contro il Paese e avverte che sarà "forte e significativa". "L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Così il premier Benyamin Netanyahu. Trump sostiene che Tel Aviv dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani. Intanto nei raid israeliani sul Libano è stato ucciso il leader del braccio armato di Hamas: Israele punta a chiudere gli scontri in Libano contro Hezbollah entro due o tre settimane. Macron: "Basta fornire a Israele le armi che usa a Gaza, la Francia non ne fornisce. L'ira del premier israeliano: "Si vergogni, vinceremo comunque".

Teheran, in migliaia al funerale di Nasrallah | Khamenei con un fucile al fianco

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Questa sera l'esercito israeliano ha lanciato nuovi appelli per evacuare i residenti della periferia sud di Beirut, dove continua a prendere di mira obiettivi del movimento islamico libanese Hezbollah. Nelle ultime ore si sono sentite diverse esplosioni, ha osservato l'agenzia Afp. 



"Macron e gli altri leader che vogliono un embargo sulle armi a Israele si vergognino". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu. "Si vergognino. Israele vincerà con o senza il loro sostegno", ha detto.


"L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Israele ha il dovere e il diritto di difendersi e rispondere a tali attacchi, ed è ciò che faremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.


Israele afferma che dall'inizio delle operazioni di terra in Libano sono stati uccisi circa 440 combattenti Hezbollah.


Israele è in stato di allerta nel timore di attentati in vista dell'anniversario del 7 ottobre. Lo rende noto l'esercito israliano.


Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che l'Iran rimane una "minaccia continua" per Israele, un anno dopo l'attacco del 7 ottobre da parte dei militanti di Hamas. "In molti sensi stiamo ancora vivendo le conseguenze del 7 ottobre...nella minaccia continua allo Stato ebraico da parte dell'Iran e dei suoi rappresentanti terroristici, che sono accecati dall'odio e decisi a distruggere il nostro unico e solo Stato nazionale ebraico", ha affermato Herzog in una discorso in occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas a Israele.


"La risposta dell'Iran a qualsiasi aggressione da parte di Israele sarà ancora più forte e severa. Il regime (sionista) può mettere alla prova la nostra determinazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa a Damasco dove è arrivato stamattina dopo una visita in Libano. "Il messaggio della mia visita in Siria e Libano è che l'Iran resterà sempre al fianco della resistenza in ogni circostanza", ha aggiunto, riferendo di aver discusso nei due Paesi della necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. "Anche nell'incontro con il presidente siriano Bashar al Assad abbiamo concordato di continuare il confronto sui crimini sionisti", ha concluso.


Almeno 110 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele a partire da questa mattina. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf) in una nota, spiegando che nell'ultima raffica si contano circa 25 razzi lanciati verso l'area di Karmiel che hanno fatto attivare le sirene d'allarme in diverse città. Secondo quanto riportato dalle Idf, alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito aree aperte.


Tra le tante bandiere palestinesi al corteo di Roma spunta anche la bandiera di Hezbollah accanto a quella libanese: il vessillo giallo di Hezbollah, spuntato nello spezzone dei militanti libanesi, riporta un versetto del corano ("E colui che sceglie per alleati Allah e il Suo Messaggero e i credenti, in verità è il partito di Dio, Hezbollah, che avrà la vittoria") e ha raffigurato una mano che stringe un fucile d'assalto stilizzato. "Resistenza fino alla vittoria", tra i cori scanditi al corteo.


Hezbollah ha perso i contatti con Hashem Safieddine da quando un attacco di Israele alla periferia sud di Beirut lo ha preso di mira venerdì. Lo ha riferito alla Cnn una fonte della sicurezza libanese. Safieddine è ritenuto un possibile successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah. Nasrallah è stato ucciso in un raid di Israele su Beirut il 27 settembre.


Il presidente francese Emmanuel Macron si è espresso a favore dello stop alle forniture di armi a Israele che vengono utilizzate nel conflitto a Gaza. "Credo che oggi la priorità sia tornare ad una soluzione politica, smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza", ha detto il presidente alla radio France Inter, aggiungendo che "la Francia non ne fornisce".


"Quello che sta succedendo in Libano è che purtroppo il mondo tace, dà il semaforo verde a queste violenze perché ci sono troppi interessi politici e economici, che non hanno niente a che fare con i valori cristiani, dirò di più, con i valori umani. La dignità dell'uomo e la libertà dell'uomo non contano più quando gli interessi passano davanti a tutto. Però viviamo, nonostante tutto, nella speranza", "con l'aiuto della diplomazia vaticana e la persona del Papa. I Papi, tutti, hanno sempre sostenuto il Libano come Paese modello e Paese messaggio". Lo ha detto mons. Mounir Khairallah, vescovo di Batrun dei Maroniti nel corso di un briefing sul Sinodo in Vaticano.


Sono circa 375mila le persone che in meno di 2 settimane hanno attraversato il confine dal Libano alla Siria, in fuga dai bombardamenti di Israele. Lo riferisce l'unità libanese di gestione delle crisi, facente capo al governo, citando i dati della sicurezza libanese. Precisamente si tratta di 374.621 persone, fra cittadini libanesi e siriani che vivono in Libano, che hanno attraversato il confine dal Libano alla Siria dal 23 settembre, quando Israele ha intensificato la sua campagna di attacchi aerei sul Libano stesso. Migliaia di persone hanno continuato ad attraversare a piedi il principale valico di frontiera di Masnaa anche dopo che gli attacchi aerei israeliani hanno bloccato giovedì la strada che conduceva al valico. I giornalisti di Associated Press sabato hanno visto un flusso ininterrotto di persone camminare attraverso un enorme cratere creato dall'attacco aereo verso autobus che erano in attesa dall'altra parte.



Secondo il presidente siriano, Bashar El Assad, il raid missilistico iraniano "ha impartito una lezione a Israele". Parlando con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in visita a Damasco, Assad ha dettoche l'attacco "è stata una risposta forte e ha impartito all'entità sionista una lezione".


Secondo i media israeliani, l'esercito è impegnato nella pianificazione di una risposta all'attacco missilistico dell'Iran contro il Paese e avverte che sarà "forte e significativa". L'attacco ha causato danni in Israele, comprese le basi aeree, sebbene l'Idf abbia affermato che non sono stati colpiti aerei o infrastrutture critiche.


Nella mattinata, nonostante sia Shabbat (la festa del riposo celebrata ogni sabato nella religione ebraica, ndr), si sono tenuti al ministero della Difesa a Tel Aviv colloqui con rappresentanti di Paesi alleati di Israele al fine di coordinare l'azione contro Teheran. Alle riunioni hanno preso parte alti funzionari dell'esercito. Ynet riferisce che l'Idf abbia detto che "non si può ignorare ciò che ha fatto l'Iran". In precedenza, funzionari americani in una conversazione con il media israeliano hanno stimato che l'attacco israeliano all'Iran sia "imminente". Intanto sta arrivando in Israele il capo del Comando militare centrale Usa, generale Michael Kurilla.


Secondo fonti militari israeliane, l'esercito si sta preparando a espandere le operazioni di terra nella Striscia di Gaza in coincidenza con l'anniversario del 7 ottobre. Le evacuazioni indicate dall'esercito in mattinata a Nuseirat e Bureij, nella zona centrale di Gaza, sarebbero il segnale dell'ampliamento degli attacchi, sottolineano i media nazionali. Le zone evacuate si trovano subito a sud del corridoio Netzarim, dove l'esercito mantiene una presenza semipermanente.


L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito un centro di comando di Hezbollah, situato in una moschea all'interno dell'ospedale Martyr Salah Ghandour, a Bint Jbeil, nel sud del Libano. Secondo quanto riferito in una nota, nell'attacco sono stati colpiti diversi miliziani di Hezbollah. L'attacco, effettuato con un drone, sarebbe stato "preciso" e basato su dati di intelligence.


La forza di pace Unifil dell'Onu, di cui fanno parte oltre 1.000 soldati italiani, ha fatto sapere ufficialmente che non lascerà le posizioni che tiene nel sud del Libano, malgrado la richiesta da parte di Israele di "ricollocarsi". Lo afferma un comunicato ufficiale della missione Onu, confermando quanto anticipato in serata dal capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, citato dall'Ap. "Il 30 settembre l'Idf ha notificato all'Unifil la sua intenzione di condurre incursioni limitate in Libano. E hanno chiesto a noi di ricollocarci, spostandoci da alcune delle nostre posizioni".


Allarmi e sirene antiaerei, che indicano il lancio di razzi contro lo Stato ebnraico, stanno risuonando in tutto il nord di Israele, compresi Nazareth, Yokneam, Migdal HaEmek, e nelle pianure di Esdraelon e di Wadi Ara, incluse le comunità di Ramat Yishai, Megiddo, Shimsheet, Ganigar, Gevat, Manshiya Zabda, Sde Yaakov, Yifat, Kfar Yehoshua, Ramat David, la stazione ferroviaria di Kfar Baruch, Beit She'arim, Sarid, and Nahalal. Sirene anche a Midrakh Oz, Mishmar HaEmek, HaYogev e HaSolelim e dintorni.


Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che gli Usa forniranno "quasi 157 milioni di dollari in nuovi aiuti umanitari per supportare le popolazioni colpite dal conflitto in Libano e nella regione". "Questo finanziamento affronterà le esigenze nuove ed esistenti degli sfollati interni, delle popolazioni di rifugiati all'interno del Libano e delle comunità che li ospitano", aggiunge Blinken in un comunicato pubblicato dal Dipartimento di Stato americano. Tale assistenza "sosterrà anche coloro che fuggono nella vicina Siria", viene aggiunto. "Questi cibo di emergenza, ripari, coperte, kit igienici, protezioni, acqua e assistenza igienico-sanitaria saranno un'ancora di salvezza fondamentale per coloro che hanno sopportato difficoltà inimmaginabili", afferma Blinken ricordando che Stati Uniti "hanno fornito quasi 386 milioni di dollari nell'ultimo anno per supportare le popolazioni vulnerabili in Libano e in Siria colpite dall'aggravarsi del conflitto".


Sayyed Attaullah Ali, leader delle Brigate Al Qassam (il braccio armato di Hamas), è morto in un attacco israeliano in Libano: lo rende noto lo stesso movimento. "Ali e tre membri della sua famiglia" sono stati uccisi da "un bombardamento sulla loro casa nel campo profughi di Dawi a Tripoli, nel nord del Libano", afferma Hamas su Telegram.


Israele "dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani". Lo afferma Donald Trump, nel corso di un comizio in North Carolina.


Almeno un'esplosione è stata segnalata nei sobborghi meridionali di Beirut, con colonne di fumo che si sono levate nell'atmosfera. Poco prima le Forze di difesa israeliane avevano diramato un nuovo avviso di evacuazione per i residenti della zona.


L'esercito israeliano ha reso noto di aver colpito una scuola di Gaza, in un raid contro "terroristi che operavano all'interno di un centro di comando e controllo" di Hamas.


Gli Stati Uniti hanno annunciato 157 milioni di dollari di assistenza umanitaria per sostenere la popolazione civile colpita dal conflitto in corso in Libano. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha precisato che le risorse contribuiranno alle esigenze degli sfollati e dei rifugiati che si trovano in Libano e che stanno fuggendo in Siria.


Israele non ha dato garanzie all'amministrazione Biden sul fatto che puntare agli impianti nucleari iraniani sia un'ipotesi esclusa. Lo riporta Cnn, citando un funzionario dell'amministrazione, secondo il quale è "davvero difficile dire" se lo Stato ebraico utilizzerà l'anniversario dell'attacco del 7 ottobre per vendicarsi.


Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, vuole vedere Israele coinvolto in un conflitto più ampio in Medioriente, e non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. È quanto scrive il New York Times, citando valutazioni di intelligence e fonti statunitensi. Sinwar, da tempo convinto che non sopravviverà alla guerra, ha indurito il suo atteggiamento nelle ultime settimane, portando i negoziatori americani alla convinzione che un accordo non sia possibile. Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le proposte dei mediatori, complicando i colloqui. Le fonti statunitensi ritengono che sia principalmente preoccupato della sua sopravvivenza politica e che una tregua a Gaza non sia nel suo interesse.


Un alto funzionario della sicurezza israeliano ha detto alle famiglie degli ostaggi che gli intensi combattimenti dell'esercito al confine col Libano si concluderanno in due o tre settimane. L'obiettivo sarà quindi un accordo diplomatico con Hezbollah che consentirebbe a Israele di ottenere una svolta sugli ostaggi.

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