Spari contro un bus nella Cisgiordania occupata, ucciso un 12enne
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Netanyahu ha detto che "come abbiamo agito contro i terroristi iraniani, agiremo forza e determinazione" contro gli Houthi dello Yemen. Il Patriarca Pizzaballa ai fedeli di Gaza: "Non vi abbandoneremo mai"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che coinvolge Libano, Siria e Iran giunge al giorno 443. Mentre i negoziatori cercano a Doha di elaborare un accordo di cessate il fuoco a Gaza, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" per diversi ostaggi. Novantasei dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dalle Idf. Il primo ministro israeliano Netanyahu, intanto, ha affermato che "come abbiamo agito contro i terroristi iraniani, agiremo forza e determinazione" contro gli Houthi dello Yemen. Intanto una donna, Aisha al-Dibs, è stata nominata capo dell'ufficio per gli affari delle donne nell'amministrazione provvisoria della Siria, istituita dopo la caduta del regime di Assad.
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"Siamo tutti preoccupati per la Siria, anche perchè la nuova leadership non ha il controllo totale sul Paese. Quando in Medioriente si sostituisce un regime con qualcosa di diverso non sempre la situazione si evolve in modo positivo". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, in visita a Tel Aviv.
Una donna, Aisha al-Dibs, è stata nominata capo dell'ufficio per gli affari delle donne nell'amministrazione provvisoria della Siria, istituita dopo la caduta del regime di Assad. Lo ha affermato il dipartimento per gli affari Politici in una dichiarazione, citato da Anadolu. Dibs è la prima funzionaria donna di alto livello selezionata nella nuova amministrazione. Dibs, che in precedenza ha lavorato nel campo degli aiuti umanitari, si descrive sul suo account sui social media come "un'attivista concentrata sullo sviluppo delle donne e sul lavoro umanitario". "In questo ufficio siamo progressisti per quanto riguarda le opportunità delle donne", ha detto ad Al Jazeera.
Il leader siriano al Jolani, a capo della coalizione Hts che ha rovesciato il regime di Bashar Al Assad, ha affermato di lavorare per proteggere le minoranze e ha evidenziato il valore della coesistenza. Incontrando il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, Jolani ha affermato che tutte le armi presenti nel Paese passeranno sotto il controllo dello Stato, comprese quelle detenute dalle forze a guida curda. Le "fazioni armate cominceranno ad annunciare il loro scioglimento e ad entrare" nell'esercito, ha detto durante una conferenza stampa con Fidan.
Israele ha accettato di rilasciare circa 200 prigionieri che stanno scontando l'ergastolo in un eventuale accordo di liberazione degli ostaggi: lo ha detto una fonte palestinese ad Haaretz, aggiungendo però che permangono dei disaccordi riguardo all'identità di coloro che saranno liberati.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che "come abbiamo agito contro i terroristi iraniani, agiremo forza e determinazione" contro gli Houthi dello Yemen. Lo riportano i media israeliani. Nella notte tra venerdì e sabato un missile balistico ha bucato la difesa aerea israeliana e colpito un parco di Tel Aviv causando 16 feriti. Si è trattato dell'ultimo raid di una serie che i ribelli yemeniti hanno intensificato nelle ultime settimane.
Mentre i negoziatori cercano a Doha di elaborare un accordo di cessate il fuoco a Gaza, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" per diversi ostaggi. Novantasei dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dalle Idf.
Il leader centrista israeliano Gantz ha accusato il primo ministro Netanyahu di "sabotare" i negoziati per l'accordo sugli ostaggi con Hamas. Lo riporta il Times of Israel. "Netanyahu, non ha il mandato di ostacolare di nuovo il ritorno dei nostri ostaggi per ragioni politiche", ha aggiunto Gantz, definendo un accordo la cosa giusta da fare per motivi umanitari e di sicurezza nazionale.
Un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" relativi a diversi ostaggi. Israele conosce l'ubicazione della maggior parte degli ostaggi, ha aggiunto il funzionario, ma non ha precisato se l'organizzazione palestinese abbia fornito un elenco degli ostaggi ancora in vita. Il funzionario ha confermato che Israele non accetterebbe la fine della guerra come parte di un accordo mentre potrebbe dare il via libera a una sorta di "cessate il fuoco prolungato".
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato "un ulteriore miliardo di euro per il 2024" in favore della Turchia per la gestione dei rifugiati. I fondi sosterranno "l'istruzione e la sanità per i rifugiati in Turchia, la gestione della migrazione e delle frontiere, compresi i rimpatri volontari dei rifugiati siriani", ha sottolineato von der Leyen ad Ankara. "Man mano che le cose si evolvono sul campo, potremo adattare questo miliardo alle nuove esigenze che potrebbero verificarsi in Siria", ha aggiunto.
Due giornalisti turchi sono stati uccisi nel nord della Siria, vicino alla città di Aleppo, secondo quanto denunciano una Ong umanitaria e l'associazione dei giornalisti turchi. I due reporter, Nazim Dastan e Cihan Bilgin, che provenivano dal sud-est, a prevalenza curda, della Turchia, stavano seguendo i combattimenti, ancora in corso, fra le milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti e le milizie filo-turche. Si trovavano nella zona della diga di Tishrin, a un centinaio di chilometri a est della città di Aleppo. La loro auto, dice l'Ong, è esplosa.
Almeno 28 palestinesi sono stati uccisi dai vari raid notturni compiuti dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza, incluso quello alla ex scuola di Gaza City che ospitava sfollati, dove sono morti in 8 fra cui 4 bambini. E' quanto afferma la protezione civile di Gaza, espressione di Hamas. Un altro attacco israeliano, secondo la protezione civile, ha colpito un caseggiato a Deir al-Balah, uccidendo 13 persone. Altri 4 sono morti in un'automobile "presa di mira da un drone israeliano" a Gaza City, e ancora altri 3 "non identificati" sono rimasti uccisi in "un attacco aereo israeliano a est della città di Rafah".
"Non vi abbandoneremo mai": così il Patriarca di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, si rivolge ai fedeli di Gaza nella chiesa della Sacra Famiglia. La voce del cardinale, nell'omelia della messa, è costantemente sovrastata dal rumore in sottofondo dei droni. "Non abbiate paura", ripete più volte Pizzaballa, e "preservate il vostro cuore", "insieme ricordiamo che Gesù è qui con voi".
l Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, "è entrato nella Striscia di Gaza questa mattina e ha raggiunto il compound della parrocchia della Sacra Famiglia per una visita di solidarietà e la celebrazione del Natale". Lo riferisce il Patriarcato di Gerusalemme.
Almeno 5 palestinesi, fra cui donne e bambini, sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in un attacco aereo israeliano nella tarda serata di ieri che ha preso di mira una casa a Deir al-Balah, nella zona costiera della Striscia di Gaza centrale. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa, citando proprie fonti sul posto. I feriti sono stati trasportati all'ospedale A-Aqsa di Deir al-Balah, mentre le squadre di soccorso stanno cercando eventuali dispersi sotto alle macerie.