Libano, attacchi aerei israeliani sul centro di Beirut: ingenti danni ed edifici distrutti
© Ansa
© Ansa
Italia, Francia e Spagna uniti contro "attacchi inaccettabili" alla missione Onu
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 372 e si allarga ai Paesi confinanti. Unifil: "Ferito un altro casco blu nel sud del Libano, è il quinto in due giorni". Hezbollah annuncia di aver condotto un attacco missilistico contro una base Idf ad Haifa. Venerdì sera un attacco con droni dal Libano ha provocato danni in una città a nord di Tel Aviv. Sul fronte Gaza, il World Food Programme, l'agenzia dell'Onu per la sicurezza alimentare, a lanciare l'ennesimo allarme: "Nel Nord non arrivano aiuti alimentari dall'1 ottobre". Intanto, non si placa la polemica contro Tel Aviv per gli attacchi ad Unifil. Tajani: "Vogliamo sapere cosa è successo". Al summit del Med9 di Pafo Giorgia Meloni ha fatto asse con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez per condannare gli attacchi dell'esercito israeliano alle truppe Unifil in Libano. "È inaccettabile e non deve più ripetersi", l'avvertimento lanciato all'unisono dai leader di Italia, Francia e Spagna, e scritto nero su bianco in una dichiarazione congiunta. Duro anche il presidente Usa Joe Biden che ha detto che "Israele non deve più colpire le forze Unifil".
© Ansa
© Ansa
Anni prima dell'assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l'abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Secondo documenti del gruppo sequestrati dall'esercito israeliano di cui il Washington Post ha preso visione, Hamas intendeva attaccare utilizzando treni, navi e persino carri trainati da cavalli coinvolgendo i suoi alleati - Hezbollah e l'Iran -per un assalto coordinato contro Israele da nord, sud ed est.
Il ministero della Salute libanese afferma che almeno 15 persone sono state uccise in attacchi israeliani su tre aree considerate esterne alle roccaforti tradizionali di Hezbollah. Lo riporta il Times of Israel.
Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha ribadito quanto "siano inaccettabili gli attacchi di Israele alla missione Unifil", dell'Onu.
Secondo un report di Channel 12, per la prima volta una batteria di difesa americana sarà di stanza in Israele, come parte dei preparativi per una risposta all'attacco dell'Iran del primo ottobre.
Nel fine settimana, l'Aeronautica militare ha attaccato 280 obiettivi dei gruppi armati Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza, comprese infrastrutture sotterranee, depositi di armi, quartier generali militari, squadre terroristiche e altre infrastrutture militari. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) su X. I militari "hanno operato negli ultimi giorni con intensità e in modo mirato contro le infrastrutture terroristiche e i terroristi di Hezbollah nel sud del Libano". In particolare, le Idf "hanno eliminato 50 terroristi in scontri faccia a faccia e attacchi diretti dell'Aeronautica militare e hanno distrutto sia con gli attacchi aerei che con l'artiglieria più di 200 obiettivi terroristici di Hezbollah". Nella Striscia di Gaza centrale, i militari hanno ucciso miliziani di Hamas che erano impegnati a lanciare missili anticarro contro le Idf.
L'esercito israeliano ha reso noto che negli ultimi due giorni, tra la vigilia di Yom Kippur e sabato, Hezbollah ha lanciato dal sud del Libano 320 tra razzi, missili e droni su Israele.
Hamas aveva originariamente pianificato di lanciare un grande attacco oltreconfine contro Israele nell'autunno del 2022, ma ha rimandato l'invasione al 7 ottobre dello scorso anno nel tentativo di coinvolgere Iran ed Hezbollah. Lo indica un articolo del New York Times che cita i verbali delle riunioni segrete di Hamas scoperti dalle forze israeliane a Gaza. Per convincere Hezbollah, i leader di Hamas hanno citato la "situazione interna" di Israele - che secondo l'articolo sembra essere un riferimento ai disordini politici interni per la spinta del governo alla revisione del sistema giudiziario - come motivo principale per cui erano "costretti a muoversi verso una battaglia strategica".
Il ministero della Sanità libanese ha affermato che gli odierni attacchi israeliani contro due villaggi, uno a nord di Beirut e l'altro a sud della capitale, hanno ucciso almeno nove persone. In un "attacco nemico israeliano a Maaysra", un villaggio a maggioranza islamica sciita in un'area montuosa a maggioranza cristiana a nord di Beirut, sono morte "cinque persone e altre 14 sono rimaste ferite", ha precisato il ministero in una nota, aggiungendo che altre "quattro persone sono state uccise e altre 14 ferite" in un altro "attacco nemico israeliano" su Barja, nel distretto di Shouf, a sud della capitale.
Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno inflitto "molti danni" alle postazioni dell'Unifil. Lo ha detto il portavoce dei Caschi blu Andrea Tenenti. "Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l'esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all'interno in modo molto grave". Lavorare è "molto difficile perché ci sono molti danni, anche all'interno delle basi", ha aggiunto.
Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni. Lo fa sapere l'Unifil.
"Faccio appello alla comunità internazionale affinché si metta fine alla spirale della vendetta in Medioriente e non si ripetano più gli attacchi per rappresaglia, che possono far precipitare quella regione in una guerra ancora più grande". Lo scrive su X Papa Francesco.
"L'escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare. Nessun aiuto alimentare è arrivato nel nord dal 1° ottobre". È il World Food Programme (Wfp), l'agenzia dell'Onu per la sicurezza alimentare, a lanciare l'ennesimo allarme su Gaza con questo post sul suo profilo X, in cui aggiunge: "Non è chiaro per quanto dureranno le scorte alimentari rimanenti del Wfp nel nord, già distribuite a rifugi e strutture sanitarie".
Le sirene stanno suonando nella città di Haifa e nei dintorni per l'arrivo di missili dal Libano. Contemporaneamente, riferisce l'Idf, gli allarmi sono scattati nell'Alta Galilea.
Almeno 22 persone sono state uccise dai bombardamenti israeliani la notte scorsa sulla città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza: lo ha reso noto il direttore dei servizi di emergenza locali, Fares Afana. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all'ospedale di Al-Ahli. Lo riporta la Cnn. Oltre ai morti ci sono anche feriti e "un certo numero di dispersi ancora sotto le macerie", ha aggiunto Afana. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che diversi raid aerei hanno colpito nella notte un quartiere densamente popolato di Jabalia. La Wafa ha parlato di almeno 30 feriti e 14 dispersi.
Sull'attacco israeliano all'Unifil, "vogliamo sapere se è stata una scelta politica o di militari sul terreno. Perché i nostri militari non sono terroristi di Hezbollah. E noi siamo amici di Israele. Aspettiamo risposte dall'inchiesta israeliana": lo ha detto intervenendo alla festa de Il Foglio il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani. "Sono settimane che chiediamo garanzie al governo israeliano - ha proseguito - e ci sono state date assicurazioni", ma "troppe volte ci sono stati attacchi contro i militari dell'Unifil, ci sono stati feriti". "I militari italiani non si toccano", ha ribadito.
Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che 60 persone sono state uccise e altre 168 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore: lo riporta Al Jazeera. Il bilancio complessivo delle persone uccise e ferite in Libano nell'ultimo anno di conflitto tra Israele ed Hezbollah sale così rispettivamente a 2.229 e 10.380, ha aggiunto il ministero.
Il governo iraniano è "estremamente nervoso" ed è impegnato in "urgenti sforzi diplomatici" con i Paesi del Medioriente per valutare se è possibile ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico di inizio ottobre o - in caso contrario - aiutare a proteggere Teheran: lo hanno dichiarato fonti iraniane alla Cnn. L'ansia dell'Iran deriva dall'incertezza sulla possibilità che gli Stati Uniti riescano a convincere Israele a non colpire i suoi siti nucleari ed i suoi impianti petroliferi, oltre al fatto che la sua più importante milizia per procura nella regione - Hezbollah - è stata notevolmente indebolita dalle operazioni militari israeliane delle ultime settimane.
Sirene di allarme anti-razzi hanno risuonato nelle prime ore del mattino nelle città di Hila e Mi'ilya, nella Galilea occidentale. Lo riporta il Times of Israel aggiungendo che non ci sono state segnalazioni immediate di impatti.
Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco missilistico contro una base dell'esercito israeliano (Idf) vicino ad Haifa, nel nord del Paese.
L'inviato speciale degli Stati Uniti in Libano, Amos Hochstein, ha detto ai media locali che gli Usa stanno lavorando "senza sosta" per un cessate il fuoco nel Paese mediorientale. "Vogliamo che tutto il conflitto finisca", ha affermato il funzionario americano al canale televisivo libanese Lbc. Hochstein ha anche detto che le notizie secondo cui Israele ha colpito i peacekeeper delle Nazioni Unite nel sud del Libano sono "inaccettabili".
Centocinque Paesi hanno firmato una lettera di sostegno al Segretario generale dell'Onu, António Guterres, dopo che Israele lo ha dichiarato "persona non grata". L'iniziativa è stata lanciata dalla missione presso le Nazioni Unite del Cile e dal presidente Gabriel Boric e ha avuto il sostegno immediato, tra gli altri Paesi, di Brasile, Colombia, Spagna e Messico. La lettera condanna la decisione del ministero degli Esteri di Israele di dichiarare "persona non grata" Guterres, sottolineando che "il ruolo del Segretario Generale è essenziale per promuovere il dialogo, la pace e la comprensione tra le parti in conflitto".
Il gruppo militante libanese Hezbollah ha avvertito gli israeliani di stare lontani dai siti dell'esercito israeliano nelle aree residenziali nel nord del Paese, accusandolo di usare le case dei coloni. "L'esercito nemico israeliano usa le case dei coloni in alcuni insediamenti" nel nord di Israele e ha basi militari "all'interno dei quartieri degli insediamenti nelle principali città occupate come Haifa, Tiberiade, Acri", ha affermato il gruppo in una dichiarazione in arabo ed ebraico. "Mettiamo in guardia i coloni dal trovarsi vicino a questi raduni militari per preservare le loro vite".
L'Idf ha riferito con un post su X che "in seguito agli allarmi attivati poco tempo fa nel centro del Paese, sono stati rilevati due velivoli senza pilota mentre attraversavano il territorio libanese. I velivoli erano sotto sorveglianza dal momento in cui hanno attraversato il confine dal Libano". "L'aeronautica ha intercettato con successo un velivolo" e "ci sono danni a un edificio a Herzliya", città a nord di Tel Aviv. "Al momento non si conoscono vittime". Channel 12 riferisce che l'impatto ha innescato un incendio e che alcune parti della città sono senza elettricità.
Israele non deve più colpire del forze dell'Onu in Libano: lo ha chiesto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.