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Camion contro una fermata del bus vicino a Tel Aviv, un morto e oltre 40 feriti: "È attentato" | Libano, almeno 21 le vittime dei raid aerei israeliani

Parenti delle vittime di Hamas interrompono il discorso di Netanyahu

27 Ott 2024 - 22:03
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 387. Una persona è morta e oltre 40 persone sono rimaste ferite dopo essere state investite da un camion alla fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv. L'autista è stato colpito e neutralizzato, ha fatto sapere la polizia, da alcuni civili armati. Secondo gli investigatori si tratta di un attentato. Sono salite a 21 le vittime degli attacchi israeliani nel sud del Libano, secondo l'ultimo bilancio ufficiale. Nuova protesta contro il premer israeliano Banjamin Netanyahu interrotto più volte dai parenti delle vittime di Hamas durante le commemorazioni dell'attacco del 7 ottobre.

Camion contro una fermata del bus vicino a Tel Aviv, un morto e decine di feriti

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Il direttore della Cia Bill Burns si sta incontrando in queste ore a Doha con il primo ministro del Qatar Mohammed Bin Abdul Rahman al-Thani e il direttore del Mossad David Barnea per discutere dell'accordo sugli ostaggi a Gaza e sul cessate il fuoco. Lo riporta Haaretz.


L'uomo morto dopo essere stato investito da da un camion si chiamava Bezalel Carmi, un 72enne di Rishon Lezion. Lo scrive il Times of Israel. La polizia non ha ancora stabilito ufficialmente se l'incidente, in cui un camionista arabo-israeliano di Qalansawe ha travolto la folla a una fermata dell'autobus, ferendo più di 40 persone, sia stato un attacco terroristico. 



Sono salite a 21 le vittime degli attacchi israeliani di oggi sul sud del Libano, secondo l'ultimo bilancio ufficiale. 


Hezbollah ha annunciato che le sue unità di difesa aerea hanno preso di mira nel pomeriggio di oggi diversi aerei da guerra israeliani nel settore occidentale del Paese, "usando missili terra-aria" e così "costringendoli a lasciare lo spazio aereo libanese". Lo scrive il quotidiano libanese L'Orient le Jour online.


Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato un'iniziativa per un cessate il fuoco di due giorni nella Striscia di Gaza durante una conferenza stampa con l'omologo algerino Abdelmadjid Tebboune, in visita al Cairo. Le parti hanno discusso dell'attuale situazione nella regione, in particolare a Gaza, in Libano, Sudan e Libia. Il presidente egiziano ha affermato che il Cairo ha lavorato per lanciare un'iniziativa volta a raggiungere una tregua di due giorni, uno scambio di quattro ostaggi israeliani con alcuni prigionieri palestinesi e, entro 10 giorni, l'avvio di negoziati che portino a un cessate il fuoco completo e all'ingresso degli aiuti nella Striscia.


Il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto di essere "scioccato dagli strazianti livelli di morte e distruzione" nel nord di Gaza, dove le forze israeliane stanno portando avanti attacchi che, a loro dire, mirano a impedire ad Hamas di riorganizzarsi. "La difficile situazione dei civili palestinesi intrappolati nel nord di Gaza è insopportabile", ha detto il portavoce di Guterres. "Il Segretario generale è scioccato dagli strazianti livelli di morte, feriti e distruzione nel nord, con civili intrappolati sotto le macerie, malati e feriti senza assistenza sanitaria salvavita e famiglie senza cibo e riparo".


Le forze armate del gruppo yemenita Ansar Allah (noto anche come Houthi) hanno tenuto esercitazioni per simulare la difesa contro attacchi provenienti da terra, mare e aria. Lo si apprende dall'ufficio dei media militari yemeniti, che ha diffuso le immagini delle manovre militari tattiche sulle coste occidentali dello Yemen, affermando che il gruppo continua a operare "a sostegno dei popoli palestinese e libanese".


Ci sarebbero anche tre giornalisti fra le otto vittime del raid israeliano che ha colpito una scuola che ospita sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Lo riporta Al Jazeera citando un suo corrispondente sul posto. "La morte di Hamza Abu Selmeyeh, Saed Redwan and Haneen Baroud porta, secondo i nostro calcoli, il numero dei giornalisti morti a Gaza, a quota 180 dal 7 ottobre", spiega la tv araba.


I parenti delle vittime dell'attacco di Hamas hanno interrotto il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu oggi durante le commemorazioni del 7 ottobre. Pochi minuti dopo aver cominciato a parlare, diverse persone lo hanno interrotto, una delle quali ha gridato più volte: "Mio padre è stato ucciso". Netanyahu è rimasto immobile davanti a un leggio durante la cerimonia a Gerusalemme mentre i membri del pubblico tra la folla urlavano, interrompendolo per più di un minuto, secondo una trasmissione in diretta del discorso. 


E' morto uno dei feriti dell'attentato con un camion che si è schiantato sulla fermata degli autobus davanti alla base dell'Idf di Glilot, a nord di Tel Aviv. Lo ha riferito l'ospedale Ichilov. 


Otto palestinesi, tra cui bambini e donne, sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti oggi in un raid aereo israeliano contro la scuola Asma che ospitava sfollati nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa citando fonti mediche e ricordando che questa è la seconda volta che la scuola Asma viene presa di mira dalle forze di occupazione israeliane, dopo l'attacco avvenuto il 19 ottobre scorso che ha causato numerose vittime. 


L'Idf ha emesso avvisi di evacuazione epr alcuni villaggi nel sud del Libano avvertendoli che in quel luogo colpiranno obiettivi di Hezbollah. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente le vostre case e spostarvi a nord del fiume Awali", ha affermato il portavoce militare Avichay Adraee in un post su X che includeva i nomi di più di una dozzina di villaggi nel sud del Libano. 


Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che sono necessarie "dolorose concessioni" per garantire il rilascio degli ostaggi a Gaza, affermando che le sole operazioni militari non possono raggiungere gli obiettivi di guerra. "Non tutti gli obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso le operazioni militari. Per realizzare il nostro dovere morale di riportare a casa i nostri ostaggi, dovremo fare dolorose concessioni", ha affermato Gallant in un discorso in occasione dell'anniversario del calendario ebraico dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. 


"L'attacco è stato preciso e potente, e ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati: abbiamo danneggiato gravemente la capacità di difesa dell'Iran e la sua capacità di produrre missili, dopo che negli ultimi mesi abbiamo seguito un piano sistematico per tagliare i tentacoli alla piovra. Il regime di Teheran deve comprendere un principio semplice: chiunque ci fa del male, noi gli facciamo del male". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una cerimonia per commemorare i caduti della campagna Spade di ferro, ovvero la guerra iniziata con l'attacco di Hamas il 7 ottobre. 


Il presunto terrorista che ha investito decine di persone alla fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv è un arabo israeliano residente a Kalanseva, come riporta la tv pubblica Kan.


La polizia israeliana ha riferito che l'autista del camion che ha colpito la fermata dell'autobus fuori dalla base dell'Idf, dove si trova anche il quartier generale del Mossad, a Glilot, nord di Tel Aviv, si è lanciato a grande velocità contro le persone scendevano da un autobus travolgendole. Testimoni oculari dell'impatto hanno confermato a Ynet che mentre scendevano dall'autobus "un camion è arrivato a tutta velocità e ci ha investito".


Oltre 40 persone sono rimaste ferite, di cui dieci in gravi condizioni, dopo essere state investite da un camion alla fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv. Il camionista è stato ucciso. Secondo le prime indicazioni degli investigatori si tratterebbe di un attentato. Il tir ha colpito all'incrocio di Glilot, nei pressi di Herzliya, zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell'Idf, tra cui l'unità di intelligence 8200.


"Il male del regime sionista nel suo attacco di sabato contro l'Iran non dovrebbe essere né ingigantito né sminuito". Lo ha dichiarato l'ayatollah Ali Khamenei, leader supremo iraniano, aggiungendo: "Questo errore di calcolo dei sionisti deve essere ridimensionato, affinché comprendano il potere e la determinazione dell'Iran". Nella sua prima reazione ai raid israeliani in Iran, il leader ha sottolineato che le autorità iraniane decideranno la reazione appropriata, basandosi sull'interesse del Paese.


Secondo l'agenzia nazionale libanese Nna, i raid israeliani nel sud del Libano la sera di sabato hanno causato la morte di almeno sei persone e il ferimento di un'altra nella città di Jdeideh Marjayoun. Gli attacchi israeliani a Beirut nella notte hanno colpito i quartieri di Burj al-Barajneh, Haret Hreik e al-Hadath nella zona di Dahiyeh, aggiunge Nna.


Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in una lettera inviata al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza, chiede la condanna degli attacchi israeliani all'Iran. "Teheran si riserva il diritto di rispondere legalmente e legittimamente all'aggressione israeliana - avverte -. Alla luce delle conseguenze dell'aggressione continua e sistematica del regime israeliano, l'Iran esorta l'Onu ad assumere una posizione ferma e a condannare il regime in modo forte e inequivocabile, dimostrando alla comunità internazionale che tali gravi violazioni non rimarranno senza risposta".


"I nemici dell'Iran devono sapere che la nazione guerriera si erge senza paura in difesa del suolo iraniano e risponde a qualsiasi atto di follia con prudenza e intelligenza". Lo ha detto il presidente Masoud Pezeshkian, in un post sul suo account X. Il presidente ha fatto questa osservazione, nella sua prima reazione all'attacco israeliano all'Iran, in commemorazione dei quattro soldati iraniani, uccisi durante gli attacchi. Pezeshkian ha anche espresso il suo cordoglio per la morte di dieci membri della polizia di frontiera, durante un attacco armato del gruppo separatista baloch-sunnita di Jaish al-Adl nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchestan.


L'agenzia di stampa nazionale libanese Ani riferisce di un raid israeliano nella periferia meridionale di Beirut, roccaforte di Hezbollah. Poco prima, l'esercito israeliano aveva invitato i residenti di due quartieri alla periferia sud della capitale libanese a evacuare le loro case, sostenendo che lì si trovavano "installazioni e siti affiliati a Hezbollah".


Il capo del Pentagono ha parlato con il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant per discutere l'attacco di precisione condotto contro obiettivi militari in Iran. Lloyd Austin ha riaffermato il sostegno incrollabile degli Stati Uniti a Israele e messo in evidenza che gli Stati Unti sono ben posizionati per difendere le forze americane e i partner della regione. Austin ha inoltre detto a Gallant che l'Iran non dovrebbe commettere l'errore di rispondere all'attacco di Israele e discusso le "opportunità che ora esistono per usare la diplomazia" e allentare la tensione nell'area.


Sotto la direzione dell'Idf e dell'intelligence l'aeronautica israeliana ha condotto "un attacco sui terroristi che stavano operando all'interno di un centro di comando e controllo che era incorporato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola Salah al-Din a Gaza City". Lo ha annunciato l'Idf in un post su Telegram. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele", dice l'Idf."Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di coinvolgere civili".


Almeno 35 civili sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano su un isolato residenziale nella città d Beit Lahiya, nel nord di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, parlando di un "bagno di sangue". Fonti locali hanno riferito che più di 30 persone sono state uccise nell'attacco, tra cui donne e bambini, e molti altri sono rimasti feriti. L'attacco aereo ha preso di mira un isolato di almeno cinque case vicino alla rotonda occidentale di Beit Lahiya, che apparteneva alle famiglie Abu Shdaq, Al-Masri e Salman. 


La guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha aperto un account in ebraico su X dopo gli attacchi aerei israeliani sul suo Paese. Il suo primo post recita: "Nel nome di Allah, il misericordioso e compassionevole".

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