Gaza, nuovi raid di Israele sulla Striscia: uccisi cinque reporter
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Blinken: "L'Autorità nazionale palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas che coinvolge Libano, Siria e Iran giunge al giorno 467. Dopo l'ok di Hamas, secondo i media locali "è atteso tra oggi e domani l'annuncio del cessate il fuoco". La bozza d'accordo prevede tre fasi, con una prima tregua di 42 giorni durante i quali sono previsti il graduale rilascio dei primi 33 ostaggi e l'inizio del ritiro delle forze israeliane. Il segretario di Stato americano Blinken: "L'Autorità nazionale palestinese dovrebbe gestire Gaza nel dopoguerra insieme alle Nazioni Unite e ai partner stranieri". Intanto sarebbero già 22 i palestinesi uccisi oggi nella Striscia, secondo i mediaarabi.
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Israele e Hamas hanno concordato in linea di principio l'accordo di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi lunedì sera e da allora stanno lavorando a Doha per definire i dettagli riguardanti l'attuazione dell'accordo: lo hanno detto due funzionari arabi al "Times of Israel". Una delle questioni principali che deve ancora essere definita sono i parametri esatti del ritiro delle Idf da Gaza. I due funzionari ipotizzano che un accordo verrà annunciato mercoledì o giovedì sotto forma di una dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, che hanno svolto il ruolo di mediatori tra Israele e Hamas.
Israele ha smentito l'affermazione di una fonte di Hamas, che ha riferito a Reuters che l'organizzazione terroristica tarda a dare la sua risposta alla bozza dell'accordo perché Israele non ha trasmesso le mappe del ritiro dell'Idf da Gaza. Lo riporta Ynet.
"Siamo vicinissimi" a un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha ribadito il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa estera a Washington. La speranza, ha aggiunto il funzionario, è che l'accordo sia concluso "prima della fine del nostro mandato".