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Usa a Israele: "Migliori la situazione a Gaza o nostre armi a rischio" | Hezbollah minaccia: "Abbiamo diritto a colpire tutto Israele"

Attacco terroristico in autostrada nel centro di Israele: un morto e quattro feriti. Netanyahu: "Colpiremo Teheran in base alle nostre esigenze". Gallant: "La risposta all'Iran sarà precisa e mortale"

15 Ott 2024 - 16:39

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 375. Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato una lettera a Israele chiedendo di adottare misure per migliorare la situazione umanitaria a Gaza "entro 30 giorni" al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Intanto, il numero 2 di diHezbollah Naim Qassem, torna a minacciare lo Stato ebraico: "Dato che Israele ha preso di mira tutto il Libano, abbiamo il diritto di prendere di mira tutto Israele". Un attacco terroristico in autostrada nel centro di Israele, ha causato un morto e quattro feriti. L'attentatore che ha sparato all'impazzata allo svincolo della Route 4 a bordo di una vettura è stato ucciso. La polizia sta cercando un altro terrorista che probabilmente era con l'attentatore ucciso. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che "la risposta di Israele all'Iran sarà precisa e mortale e arriverà presto". Il premier Meloni: sull'attacco a Unifil l'atteggiamento di Israele è "ingiustificabile".  

Caschi blu italiani trovano ordigni incendiari in Libano

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Israele: "Scoperta maxi base Hezbollah per invadere la Galilea"

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Cinque persone, tra cui tre bambini, sono state uccise e altre 16 sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano nella città di Riyaq, nel governatorato della Bekaa. Lo rende noto il ministero della Salute Pubblica libanese citato dall'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web. 



È "orribile vedere persone bruciare a morte" dopo i bombardamenti aerei di Israele. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller. 


"Unifil gioca un ruolo importante in Libano e rispettiamo questo ruolo". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby. Gli Stati Uniti "vogliono che tutti rispettino quel ruolo, compreso Israele", ha aggiunto il funzionario. 


"Ci sono dei cambiamenti che vogliamo vedere immediatamente" da parte di Israele a Gaza, "non entro trenta giorni". Lo ha precisato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, a proposito della lettera inviata da Antony Blinken e Lloyd Austin al ministro della Difesa israeliano. "Non abbiamo visto abbastanza impegno in questo senso nelle ultime settimane, per questo abbiamo deciso di inviare una lettera", ha aggiunto il funzionario. 


Il dipartimento di Stato americano ha confermato che Antony Blinken ha scritto al ministro della Difesa israeliano. "Era una comunicazione diplomatica privata che non volevamo rendere pubblica ma ora che lo è non abbiamo problemi a confermarla", ha detto il portavoce Matthew Miller in un briefing con la stampa precisando che la missiva è stata inviata domenica. Nella lettera si chiede a Israele di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria a Gaza al fine di evitare un embargo sulle armi americane. 


Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che il premier israeliano Benyamin Netanyahu "non deve sottrarsi alle decisioni dell'Onu", affermando che fu proprio una decisione Onu che "creò" lo stato di Israele. E' quanto hanno riferito alcuni partecipanti al Consiglio dei ministri di oggi, citando frasi del presidente. "Netanyahu - avrebbe affermato Macron - non deve dimenticare che il suo Paese è stato creato da una decisione delle Nazioni Unite". L'allusione è al voto del novembre 1947 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul piano di divisione della Palestina in uno stato ebraico e uno arabo. "E di conseguenza, non è il momento di sottrarsi alle decisioni dell'Onu". 


Hezbollah ha rivendicato il lancio di una "salva di razzi" sulla città di Safed e su una vicina base militare nel nord di Israele. Durante la giornata Hezbollah ha affermato di aver preso di mira anche diversi carri armati e bulldozer israeliani nei villaggi di confine nel sud del Libano. 


"Io dovrei essere in Libano venerdì". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, durante la replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. 


L'ospedale Murtada di Baalbek, nella valle orientale libanese della Bekaa, ha subito ingenti danni dopo essere stato colpito dagli attacchi aerei israeliani questa mattina, ha reso noto il capo del dipartimento ospedaliero del Ministero della Salute, Hisham Fawaz. "Al momento è impossibile per i team di manutenzione raggiungere il sito, ma stiamo lavorando per riaprire al più presto l'ospedale in collaborazione con la sua amministrazione. Sfortunatamente, questo scenario è diventato di routine ed è una situazione pericolosa", ha detto Fawaz parlando con l'emittente tv libanese Lbci.


Il ministro della Difesa Guido Crosetto riferirà giovedì alle 9 al Senato sulla vicenda della missione Unifil tra Israele e Libano e successivamente andrà alla Camera. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo in corso a Palazzo Madama. A riferirlo, a fine riunione, è stato il capogruppo di Italia viva, Enrico Borghi aggiungendo che l'informativa del ministro è stata chiesta dal suo gruppo e dal Pd.


Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato una lettera a Israele chiedendo di adottare misure per migliorare la situazione umanitaria a Gaza "entro 30 giorni" al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X. Nella lettera in particolare si chiedono "passi concreti" e si esprime la "profonda preoccupazione" degli Stati Uniti per una situazione che "sta deteriorando".


"Ovunque suonavano le sirene d'allarme, la gente si precipitava ai rifugi, l'aeroporto Ben Gurien chiudeva. E questo continuerà. Dato che Israele ha preso di mira tutto il Libano, abbiamo il diritto di prendere di mira tutto Israele". Lo ha detto il numero 2 di Hezbollah Naim Qassem, durante un discorso, come riporta L'Orient Le Jour.


Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah in un discorso televisivo. "Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro", ha detto Qassem.


La risposta di Israele all'Iran "sarà precisa e mortale". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, incontrando i membri del Gvura Forum (Forum dell'eroismo) di destra formato dalle famiglie degli ostaggi. Gallant ha aggiunto che Israele "risponderà presto" al massiccio attacco missilistico balistico dell'Iran di due settimane fa. Lo riporta il Times of Israel.


Il governo libanese ha "ricevuto garanzie americane riguardo alla riduzione del livello dell'escalation israeliana su Beirut e i suoi sobborghi meridionali". Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati in un'intervista ad Al Jazeera rilanciata dai media israeliani e libanesi, tra cui L'Orient Le Jour e Haaretz. Sul piano diplomatico, Mikati ha sottolineato che "ci sono tentativi da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di decretare un cessate il fuoco ma non sono ancora giunti a un una conclusione".


Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l'esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo.


Un quarto del Libano è interessato dagli ordini di evacuazioni israeliani. Lo ha detto Rema Jamous Imseis, direttrice dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati in Medioriente. Venti i villaggi coinvolti nelle evacuazioni, pari al 25% del Paese dei cedri. "La gente sta rispondendo a queste richieste di evacuazione e sta scappando senza quasi nulla", ha affermato Imseis. 


"Dopo l'avvio delle operazioni a Gaza il governo ha sospeso immediatamente ogni nuova licenza di esportazione" e "tutti gli accordi firmati dopo il 7 ottobre non hanno trovato applicazione. Le licenze autorizzate prima sono tutte analizzate caso per caso dall'autorità competente alla Farnesina". Lo ha detto Giorgia Meloni in Senato in vista del Consiglio europeo. "Voglio ricordare che la posizione italiana del blocco completo di tutte le nuove licenze è molto più restrittiva di quella applicata dai nostri partner, Francia, Germania Regno Unito: questi partner continuano a operare anche per le nuove licenze una valutazione caso per caso, noi abbiamo bloccato tutto".


"È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima". Lo ha detto Giorgia Meloni nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, rispondendo al senatore di Iv Enrico Borghi. "Anche con la nostra presenza - ha aggiunto - stiamo facendo tutto quello che è possibile fare". 


Le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine "rapida, indipendente e approfondita" sull'attacco israeliano che ieri ha ucciso 22 persone nel nord del Libano: lo ha dichiarato un portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. L'attacco nel villaggio cristiano di Aïto ha ucciso 22 persone, tra cui 12 donne e due bambini, quando è stato bombardato un edificio di quattro piani.


Secondo le prime informazioni sull'attacco in autostrada nel centro di Israele, a sparare all'impazzata allo svincolo della Route 4 è stato un terrorista da un'auto ferendo cinque persone. Uno di loro è morto. Il terrorista è stato ucciso dalle forze di sicurezza sul posto. Lo riferiscono i telegiornali israeliani. La polizia sta cercando un altro terrorista che probabilmente era con quello ucciso.


l servizio ambulanze Magen David Adom ha riferito di due uomini colpiti da arma da fuoco sulla Route 4, vicino allo svincolo di Yavne, e all'incrocio di Nir Galim, nel centro di Israele, l'uomo che ha sparato è stato ucciso. Un diciottenne è in condizioni critiche, hanno detto i soccorritori, mentre un altro, di 42 anni, è in condizioni moderate.


"Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile" l'attacco di Israele all'Unifil "ed è la posizione che l'Italia ha assunto con determinazione a tutti livelli: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni" alla stabilità del confine tra Israele e Libano. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.


Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato che andrà in Libano, rispondendo a una domanda dei cronisti.


"Ricordare e condannare con forza ciò che è accaduto il 7 ottobre 2023, è il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché sempre più le pur legittime critiche a Israele si mescolano con un giustificazionismo verso organizzazioni come Hamas ed Hezbollah, e questo, piaccia o no, tradisce altro. Tradisce un antisemitismo montante che, credo, debba preoccuparci tutti. E le manifestazioni di piazza di questi giorni lo hanno, purtroppo, dimostrato senza timore di smentita". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.


L'Italia "ha condannato l'attacco iraniano a Israele e ha lanciato un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. "E' necessario rompere questo ciclo di violenza ed essere unanimi a invitare tutte le parti a un ciclo costruttivo per allentare la tensione", ha affermato.


Le critiche a Israele "si mescolano con un giustificazionismo nei confronti di Hamas che tradisce altro, un antisemitismo montante che credo debba preoccuparci tutti". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.


Più di 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato un alto funzionario dell'Unicef, ripreso da Haaretz, mettendo in guardia contro una "generazione perduta" nel piccolo paese alle prese con molteplici crisi e ora nel mezzo della guerra.


Il bilancio delle vittime odierne degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 45, riferiscono ad Al Jazeera fonti mediche palestinesi. Tra le vittime ci sono almeno 14 persone uccise in due raid aerei israeliani nel quartiere di Bani Suheila, a est di Khan Younis, e nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi sono rimasti feriti in seguito a un attacco aereo nel quartiere Birkat Abu Rashid, a Jabalia, nel nord della Striscia. Ed è salito a 11 il bilancio dei morti in un altro attacco israeliano contro una casa nella zona di al-Faluja, sempre a Jabalia.


Una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu della scorsa settimana ha riferito al Washington Post che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza.


Gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza meridionale hanno ucciso almeno 15 persone durante la notte, tra cui sei bambini e due donne. Lo riferisce Hamas, che non fa distinzione tra combattenti e civili. Da parte sua, l'esercito israeliano ha affermato di aver colpito i siti dei gruppi armati nell'enclave.


L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che la decisione sui piani di ritorsione contro l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre sarà presa in base alle esigenze di Israele. La dichiarazione, rilasciata nel cuore della notte, è una risposta al Washington Post secondo cui Netanyahu avrebbe detto al presidente Usa Joe Biden che Israele non avrebbe attaccato i siti petroliferi o nucleari iraniani. "Ascoltiamo i pensieri del governo americano, ma prenderemo le nostre decisioni finali in base alle esigenze di sicurezza nazionale di Israele", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del primo ministro.


Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, avrebbe assicurato al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che la risposta di Israele per l'attacco dell'Iran del primo ottobre non riguarderà i siti non militari. Lo riporta il "Washington Post", citando due funzionari a conoscenza dei fatti, secondo cui durante la telefonata dell'8 ottobre, Netanyahu avrebbe promesso di ridurre l'azione pianificata di Israele per evitare di interferire con le elezioni statunitensi del 5 novembre.


Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una "carenza critica" di missili intercettori e gli Stati Uniti stanno cercando di aiutare, il più in fretta possibile, l'alleato a colmare le lacune nello scudo protettivo, già con l'annuncio di domenica del spiegamento di una batteria antimissile Terminal High-Altitude Area Defense (Thaad), in vista di un previsto attacco di rappresaglia da parte di Israele contro l'Iran che rischia un'ulteriore escalation regionale. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari.


L'aviazione israeliana ha intercettato questa mattina due razzi provenienti dal Libano dopo che allarmi antiaerei sono risuonati nelle aree di Menashe, Baia di Haifa (HaMifratz), HaAmakim, Wadi Ara e HaCarmel. Lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.


Oltre 200 manifestanti pro Palestina sono stati arrestati dalla Polizia di New York ieri, nel corso di una protesta di fronte alla storica sede della Borsa vicino a Wall Street. I manifestanti, perlopiù attivisti di gruppi come "Jewish Voice for Peace", avevano intonato slogan come "lasciate che Gaza viva" e "smettete di finanziare il genocidio". Nessuno dei manifestanti aveva tentato di entrare nella Borsa valori, ma diverse decine hanno tentato di valicare le barriere posizionate dalle forze dell'ordine attorno all'edificio principale di Broad Street.


Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso "forti preoccupazioni" dopo gli incidenti in cui i peacekeepers delle Nazioni Unite in Libano sono rimasti feriti.

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