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Idf: "Colpiti milizie e siti Hezbollah in tutto il Libano" | Trump: "Rilasciare ostaggi a Gaza o conseguenze devastanti"

Gli Usa hanno avvertito Tel Aviv che sta violando i termini dell'accordo di cessate il fuoco. Il consiglio di sicurezza dell'Onu terrà martedì una riunione d'emergenza sulla Siria

di Redazione online
02 Dic 2024 - 23:08

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 423. L'esercito israeliano ha reso noto che l'aeronautica ha colpito terroristi, lanciatori e siti di Hezbollah in tutto il Libano. È la risposta ai due razzi lanciati da Hezbollah verso postazioni militari israeliane al confine con il Libano, nella zona del Monte Dov. L'organizzazione filo-iraniana ha affermato che il suo attacco contro il Monte Dov è "un primo avvertimento" in risposta alla "continua violazione dello spazio aereo libanese da parte di aerei israeliani". Anche gli Stati Uniti hanno avvertito Tel Aviv che sta violando i termini dell'accordo di cessate il fuoco. Intanto Donald Trump ha chiesto su Truth il rilascio degli ostaggi a Gaza prima del suo insediamento, minacciando altrimenti "conseguenze devastanti in Medio Oriente.

Raid del regime nel nord di Idlib, controllata dai ribelli in Siria: morti e macerie

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Secondo un rapporto preliminare del Ministero della Sanità, riportato dal quotidiano libanese "L'Orient Le Jour", gli attacchi israeliani lunedì sera in molte regioni del Libano meridionale hanno provocato la morte di nove persone. Cinque persone sono state uccise nell'attacco a Haris (Bint Jbeil), che ha provocato anche il ferimento di due persone, mentre il bombardamento su Tallousa (Marjeyoun) ha ucciso quattro persone e ne ha ferita una. Secondo i media locali, tra le vittime figurano famiglie che erano appena tornate in questi villaggi dopo essere state sfollate nelle ultime settimane.


Donald Trump ha chiesto su Truth il rilascio degli ostaggi a Gaza prima del suo insediamento, minacciando altrimenti "conseguenze devastanti in Medio Oriente e per coloro che hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità". "Tutti - ha scritto - parlano degli ostaggi che vengono trattenuti in modo così violento, inumano e contro la volontà del mondo intero, in Medio oriente. Ma sono solo parole, senza azione! Che questo post su Truth serva a rappresentare che, se gli ostaggi non saranno rilasciati prima del 20 gennaio 2025, data in cui assumerò con orgoglio l'incarico di presidente degli Stati Uniti, ci saranno conseguenze devastanti in Medio Oriente e per coloro che hanno perpetrato queste atrocità contro l'umanità. I responsabili saranno colpiti più duramente di chiunque altro nella lunga e travagliata storia degli Stati Uniti d'America. Rilasciate gli ostaggi subito!".


L'esercito israeliano ha reso noto che l'aeronautica ha colpito poco fa terroristi, lanciatori e siti di Hezbollah in tutto il Libano. "I lanci di Hezbollah di questa sera costituiscono una violazione dell'accordo di cessate il fuoco. Lo Stato di Israele esige che le parti interessate in Libano adempiano alle loro responsabilità e impediscano l'attività ostile di Hezbollah dall'interno del territorio libanese", dichiara l'Idf. "Israele rimane obbligato al rispetto delle condizioni dell'accordo di cessate il fuoco in Libano".


"La tregua in Libano sta tenenedo nonostante il lancio di razzi". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa.


"Tutti i Paesi che hanno influenza sulla Siria la usino per la de-escalation". E' l'appello del dipartimento di Stato americano secondo il portavoce Matthew Miller.


I media libanesi riferiscono di una serie di attacchi aerei dell'Idf nel sud del Libano. Gli attacchi arrivano dopo che il ministro della Difesa Israel Katz ha avvertito che l'Idf avrebbe risposto a un attacco di mortai di Hezbollah contro una posizione dell'esercito al confine questa sera, il primo fuoco su Israele durante il cessate il fuoco.


Dopo l'attacco con mortaio di Hezbollah contro una posizione delle Idf nella zona del Monte Dov, il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso una "dura risposta". "Abbiamo promesso di agire contro ogni violazione del cessate il fuoco da parte di Hezbollah, ed è esattamente ciò che faremo", ha scritto su X. 


Hezbollah ha confermato in una dichiarazione di aver lanciato un attacco contro una postazione dell'esercito israeliano nella zona del Monte Dov questa sera in seguito a quelle che sostiene essere "ripetute violazioni" del cessate il fuoco da parte di Israele. L'organizzazione filo-iraniana ha affermato che il suo attacco contro il Monte Dov è "un primo avvertimento" in risposta agli attacchi delle Idf in Libano durante il cessate il fuoco e alla "continua violazione dello spazio aereo libanese da parte di aerei israeliani".


L'Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che il bilancio dei nuovi combattimenti in Siria ha raggiunto i 514 morti, inclusi 92 civili.


Due razzi sono stati lanciati da Hezbollah verso postazioni militari israeliane al confine con il Libano, nella zona del Monte Dov. Lo riferisce lo stesso esercito israeliano. E' il primo lancio di razzi dal Libano da quando, mercoledì scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Al momento non ci sono notizie di feriti. I razzi sono esplosi in aree aperte.


Il consiglio di sicurezza dell'Onu terrà martedì una riunione d'emergenza sulla Siria, a seguito di un'offensiva fulminea da parte dei ribelli jihadisti che hanno catturato zone del nord del paese dalle forze governative. L'incontro, si apprende da fonti a Palazzo di Vetro, è stato richiesto dal governo siriano e sostenuto dai tre membri africani del Consiglio (Mozambico, Sierra Leone e Algeria) e dalla Guyana.


"Tutti i leader di Hamas hanno lasciato il Qatar con le loro famiglie per destinazioni diverse". Lo ha rivelato una fonte all'emittente in arabo Sky News.


 Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, nel corso della telefonata avuta oggi con il suo omologo israeliano, Gideon Saar, "ha sottolineato la necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano e ha evidenziato gli sforzi della Francia in questa direzione, insieme ai suoi partner americani". Lo riferisce il ministero degli Esteri di Parigi in una nota, aggiungendo che Barrot "ha sottolineato che l'accordo sul cessate il fuoco in Libano dovrebbe aprire la strada a un immediato cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al massiccio afflusso di aiuti umanitari".


Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele che sta violando i termini dell'accordo di cessate il fuoco: secondo fonti a conoscenza dei dettagli, "ci sono state violazioni israeliane della tregua, principalmente con il ritorno visibile e udibile dei droni dell'Idf nei cieli di Beirut". Lo riferisce Ynet. Le stesse fonti affermano che affinché il cessate il fuoco duri "occorre moderazione da tutte le parti".


Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che si terrà un nuovo incontro con gli omologhi di Turchia e Russia riguardo alla crisi siriana nel formato di Astana, ovvero la serie di colloqui tra delegazioni di Ankara, Teheran e Mosca per tentare di risolvere i problemi in Siria che si tengono a partire dalla fine del 2016. Araghchi ha detto che il processo di Astana "non dovrebbe essere fermato" e ha annunciato l'incontro durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo turco, Hakan Fidan, ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt. "Presto si terrà una conferenza (nel formato di) Astana", ha precisato Fidan. 


"Sono in contatto ogni giorno, ogni ora, con i vescovi, i religiosi, le religiose, i preti di Aleppo. In alcune zone c'è una calma sospetta, in altri posti sparatorie, poi cade qualche missile come accaduto ieri al Terra Santa College. La situazione è questa: è difficile". Lo dice il Nunzio del Papa a Damasco, il cardinale Mario Zenari. "Finora i ribelli hanno rispettato una loro promessa, chiamiamola così, di non toccare i civili ma la gente è rinchiusa a casa, ha paura, non ci sono autorità alle quali fare riferimento, gli uffici governativi sono stati abbandonati e i civili sono tra i due fuochi". Un appello? "Non dimenticate la Siria, purtroppo era scomparsa dai radar dei media, l'instabilità qui rischia di propagarsi". 


Oltre 400 terroristi sono stati eliminati nelle ultime ore durante gli attacchi aerei russi e siriani ad Aleppo e Idlib. Lo sostiene il comando dell'esercito siriano, come riporta Tass. L'aviazione siriana, sostenuta dalle forze aerospaziali russe, ha eliminato 5 posti di comando dei terroristi, 7 depositi nelle province di Aleppo e Idlib in 24 ore.


"La situazione a Gaza è spaventosa e apocalittica": in un discorso letto a suo nome alla conferenza del Cairo, lo ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "La catastrofe di Gaza non è altro che un crollo totale della nostra umanità comune. L'incubo deve finire. Non possiamo continuare a distogliere lo sguardo. È tempo di agire", ha dichiarato ancora Guterres nel discorso letto da Amina Mohammed, la Vice-Segretaria generale dell'Onu.


L'imminente testimonianza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu nel processo per corruzione a suo carico sarà spostata da Gerusalemme a una sala sotterranea e fortificata presso il tribunale di Tel Aviv. Lo ha annunciato l'amministrazione dei tribunali. Il trasferimento fa seguito a una consultazione tra i tribunali e l'agenzia di sicurezza Shin Bet per salvaguardare Netanyahu durante la sua testimonianza, che inizierà il 10 dicembre. La dichiarazione del tribunale ha indicato che lo Shin Bet ha fornito alla corte informazioni "top secret" sulle minacce a Netanyahu a causa della guerra in corso, compresi gli input dell'esercito israeliano. 


Undici civili sono stati uccisi negli attacchi siriani e russi nel nord-ovest della Siria. Lo riporta l'Osssrvatorio siriano per i diritti umani.


Milizie sostenute dall'Iran sono entrate in Siria dall'Iraq durante la notte e si stanno dirigendo verso il nord del Paese, per dare manforte alle forze dell'esercito di Bashar al-Assad che combattono contro i ribelli. Lo riportano i media internazionali, che citano due fonti dell'esercito siriano. "Si tratta di nuovi rinforzi inviati per aiutare i nostri compagni in prima linea nel nord", ha dichiarato un'alta fonte dell'esercito.


La Cina ha espresso il suo sostegno alla Siria negli sforzi "per il ritorno della stabilità", dopo che i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri, Lin Jian.


Gli aiuti umanitari che entrano a Gaza hanno raggiunto un livello minimo, con conseguenze critiche sulla salute di chi ha bisogni medici e sulla possibilità di fornire loro assistenza. È l'allarme dei team di Medici senza frontiere, secondo cui con l'arrivo dell'inverno aumenteranno i casi medici legati alla carenza di cibo, acqua e rifugi adeguati. "La carenza di forniture essenziali è tale che in alcuni casi siamo costretti a mandar via i pazienti dalle strutture. Le restrizioni e gli ostacoli imposti delle autorità israeliane per far entrare gli aiuti continuano a ostacolare gravemente la nostra capacità di fornire assistenza".


"Sono molto preoccupato per quello che sta accadendo in Siria, per le centinaia di morti che rischiamo di avere ancora". Lo ha dichiarato il ministro Antonio Tajani, aggiungendo che "se scoppia una guerra civile, il vero rischio per noi è che ci sia un collasso migratorio. Così come c'è stato in occasione della prima guerra civile siriana, con la fuga, allora, verso il Libano e verso la Germania dove furono accolti da Angela Merkel. Oggi non ci possiamo permettere un'altra emergenza migratoria".


Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono una "de-escalation" in Siria e sollecitano, in una dichiarazione congiunta, la protezione dei civili e delle infrastrutture. "L'attuale escalation non fa che sottolineare l'urgente necessità di una soluzione politica guidata dalla Siria al conflitto, in linea con la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", si legge nella dichiarazione che fa riferimento alla risoluzione Onu del 2015 che ha approvato un processo di pace in Siria.


Il segretario di Stato americano ha chiamato il ministro degli esteri turco per discutere "della necessità di allentare l'escalation" in Siria, dove i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. Durante il colloquio, Anthony Blinken ha sottolineato al suo omologo turco, Hakan Fidan, "la necessità di allentare la tensione e di proteggere le vite e le infrastrutture dei civili", secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Stato americano.

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