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Siria, al-Jolani ha incontrato l'inviato dell'Onu | Israele, media: governo approva piano espansione sulle alture del Golan

Gaza, Hamas: "Se Trump riesce a impedire che Netanyahu blocchi l'accordo, tregua prima della fine dell'anno". La Russia riduce la sua decennale presenza militare diretta in Siria

di Redazione online
15 Dic 2024 - 22:24

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che ha coinvolto Libano, Siria e Iran giunge al giorno 436. Abu Muhammad al-Jolani, il leader islamista siriano il cui gruppo ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad, ha incontrato l'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen, in visita a Damasco. Hamas: "Se Trump riesce a impedire che Netanyahu blocchi l'accordo, possibile tregua prima della fine dell'anno". Ma, secondo i media locali, il governo israeliano ha approvato un piano di espansione sulle alture del Golan. La Russia riduce intanto la sua decennale presenza militare diretta in Siria. Mosca ha infatti annunciato il ritiro dal nord del Paese, al confine con la Turchia, e dalle regioni montagnose della costa, mantenendo per ora le due basi sul Mediterraneo, quella navale di Tartus e quella aerea di Hmeimim (Latakia). 

Spari contro un bus nella Cisgiordania occupata, ucciso un 12enne

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L'Osservatorio per i diritti umani in Siria ha riferito che Israele ha effettuato attacchi aerei contro obiettivi militari nella regione costiera di Tartus, definendoli "gli attacchi più pesanti" nell'area da oltre un decennio. "Velivoli da guerra israeliani hanno lanciato attacchi" mirati a una serie di obiettivi, tra cui unità di difesa aerea e "depositi di missili terra-terra", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che si tratta "degli attacchi più intensi nella regione costiera della Siria dall'inizio delle operazioni nel 2012".


Abu Muhammad al-Jolani, il leader islamista siriano il cui gruppo ha guidato l'offensiva che ha rovesciato Bashar al-Assad ha incontrato l'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen, in visita a Damasco, secondo quanto riportato da un comunicato sul canale Telegram dei ribelli. Il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha discusso con Pedersen "dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare" una risoluzione del 2015 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria, "per adattarla alla nuova realtà", si legge nella dichiarazione.


La Protezione civile di Gaza ha dichiarato che domenica un attacco aereo israeliano ha colpito una scuola usata come rifugio per i palestinesi sfollati dalla guerra, uccidendo almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. Il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, ha dichiarato che almeno altre 35 persone sono rimaste ferite nell'edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. 


L'ambasciata del Qatar in Siria riprenderà le operazioni martedì dopo la cacciata del presidente Bashar al-Assad da parte dei ribelli islamisti, ha annunciato il Paese del Golfo. "Il Qatar annuncia la ripresa delle attività della sua ambasciata nella sorella Repubblica Araba Siriana a partire da dopodomani, martedì", ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato, aggiungendo che il ritorno dopo una pausa di 13 anni è "un'espressione della posizione di principio dello Stato del Qatar nei confronti della rivoluzione del popolo siriano". 


Al Jazeera ha condannato l'uccisione di uno dei suoi giornalisti in un attacco israeliano a Gaza, definendo la morte un "omicidio mirato". "Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza l'uccisione del suo cameraman, Ahmad Baker Al-Louh, 39 anni, da parte delle forze di occupazione israeliane. "È stato brutalmente ucciso in un attacco aereo che ha preso di mira una postazione della Protezione Civile nell'area del mercato del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale", ha dichiarato la rete in un comunicato. 


Un accordo sugli ostaggi con Hamas sarà probabilmente completato entro Hanukkah, ossia la sera del 25 dicembre. Lo ha detto un funzionario israeliano al giornale Hayom, secondo quanto riporta il Times of Israel. Per ora, tuttavia, i colloqui sono sospesi sul numero di ostaggi da liberare, secondo Channel 13. Hamas insiste nel rilasciarne molti meno di quanti ne richieda Israele, e lo Stato ebraico non è disposto a cedere. Secondo Channel 12, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha detto ieri sera al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che gli Stati Uniti devono fare pressione su Egitto e Qatar affinché a loro volta spingano Hamas a rilasciare più ostaggi.


Israele non cerca lo scontro con la Siria. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione video. Gli attacchi aerei che le forze di Israele stanno lanciando contro le capacita' militari siriane, ha spiegato Netanyahu, sono finalizzati a garantire che le armi dell'ormai ex regime di Bashar al Assad non vengano utilizzate in futuro contro lo Stato ebraico.


ll premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto con colloquio telefonico con il presidente eletto Donald Trump, nel corso del quale i due leader hanno parlato di un possibile accordo per la liberazione degli ostaggi, della guerra contro Hamas e Gaza e della situazione in Siria. Lo riportano i media israeliani.


Il governo israeliano ha approvato all'unanimita' un piano per lo sviluppo delle alture del Golan, finalizzato a promuovere la crescita demografica negli insediamenti. Lo riporta l'emittente panaraba emiratina "Sky News Arabia", spiegando che e' stato dato il via libera a un finanziamento di 40 milioni di shekel (circa 11 milioni di dollari).


Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato che chiuderà la sua ambasciata in Irlanda. "La decisione di chiudere l'ambasciata israeliana a Dublino è stata presa alla luce delle estreme politiche anti-israeliane del governo irlandese", ha affermato il ministero in una dichiarazione, in seguito a una serie di iniziative del governo irlandese, a partire dal riconoscimento formale di uno stato palestinese e dal sostegno a un caso della Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di "genocidio" a Gaza. Il ministro Gideon Saar ha parlato di "azioni e retorica antisemite".


Decine di terroristi sono stati uccisi in un raid notturno condotto dalle truppe della Brigata Givati a Beit Hanoun, nel nord di Gaza. Lo afferma l'Idf. L'esercito, secondo quanto spiegato, ha fatto irruzione in un'area di Beit Hanoun dove c'era una "concentrazione di terroristi", in seguito a informazioni di intelligence. Durante l'operazione, che ha comportato anche attacchi aerei, sono stati uccisi decine di uomini armati e sono stati arrestati diversi altri terroristi, ha fatto sapere ancora l'Idf.


Il ministro degli Interni turco, Ali Yerlikaya, ha affermato che il numero di siriani tornati dalla Turchia in patria "volontariamente, in sicurezza, con onore e regolarmente" è di 7.621 persone fra il 9 e il 13 dicembre. Lo riporta Anadolu.


La Turchia è pronta a fornire aiuti militari alle nuove autorità siriane. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Ankara, Yasar Guler, citato dai media turchi. Guler ha affermato che al nuovo governo, guidato dai ribelli islamisti che hanno rovesciato il presidente siriano Bashar al-Assad una settimana fa, dovrebbe essere data una possibilità e che la Turchia è "pronta a fornire il supporto necessario se la nuova amministrazione lo richiede".


Almeno 14 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite, tra cui donne e bambini, in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani su Gaza avvenuti questa mattina: lo riferiscono l'agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, uno dei raid più letali si è verificato nella città di Izbat Beit Hanoun, nel nord di Gaza, dove è stata colpita una tenda che ospitava sfollati. In un altro attacco, un proiettile dell'artiglieria israeliana ha centrato un'area residenziale, a Beit Hanoun, uccidendo un uomo, la moglie e due figlie. Gli altri attacchi sono avvenuti a ovest e nel centro di Gaza City.


Più di 60 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira siti militari in tutta la Siria nel giro di poche ore, quasi una settimana dopo la caduta di Bashar Al Assad. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato di aver rilevato 61 attacchi aerei in meno di cinque ore nella serata di sabato.

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