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Colpite da Israele due basi Unifil in Libano: "Avevamo avvisato le forze Onu di stare al riparo" | Crosetto:  è un crimine di guerra

Feriti due caschi blu indonesiani. Il ministro della Difesa italiano convoca l'ambasciatore israeliano. L'Onu chiede a Israele di ritirare le sue truppe di terra

11 Ott 2024 - 00:38

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 370. Israele ha colpito tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano. Due sono italiane mentre la terza è il quartier generale della missione Onu. Alcune telecamere degli avamposti italiani sono state distrutte da colpi di armi portatili. Non ci sono connazionali coinvolti, mentre due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti. L'attacco avrebbe avuto l'obiettivo di "costringere Unifil a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito di Tel Aviv in Libano. Protesta il governo italiano. Il premier Meloni: "Inammissibile". Il ministro della Difesa Crosetto convoca l'ambasciatore israeliano: "L'attacco di Israele a Unifil è un crimine di guerra". Il portavoce di Unifil conferma che la missione resterà in Libano mentre l'Onu chiede a Israele di ritirare le truppe di terra dal Paese. 

Gaza, raid israeliano su una scuola rifugio

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L'obiettivo delle forze israeliane in Libano è respingere i combattenti di Hezbollah a Nord del fiume Leonte, ma servono certezze in merito alla possibilità di mantenere una situazione del genere in futuro. Lo ha detto il rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, Danny Danon, intervenendo alla riunione odierna del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Come possiamo esserne certi? La risposta è nelle mani delle Forze armate libanesi e della missione Unifil: devono farsi avanti e fare il loro dovere in base alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza", ha detto, sottolineando la necessità di "modificare e rafforzare" il meccanismo della risoluzione, in modo da "non tornare a una situazione simile tra qualche anno".


"Gli Stati Uniti si aspettano che tutte le parti, inclusa Israele, rispettino la sicurezza del personale Onu in Libano". Lo ha detto l'ambasciatore americano all'Onu, Robert Wood, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza. "Siamo stati chiari: la soluzione diplomatica tra Israele e Libano lungo le linee blu è l'unica", ha sottolineato. L'ambasciatore americano ha anche precisato che "la chiave è anche che il Libano condanni l'Iran e Hezbollah".


Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando gli spari all'indirizzo delle basi Unifil, dice di aspettarsi "le scuse e le spiegazioni da parte del governo israeliano". "La situazione certamente è di grande pericolo, è inaccettabile quello che è accaduto nei giorni scorsi e quello che è accaduto anche stamani dove sono rimasti feriti due soldati indonesiani - ha detto parlando al Tg2 Post -. E qualche giorno fa è stato sparato un colpo da un cannone contro un muro di cinta della base dove ci sono gli italiani. Il dato positivo, come dice l'ambasciata israeliana a Roma, è che è stata aperta un'inchiesta".


"Israele ritiri le sue forze di terra dal Libano". Lo ha detto la sottosegretaria generale dell'Onu, Rosemary DiCarlo durante il Consiglio di sicurezza. "La soluzione diplomatica deve prevalere", ha sottolineato.


Il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, conferma la presenza della missione in Libano. "La situazione sicuramente è preoccupante, quanto successo oggi lo fa vedere ancora di più, è un atto voluto deliberato dell'esercito israeliano - ha detto in collegamento a "Otto e mezzo" su La7 - ma la presenza rimane, siamo rimasti anche in questi giorni quando gli israeliani ci hanno detto di muoverci dalle postazioni vicino alla Linea Blu, al momento è importante rimanere". 



"Stamattina le truppe dell'Idf hanno operato nell'area di Naqura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, l'esercito ha ordinato alle forze Onu nell'area di rimanere in spazi protetti, dopodiché ha aperto il fuoco nell'area". Lo scrive l'esercito israeliano sui social. 


Ci sarebbero almeno sei vittime e una decina di feriti a causa del raid israeliano che ha colpito il centro di Beirut. Lo riportano fonti mediche. A essere colpita è stata la zona di Ras al-Nabaa.


Tre soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo annunciano le forze armate israeliane, come riportato dal quotidiano Haaretz.


I media statali libanesi affermano che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut. Il raid ha preso di mira il quartiere residenziale di Ras al-Nabaa. Un giornalista dell'Afp ha sentito tre esplosioni, mentre una grande nuvola di fumo nero si è levata sopra la capitale libanese. Si tratta del terzo raid israeliano dentro Beirut dal 23 settembre. 


"I caschi blu hanno un mandato assegnato dal Consiglio di sicurezza dell'Onu che intendono portare avanti al meglio delle loro possibilità. Diverse parti possono lanciare loro moniti riguardo attività nella regione. Li valutano e fanno il possibile per stare dove sono". Lo ha detto il portavoce aggiunto del Segretario generale dell'Onu, Farhan Haq, rispondendo alla stampa sulla richiesta israeliana di spostare i peacekeeper della missione Onu in Libano dopo l'attacco israeliano che ha causato il ferimento di due caschi blu indonesiani. "Il Segretario generale dell'Onu ritiene che Unifil abbia un ruolo vitale da svolgere, assicurando stabilità nel sud del Libano, e continuerà a svolgere il proprio mandato", ha rimarcato Haq.


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Un portavoce dell'Unifil ha dichiarato al sito di notizie Walla, ripreso dal Times of Israel, che la forza multinazionale di mantenimento della pace nel Libano meridionale ha respinto la richiesta israeliana di evacuare le postazioni lungo il confine tra Israele e Libano. Il portavoce invita Israele e Hezbollah a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone a Israele di non oltrepassare la Linea Blu e a Hezbollah di disarmare e ritirare le sue truppe a nord del fiume Litani, a 18 miglia dal confine.


Israele raccomanda che la forza di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (Unifil) nel Libano meridionale si sposti verso nord. Lo ha affermato l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco su diverse posizioni delle Nazioni Unite, ferendo due caschi blu. "La nostra raccomandazione è che l'Unifil si sposti di 5 km (3 miglia) a nord per evitare pericoli mentre i combattimenti si intensificano e mentre la situazione lungo la Linea Blu rimane instabile a causa dell'aggressione di Hezbollah", afferma Danon in una dichiarazione. Lo riferiscono i media israeliani.


L'esercito ha reso noto di aver eliminato a Jabaliya, nel nord di Gaza, 12 terroristi di Hamas. Alcuni di loro avevano preso parte al massacro del 7 ottobre. 


"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.


"Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all'ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l'Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. 


"Ero sotto la torretta. C'è stato un primo colpo che ci ha sfiorato. E poi quello che ha preso in pieno il posto di osservazione". E' il racconto di un casco blu di Unifil, la missione Onu nel sud del Libano, di quanto avvenuto quando l'esercito israeliano ha colpito una torre di osservazione del quartiere generale di Unifil nella base di Naqura. "Non è possibile che sia stato un errore. Il carro armato ha puntato deliberatamente su di noi", ha aggiunto il militare interpellato in forma anonima. 


"In questo momento l'unica cosa che possiamo fare è proteggerci. Quando gli spari nella base sono arrivati eravamo nei bunker. Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere, nel perimetro della nostra sicurezza, fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa". Così fonti militari italiane in Libano in merito all'attacco.


"Un'altra linea è stata pericolosamente superata in Libano: i bombardamenti dell'Idf contro le forze di pace dell'Onu di cui si conosce la posizione. Condanniamo questo atto inammissibile, per il quale non esiste alcuna giustificazione. L'Ue ribadisce il suo pieno sostegno all'Unifil e alle sue truppe nella missione che le è stata affidata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.


L'attacco di Israele alla missione Unifil avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi per non avere testimoni scomodi in vista di pianificazioni future" dell'esercito di Tel Aviv in Libano. È questa, secondo quanto si apprende da qualificate fonti della sicurezza che seguono il dossier mediorientale, la lettura che Unifil dà dell'attacco israeliano contro le basi della missione Onu. Sempre secondo quanto si apprende, la situazione starebbe ora tornando alla normalità e il comandante di Unifil, il generale Arnoldo Lazaro, avrebbe già contattato gli israeliani per esprimere la condanna all'attacco e protestare ufficialmente. 


Il governo italiano ha formalmente protestato con le autorità israeliane e ha ribadito con fermezza che quanto sta accadendo nei pressi della base del contingente Unifil non è ammissibile. Anche per questo, il governo, attraverso il ministro della Difesa, ha convocato l'Ambasciatore d'Israele in Italia. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, in cui si scrive che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il comandante del Settore Ovest della missione Uifili, Generale Messina.


"È inaccettabile l'attacco dell'esercito israeliano alla base italiane e al quartier generale della missione Unifil in Libano, Esprimiamo la più grande preoccupazione e vicinanza al nostro contingente italiano". Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, chiedendo che "l'Italia reagisca con fermezza. Netanyahu si deve fermare. L'allargamento della guerra in Medio Oriente può avere conseguenze incalcolabili".


Israele sta deliberatamente prendendo di mira le strutture sanitarie e uccidendo e torturando il personale medico a Gaza, hanno dichiarato giovedì gli investigatori dell'Onu, accusando il paese di "crimini contro l'umanità". "Israele ha attuato una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un attacco più ampio contro Gaza", ha affermato in un comunicato la Commissione d'Inchiesta Internazionale Indipendente delle Nazioni Unite.


"Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni c'è piena intesa sul fatto che la sicurezza dei militari italiani schierati in Libano è la priorità assoluta. La tengo costantemente aggiornata sull'evolversi della situazione, che segue con grande attenzione e partecipazione. La sicurezza è l'unico modo per garantire che i peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla pace e alla stabilità nella regione". Il ministro Crosetto lo ha detto sottolineando di essere costantemente in contatto con il premier. 


"Ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil". E' quanto ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto. 


"Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l'ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l'inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinché i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell'intera regione". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto. 


"Ieri, in serata, militari regolari dell'Idf avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l'interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto.


Israele si è reso responsabile di crimini contro l'umanità nella Striscia di Gaza. Lo ha stabilito la Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est, e Israele. "Il rapporto ha rilevato che le forze di sicurezza israeliane hanno deliberatamente ucciso, detenuto e torturato personale medico e preso di mira veicoli sanitari mentre rafforzavano l'assedio su Gaza e limitavano i permessi di lasciare il territorio per cure mediche. Queste azioni costituiscono crimini di guerra di uccisione e maltrattamento volontari e di distruzione di proprietà civili protette e crimine contro l'umanità di sterminio", afferma il documento.


"Nessun peacekeeper italiano è rimasto coinvolto" nell'attacco di questa mattina al quartier generale dell'Unifil a Naqoura, in Libano. "I due caschi blu rimasti feriti sono indonesiani", riferiscono fonti, mentre "non ci sono italiani coinvolto". "Questa mattina - aveva precisato in una nota Unifil - due peacekeeper sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell'Idf ha sparato la sua arma verso una torre di osservazione presso il quartier generale dell'Unifil a Naqoura, colpendola direttamente e facendoli cadere". "I feriti sono fortunatamente, questa volta, non gravi, ma rimangono in ospedale".


Il ministro della Difesa Guido Crosetto è a colloquio con l'ambasciatore israeliano. Lo si apprende da fonti ministeriali.


Israele ha preso di mira e colpito tre basi della missione Unifil schierata nel sud del Libano. Lo ha confermato Andrea Tenenti, portavoce della missione Onu di cui fanno parte un migliaio di italiani. Due basi sono italiane e la terza è il quartier generale della missione.


Alcune telecamere che si trovano negli avamposti italiani di due basi di Unifil sono state distrutte da colpi di armi portatili. L'episodio sarebbe avvenuto alla base di Naqura, dove il luogo sarebbe stato preso di mira dall'esercito israeliano. Secondo quanto riferiscono le fonti, non ci sono militari italiani tra i feriti. 


Ci sono almeno due feriti tra i caschi blu del quartier generale di Unifil, la missione Onu schierata nel sud del Libano, a Naqura, presa di mira dall'esercito israeliano. Lo riferiscono fonti della sicurezza militare libanese. I due soldati, rimasti feriti in modo non grave, sono indonesiani. 


Fonti Onu, riprese dall'agenza Reuters, hanno dichiarato che "soldati israeliani hanno sparato contro posizioni dell'Unifil nel sud del Libano".


- La Mezzaluna Rossa ha reso noto che l'esercito israeliano ha attaccato una scuola a Gaza causando la morte di 28 persone che vi avevano trovato alloggio e il ferimento di 54. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.


Secondo indiscrezioni ottenute dalla tv pubblica Kan, il gabinetto politico e di sicurezza che si riunirà stasera dovrebbe autorizzare il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Galant a prendere una decisione finale sulla risposta di Israele all'attacco missilistico effettuato dall'Iran la scorsa settimana. Il senso del voto - sottolinea la tv - è che Netanyahu e Gallant avranno l'autorità di decidere sulla data e sulle modalità dell'attacco.


Sarebbe di almeno 21 morti e diversi feriti il bilancio di un attacco israeliano nel quale sarebbe stata colpita una scuola che ospita sfollati a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i funzionari medici palestinesi, aggiungendo che il bilancio potrebbe aggravarsi.


Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che l'espansione della "geografia delle ostilità" in Medioriente ha "conseguenze catastrofiche" per la regione. Lo riporta Ria Novosti. "Con nostro rammarico, la geografia delle ostilità si sta già espandendo. Tutto ciò, ovviamente, porta alla distruzione delle infrastrutture civili. Decine e centinaia di migliaia di persone stanno perdendo la casa, i mezzi di sussistenza, il lavoro e così via. Quindi, ovviamente, non voglio nemmeno parlare di un'ulteriore espansione geografica; le conseguenze di tutto ciò sono catastrofiche per la regione", ha detto Peskov.


Le forze di difesa israeliane hanno reso noto oggi di avere effettuato oltre 110 attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah in Libano nel corso delle ultime 24 ore, colpendo infrastrutture sopra e sotto terra. Secondo l'Idf, le truppe che operavano sul terreno nel Libano meridionale si sono scontrate ed hanno eliminato "molti" operativi di Hezbollah, con l'assistenza dell'aeronautica. I militari hanno anche scoperto e distrutto armi, tra cui razzi e missili anticarro, ha sottolineato l'Idf.


"Il governo israeliano voterà oggi sulla risposta all'attacco iraniano del primo ottobre". Lo ha riferito una fonte israeliana alla Cnn.


L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere "eliminato" nella giornata di ieri più di 50 membri di Hamas nell'area di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. Ieri l'Aeronautica militare israeliana ha colpito "circa 30 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza e oltre 110 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano", si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram.


Il quotidiano libanese al Nahar ha riferito, citando fonti di intelligence, che Hezbollah ha recentemente ricevuto droni di fabbricazione russa e che un certo numero di esperti stanno addestrando i miliziani sciiti dell'organizzazione ad usarli.


La Protezione Civile libanese ha riferito che cinque dei suoi membri sono stati uccisi in un raid aereo israeliano nei pressi di Tiro. Le vittime si trovavano nel centro operativo di Derdeghaya.


Almeno 3.100 bambini sotto i cinque anni sono stati uccisi a Gaza da ottobre 2023, mentre altri coetanei sono a rischio di grave malnutrizione a causa di un conflitto che sta distruggendo la vita dei palestinesi sin dalla nascita. Lo afferma Save the Children. Il ministero della Salute di Gaza ha recentemente pubblicato un elenco di persone la cui morte, avvenuta tra il 7 ottobre 2023 e il 31 agosto 2024, è stata verificata. Tra i circa 34mila nomi presenti nell'elenco, 11.300 sono bambini e di questi il 30% aveva meno di 5 anni.


Israele ha eseguito nuovi attacchi lungo il confine tra la Siria e il Libano. Lo segnala oggi il canale di notizie saudita al Hadath. 


L'esercito israeliano ha "eliminato" nella notte due comandanti di Hezbollah e ha colpito "diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano". I comandanti uccisi sono Ahmad Moustafa al-Haj Ali, che guidava il Fronte Houla del movimento filo-iraniano, e Mohammad Ali Hamdan, capo dell'unità anticarro di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal.


L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che soldati israeliani hanno nuovamente attaccato diverse località della Cisgiordania, tra le quali Nablus, Birzeit e Kobar a nord di Ramallah.  


Un attacco israeliano è in corso nella città industriale di Hasiya, nella Siria centrale, secondo quanto riferisce la tv di stato siriana. Israele ha bombardato sporadicamente la Siria da quando, due settimane fa, ha intensificato la sua campagna di attacchi contro il Libano. All'inizio di questa settimana, un attacco israeliano sulla capitale Damasco ha ucciso almeno tre civili e ne ha feriti altri nove, secondo i media statali siriani.


Nella sua telefonata con Benjamin Netanyahu, Joe Biden "ha sottolineato la necessità di un accordo diplomatico per far tornare in sicurezza sia i civili libanesi che quelli israeliani alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu", e "ha affermato il diritto di Israele a proteggere i suoi cittadini da Hezbollah, che ha lanciato migliaia di missili e razzi in Israele solo nell'ultimo anno, sottolineando al contempo la necessità di ridurre al minimo i danni ai civili, in particolare nelle aree densamente popolate di Beirut". Lo rende noto la Casa Bianca.


Almeno 15 persone sono state uccise in un attacco israeliano all'ospedale Al-Yemen Al-Saeed nel campo profughi di Jabaliya a Gaza. Lo rende noto il ministero della Salute palestinese citato da Al Jazeera online, secondo cui l'ospedale colpito ospita famiglie sfollate che vivono in tende.

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