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Hezbollah ha rivendica il fallito attentato contro la casa di Netanyahu
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 382. Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha lanciato su X un "Sos" per il suo staff nel nord della Striscia di Gaza. Il personale dell'agenzia dell'Onu "non riesce a trovare cibo, acqua o assistenza medica". Hezbollah ha rivendica il fallito attentato contro la casa di Netanyahu. Gli Stati Uniti lavorano a una proposta di pace duratura per il Libano che prevede l'allontanamento di Hezbollah dal confine con Israele e un rafforzamento di Unifil. E intanto Israele conferma di aver ucciso Hachem Salfieddine, presunto successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah.
L'esercito israeliano ha confermato di aver eliminato Hachem Safieddine, presunto successore del defunto leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo riferisce Haaretz online, precisando che Saffiedine è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, tre settimane fa.
"Ribadiamo il nostro appello per un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, un aumento significativo e sostenuto del flusso di assistenza umanitaria e la fine del conflitto. La situazione a Gaza è catastrofica e decine di migliaia di vite innocenti sono state perse. Ribadiamo l'assoluta necessità che la popolazione civile sia protetta e che ci debba essere un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli, come priorità assoluta". Lo si legge nel comunicato finale del G7 Sviluppo a Pescara.
"Riconosciamo il ruolo della Forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) per ripristinare la pace e la sicurezza. Ci impegniamo a rafforzare il nostro supporto alla missione, in conformità con le risoluzioni Onu. Esprimiamo grave preoccupazione per gli attacchi contro Unifil e sollecitiamo tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a garantire la sicurezza e la protezione di Unifil". È quanto si legge nel comunicato finale del G7 Sviluppo di Pescara.
L'esercito israeliano ha emesso nuovi avvisi di evacuazione per i residenti della periferia sud di Beirut in vista di un nuovo attacco aereo. Il portavoce arabo dell'esercito Avichay Adraee, ha pubblicato mappe che mostrano edifici specifici nella periferia sud della capitale libanese e ha ordinato ai residenti di evacuare e stare lontani dalla zona.
In un combattimento nel settore occidentale del sud del Libano è rimasto ucciso un alto ufficiale israeliano, il maggiore Aviram Harib, 42 anni di Dolev, vice comandante del battaglione 9308 della brigata Alon. Oltre a lui sono stati uccisi anche il sergente Yishai Man, di 21 anni, morto in un incidente vicino alla Striscia di Gaza, e il sergente maggiore Eliad Norsky , 27 anni ucciso da un razzo nella Valle di Hula, nel nord di Israele.
Per quanto riguarda lo scenario a Gaza e in Libano il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, "ha valorizzato il ruolo cruciale di Unifil e la necessità che la sicurezza della missione venga garantita in ogni momento". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.
"Straordinario successo politico dell'Italia al G7 Sviluppo di Pescara. Per la prima volta abbiamo riunito israeliani, palestinesi e libanesi. Raggiungere la pace attraverso il dialogo". Lo sottolinea su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha avuto un colloquio telefonico con il premier italiano, Giorgia Meloni, in cui ha affermato che "un sostegno da parte dell'Italia potrebbe rafforzare l'iniziativa lanciata dalla Turchia presso l'Onu per fermare l'invio di armi a Israele". Secondo quanto riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, il leader turco ha aggiunto che "la Turchia ha ritenuto appropriata la risposta dell'Italia all'aggressione israeliana e ha affermato che continuerà a impegnarsi per la pace nella regione", definendo "inaccettabili" gli attacchi dello Stato ebraico contro Gaza e il Libano.
Secondo un nuovo bilancio, l'attacco israeliano di ieri sera contro gli edifici del quartiere Jnah di Beirut, molto vicino all'ospedale governativo Rafic Hariri, ha provocato 18 morti, tra cui quattro bambini, e 60 feriti. Lo rende noto il ministero della salute libanese citato dal quotidiano L'Orient le Jour online. L'attacco è avvenuto senza preavviso la notte scorsa molto vicino all'ingresso del più grande ospedale pubblico del Paese, e diversi edifici sono stati polverizzati, mentre il portavoce israeliano di lingua araba - ricorda la stessa fonte - aumentava le richieste di evacuazione in previsione di nuovi attacchi in diverse zone della periferia sud di Beirut.
Sono almeno 1.952 le persone uccise in Libano da quando Israele ha intensificato i suoi attacchi contro il Paese dei cedri a metà settembre. Lo rende noto il ministero della Sanità libanese, citato da Al Jazeera online precisando che le cifre del ministero non distinguono tra civili e combattenti. Secondo la stessa fonte, sono invece almeno 2.546 le persone uccise, tra cui almeno 140 bambini e 270 donne, e 11.862 quelle rimaste ferite dall'inizio degli attacchi transfrontalieri tra Israele e Hezbollah nell'ottobre dell'anno scorso.
"Nei miei incontri" in Giordania e Libano "è emerso chiaramente che è necessario dover affiancare agli sforzi che stiamo portando avanti sul binario politico per un cessate il fuoco un binario parallelo umanitario, sul quale dobbiamo impegnarci con la stessa determinazione". È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video-messaggio inviato al G7 Sviluppo a Pescara.
Le milizie yemenite degli Houthi hanno annunciato di aver colpito una base israeliana a Tel Aviv con un missile ipersonico, notizia non confermata dalle autorità israeliane. "Il missile ha raggiunto il proprio obbiettivo, evitando i sistemi di intercettazione israeliani e americani" si legge nel messaggio diffuso dagli Houthi sul primo canale di Telegram.
I media israeliani confermano oggi che il drone lanciato dal Libano sabato scorso sulla casa di Benjamin Netanyahu a Cesarea ha effettivamente colpito la residenza privata del primo ministro israeliano. La censura militare, spiegano i siti online, ha autorizzato solo ora la pubblicazione della notizia, tanto che i media hanno pubblicato anche una foto che mostra i danni del drone sull'abitazione.
"Abbiamo deciso che durante l'incontro di questo pomeriggio daremo uno stanziamento di un impegno umanitario d'emergenza da parte italiana: 10 milioni di euro per le popolazioni del Libano, 10 milioni di aiuto umanitario a Gaza e un sostegno di 5 milioni per il piano dell'Anp per la pianificazione della ricostruzione della Striscia di Gaza. Io credo che dovremmo anche riflettere sul dare vita a una conferenza come quella dell'Ucraina per la ricostruzione, di farlo anche per Gaza, per il Libano e per quelle parti di Israele del nord che sono state colpite". Così Antonio Tajani in apertura dei lavori del G7 Sviluppo a Pescara.
Il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah ha rivendicato l'attacco di sabato scorso alla residenza del primo ministro israeliano Netanyahu a Cesarea.
Dal G7 Sviluppo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lancia l'idea di una conferenza per la ricostruzione di Gaza. "Tutte le popolazioni civili, indipendentemente dalla nazionalità, devono essere aiutate e credo si possa inviare un segnale chiaro, perché con la presenza dei tre principali interlocutori", rappresentanti di Israele, Libano e Palestina, "che si confronteranno con i Paesi del G7 si potrà mi auguro compiere un passo in avanti. Penso anche a una sorta di conferenza per la ricostruzione di Gaza", ha spiegato il vicepremier a Pescara per la riunione.
Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha lanciato oggi su X un Sos per il suo staff nel nord della Striscia di Gaza. Il personale dell'agenzia dell'Onu "non riesce a trovare cibo, acqua o assistenza medica", si legge nel messaggio. "L'odore della morte è ovunque mentre i corpi vengono abbandonati sulle strade o sotto le macerie - prosegue -. Le missioni per rimuovere i corpi o fornire assistenza umanitaria vengono negate. Nel nord di Gaza, le persone aspettano solo di morire".
Ha superato la soglia dei 100.000 il bilancio dei feriti nella guerra a Gaza tra Hamas e Israele, mentre il numero delle vittime ha raggiunta quota 42.718: lo ha reso noto il ministero della Sanità dell'organizzazione. I feriti sono almeno 100.282, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, di cui 487 segnalati nelle ultime 48 ore. Sempre negli ultimi due giorni, prosegue la nota, sono state uccise 115 persone. "Molte vittime sono ancora sotto le macerie e nelle strade, e gli equipaggi delle ambulanze e della protezione civile non possono raggiungerle", aggiunge il ministero.
Tredici persone sono rimaste uccise e 57 ferite nel raid israeliano che ieri sera ha colpito di fronte all'ingresso di un ospedale nel sud di Beirut. Lo riferiscono le autorità libanesi in un nuovo bilancio ufficiale.
L'inviato americano Hochstein, da ieri a Beirut, ha presentato una proposta per arrivare al cessate il fuoco in Libano, del piano parlerà il segretario Usa Antony Blinken che arriverà oggi in Israele. Lo riferisce la tv Kan. Il quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, riporta il documento Usa: "Lo scopo è impedire qualsiasi presenza armata nelle zone libanesi e nei villaggi vicini al confine", ossia espandere l'area dove non ci sarà la presenza di Hezbollah a qualche chilometro oltre il fiume Litani. L'Unifil verrà rafforzato e avrà l'autorità di perquisire case, veicoli o avamposti sospettati di contenere armi.
Quattro persone, tra cui un bambino, sono state uccise in un attacco aereo israeliano vicino al principale ospedale governativo nel sud di Beirut. Lo scrive oggi la BBC, sulla base dei dichiarazioni del ministero della salute libanese. L'attacco sembra aver colpito il parcheggio dell'Ospedale Universitario Rafik Hariri, ha riferito una fonte ospedaliera all'agenzia di stampa Reuters. Il ministero della salute ha comunicato che 24 persone sono rimaste ferite.
Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato razzi contro "i sobborghi di Tel Aviv". Intanto l'Idf ha comunicato che cinque razzi sono stati sparati contro la città, di cui quattro sono stati intercettati dal sistema di difesa e un altro è caduto esplodendo in un'area aperta. Contemporaneamente Hezbollah ha sparato dal Libano altri 15 razzi sull'Alta Galilea e sulle alture del Golan.
Il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah ha annunciato di aver preso di mira una "base navale" vicino ad Haifa, in Israele.
Le sirene antiaereo hanno suonato a Tel Aviv e nelle aree circostanti, in Israele centrale. Lo riportano su Telegram le Forze di Difesa Israeliane. Le sirene hanno suonato anche nell'area dell'Alta Galilea e delle Alte alture del Golan, in Israele settentrionale. Sono stati identificati missili provenienti dal Libano, e sono stati lanciati degli intercettori.
Sirene di allarme hanno suonato stanotte nel nord di Israele e l'Aeronautica israeliana ha intercettato "obiettivi aerei" e razzi. Lo annuncia l'Idf precisando che non si sono registrati feriti. "In seguito alle sirene suonate alle 00:26 nell'area dell'Alta Galilea, l'Iaf ha intercettato un sospetto obiettivo aereo che attraversava dal Libano verso Israele. Le sirene hanno suonato per la possibilità di schegge cadute". Un altro "obiettivo aereo", probabilmente un drone, è stato intercettato alle 0:51 nelle alture del Golan. "Il bersaglio è stato tracciato dall'Iaf ed è caduto in un'area aperta", aggiunge l'Idf. Un altro allarme ha interessato intorno alle 4.50 la Galilea, Wadi Ara, HaCarmel, Haifa Bay e HaAmakim. "Sono stati identificati cinque razzi provenienti dal Libano che sono stati intercettati dall'Iaf", informa l'Idf.
L'esercito israeliano ha affermato che nelle ultime ore circa 170 razzi sono stati sparati da Hezbollah dal Libano verso Israele.
Secondo il ministero della Salute libanese, quattro persone, tra cui un bambino, sarebbero morte questa sera a Beirut a seguito del bombardamento israeliano contro il principale ospedale pubblico del Paese. Lo riferisce l'emittente Al Arabiya.