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Siria, Muhammad Bashir nuovo premier del governo di transizione | Piantedosi: "Allerta massima, intelligence al lavoro"

L'annuncio da Damasco: "Non imponiamo il velo alle donne né limitiamo la loro libertà". Biden: "Non permetteremo il ritorno dell'Isis, Assad deve essere punito". Convocato il Consiglio di sicurezza Onu

di Redazione online
09 Dic 2024 - 22:30
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che ha coinvolto Libano, Siria e Iran giunge al giorno 430. Prosegue il caos in Siria. Sarà Muhammad Bashir, e non l'esiliato ex premier siriano Riad Hijab o l'attuale primo ministro Muhammad Jalali, il capo del governo di transizione a Damasco. Muhammad Bashir è il premier del "governo di salvezza", che da anni amministra nel nord-ovest siriano le aree sotto controllo di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), il gruppo guidato da Abu Muhammad Jolani (Ahmad Sharaa). "Il livello di allerta è massimo proprio perché non c'è uno scenario già definibile, l'intelligence italiana è al lavoro", ha dichiarato il ministro Matteo Piantedosi. Hts annuncia che non imporrà il velo alle donne, né limiterà la loro libertà. Una fonte del Cremlino ha detto alla Tass che Assad è arrivato a Mosca con i familiari e che la Russia ha concesso loro asilo politico. Joe Biden assicura: "Non permetteremo che l'Isis si ristabilisca in Siria". Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato oggi una riunione straordinaria sulla Siria.

Raid del regime nel nord di Idlib, controllata dai ribelli in Siria: morti e macerie

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno detto di essere "pronti a collaborare con i nuovi leader" in Siria "a determinate condizioni". E cioè "sulla base dei diritti umani fondamentali e della tutela delle minoranze etniche e religiose".





"Il livello di allerta è massimo proprio perché non c'è uno scenario già definibile". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervistato a Quarta Repubblica, ha parlato del rischio sicurezza in Italia dopo la crisi in Siria. "L'intelligence è già presente sul campo e sta monitorando la situazione".


Gli Stati Uniti sono "determinati" a non lasciare che l'Isis si ricostituisca o crei santuari in Siria. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, chiedendo che venga fatto tutto il possibile per "evitare la frammentazione" del paese dopo la caduta del potere di Bashar al-Assad. "L'Isis tenterà di approfittare di questo periodo per ristabilire le sue capacità e creare santuari. Come dimostrato dagli attacchi di precisione che abbiamo effettuato questo fine settimana, siamo determinati a impedirlo", ha aggiunto.


Nelle conversazioni che diversi funzionari americani, tra i quali il segretario di Stato americano Antony Blinken, stanno avendo con i gruppi in Siria gli Stati Uniti hanno messo in chiaro due punti: la necessità di una de-escalation e quella di un processo di riconciliazione nazionale. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller. "Non vogliamo che un singolo gruppo prenda troppo potere".


L'incursione delle forze di terra israeliane in Siria "deve essere temporanea". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller.


Il governo italianao ha stabilito, "analogamente a quanto fatto da altri partner europei, di sospendere i procedimenti circa le richieste di asilo dalla Siria". Lo afferma una nota di Palazzo Chigi.


Israele ha compiuto più di cento raid su siti militari della Siria. Lo afferma l'Osservatorio siriano dei diritti umani, secondo cui un attacco ha colpito un centro di ricerca militare nel nord di Damasco.


Lo schieramento dell'esercito israeliano nella zona cuscinetto del Golan rappresenta una "violazione" dell'accordo del 1974. E' quanto afferma l'Onu.


Il Regno Unito ha annunciato la sospensione di qualsiasi decisione sulle richieste di asilo provenienti dalla Siria dopo la caduta del regime di Bashar Al Assad. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Interni, secondo cui è necessario valutare l'evolversi della situazione. La decisione arriva sulla scia di quanto fatto già da diversi Paesi europei. 


Tre soldati israeliani sono stati uccisi durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato i militari aggiungendo che sono rimasti feriti altri 12 soldati. L'incidente è avvenuto a Jabalya. Sempre oggi l'esercito aveva annunciato la morte di quattro soldati in una esplosione accidentale nel sud del Libano. 


Il corrispondente di Al Jazeera ha riferito che corpi che mostrano segni di tortura sono stati trovati nascosti nell'obitorio dell'ospedale di Harasta, nella campagna di Damasco. 


Giorgia Meloni presiederà un vertice a Palazzo Chigi sulla situazione in Siria. Presenti i ministri competenti. La riunione si terrà al termine del Consiglio dei ministri. 


Tre soldati dell'esercito israeliano (Idf) sono stati uccisi e altri 12 sono rimasti feriti durante gli scontri avvenuti questa mattina a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. I soldati uccisi sono Ido Zano, 20 anni, Barak Daniel Halpern, 19 anni e Omri Cohen, 19 anni. Nello stesso incidente, 12 soldati sono rimasti feriti, tra cui un riservista e un membro dell'unità Sky Riders dell'Artillery Corps che si trova in gravi condizioni. Lo riporta il Times of Israel.


La premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, ha convocato per oggi a Palazzo Chigi una riunione sulla situazione in Siria, a cui parteciperanno i ministri competenti e i vertici dell'Intelligence. La riunione dovrebbe tenersi dopo il Consiglio dei ministri.


Israele, che ha intensificato il ritmo dei suoi attacchi in Siria dopo la caduta di Bashar al Assad, ha effettuato una nuova serie di attacchi aerei su siti militari siriani, in particolare a Damasco. Lo ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Israele ha lanciato attacchi aerei contro siti militari siriani in diverse località: sulla costa, nella provincia di Daraa e nella capitale", ha affermato il direttore della ong, Rami Abdel Rahman. All'inizio della giornata, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha detto che Israele aveva colpito siti in Siria dove erano immagazzinate armi chimiche e missili a lungo raggio. 


Il governo francese intende sospendere le domande di asilo dei siriani. Lo rende noto il ministero dell'Interno francese. La sospensione dell'esame delle domande di asilo presentate dai rifugiati siriani è stata annunciata anche da Danimarca, Norvegia e Svezia. 


Un alto funzionario israeliano ha riferito a Ynet che "entro una settimana o due" sarebbe possibile raggiungere un accordo sugli ostaggi aggiungendo che "le condizioni sono mature". Sebbene l'ufficio del primo ministro abbia raffreddato le notizie, anche il ministro degli Esteri Gideon Saar ha espresso un crescente ottimismo riguardo all'accordo. Intanto, fonti vicine a un alto dirigente di Hamas hanno dichiarato che c'è stato uno "sviluppo significativo nei negoziati". Hamas ha accettato una cessazione graduale delle ostilità, proponendo un accordo suddiviso in tre fasi. 


L'Associazione per i detenuti e gli scomparsi nella prigione di Sednaya (Admsp) ha affermato che non ci sono più prigionieri intrappolati né sopra né sottoterra del carcere-mattatoio vicino Damasco. Lo riporta la Bbc. "Non ci sono più detenuti intrappolati sottoterra e le informazioni contenute in alcuni resoconti della stampa sono imprecise", afferma l'associazione secondo cui i suoi team hanno confermato che il carcere "è stato svuotato di tutti i detenuti in tutti i suoi edifici". L'ultimo detenuto del carcere, sottolinea il gruppo, è stato liberato ieri. 


Gli Stati Uniti stanno lavorando con diversi altri Paesi in Medioriente per impedire che le armi chimiche possedute dal regime del presidente siriano Assad cadano nelle mani sbagliate. Lo ha riferito un funzionario statunitense ad Axios. Secondo il funzionario gli Stati Uniti hanno un buon controllo sullo stato dell'inventario delle armi della Siria. "Vogliamo assicurarci che il cloro o cose molto peggiori vengano distrutti o messi in sicurezza. Ci sono diversi sforzi in questo senso con i partner nella regione", ha aggiunto. Nel frattempo, il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha annunciato di aver condotto "decine di attacchi aerei di precisione" progettati per eliminare i campi dell'Isis nella Siria centrale domenica. 


Gli Stati Uniti lavoreranno con "tutti i gruppi" presenti in Siria dopo la caduta del regime del presidente Bashar Al Assad. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, parlando sull'emittente "Cbs". "I gruppi di ribelli per ora stanno dicendo tutte le cose giuste, anche quelli che sono stati designati come organizzazioni terroristiche: la domanda ora è cosa faranno per migliorare la situazione nel Paese", ha chiarito, facendo riferimento all'incertezza sul futuro del Paese dopo la caduta del regime di Damasco. Intervenendo anche su "Abc", Sullivan ha aggiunto che la caduta di Assad è "positiva", anche se pone "rischi e incertezze su cosa accadrà' dopo".


L'organismo di controllo delle Nazioni Unite sulle armi chimiche, Opcw, ha dichiarato di aver avvertito le autorità siriane di assicurarsi che le sospette scorte di armi chimiche fossero al sicuro dopo il rovesciamento del leader siriano Bashar al-Assad. L'Opcw ha affermato di aver contattato la Siria "al fine di sottolineare l'importanza fondamentale di garantire la sicurezza e la protezione di tutti i materiali e le strutture relative alle armi chimiche" nel Paese.


L'organismo di controllo delle Nazioni Unite sulle armi chimiche, Opcw, ha dichiarato di aver avvertito le autorità siriane di assicurarsi che le sospette scorte di armi chimiche fossero al sicuro dopo il rovesciamento del leader siriano Bashar al-Assad. L'Opcw ha affermato di aver contattato la Siria "al fine di sottolineare l'importanza fondamentale di garantire la sicurezza e la protezione di tutti i materiali e le strutture relative alle armi chimiche" nel Paese.


Hayat Tahrir Al Sham, la coalizione di milizie che ha rovesciato il potere siriano di Bashar Al Assad, fa sapere attraverso un portavoce che il nuovo governo in Siria non imporrà il velo alle donne, né introdurrà alcuna forma di limitazione alle libertà individuali. "In tutti questi anni di amministrazione a Idlib e nelle altre zone liberate non abbiamo mai imposto il velo a nessuno, né ai musulmani né ai curdi, né ai drusi, né ai cristiani. Perché dovremmo cominciare a imporre adesso limiti alle libertà individuali?", si è chiesto retoricamente Mazen Jaber, uno dei portavoce di Hts. 


A formare il governo transitorio della Siria saràMuhammad Al Bashir, capo del governo di salvezza siriano, organismo sorto durante l'esilio dei ribelli e operante per anni nell'ombra per sfuggire alle repressioni del regime di Bashar al Assad. E' quanto riportano i media arabi. Al Bashir sarebbe stato incaricato di formare l'esecutivo per gestire la fase di transizione dal leader del movimento salafita-jihadista Hayat Tahrir Ash Sham (Hts), Abu Muhammad Al Jolani, che ha guidato l'avanzata delle fazioni armate ribelli responsabili della caduta di Assad. In una nota su Telegram, Hts ha riferito che "il nuovo governo inizierà a lavorare immediatamente dopo la sua formazione". 


Centinaia di rifugiati siriani, scappati in Turchia dopo l'inizio del conflitto nel loro Paese, si sono messi in fila al valico di frontiera di Cilvegozu, sul confine turco siriano, per tentare di rientrare in Siria dopo la caduta di Bashar Al Assad. Viene permesso di passare ai rifugiati che hanno completato le procedure per il rientro nel Paese, riferiscono i media turchi, senza fornire dati su quante persone sono riuscite finora ad attraversare il confine. 


Oltre 4mila soldati dell'esercito siriano sono entrati in Iraq da quando le forze ribelli hanno preso Damasco e rovesciato il governo di Bashar al-Assad: lo afferma un funzionario della milizia nell'Iraq occidentale, citato dai media internazionali. Il funzionario delle Anbar Tribal Mobilization Forces afferma che i soldati hanno consegnato le loro armi, munizioni e veicoli blindati e saranno ospitati in un campo senza precisare dove. 


"Israele è un interlocutore fondamentale per garantire la stabilità in Siria e nella regione. Le sue legittime preoccupazioni in materia di sicurezza dovrebbero essere affrontate, consentendo a tutti i siriani di godere finalmente della sicurezza e della possibilità di partecipare alla costruzione della nuova Siria". Lo ha detto un portavoce del servizio di azione esterna della Commissione Europea, rispondendo a una domanda sul dispiegamento delle Forze di difesa d'Israele nella zona cuscinetto tra Siria e Israele. "In generale - aggiunge - chiediamo a tutti gli attori esterni di rispettare la sovranità, l'unità e l'integrità territoriale della Siria".


Nell'ambasciata siriana a Mosca è stata issata una bandiera dei ribelli, che ha preso il posto di quella della Repubblica araba di Siria. Lo riportano le agenzie di stampa russe. 


"Ci aspettiamo che gli attori internazionali, soprattutto le Nazioni Unite, diano una mano al popolo siriano e sostengano la creazione di un'amministrazione inclusiva". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante una conferenza ad Ankara con gli ambasciatori turchi nel mondo. "In Siria è iniziata una nuova era, ora è necessario concentrarsi sul futuro", ha detto il ministro. "La Turchia, che ha teso la mano ai suoi fratelli siriani in tempi difficili, sarà con loro in questa nuova pagina che è stata aperta a Damasco", riferisce la tv di Stato Trt. 


Hamas ha consegnato domenica all'Egitto una lista di ostaggi israeliani suoi prigionieri a Gaza che dovrebbero essere rilasciati nell'accordo con Israele. La lista include nomi di malati, anziani e feriti, e quattro con cittadinanza americana. Lo riferisce il media del Qatar Al-Araby Al-Jadeed. Ai mediatori è stato inviato anche un elenco di detenuti palestinesi che Hamas vorrebbe scambiare.


Gli Stati Uniti hanno confermato di aver sferrato attacchi aerei contro i campi dell'Isis in Siria. Lo ha confermato tramite una nota il Comando centrale Usa, spiegando che l'operazione ha comportato "decine di attacchi aerei di precisione" e ha colpito più di 75 obiettivi nella Siria centrale utilizzando diversi velivoli della Forza aerea Usa, inclusi bombardieri strategici B-52, cacciabombardieri F-15 e aerei da attacco al suolo A-10. "L'operazione contro i leader, gli operatori e i campi dell'Isis è stata condotta come parte della missione in corso per danneggiare, degradare e sconfiggere l'Isis, al fine di impedire al gruppo terroristico di condurre operazioni esterne e garantire che l'Isis non cerchi di approfittare della situazione attuale per ricostituirsi nella Siria centrale", ha affermato il Centcom.


L'esercito israeliano ha confermato che le sue truppe sono entrate ieri nel territorio della Siria e ha pubblicato su Telegram alcune immagini che ritraggono i soldati durante l'operazione, che è stata effettuata "dalla 5101esima unità Sayeret Shaldag nella regione siriana dell'Hermon".


Le forze di terra israeliane hanno attraversato nel fine settimana la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell'Ottobre 1973: lo scrive il New York Times, che cita due anonimi funzionari israeliani. Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli che ieri hanno conquistato Damasco e costretto il presidente Assad a fuggire. Le forze israeliane, secondo le fonti, controllano adesso la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, e diverse altre località ritenute essenziali per stabilizzare il controllo dell'area.


Gli Usa non permetteranno all'Isis di ristabilire le proprie capacità in Siria: lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. "Siamo consapevoli del fatto che l'isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità in Siria: non lo permetteremo", ha affermato il presidente. Biden ha poi confermato che ieri "le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell'isis e operatori dell'isis". Secondo il Pentagono, sono stati effettuati raid aerei contro "oltre 75 obiettivi" legati allo Stato islamico nel Paese.


"Dopo 14 anni di conflitto, il popolo siriano ha finalmente motivo di sperare. Gli Stati Uniti sostengono fermamente una transizione pacifica del potere verso un governo siriano responsabile attraverso un processo inclusivo guidato dalla Siria". Lo ha scritto il segretario di Stato americani Antony Blinken in un post su X.


Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato oggi una riunione straordinaria sulla Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche all'agenzia France Presse.


Il comportamento di Teheran nei confronti delle nuove autorità siriane dipenderà dalle politiche che adotterà. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, citato da Al Jazeera. L'Iran valuterà "quale politica adotterà con la Repubblica islamica dell'Iran, quale politica avrà con i siriani (musulmani sciiti), quale sarà la distanza tra loro e il regime sionista (Israele), quale sarà la distanza tra loro e i gruppi terroristici. Come si comporteranno", ha detto.

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