Teheran, in migliaia al funerale di Nasrallah | Khamenei con un fucile al fianco
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L'Iran avverte Netanyahu, che aveva annunciato nuovi attacchi: "Non scherzi con il fuoco". Nuovi attacchi israeliani sul Libano
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 366. Hamas celebra il 7 ottobre: "Attacco glorioso". Teheran cancella tutti i voli. Macron a Netanyahu: "Sostegno incrollabile, ma è tempo di una tregua". Gallant minaccia l'Iran annunciando attacchi simili a quelli effettuati "a Gaza e Beirut". Teheran replica affermando di essere pronta a rispondere e avverte Netanyahu: "Non giocare con il fuoco". Poi paragona Israele all'Isis e invita ad "agire contro Hitler dei nostri tempi". Intanto, è stata diffusa l'identità della settima vittima dell'attentato a Jaffa del primo ottobre: è un cittadino italo-israeliano. Mentre continuano gli attacchi di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza, Hezbollah ha dichiarato di aver respinto un nuovo "tentativo" di infiltrazione dell'esercito di Tel Aviv nel sud del Libano. I media libanesi denunciano nuovi attacchi israeliani su Beirut sud.
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Stando alle immagini satellitari ottenute dal New York Times, l'esercito israeliano ha stabilito nuove posizioni accanto alla missione Onu in Libano, l'Unifil. Le immagini satellitari (che il quotidiano non pubblica "per motivi di sicurezza") mostrano circa 20 veicoli militari israeliani in tre nuove posizioni stabilite attorno alla missione delle Nazioni Unite. "Il Nyt non mostra le immagini per motivi di sicurezza", ha sottolineato il quotidiano. Una delle posizioni israeliane è a 54 metri dalla base Onu, un'altra a 500 metri. Un funzionario militare israeliano ha confermato al Nyt sotto anonimato la presenza delle truppe israeliane vicino alla base Unifil.
Le foto, con i nomi e i volti, e 101 palloncini, tanti quanti sono gli ostaggi nelle mani di Hamas. E la scritta "Riportateli a casa, ora". Alla vigilia del 7 ottobre, questo il presidio organizzato dal Forum per le famiglie degli ostaggi, assieme all'Unione dei giovani ebrei di Italia. A un anno dall'attacco oggi, davanti al Tempio Maggiore, all'ex Ghetto di Roma, la Comunità ebraica si è riunita per ricordare il massacro e chiedere la libertà dei propri cari.
I media statali libanesi affermano che due nuovi attacchi israeliani hanno colpito Beirut sud.
L'Alto Commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ha denunciato "molti casi di violazione del diritto internazionale umanitario" nel corso degli attacchi israeliani in Libano. Parlando in conferenza stampa a Beirut, Grandi ha detto che "purtroppo ci sono stati molti casi di violazione del diritto internazionale umanitario nel modo in cui sono stati condotti gli attacchi aerei che hanno distrutto o danneggiato le infrastrutture civili, ucciso civili e hanno avuto un impatto sulle operazioni umanitarie". Grandi ha quindi rimarcato che "c'è una grande crisi di sfollamento, una crisi seria e grave" in Libano. Le autorità stimano in circa 1,2 milioni gli sfollati a causa dei bombardamenti.
L'Unifil, la forza di pace dell'Onu, avverte che le operazioni israeliane nei pressi delle proprie postazioni al confine libanese sono al momento "estremamente pericolose".
Hamas celebra il "glorioso" attacco del 7 ottobre in un comunicato alla vigilia dell'anniversario.
Israele sta combattendo una "guerra lunga", ha detto il capo dell'esercito israeliano rivolgendosi alle truppe alla vigilia dell'anniversario dell'attacco del 7 ottobre. Una guerra che si combatte per il "diritto di essere un popolo libero", ha aggiunto.
Il capo dell'esercito israeliano, rivolgendosi ai soldati alla vigilia del 7 ottobre, ha affermato che l'ala militare di Hamas è stata "sconfitta".
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, avuto un colloquio telefonico con il presidente francese, Emmanuel Macron, al quale ha detto che l'imposizione di restrizioni alla vendita di armi a Israele non farebbe altro che rafforzare l'Iran. È quanto emerge dal resoconto israeliano della telefonata, che è giunta all'indomani di uno scontro a distanza fra i due dopo che Macron si era espresso a favore dello stop delle consegne a Israele delle armi che usa nel conflitto a Gaza.
Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, riceverà al Pentagono il 9 ottobre l'omologo israeliano, Yoav Gallant, "per una visita ufficiale per discutere degli sviluppi in corso sulla sicurezza in Medio Oriente". Lo ha annunciato su X il portavoce del Pentagono, il generale Patrick Ryder.
"L'impegno della Francia per la sicurezza di Israele è incrollabile". Lo ha assicurato il presidente francese Emmanuel Macron in una telefonata con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando però allo stesso tempo che "è arrivato il momento per il cessate il fuoco" a Gaza e in Libano. Lo riferisce l'Eliseo.
"Rivolgi il tuo sguardo materno alla famiglia umana, che ha smarrito la gioia della pace e ha perso il senso della fraternità. Intercedi per il nostro mondo in pericolo, perché custodisca la vita e rigetti la guerra, si prenda cura di chi soffre, dei poveri, degli indifesi, degli ammalati e degli afflitti, e protegga la nostra Casa Comune". Lo ha detto Papa Francesco nella preghiera alla Beata Vergine Maria per la pace nella basilica di Santa Maria Maggiore.
"Nel deplorare nuovamente quel brutale atto terroristico, partecipiamo con commozione al dolore delle famiglie delle vittime e rinnoviamo l'appello affinché le persone prese crudelmente in ostaggio con pratica disumana, vengano liberate e possano ricongiungersi ai loro familiari".Con queste parole Sergio Mattarella ricorda lastrage del 7 ottobre da parte di Hamas "In questo anno gli effetti di quella tragedia si sono moltiplicati, investendo incolpevoli popolazioni dell'intera area, mentre si diffondono gravi e inaccettabili recrudescenze di sentimenti di antisemitismo, da condannare e contrastare con determinazione", aggiunge sottolineando anche che "L'Italia sostiene convintamente il diritto di Israele alla propria esistenza in pace e sicurezza e alla difesa dagli attacchi, nel rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario.
Le autorità iraniane hanno deciso di annullare tutti i voli negli aeroporti del Paese a partire da stasera alle 21 ora locale (le 19.30 in Italia) fino alle 6.00 di domani mattina (le 4.30 italiane). Lo riferisce l'agenzia iraniana Mehr citando un comunicato ufficiale. La decisione arriva nel pieno delle tensioni tra Iran e Israele per le minacce di ritorsione dello Stato ebraico all'attacco missilistico di Teheran di martedì.
La settima vittima dell'attentato a Jaffa del primo ottobre è un cittadino italiano, Victor Green, di 33 anni. Lo ha confermato l'ambasciata italiana a Tel Aviv in seguito ad accertamenti con l'Interpol e la polizia israeliana nel primo pomeriggio di oggi. L'unità di crisi della Farnesina ha informato i familiari più stretti della vittima in Italia.
"Profonda è la preoccupazione per la condizione dei civili a Gaza, la cui popolazione ha patito indicibili lutti e sofferenze e ha diritto a essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra". Lo afferma il Capo dello Stato Sergio Mattarella nel ricordare la strage del 7 ottobre.
"I recenti attacchi" di Israele "contro luoghi sacri, scuole, moschee e centri medici in Palestina e in Libano, con armi fornite dagli Stati Uniti, ricordano all'opinione pubblica i crimini dell'Isis". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri dell'Iran, Esmaeil Baghaei, condannando gli ultimi attacchi di Israele nella Striscia di Gaza e in Libano. Il portavoce ha aggiunto che la comunità globale dovrebbe agire "in modo serio ed efficace" contro quello che ha definito "l'Hitler dell'età moderna", riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu e ai "capi criminali del regime sionista".
Sono almeno 17 i morti nei raid israeliani a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce la Difesa civile palestinese, precisando che 9 vittime erano bambini.
Il comandante della Marina dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Alireza Tangsiri, ha avvertito il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu di "non giocare col fuoco", dopo che quest'ultimo ha minacciato di attaccare l'Iran in risposta al lancio di missili del primo ottobre su Israele. "Abbiamo elaborato una serie di scenari per affrontare i nemici", ha sottolineato Tangsiri. L'Iran ha piani per ogni situazione ed è pienamente pronto ad affrontare qualsiasi circostanza, ha aggiunto, citato da Tasnim.
È di un morto e otto feriti il bilancio dell'attacco terroristico alla stazione centrale degli autobus di Beersheba: una persona è morta a causa delle ferite riportate, hanno detto i soccorritori. La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco. Il terrorista che ha compiuto l'attacco è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco, ha riferito il servizio ambulanze Magen David Adom.
L'Iran ha già preparato il suo piano di risposta da far scattare in caso di attacco di Israele al territorio iraniano. È quanto riporta l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, citando una fonte dell'esercito. "Il piano di risposta a qualsiasi azione da parte dei sionisti è pienamente preparato e, se Israele agisce, il contrattacco iraniano sarà attuato", dichiara la fonte militare citata da Tasnim, spiegando che il piano iraniano prevede diversi tipi di attacco e che verrà poi presa una decisione immediata sull'esecuzione di una o più operazioni a seconda di quale sarà la mossa dello Stato ebraico.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant minaccia l'Iran annunciando attacchi simili a quelli effettuati "a Gaza e Beirut".
Hamas afferma che è salito a 26 morti il bilancio del raid israeliano della scorsa notte sulla moschea a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Il precedente bilancio, stilato dai servizi di soccorso, indicava il numero di 21 vittime. "Il numero di martiri provocati dagli attacchi della forza di occupazione alla moschea dei Martiri di Al Aqsa e della (annessa) scuola Ibn Rushd ha raggiunto il numero di 26, con molti altri feriti", si legge in una nota.
"Nel celebrare questo triste anniversario, esortiamo il mondo a non diventare silenzioso o compiacente. Ogni giorno che passa è un altro giorno di sofferenza inimmaginabile per gli ostaggi e le loro famiglie. Il tempo è essenziale. Agite ora, prima che sia troppo tardi". Così il Forum dei familiari degli ostaggi, in occasione dell'anniversario del 7 ottobre.
"L'anno trascorso è stato insopportabile. È inconcepibile che sia passato un anno intero dai terribili attacchi del 7 ottobre, quando così tante persone furono uccise, ferite e rapite. È inconcepibile che 101 ostaggi - i nostri cari, i nostri familiari, i nostri figli, i nostri genitori, i nostri nonni - restino prigionieri sotto l'organizzazione terroristica Hamas in condizioni spaventose". Così il Forum dei familiari degli ostaggi in occasione dell'anniversario del 7 ottobre.
"Domani sarà passato un anno dall'attacco terroristico contro la popolazione in Israele alla quale rinnovo la mia vicinanza. Non dimentichiamo che ancora ci sono molti ostaggi a Gaza, per i quali chiedo l'immediata liberazione". Lo ha detto il Papa all'Angelus.
Sul campo di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza, Israele ha lanciato una nuova operazione di terra: lo ha annunciato ufficialmente l'Idf in un comunicato. "L'operazione andrà avanti per tutto il tempo necessario per distruggere sistematicamente le infrastrutture terroristiche nella zona" di Hamas, si legge nel comunicato, citato dal Times of Israel. L'Idf afferma di aver preso di mira con raid aerei e cannoneggiamenti i depositi di armi e munizioni, tunnel e cellule operative e altri obiettivi.
Hamas ha fatto sapere che almeno 41.870 persone sono state uccise nella guerra durata un anno tra militanti israeliani e palestinesi. Il bilancio comprende 45 morti nelle 24 ore precedenti, mentre 97.166 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele lo scorso 7 ottobre.
"Non accetteremo mai l'antisemitismo e l'odio cieco verso Israele. Gli ebrei qui in Germania meritano la piena solidarietà del nostro Stato. E la solidarietà di tutte le persone perbene di questo Paese". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un videomessaggio diffuso per l'anniversario del 7 ottobre. "Non dovrebbe mai accadere che i cittadini di fede ebraica in Germania debbano vivere nella paura e nel terrore. Che gli ebrei non possano più osare di uscire di casa indossando la kippah. Che gli ebrei nelle università tedesche preferiscono non dire più di essere ebrei", ha sottolineato.
Le Brigate Qassam segnalano violenti combattimenti nel nord di Gaza: feroci battaglie dei miliziani palestinesi con le forze israeliane, secondo quanto affermato dall'ala armata di Hamas su Telegram. Per la prima volta da mesi, l'esercito ha inviato carri armati e soldati nella regione, ordinando ai residenti di recarsi in quelle che sono state definite "zone sicure" nel sud.
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti all'alba in un bombardamento israeliano sul campo di Nuseirat e della città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale.
In occasione del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, "Il governo tedesco continua a sostenere con insistenza un cessate il fuoco". Lo ha affermato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un video-messaggio sui suoi canali social. Questo deve "finalmente avvenire ora" affinché la popolazione civile nella Striscia di Gaza "sia meglio protetta" e "gli ostaggi israeliani potranno finalmente essere rilasciati", ha continuato Scholz. "In questo primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas contro Israele, la pace o addirittura la riconciliazione in Medioriente sembrano più lontane che mai. Ma sappiamo una cosa: un percorso credibile verso una soluzione negoziata a due Stati è essenziale per una pacificazione duratura del conflitto. La Germania non lascerà nulla di intentato per contribuire a questo", ha affermato il cancelliere tedesco.
Almeno 6 palestinesi sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza in raid israeliani che hanno colpito Rafah, Al-Zawaida e soprattutto Jabalia, nel nord, dove Israele ha lanciato una nuova operazione terrestre, "mettendo in trappola decine di famiglie" palestinesi: lo scrive l'agenzia palestinese Wafa. "Fonti locali riferiscono che le forze di occupazione israeliane sono avanzate nella parte orientale di Jabalia, nel nord della Striscia, circondando famiglie nelle loro case e nelle scuole predisposte all'accoglienza le famiglie sfollate.
"Ci sono esperienze che non riesci a toglierti dalla testa. È così che mi sento dal mio viaggio in Israele nell'ottobre dello scorso anno. I terroristi di Hamas hanno brutalmente ucciso oltre mille israeliani: donne, uomini e bambini, nelle loro case e per strada, a un festival di musica. Centinaia di altri sono stati rapiti e portati nei tunnel di Gaza. Ho incontrato i familiari degli ostaggi che non sanno se rivedranno mai più le loro figlie, madri, sorelle, padri, figli o fratelli. Questa sensazione non mi lascerà mai". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un videomessaggio pubblicato per l'anniversario del 7 ottobre. "Con il suo abominevole attacco contro Israele, Hamas ha allo stesso tempo innescato una catastrofe per il popolo palestinese: tanta distruzione, tanta sofferenza, tanti morti e feriti", ha aggiunto.
Il premier libanese, Najib Mikati, ha invitato il mondo a "fare pressione su Israele" affinché "si impegni per un cessate il fuoco", dopo una notte di intensi bombardamenti israeliani sulla periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah. Mikati ha anche lodato nel suo comunicato il presidente francese, Emmanuel Macron, che "ancora una volta ha sostenuto il Libano", evocando un prossimo vertice internazionale e ribadendo il suo "sostegno all'appello di Francia e Stati Uniti" a una tregua.
L'esercito israeliano afferma di aver "circondato" Jabalya nel nord di Gaza e di "continuare a operare nella zona". Prima dell'operazione di terra nel campo profughi, sono stati effettuati attacchi aerei durante la notte, ha confermato l'esercito, anche contro quelli che definisce "depositi di armi, siti di infrastrutture sotterranee, cellule terroristiche e ulteriori siti di infrastrutture militari".
L'Aeronautica militare israeliana ha condotto durante la notte "attacchi mirati contro una serie di depositi di armi e siti di infrastrutture terroristiche appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah nell'area di Beirut": lo rende noto su Telegram l'esercito israeliano (Idf). "L'organizzazione terroristica di Hezbollah ha deliberatamente posto i suoi impianti di produzione di armi e gli armamenti sotto gli edifici residenziali nel cuore della città di Beirut, mettendo a rischio la popolazione civile dell'area", prosegue il comunicato.
L'esercito israeliano (Idf) ha confermato di avere effettuato nella notte un attacco aereo "mirato" contro una "struttura che in precedenza fungeva da moschea Shuhada al-Aqsa nell'area di Deir al Balah", nella Striscia di Gaza centrale. Nella struttura, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, si trovava "un centro di comando e controllo" all'interno del quale "operavano i terroristi di Hamas".
E' di almeno 21 vittime il bilancio del raid aereo israeliano lanciato nella notte contro la moschea dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el Balah, nel centro della Striscia di Gaza: lo riferiscono fonti della protezione civile.
L'emittente tv libanese di Hezbollah, al Manar, riporta che i caccia israeliani hanno effettuato nella notte più di 25 raid nelle aree di Al-Mreijeh, Burj Al-Barajneh, Airport Road e Haret Hreik nella parte meridionale di Beirut.
Hezbollah ha dichiarato di aver respinto nella notte tra sabato e domenica un "tentativo" di infiltrazione dell'esercito israeliano che da giorni effettua incursioni nel sud del Libano. In un comunicato, il movimento islamista libanese ha dichiarato che "una brigata di soldati israeliani ha tentato di infiltrarsi a Blida" e i suoi combattenti "l'hanno presa di mira con proiettili di artiglieria e sono stati costretti a ritirarsi". Poco prima l'esercito israeliano ha annunciato il lancio da parte degli Hezbollah di quasi 130 missili contro Israele.
L'esercito israeliano ha lanciato nuovi appelli per evacuare i residenti della periferia sud di Beirut, dove continua a prendere di mira obiettivi del movimento islamico libanese Hezbollah. Nelle ultime ore si sono sentite diverse esplosioni, ha osservato l'agenzia Afp.
"Macron e gli altri leader che vogliono un embargo sulle armi a Israele si vergognino". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu. "Si vergognino. Israele vincerà con o senza il loro sostegno", ha detto.