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Mandato di arresto della Corte Internazionale de L'Aia per Netanyahu e Gallant | Il premier: "Decisione antisemita, difenderò comunque Israele"

Gli Stati Uniti hanno respinto categoricamente la decisione de L'Aia e Biden tuona: "Mandati scandalosi". L'ex ministro della Difesa: "Così si incoraggia il terrorismo". Di diverso avviso Hamas: "Corregge la lunga ingiustizia contro il nostro popolo"

di Redazione online
22 Nov 2024 - 00:56

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 413. La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant, che replica: "Così si incoraggia il terrorismo". "Nessuna scandalosa decisione anti-israeliana ci impedirà, e mi impedirà, di continuare a difendere il nostro Paese. Non ci arrenderemo", ha detto Netanyahu in un videomessaggio in cui parla di "misura antisemita che ha come unico obiettivo quello di dissuaderci dal nostro diritto naturale di difenderci dai nemici". Gli Usa "respingono categoricamente" la decisione della Cpi e Joe Biden tuona definendo "scandalosi" i mandati di arresto. Per Hamas invece la mossa "corregge una lunga ingiustizia contro il popolo" palestinese.

Medioriente, raid israeliani su Jenin: vittime

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