Gaza, nuovi raid di Israele sulla Striscia: uccisi cinque reporter
© Ansa
© Ansa
Il ministero degli Affari esteri del Qatar: "Superate le principali controversie nei negoziati"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che coinvolge Libano, Siria e Iran giunge al giorno 466. "Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. È questione di giorni od ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito". Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu. Hamas, secondo quanto affermato da due funzionari coinvolti nei colloqui in Qatar, avrebbe dato il suo ok alla bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi. In realtà in serata è stato precisato che Hamas non ha ancora risposto perché attende ancora da Israele le mappe del ritiro, circostanza che Israele ha smentito. Il segretario di Stato americano Blinken: "L'Autorità nazionale palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri".
© Ansa
© Ansa
Un attacco aereo israeliano a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, ha ucciso almeno 10 palestinesi e ne ha feriti altri: lo riporta il "Guardian", citando fonti mediche. In un altro attacco contro un'abitazione a Rafah, cinque persone, tra cui una donna, sono state uccise e altre quattro sono rimaste ferite, hanno riferito i medici.
Israele ha smentito l'affermazione di una fonte di Hamas, che ha riferito a Reuters che l'organizzazione terroristica tarda a dare la sua risposta alla bozza dell'accordo perché Israele non ha trasmesso le mappe del ritiro dell'Idf da Gaza. Lo riporta Ynet.
Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che a seguito di un attacco aereo israeliano in Cisgiordania sono rimaste uccise quattro persone.
"Sono contento di ospitare il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, in un momento storico per la pace in Medioriente. Mi auguro che si possa essere finalmente vicini al cessate il fuoco a Gaza dopo quello in Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa congiunto con l'omologo israeliano, Gideon Saar. "Nei prossimi giorni - ha poi annunciato - sarò di nuovo in Israele e Palestina per lavorare per la pace".
"Siamo vicinissimi" a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha ribadito il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa estera a Washington. La speranza, ha aggiunto il funzionario, è che l'accordo sia concluso "prima della fine del nostro mandato".
Hamas non ha ancora fornito la sua risposta ai mediatori perché Israele non ha presentato le mappe del ritiro delle sue truppe da Gaza: lo ha detto un funzionario di Hamas a Reuters.
"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. È questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito". Lo ha detto il primo ministro israeliano Netanyahu, incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio.
Il potenziale accordo, attualmente in fase di negoziazione tra le forze israeliane, Hamas e altri attori internazionali, tra cui spicca il ruolo del Qatar, prevede tre fasi fondamentali. La prima prevede una tregua di 42 giorni e il rilascio di 33 ostaggi israeliani in cambio della liberazione di 50 prigionieri palestinesi per ogni soldato donna israeliano e di 30 prigionieri per ogni civile israeliano. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano "Israel Hayom", Israele libererà un totale di circa mille prigionieri palestinesi, inclusi membri di Hamas e di altre fazioni palestinesi, ma con un "diritto di veto" sulle identità dei prigionieri da rilasciare.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato in serata una riunione d'urgenza con i vertici della sicurezza. L'incontro si concentrerà sull'esame dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Secondo i media israeliani, la consultazione includerà alti funzionari dell'esercito, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e rappresentanti delle agenzie di intelligence David Barnea per il Mossad e Ronen Bar per lo Shin Bet.
L'Autorità nazionale palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri: lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, parlando all'Atlantic Council a Washington.
La Jihad islamica palestinese ha diffuso un comunicato secondo cui una delegazione di alto livello dell'organizzazione terroristica arriverà questa sera a Doha per discutere gli ultimi dettagli dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza.
Almeno 46.645 palestinesi sono stati uccisi e 110.012 feriti a Gaza dall'inizio del conflitto, secondo una dichiarazione del Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, citata da Haaretz
Fonti vicine a Hamas hanno riferito che l'accordo di tregua a Gaza includerebbe il rilascio di circa "1.000 prigionieri palestinesi" detenuti in Israele nella fase iniziale dell'intesa.
Secondo la bozza dell'accordo in fase di negoziazione tra Israele e Hamas, Israele rilascerà 50 detenuti palestinesi per la liberazione di ognuna delle 5 soldatesse in ostaggio a Gaza. E' quanto si legge nel documento pervenuto ad Associated Press.
Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". "Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell'accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli", ha dichiarato.
I vertici di Hamas avrebbero accettato la bozza di accordo con Israele per la tregua a Gaza. E' quanto si apprende dai negoziati in corso in Qatar tra le autorità della Striscia e Tel Aviv, secondo quanto hanno affermato due funzionari coinvolti nel colloquio. L'Associated Press ha ricevuto una copia dell'accordo e sembra che i dettagli siano ancora in fase di definizione. Il piano dovrà essere sottoposto a Tel Aviv per l'approvazione finale. Un funzionario israeliano ha sottolineato che sono stati fatti dei progressi.
Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui per una tregua a Gaza sono "alle fasi finali" e che un'intesa è possibile "molto presto".
Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben Gvir, ha esortato il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, a unirsi a lui e lasciare il governo del premier Benjamin Netanyahu qualora venisse approvato l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas dal 7 ottobre 2023. In un video pubblicato sul suo profilo X, Ben Gvir ha definito l'accordo "terribile" in quanto cancellerebbe i risultati ottenuti da Israele nella guerra contro il movimento islamista palestinese. Il ministro ha aggiunto che l'accordo "non solo non porta al rilascio di tutti gli ostaggi", ma mette in pericolo i rapiti. "Invito il primo ministro a tornare in sé e ad adottare misure che portino alla sconfitta di Hamas e al rilascio dei nostri ostaggi senza trascurare la sicurezza di Israele: fermare completamente il trasferimento di aiuti umanitari e carburante, elettricità e acqua a Gaza, insieme alla continuazione (delle operazioni) contro Hamas fino alla sua completa sconfitta", ha concluso Ben Gvir.
Il "round finale" di colloqui per la tregua di Gaza e la liberazione degli ostaggi è in programma stamani in Qatar, ha dichiarato una fonte informata. La fonte, chiedendo l'anonimato, ha dichiarato all'Afp, che "si terrà oggi a Doha l'ultimo round di colloqui", che "ha lo scopo di finalizzare i dettagli rimanenti dell'accordo". Ai colloqui sono attesi i capi delle agenzie di intelligence israeliane, gli inviati per il Medio Oriente dell'amministrazione americana entrante e uscente e il primo ministro del Qatar. "I mediatori terranno colloqui separati con Hamas", ha aggiunto la fonte. Ieri, una fonte a conoscenza dei colloqui ha dichiarato che ci sono stati "progressi significativi sui punti ancora irrisolti" dei negoziati in Qatar, che hanno portato alla presentazione di una nuova proposta "concreta" alle parti. La fonte ha aggiunto che c'è stata una risposta iniziale "positiva" da entrambe le parti.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios. Il piano di Blinken si basa sull'istituzione di un meccanismo di governo che prevede il coinvolgimento della comunità internazionale e dei Paesi arabi, che potrebbero anche inviare truppe a Gaza per stabilizzare la situazione della sicurezza e fornire aiuti umanitari.
Il gruppo Houthi dello Yemen ha rivendicato un attacco missilistico notturno contro Israele, affermando di avere lanciato un "missile balistico ipersonico" nella "Jaffa occupata", un riferimento al centro commerciale israeliano di Tel Aviv. L'Idf ha affermato di avere tentato di intercettare il missile che ha fatto scattare le sirene in una vasta area del centro di Israele.
I termini di un accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi sono in fase di definizione, ha detto alla Bbc un funzionario palestinese a conoscenza dei negoziati. Hamas dovrebbe rilasciare tre ostaggi il primo giorno dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, dopodiché Israele inizierà a ritirare le sue forze dalle aree popolate della Striscia di Gaza, ha spiegato la fonte. Secondo il funzionario, Hamas rilascerà altri quattro ostaggi una settimana dopo e Israele consentirà ai palestinesi sfollati di tornare a piedi nella Striscia settentrionale.
Le sirene d'allarme sono risuonate nella notte a Tel Aviv e in diverse aree del centro di Israele in seguito al lancio di un razzo dallo Yemen. Il missile, però, sarebbe stato "intercettato" e "non sono stati riportati danni o feriti": lo scrive su Telegram l'Esercito israeliano, che a un'ora dalle sirene ha considerato l'episodio "concluso".
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà oggi i familiari delle persone ancora tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza, mentre i negoziati per la loro liberazione sembrano vicine a una svolta positiva. Lo riporta Canale 12.
Hamas dovrebbe rilasciare 33 ostaggi durante la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco che sta per essere finalizzato a Doha. Lo hanno riferito due fonti ufficiali israeliane, secondo quanto riferisce la Cnn. Israele ritiene che gran parte dei 33 ostaggi liberati in questa fase siano vivi, ma è probabile che nella prima fase del cessate il fuoco, che durerà 42 giorni, Hamas rilasci anche i corpi degli ostaggi uccisi o deceduti durante la prigionia, secondo quanto riferito da un alto funzionario israeliano ai giornalisti.
Hamas vorrebbe che Israele restituisse il corpo del suo storico leader Yahya Sinwar, nell'ambito del possibile accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano saudita Al-Hadath. Ma Tel Aviv sarebbe contraria a questa ipotesi, secondo The Times of Israel, che cita le parole attribuite a un funzionario dello Stato ebraico. "Non accadrà. Punto", avrebbe affermato.