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Israele: ucciso il successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah. Secondo il Financial Times, l'esercito di Tel Aviv avrebbe utilizzato munizioni al fosforo bianco vicino alle basi dell'Unifil
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 383. L'Oms annuncia che la vaccinazione antipolio a Gaza è stata sospesa a causa di "intensi bombardamenti" nella Striscia. Secondo quanto riporta Wafa, gli aerei israeliani continuano a sparare intensamente sul campo di Jabalia, nel nord di Gaza. Papa Francesco in udienza generale: "Non dimentichiamo la Palestina che sta soffrendo attacchi inumani". Secondo il Financial Times, l'esercito di Tel Aviv avrebbe utilizzato munizioni al fosforo bianco vicino alle basi dell'Unifil, intossicando almeno 15 caschi blu. Israele conferma di aver ucciso Hachem Salfieddine, presunto successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah.
La tv filo-iraniana Al-Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha riferito che un raid israeliano ha colpito un suo ufficio nel sud di Beirut. La sede si trova in un edificio di diversi piani ed era stata precedentemente evacuata.
Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato droni verso una base militare vicino alla città di Haifa, nel nord di Israele, dedicando l'attacco al capo del gruppo Hassan Nasrallah ucciso a settembre. I combattenti di Hezbollah hanno lanciato "un attacco aereo con uno sciame di droni carichi di esplosivo" contro la base a sud di Haifa, ha dichiarato in un comunicato il gruppo sostenuto dall'Iran, aggiungendo che l'attacco è avvenuto "in risposta" agli attacchi di Israele e dedicandolo a Nasrallah.
La dirigenza delle milizie sciite libanesi di Hezbollah ha confermato la morte del responsabile del proprio Consiglio esecutivo, Hashem Safieddin, ucciso in un raid israeliano. Saffieddin era considerato il successore di Hassan Nasrallah, alla guida del movimento per trent'anni e anch'egli vittima di un'incursione israeliana.
La dirigenza di Hezbollah ha confermato la morte del responsabile del proprio Consiglio esecutivo, Hashem Safieddin, ucciso in un raid israeliano. Saffieddin era considerato il successore di Hassan Nasrallah, alla guida del movimento per trent'anni e anch'egli vittima di un'incursione israeliana.
Se Gaza dovesse restare sotto embargo, ci vorranno 350 anni per ricostruirne l'economia: è l'allarme delle Nazioni Unite in un rapporto. L'organizzazione aveva precedentemente stimato che la ricostruzione completa di Gaza dopo il conflitto tra Israele e Hamas avrebbe potuto richiedere decenni, ma un nuovo rapporto della sezione commercio e sviluppo delle Nazioni Unite parla ora di secoli. Il rapporto afferma che se la guerra finisse domani e la regione tornasse allo status quo precedente al 7 ottobre, potrebbero volerci 350 anni prima che la sua economia torni ai già traballanti livelli pre-guerra.
"Resta centrale la sicurezza e la tutela del personale di Unifil, la cui presenza risulta fondamentale per la stabilizzazione della regione. Il Consiglio ritiene inaccettabili gli attacchi alle forze di pace dell'Onu da parte dell'esercito israeliano e sottolinea come tutte le parti in causa abbiano l'obbligo, ai sensi della Risoluzione 1701 nonché del diritto internazionale, di garantire la sicurezza e l'incolumità del personale e delle strutture dell'Onu". E' quanto si legge nel comunicato del Quirinale al termine del Consiglio Supremo di Difesa.
L'Oms annuncia che la vaccinazione antipolio a Gaza è stata sospesa a causa di "intensi bombardamenti" nella Striscia.
"Non dimentichiamo la Palestina che sta soffrendo attacchi inumani", "non dimentichiamo Israele, non dimentichiamo tutte le nazioni che sono in guerra". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale, citando anche le guerre in Ucraina e in Myanmar. "Preghiamo per la pace", l'appello di Papa Francesco.
Almeno otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti all'alba negli attacchi aerei israeliani in corso in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Gli aerei israeliani continuano, riporta Wafa, a sparare intensamente sul campo di Jabalia, nel nord di Gaza, che da 17 giorni è sottoposto a un rigido assedio, che ha causato decine di morti e feriti.
"Adesso è il momento di porre fine alla guerra a Gaza": lo ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken, esortando Israele a evitare una "maggiore escalation" nella sua risposta all'Iran.
Il movimento libanese Hezbollah ha reso noto di aver lanciato questa mattina una salva di razzi contro una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv, "in risposta ai massacri del nemico". Si tratta della base di Glilot dell'Unità 8200, che è già stata presa di mira più volte da Hezbollah. L'aviazione israeliana, da parte sua, ha effettuato una serie di attacchi notturni sulla periferia sud di Beirut, roccaforte del gruppo filo-iraniano.
Quindici caschi blu dell'Unifil sono stati avvelenati il 13 ottobre dai fumi delle munizioni israeliane sparate vicino alla loro posizione che potrebbero essere fosforo bianco. Lo riporta il Financial Times, citando un rapporto confidenziale scritto sotto la direzione di uno degli Stati membri dell'Unifil. All'alba di quel giorno, due carri armati Merkava delle forze israeliane hanno speronato i cancelli di una base della missione Onu nel sud del Libano. "A seguito delle proteste dell'Unifil, i carri armati se ne sono andati dopo quarantacinque minuti. Ma, un'ora dopo, diversi proiettili sono stati sparati un centinaio di metri a nord della base, emettendo presunto fumo di fosforo bianco che si è diffuso in tutta la base, ferendo quindici caschi blu", scrive il Financial Times, citando il rapporto.
Le sirene d'allarme stanno suonando nel centro di Tel Aviv.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che almeno sette persone sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano su una scuola trasformata in rifugio a Beit Lahiya, nella parte settentrionale di Gaza: "I carri armati israeliani hanno bombardato la scuola Zayd ibn Haritha, che ospitava sfollati".
"Riconosciamo il ruolo della Forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) per ripristinare la pace e la sicurezza. Ci impegniamo a rafforzare il nostro supporto alla missione, in conformità con le risoluzioni Onu. Esprimiamo grave preoccupazione per gli attacchi contro Unifil e sollecitiamo tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale e a garantire la sicurezza e la protezione di Unifil". È quanto si legge nel comunicato finale del G7 Sviluppo di Pescara.