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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Tajani a Damasco, incontro con al-Jolani: "L'Italia vuole essere ponte tra la nuova Siria e l'Ue" | Media: "A Gaza morti sottostimate, sarebbero più di 70mila"

Houthi: attaccheremo le navi finché dura la guerra. Il Papa: "Nella Striscia una situazione umanitaria ignobile". Biden: "Stiamo facendo progressi verso un accordo sugli ostaggi"

di Redazione online
10 Gen 2025 - 11:26

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che coinvolge Libano, Siria e Iran giunge al giorno 462. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è arrivato a Damasco e ha incontrato il presidente ad interim della Siria Ahmed Al Shaara, noto con il suo nome di combattimento Abu Mohammed al-Jolani. "L'Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria - ha detto Tajani al termine del summit -. Abbiamo l'ambasciatore qui e vogliamo esser vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. Vogliamo rilanciare la cooperazione economica in settori cruciali. Vogliamo essere ponte tra la nuova Siria e l'Ue". A Gaza, il numero delle vittime degli scontri riferito dal ministero della Salute palestinese potrebbe essere sottostimato di almeno il 40%: il bilancio reale potrebbe aver già superato quota 70mila morti, per il 59% donne, bambini e anziani. Lo indica un'analisi statistica indipendente pubblicata sulla rivista The Lancet. Gli Houthi dello Yemen hanno comunicato al mediatore speciale delle Nazioni Unite, Hans Grundberg, che non interromperanno gli attacchi alle navi nel Mar Rosso finché Israele non metterà fine alla sua guerra a Gaza. Lo scrive Al Jazeera.  

Gaza, nuovi raid di Israele sulla Striscia: uccisi cinque reporter

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