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Siria, l'esercito: "Abbiamo perso il controllo di Hama" | Gaza, almeno 44.580 morti dall'inizio del conflitto

Tajani: "Israele ora deve fermare le operazioni a Gaza". Hamas e Fatah raggiungono un accordo sulla formazione di un comitato congiunto per amministrare la Striscia dopo la guerra

di Redazione online
05 Dic 2024 - 17:05

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 426. Prosegue il caos in Siria. Le forze governative fedeli al presidente siriano Bashar al-Assad si sono ritirate da Hama, la quarta città più importante del Paese, lasciando campi libero all'avanzata del gruppo jihadista Hts. Nella Striscia di Gaza almeno 44.580 persone sono state uccise e 105.739 sono rimaste ferite dall'inizio delle operazioni delle Forze di difesa israeliane, avviate il 7 ottobre 2023. A renderlo noto è il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas.

Raid del regime nel nord di Idlib, controllata dai ribelli in Siria: morti e macerie

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Circa 18mila civili palestinesi sono stati evacuati da Beit Lahiya nel nord di Gaza nei giorni scorsi, secondo un rapporto della radio dell'esercito, riferisce il Times of Israel. Prima di entrare nella città il mese scorso, l'Idf ha stimato che solo poche migliaia di palestinesi vi risiedessero. Durante l'evacuazione della popolazione da diversi rifugi nella zona di combattimento, le truppe hanno arrestato circa 100 sospetti terroristi che sono stati portati in Israele per essere interrogati, afferma il rapporto. L'esercito ha precedentemente negato di voler spostare forzatamente i palestinesi a Gaza, affermando che "gli avvertimenti alla popolazione civile di prendere temporaneamente le distanze dalle aree che si prevede saranno esposte a un intenso conflitto sono fatti in conformità con l'obbligo previsto dal diritto internazionale di prendere precauzioni praticabili per mitigare i danni ai civili fornendo avvertimenti in anticipo prima degli attacchi. 


Il ministro degli Esteri israeliano ha evocato la possibilità di un accordo a breve sugli ostaggi. "Presto potrebbe esserci presto un'opportunità" per un accordo a Gaza, ha rilevato Gideon Saar.


Il capo di Hezbollah Naim Qassem ha affermato che il gruppo libanese, alleato del presidente siriano Bashar al-Assad, sarà al fianco di Damasco mentre i ribelli guidati proseguono la loro offensiva. In un discorso televisivo, Qassem ha denunciato "gruppi terroristici" che "vogliono far cadere il regime in Siria", aggiungendo: "Non saranno in grado di raggiungere i loro obiettivi nonostante ciò che hanno fatto nei giorni scorsi, e noi come Hezbollah saremo al fianco della Siria per sventare gli obiettivi di questa aggressione il più possibile". Secondo Qassem, "l'aggressione in Siria è orchestrata dagli Stati Uniti e da Israele".


Il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che Israele ha violato il cessate il fuoco più di 60 volte. Secondo Qassem , Hezbollah sta offrendo una possibilità per consentire il successo dell'accordo mentre il governo libanese segnala le violazioni a un comitato internazionale incaricato di monitorare il cessate il fuoco. 


Israele è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per il rilascio degli ostaggi ancora detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, al segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, a margine della riunione ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Malta. Secondo quanto riferito dall'ufficio di Saar, i due hanno discusso anche degli sviluppi in Siria e in Libano. Il capo della diplomazia israeliana ha inoltre ringraziato Blinken per il sostegno degli Stati Uniti durante la guerra.


Le difese aeree siriane hanno abbattuto 2 "droni ostili" nei cieli della capitale Damasco e non ci sono vittime né danni. È quanto riferisce l'agenzia di stampa di Stato siriana Sana, citando una fonte militare.


Le forze governative fedeli al presidente siriano Bashar al Assad si sono ritirate da Hama, mentre le fazioni armate guidate da Hayat Tahrir al Sham (Hts, considerata gruppo terroristico dall'Onu e dall'Ue) sono entrate nella città, la quarta più importante del Paese. Lo ha riferito un comunicato del ministero della Difesa siriano.


Almeno 44.580 persone sono state uccise e 105.739 sono rimaste ferite dall'inizio delle operazioni delle Forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza, avviate il 7 ottobre 2023 in risposta all'attacco del movimento palestinese Hamas contro lo Stato ebraico. A renderlo noto è il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, aggiungendo che nelle ultime 24 ore sono state uccise 48 persone e altre 201 sono state ferite. Il bilancio complessivo include sia civili che miliziani, tuttavia i dati non possono essere verificati in modo indipendente.


Israele respinge il rapporto di Amnesty che parla di "genocidio a Gaza", definendolo "fabbricato" e "completamente falso".


Un nuovo importante carico di aiuti umanitari - cibo, coperte, farmaci, materiale sanitario e prodotti per l'igiene - è stato consegnato dai "caschi blu" italiani dell'Unifil ai responsabili umanitari nel sud del Libano. A beneficiare della donazione saranno gli sfollati delle aree di confine, i quali riceveranno gli aiuti a pochi giorni dall'annuncio della tregua tra Libano e Israele, in cui le parti si impegnano a consentire ai civili di entrambi i lati della Linea Blu di demarcazione di tornare in sicurezza alle loro terre e alle loro case.

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